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lunedì 16 gennaio 2017

Asterix: Operation Getafix

Ah, i tie-in! Croce e delizia delle software house, principalmente rottura di maroni per i videogiocatori, perché di solito associano i giochi ispirati a qualche film/cartone/serie tv a roba di scarsissima qualità. O almeno così si faceva ai miei tempi, adesso magari non è così, ma questo è irrilevante. In questo caso, Asterix: Operation Getafix dovrebbe essere un'eccezione, dal momento che non doveva uscire in concomitanza con qualche fumetto o film animato di Asterix. È dunque un bel gioco? Sapete già la risposta.


Della francese Coktel Vision ricordo una certa quantità di programmi educativi che mi furono presi dai miei genitori, che il pc è costato e il ritorno sull'investimento ci vuole. Alcuni erano piuttosto carini (ricordo in particolare "Alice nel paese dell'Inglese"), se li ritrovassi li recensirei volentieri. La Coktel Vision tra fine anni 80 e primi anni 90 aveva una produzione quasi bulimica di giochini piuttosto semplici. Grazie a loro avevo consolidato un po' di conoscenza della lingua inglese: quando nel mio lavoro serio insulto qualche fornitore in arzigogolato albionico, non posso fare a meno di pensare al personaggio di "visitando Hyde Park" che è troppo stupido per ripetere il nome che gli ho dato e anziché "Andreotti" mi chiama Luca. 

A proposito di lingua, magari l'insegnamento dell'inglese da parte della Coktel è stato efficace, ma la traduzione dal francese inizia subito col piede divertente:

"cazzo vuoi?"
 A discolpa dei traduttori (che stimo) va il fatto che gli ultimi rantoli di sciovinismo francese negli anni 90 facevano sì che ogni termine informatico venisse tradotto brutalmente. Sciovinismo che peraltro è oggetto di satira nell'universo di Asterix. Coincidenza? Sì.

 

Altra cosa interessante è questo InterSound MDO, che precede le schede sonore con audio campionato: facendo una rapida ricerca su internet, scopro che questo oggetto misterioso era un aggeggio che si attaccava alla porta parallela del pc (quella dove un tempo si attaccava la stampante). Potrebbe o non potrebbe essere compatibile con il "Covox speech thing" o la scheda audio "Disney sound source" o uno scatolozzo nero che mi era stato dato in edicola con il corso "English by PC" della Fabbri Editori.

Basta così, sigla!





L'introduzione mostra la trama del gioco, ispirata al film "Asterix e la grande guerra" (che avevo videoregistrato per cercare delle info su come finire questo gioco, rimanendo assai deluso). Il druido Panoramix viene steso da un menhir lanciato da Obelix e diventa un vecchio rincoglionito che non è più in grado di fare la pozione magica. Sullo sfondo, un indovino che comparirà nella trama sniffa gli intrugli come se fosse un "meniño de rua" alle prese con la vinavil.

Notare anche come il titolo del gioco sia "Operazione Ghetafix" (con la h, mentre il nome inglese di Panoramix è Getafix). Il manuale, invece, chiama il gioco "Asterix e il colpo del menhir". Se c'è già incoerenza sul nome del gioco, non serve essere un indovino per vaticinare un gioco del cazzo.


"Grafismo".

Ecco, questo è interessante, la tabella dei colori. Asterix non ce l'avevo originale (mea culpa), ma incredibilmente la Coktel aveva avuto l'idea geniale di usare la stessa grigliona di colori per tