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lunedì 9 ottobre 2017

Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards (Prima parte)

Da che cosa si intuisce che un gioco è invecchiato male? Ottima domanda, e non poteva essere altrimenti visto il fatto che me la sono posta da solo. La risposta, ovviamente, non è semplice è può essere estesa al di fuori del videogioco. Spesso pensiamo che un gioco invecchia male quando a livello di presentazione (ovvero grafica e sonoro) smette di essere gradevole. Ma questo andrebbe a cozzare con numerosi giochi contemporanei che assumono una grafica volutamente retrò.

King's Quest 8 - Mask of Eternity (1998).
 Dubito che questo stile retrò tornerà di moda.
Più che grafica e sonoro punterei più sull'esperienza utente. Che ci crediate o no, lo sviluppo di controlli e interfacce che siano reattivi e intuitivi ha richiesto decenni di ricerca, e ancora oggi si stanno evolvendo. Controlli inutilizzabili un tempo sono diventati controlli superintuitivi, (pure troppo) oggi. cose che ci vengono naturali al giorno d'oggi, non erano naturali per niente. Lo stesso mouse, dato a neofiti di questo strumento, era un casino abnorme da usare. Facendolo provare ai miei genitori nel lontano 1988, vedevo che lo sollevavano dal piano perché spingere in avanti il mouse non faceva scattare loro l'idea che la freccina andasse verso l'alto.

Ma che ne sanno i duemila.

E quindi ci troviamo con i giochi di una volta che avevano interfacce completamente illogiche, e remake successivi che adattavano l'interfaccia, la grafica, e il sonoro, ai tempi correnti. Ma ovviamente, non era la stessa cosa! Insomma, un gran casino. Come caso di studio, oggi vorrei parlarvi di un gioco che ha subito ben due remake, e così facendo, finalmente inauguro le recensioni di una software house fondamentale nella storia dei giochi per pc: la Sierra.

Purtroppo, non esistono foto che ritraggono me e mia moglie in questo stile.

Ci avete presente le aziende a conduzione familiare? Ecco, la Sierra è una di queste. Tutto nasce nel 1979. Ken Williams, un programmatore della IBM californiano, si è rotto i maroni di lavorare per gli altri, compra un Apple II e crea un compilatore Fortran per il personal computer di Steve Jobs. Allo stesso tempo, la moglie Roberta si diletta a giocare con avventure testuali per l'Apple. Una cosa che infastidisce la Robertina è che le avventure testuali del tempo siano, appunto, soltanto testuali. Così, sfruttando l'innovativa grafica dell'Apple II, aiutata dal punto di vista tecnico dal marito Ken, inizia a creare avventure testuali con grafica ad alta risoluzione.

Mystery House (1980). Alta risoluzione.
Mystery House vendette diecimila copie. A 25 dollari l'una fece circa 250.000 dollari, che al giorno d'oggi equivarrebbero a più di seicentocinquantamila euro. Mica male. I coniugi Williams fondarono la On-Line system, che poi rinominarono in Sierra On-Line. Quattro anni dopo, la fantasiosa Robertina fece un mash-up di fiabe e le mise assieme in un'avventura grafico-testuale con strabiliante grafica a 16 colori, e in cui il protagonista si muoveva sullo schermo mosso dal joystick o dai tasti freccia! E, cosa ancora più incredibile, poteva passare dietro ad oggetti esistenti sullo schermo. Erano nate quelle che la Sierra chiamava le "Avventure animate 3D". Era nato King's Quest.

Il 3D che non mi fa venire mal di stomaco.
King's Quest, nonostante il fallimento del primo computer su cui venne pubblicato (l'IBM PCjr) fu un successo enorme. La Sierra iniziò a produrre tante altre avventure animate 3D, tra cui alcuni prodotti su licenza della Walt Disney. Ovviamente, durò poco e la Disney fondò la sua software house per non spartire gli utili con altra gente. Ma nel frattempo, per fare giochi di Winnie the Pooh, Paperino e l'adattamento di quella fumante cacata di Taron e la Mentola Magica, la Sierra aveva assunto un corpulento e barbuto insegnante di musica con la passione del jazz e l'hobby dell'informatica: Al Lowe.

E al Vecchio Paese l'unico insegnante di piano disponibile
mi costringeva a suonare quella cacofonia  di Mikrokosmos di Bela Bartok,
o ancora peggio il "Metodo russo per pianoforte".
Rimasto senza giochi della Disney da fare dopo che il mostro di Burbank riprese in mano le sue licenze, Al scavò nell'archivio dei giochi Sierra per cercare ispirazione e trovò una vecchia avventura testuale del 1982 (senza alcuna grafica), che di disneyano non aveva niente: Softporn.

La ragazza sulla destra è la Roberta Williams.
E no, non citerò Faletti a Drive In che chiamava i seni femminili "Roberti".
Smettetela con questo nostalgismo.
Softporn, creato da tale Chuck Benton, era un gioco grezzo, primitivo. Non c'erano dei veri personaggi, il protagonista era privo di qualsiasi caratteristica. Però la premessa era semplice e differente dalla classica semplificazione dell'archetipo dell'Hero's Journey: lo scopo era quello di accoppiarsi con belle ragazze. Semplicistico? Certo. Volgare? Decisamente. Sessista? Già nel 1982 una rivista lamentava il fatto che si potessero solo sedurre donne e non prendeva in considerazione la possibilità che il protagonista (maschio) avesse preferenze sessuali differenti da quelle previste. La recensione aggiungeva anche che il gioco "rinforza la nozione che tutti gli appassionati di computer siano dei teenager immaturi e sottosviluppati dal punto di vista emotivo" e pur trovando il gioco divertente, il recensore era dispiaciuto dal fatto che l'autore non avesse investito del tempo per dare un po' più di classe al suo prodotto. È tutto scritto qui, ragazzi. Alla faccia di chi dice che il politicamente corretto ai bei tempi andati ancora non ci fosse.

Insomma, sarà per le tematiche da cucador molto "anni 70", sarà per le carenze tecniche, Al Lowe commentò che Softporn, nonostante nel 1987 avesse soltanto 5 anni, era invecchiato così male che avrebbe potuto indossare una "Leisure Suit". 

Whether you're a brother or whether you're a mother you're stayin' alive
Ebbene sì: Leisure Suit Larry, un gioco che ha avuto 5 seguiti, più altri due o tre di cui ignoreremo l'esistenza, più qualche spinoff, e che è stato remakato (scusate) ben due volte, è a sua volta un remake. Da Softporn è stata ripresa solo la trama in generale e poco altro. Il personaggio senza nome è stato chiamato Larry (storpiatura del nome di un conoscente di Al che era solito vantarsi delle sue conquiste). Il cognome, giusto perché le allitterazioni stanno sempre bene, fu rubato all'economista Arthur Laffer, autore della teoria della "Curva di Laffer", secondo la quale alzare la pressione fiscale sopra un certo livello fa sì che il gettito si riduca anziché continuare ad alzarsi secondo una proporzione diretta. Il suo grave difetto è che essendo una teoria molto semplice, troppa gente ci si è riempita troppo la bocca, ma di questo Laffer non ha colpa. Che dite, ho scritto abbastanza come introduzione? Sigla!



Leisure Suit Larry nella terra delle lucertole da camerino. Il "Lounge Lizard" è, storicamente, il giovanotto elegante di bassa estrazione sociale che frequenta l'alta società per sedurre una donna ricca e insomma appropriarsi della dote, se non dello status sociale. Ma questo non è il nostro caso. Un piccolo sfigato vestito come Tony Manero in "La Febbre del Sabato Sera" (l'esempio più noto di leisure suit al di qua dell'oceano) sta inseguendo una bambola gonfiabile riempita di elio che fugge via. 


E va avanti e indietro tutto il tempo durante i crediti. Molto bello l'effetto pop con i poligoni colorati in cui compaiono i nomi degli autori. Molto anni 80. Se l'immagine vi pare a risoluzione molto bassa, è perché lo è: 160x200 anziché i classici 320x200 della EGA. I pixel larghi in orizzontale servivano per simulare i 16 colori con la modalità CGA composita, di cui mi sembra di avervi già parlato altrove.


Interessante come, al posto del codice di protezione anti-pirateria, il gioco ci chieda quanti anni abbiamo: vista la tematica adulta, un minorenne verrebbe cacciato al DOS. Siccome sono un mattacchione, quando il gioco mi chiede gli anni, ne metto 69. Il gioco mi invita a fare attenzione, perché in caso di problemi di cuore certe scene potrebbero essere pericolose. Ben fatto, gioco.


Ma ovviamente, il gioco non si fida della nostra autocertificazione di età: per questa ragione, ci verranno poste alcune domande di cultura popolare per sapere se siamo davvero adulti. Il problema è che l'audience prevista sono gli adulti del 1987! Che palle. Va bene, fortunatamente per voi ho una conoscenza enciclopedica di quella massa informe di feci che è la cultura pop americana, quindi tenterò di risolverle senza ricorrere a Google. Giurin giurella. Prima domanda. Che cos'è il NORML? Questa la so: è la National Organization for the Reform of Marijuana Laws. Risposta C, corretta. 

Notate che spesso le risposte "sciocchine" sono sbagliate, quindi quando siete in difficoltà andate con la cara vecchia regola filologica della "lectio difficilior potior". Io con quella regola ci ho passato Analisi 2 (che era a crocette) con un glorioso 28 senza aver studiato una péreta di niente.


James Brown è spesso definito come il Padrino del Soul. Facile. D. Avanti.


Lo "screwdriver" contiene... Succo di pomodoro (no, quello è il Bloody Mary), succo d'arancia, succo di pompelmo, o borace (no)? Sono indeciso tra arancia e pompelmo... Facciamo arancia. B, è corretta. Che culo.


Questa è profetica. O.J. Simpson è un cantante R&B ? No. Sotto accusa? Non ancora, nel 1987. Imbarazzato per via del suo vero nome (Olivia)? No, O.J. sta per Orenthal James. La risposta giusta è D: uno con cui è meglio non scherzare. Purtroppo la moglie non aveva giocato a Larry.


Le ragazze hanno davvero i "cooties" ? Cooties è un gioco da bambini, la versione americana di quello che facevamo noi da piccoli dicendoci "sfiga di suora, tua!" oppure "B. tuo, io sono immune!" B. era un mio compagno di classe che al tempo aveva problemi di igiene. Oppure, che ne so, "Coppino frontino se ti muovi sei cretino!". Insomma, la risposta è no, perché i "cooties" non esistono. Direi che è ora di cominciare a giocare.


Sì, è ora. In quella che è diventata una scena iconica, troviamo Larry Laffer davanti a un malfamato bar di Lost Wages (una parodia di Las Vegas). Larry un informatico trentottenne ancora vergine che ha lasciato casa di mamma perché finalente ha iniziato a sentire il richiamo della natura. Con i pochi soldi che aveva si è comprato una leisure suit in poliestere bianco (che per lui è il top dell'eleganza, se vuoi intraprendere la carriera di playboy) ed è andato a cercare la sua grande occasione.

Intanto, quattro anni più tardi...


Questo è il bar Lefty nel remake di Larry del 1991. Troppo deformato, troppo pop, troppo primi anni '90. Saltiamo un po' in avanti.

Ventidue anni più tardi...


Questo è Leisure Suit Larry Reloaded, il remake del 2013 finanziato da Kickstarter. Che dire? L'ho pure provato ma non sono particolarmente entusiasta. Bello che abbia espanso la trama dell'originale aggiungendo una nuova ragazza (il remake del '91 invece cambia solo grafica e sonoro), per il resto non mi piace come Larry sia troppo "piatto" rispetto alla profondità dello sfondo. Sembrerebbe una sagoma di carta incollata con la vinavil, se non fosse che è troppo definito per essere una sagoma di carta. Troppo artificiale, via. Torniamo nell'87.


Ed ecco l'interno di Lefty. Come prima cosa ci sediamo al banco e ordiniamo del whisky per entrare un po' nell'atmosfera della serata. Solo che Larry deve reggere l'alcol malissimo, perché decide di tenere il bicchiere in tasca, forse per offrirlo a qualche ragazza nella speranza che da "allegra" si disinibisca un po'. Questo il gioco non lo dice, ma lo avete pensato tutti. Piccola curiosità, il tizio rompipalle alla sinistra di Larry è Ken Williams, che Al Lowe adora e mette in ogni suo gioco come mascotte.


Nel retro del bar troviamo un corridoio fatiscente. Una rosa è appoggiata su un tavolo e noi, fedeli alla regola numero uno delle avventure grafiche (se si può prendere, prendilo), la prendiamo.


Un tizio ubriaco se ne sta seduto a gambe aperte sulla destra, e noi facciamo l'unica cosa sensata da fare in questi casi: gli pestiamo i maroni.


Ok, ok, poverino. Preso a compassione, regalo il bicchiere di whisky all'ubriacone, che in cambio ci dà l'unica cosa che ha: un telecomando. Ha senso questo enigma? No, non ce l'ha. Anche Al Lowe lo afferma, con disappunto. Però dai, c'è un ubriacone, hai un bicchiere di whisky, ci può stare darglielo. (il bicchiere di whisky intendo).


Era un po' che non visitavo un cesso in un videogioco. Ne approfittiamo per sederci, e leggere il giornale. Fatto quello che si deve fare, tiriamo l'acqua e... uhm...ops. Il wc è così intasato che l'intera stanza si allaga e Larry annega. Vabbè, ricarichiamo.


Leggiamo le scritte sui muri nel bagno. A parte i soliti numeri di telefono, a un certo punto troviamo un graffito interessante: La password è "Mi manda Ken". Password? Boh. Intanto ci appropriamo dell'anello con brillante che qualche sciagurata ha dimenticato sul lavandino lavandosi le mani.


Bussando alla porta sulla destra del bar ci chiedono una password, che prontamente gli diamo. Apparentemente Lefty è un po' come il bar Oceano di Lugano, un luogo dove i miserabili vanno a prostitute, dal momento che,  al di là della porta, un rude mezzano ci dice che se vogliamo approfittare della sua protetta dobbiamo pagare 100 dollari. Ovviamente non abbiamo quella cifra. Ma abbiamo un telecomando!


Si cambia canale numerose volte, fino a quando non arriviamo al canale porno. Il magnaccia si distrae e lascia libero il passaggio sulle scale! Dai che forse Larry risolve il suo problemino di astinenza sessuale. So che vi state chiedendo, se non avete mai giocato a Larry, che cosa ci sia di divertente in un gioco il cui obiettivo è quello di far sì che un nerd 38enne socialmente incompetente trovi una donna da copulare. Beh, che dire, se prendiamo il concetto di per sé, non posso mica darvi torto. La cosa che apprezzo dei Larry è l'interazione del narratore del gioco col protagonista. Il narratore è una persona normale con un senso dell'umorismo che osserva il mondo grottesco in cui si muove Larry, e non fa altro che massacrarlo con le sue battute. 

Il genio di Al Lowe sta nel prendere un format completamente volgare, e sovvertirlo completamente con una continua decostruzione fatta di continue frecciate senza pietà, rivolte al protagonista, al mondo che lo circonda, e al giocatore stesso, che parte aspettandosi un gioco "softporn" (esattamente come era l'antenato di Larry) e arriva a ridere dei tentativi di fascino di uno sfigato a 360°. Scusate, mi sono espresso come Enrico Ghezzi per parlare di un gioco in cui si va a puttane. Mi sento molto sporco.

Comunque, nulla mi leva dalla testa che se Larry fosse ambientato nel 2017, la storia non avrebbe potuto manco cominciare, perché Larry sarebbe rimasto a casa della mamma a postare su twitter dando la colpa della sua verginità a un oscuro complotto dei poteri forti o qualcosa del genere. Oppure scaricherebbe tinder, si inguaierebbe con un'altra disperata, fine del gioco. Come cambiano le cose in 30 anni eh.


Il luogo della prima volta del nostro eroe non è quello che ci si aspetterebbe se si ha un ideale romantico della propria prima volta. Ma oh, qui siamo in una carestia che va avanti da 38 anni, l'asticella degli standard sta venti metri sottoterra ormai.


In tutti i Larry, le ragazze sono raffigurate in primo piano. Una cosa tipica della saga di Larry sono i primi piani delle donne che cadranno vittima del nostro fascino animalesco. Questa "peripatetica" sembra avere un problemino alla pelle. E non è la palette dell'EGA. 

Intanto, nel 1991...

La prostituta stavolta fisicamente è molto più tonica, e in più ha cambiato etnia. La scarsa finezza nel modo in cui mastica il chewingum è sempre la stessa, però.

Intanto, nel 2013...


La prostituta torna ad essere caucasica, e ora che è doppiata parla con un accento slavo. Si può dunque dire che sia.... LA KURWA DI LAFFER!!

Ma che faccio ste battute a fare. Ci do che ci do che ci do.


Via i vestiti e con un brutale comando "fuck woman" Larry si tuffa sulla "peripatetica". Colto da pietà, il gioco censura il tutto, e meno male. Tecnicamente parlando Larry è ora un uomo fatto e finito, avendo completato il rito di passaggio dell'accoppiamento, ma per qualche ragione non c'era il "brivido". Il narratore conclude che forse è meglio soddisfare anche il cuore, non soltanto altri organi! Dal pubblico si leva un "aaaaawwwww" come quando, in Willy il principe di Bel-Air, Will Smith abbraccia Zio Phil perché ha appena imparato una bella lezione.


Smarcato il problema della prima volta, Larry esce tronfio dal bar pronto ad andare a raccontare le sue doti amatorie al resto del mondo. Ma che cos'è quella strana luce multicolore che esce dai suoi pantaloni? Apparentemente non abbiamo praticato sesso sicuro, e siamo stati fulminati da una malattia venerea. La vita è ancora possibile, dice il gioco, ma non vale più la pena vivere. Un secondo, non esistevano gli antibiotici nel 1987? Vabbè. 


Il corpo senza vita del nostro playboy viene fatto sprofondare nelle viscere della Terra, dove, in un ambiente asettico, l'instancabile macchina produttiva della Sierra costruisce all'istante un nuovo Larry e lo rimanda nel regno dei viventi. "Ora finalmente sapete cosa succede quando premete il tasto Ricomincia", ci dice il gioco. Non si finisce mai d'imparare! Carichiamo un gioco, e già che ci siamo freghiamo la scatola di cioccolatini vicina alla finestra.


Decisi a prendere un po' d'aria, lasciamo perdere il rapporto a pagamento e andiamo in terrazzo. C'è una strana cosa nell'altra finestra, ma per ora non ci arriviamo. Inoltre, per dire quanto è fatiscente 'sto palazzo, il terrazzo è sfondato e Larry precipita nella spazzatura. Dalle parti del Vecchio Paese, la spazzatura si chiama "Rusco". Nessuno sa veramente perché, c'è chi dice che sia dovuto al fatto che una volta la tassa sui rifiuti si pagava all'ufficio Rifiuto Urbano Solido COmunale. Ovviamente la storia è falsa, come il fatto che "Shit" deriva da "Ship High In Transit" o "Fuck" significa "Fornication Under Consent of the King". 

Sta di fatto che nel rusco troviamo un martello. Ci servirà più avanti. Forse. Ma facciamo un giro per la città.


*SPLAT*. Tu guarda 'sti americani che non riescono a fare cento metri senza prendere la macchina. Poi ci meravigliamo che è un paese pieno di grandi obesi che ai supermercati Wal-Mart si appropriano di carrelli elettrici per gli invalidi, perché hanno il tavò di camminare per le corsie. Chiamiamo un taxi.


YO! TAXI! Una volta entrati, tratteniamo il respiro perché il puzzo è qualcosa di orribile. Siccome Larry è nuovo in città e socialmente parlando è decisamente disfunzionale, è ora di fare quello che farebbe qualsiasi giornalista che vuole avere il polso del popolo in un paese che non conosce: chiedere informazioni al tassista.


Ed ecco un elenco di tutte le location del gioco. Allo scopo di evitare ulteriori infezioni, come prima cosa andiamo al minimarket vicino alla discoteca, così compriamo una protezione per evitare guai con le nostre prede in discoteca. Tutto molto semplice, tutto molto lineare - e pensare che un tempo immaginavo che funzionasse così. Poi nel 1987 avevo 5 anni, a Larry ci giocai decisamente più avanti. Immaginavo comunque che funzionasse così.


Il taxi arriva e dopo aver guidato di merda (guardate come muove le mani sul volante su una strada tutta dritta) ci chiede soldi. Te pareva, la solita lobby monopolista dei taxisti! Che arroganza! La prossima volta prendo Uber, altroché! Anzi, scendo pure senza pagare.


Il tassista non la prende bene e ci riempie di botte. Non pago, ci prende pure sotto. Ricarichiamo il gioco...


...ed entriamo nel minimarket. La lunghissima sequenza con cui compriamo un preservativo fa sì che il negoziante ci chieda tutte le caratteristiche relative a granularità della superficie, colore, sapore etc. di quello che vogliamo comprare. Larry, che essendo la prima volta che fa un acquisto del genere si vergogna molto, cerca di tenere un profilo basso, e alla fine il negoziante urla al pubblico la particolarità dei nostri gusti in fatto di preservativi. "Che pervertito!!!" esclama un gruppo di persone nascoste dietro gli scaffali. Eh, raccontato così magari non è un granché, ma ammetto che dal vivo fa ridere. Bisognava essere lì. Quanto sono odiosi da uno a dieci quelli che dicono "oh ma dovevi troppo esserci" e ti raccontano un episodio che non fa ridere? Tanto.


Tra le varie cose in vendita nel negozio, c'è la rivista "Jugs". Letteralmente significa "caraffe", ma in questo caso sappiamo a cosa si riferisce, no? Larry, da bravo nerd, adocchia un articolo sui lavavetri professionisti, e di come si leghino delle corde per non cadere dagli edifici più alti. Ma chissenefrega oh, guardiamo il paginone centrale!

Concludiamo la nostra visita al negozietto comprando un po' di vino, che rifileremo a un barbone subito fuori, il quale ci regalerà in cambio un coltello. Non ho preso lo screenshot di questo, abbiate pazienza e perdonatemi.


Andiamo nella discoteca affianco al minimarket! Proviamo a entrare ma il buttafuori ce lo impedisce. È un club privato, questo. Ecco, fossi stato al posto di Larry non mi sarei mai più avvicinato alla discoteca, perché a me le discoteche annoiano proprio tanto. Pur andando ogni estate a Gabicce Mare da quando sono nato fino a quasi vent'anni, sarò stato alla Baia Imperiale al massimo due volte. Una delle due fu per andare a vedere la registrazione di un programma condotto da Red Ronnie che aveva come spalla comica Fiorello, le cui scene venivano tagliate dalla messa in onda. Fiorello mi fece l'autografo, Red Ronnie mi snobbò. Ora Fiorello è pagato a peso d'oro e Red Ronnie è un fallito che si sfoga su twitter imprecando contro i vaccini: tutto questo per dire come cambiano le cose. L'autografo di Fiorello però lo avevo perso.


Se andiamo a destra della discoteca, troviamo un vicolo buio da cui esce un bestione enorme armato di mazza da baseball. Evitiamo un'altra morte e andiamo via...


...e andiamo al Casinò. Un uomo barbuto e vestito con un barile cerca di venderci una mela: la situazione è più divertente se ci rendiamo conto che l'uomo in questione è Steve Wozniak, assieme a Steve Jobs fondatore della Apple. Nel 1985 Jobs era stato cacciato dal nuovo CEO, John Sculley, l'ex amministratore delegato della Pepsi. Wozniak era stato messo un po' da parte nell'azienda che aveva creato, e per quanto il Macintosh avesse avuto successo, nel 1987 lo standard restava comunque il PC IBM Compatibile.  Il trattato di Versailles ci insegna che non bisogna umiliare troppo gli avversari, quindi spendiamo un dollaro per comprare una mela da Woz. 

Fosse stato Jobs, la mela sarebbe stata bianca, lucida, plasticosa, immangiabile e di dollari ne sarebbe costati almeno mille.


Con il nostro frutto in tasca, entriamo nel finissimo casinò. La carta da parati è qualcosa che ti riconcilia con la morte, ma lasciamo perdere e andiamo avanti. Nella sala con il fine ascensore in vetro, troviamo un posacenere. Mi sto rendendo conto solo ora che ho scritto questo articolo tutto in prima persona plurale. Sarà che Larry è così ben definito come personaggio che non mi identifico direttamente in lui ma vedo il protagonista più come "noi": io e Larry, e il narratore che ci prende per il culo.


Nei giochi di Al Lowe, bisogna sempre frugare nel rusco: in questo caso troviamo, guarda un po', il pass della discoteca. La coincidenza è abbastanza improbabile, ma posso tollerarlo. Senza le coincidenze i giochi adventure non possono esistere, bisogna solo farle con una certa sottigliezza. Il lodatissimo (dai fanatici del genere) "Runaway: a road adventure", ad esempio, ha un uso delle coincidenze che è qualcosa che ti fa venire voglia di sputare contro lo schermo. Un giorno forse lo recensirò, ma non senza aver prima preso una camomilla per non innervosirmi troppo.


Facciamo un salto nel cabaret a lato: uno "stand-up comedian" si esibisce in una stanza vuota. Facciamo in tempo a sentire l'unica barzeletta: "Mio fratello si è appena trasferito a San Francisco. Era molto solo quando viveva qui, ma adesso è pieno di amici fino al culo!" Ebbene sì amici! Questa era una barzelletta sui gay. Basta vedere un qualsiasi film di Eddie Murphy per capire quanto gli omosessuali, negli anni 80, fossero raffigurati quasi esclusivamente come uno stereotipo. Poi in quegli stessi anni 80 c'era un presidente degli Stati Uniti che sosteneva che l'AIDS fosse il modo con cui Dio puniva i sodomiti per il loro peccato. Ci credo che molti omosessuali si fingessero etero al tempo.


Beh, ora di giocare d'azzardo! Abbiamo 59 dollari, sputtaniamoceli un po' alla slot machine. Immagino il mio amico Ivano, che ha un bar, che sospira, dato che alla slot machine del suo bar c'è gente che si sputtana un sacco di soldi e prende la macchina a pugni. Tranquillo vez, farò il bravo.


Anche perché a differenza della vita reale, io qui posso salvare il gioco! Se vinco salvo, se perdo carico. Rapidamente faccio 250 dollari e sbanco il casinò. Ora che siamo ricchi andiamo a fare il gianlucavacchi in discoteca. Enjoy! (Ovviamente non ho idea di chi sia Gianluca Vacchi, ma mi dicono che sia una macchietta piuttosto patetica).


Sventolando la carta sotto al naso del buttafuori, entriamo nella discoteca, che ha una sola pista. E una sola donna. Che squallore: il resto dei presenti sono uomini vestiti come Larry, probabilmente un intero dipartimento di elettronica informatica e sistemistica della facoltà di ingegneria. Siccome non abbiamo niente da perdere, andiamo a intortare l'unica femmina.


Chiediamo alla bionda qual è il suo segno, e lei risponde "Ottagonale, come lo STOP". "Sign" ovviamente è sia segno zodiacale che segnale stradale. La ragazza si chiama Fawn, che significa "Cerbiatta". 

Intanto, nel 1991...


Fawn ha un colore di capelli più tendente al grigio topo e un taglio di capelli che ben si adatta all'epoca del remake. Ha anche le labbra più sottili e il sorriso piuttosto falso, cosa che ci lascia ben intuire quello che potrebbe capitare in seguito.

Nel frattempo, nel 2013...


Fawn assomiglia a uno strano incrocio tra Valeria Marini e Nina Moric. In Leisure Suit Larry Reloaded esiste un sistema di dialoghi simile a quello delle avventure della Lucasfilm/Lucasarts. 

Tornando nel 1987...

Visto che nessuno degli uomini ha le palle, chiediamo a Fawn di ballare. Ed ecco che Larry stupisce.


Ah no? Visto che roba? Il timido informatico e venditore di software che si scatena in pista, lo avreste detto? Roba che Tony Manero può andare a spazzare la montagnola.  Fawn apprezza molto.

E visto che la nostra potenziale conquista è bella calda, vediamo di andare a segno regalandole la rosa, la scatola di cioccolatini, e per finire l'anello con diamante trovato al cesso (spero che almeno Larry lo abbia sciacquato!). Cosa vi dicevo nella recensione di Cool Croc Twins? Abbiamo accumulato un numero tale di "punti coito" che non solo Fawn ci sta, ma ci vuole pure sposare! (Ma non prima di averci chiesto 100 dollari per prenotare la cappella di fianco al casinò).

Dunque, stiamo per soddisfare non solo certi particolari organi ad alta vascolarizzazione, ma andiamo a soddisfare il nostro cuore con una tizia conosciuta pochi minuti fa e che abbiamo comprato con un anello, dei cioccolatini, e una rosa! Mi sembra il momento giusto per interrompere l'articolo qui, per questa settimana, e proseguire lunedì prossimo. Che poi so come siete fatti, se vedete un post troppo lungo vi mettete a frignare e ad arricciare il naso dicendo che voi l'aveste scritto diversamente e che non sono più il blog di una volta, e più andreotti, e dopo che hai dato "merda" a Lemmings questo blog non è più lo stesso.

Per chi invece apprezzasse, ci vediamo la prossima settimana, con le seguenti domande:

Riuscirà Larry a coronare il proprio sogno d'amore con la bella e "white trash" Fawn?


Ora che il nostro sfigatissimo e impacciato, ma tutto sommato simpatico, protagonista ha trovato la fidanzata, inizierà a tirarsela?

ma soprattutto...

...questo gioco è merda?

La risposta alla prossima settimana.

3 commenti:

  1. Grande gioco, LSL! Bellissime soprattutto le morti in cui potevi incappare. Ma sai che non ricordo quella della malattia venerea? O meglio, per me sarà morto senza accorgermene...

    Il mouse? Noi videogiocatori del pc della prima ora lo schivavamo come il diavolo proprio per ciò che racconti con una foto inequivocabile. Ora invece il videogiocatore gioca principalmente con il mouse (lottando per trovare la giusta sensibilità di esso), magari allo stesso gioco con cui si cimentava esclusivamente con tastiera.

    Curiosi gli aneddoti sulla Sierra, quindi marito e moglie hanno unito le loro competenze per fare business.

    Terribili le domande iniziali pre-gioco, a quei tempi non c'era google...si andava a logica o a 'spannella'.

    ahahha il pestaggio ai maroni del tizio ubriaco, peccato scoprire queste cose a distanze di 20 anni.

    La prostituta è brutta prima, nel 1991 e nel 2013 :D.

    CENSORED, anche se effettivamente con tutti quei pixel la censura non sarebbe servita!

    Il gioco è comunque divertentissimo, è leggenda! Non sarà mai merda :D


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    Risposte
    1. Non giocando agli FPS moderni mi sono sempre chiesto, a che serve il WASD+Mouse come controlli? Non hai quelle bellissime freccette sulla tastiera? E chi ha la tastiera francese cosa fa, usa ZQSD ?

      Le domande iniziali potevano essere saltate con la cheat CTRL+X. Se ne sbagliavi due venivi cacciato al dos. Era un gioco nel gioco, se vogliamo. Però se eri adulto e americano nel 1987, le sapevi veramente quasi tutte. Purtroppo è una parte in cui il gioco è invecchiato male. Fortunatamente è piuttosto marginale.

      Comunque Larry 1 è un'eccezione nel catalogo Sierra perché le morti sono sì abbondanti, ma non sono frustranti come nei king's quest o, peggio ancora negli space quest. Lì il vaffanculo ti viene proprio strappato a forza. Larry 2 diventerà più "mainstream" dal punto di vista dello standard Sierra e le morti o i punti di non ritorno nel gioco saranno dietro ogni angolo. Ma prima o poi ci arriverò, promesso. Intanto vediamo la prossima settimana come va a finire il primo episodio...

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    2. Benissimo, Larry 2 invece mi ricordo..che non ci capivo niente :D

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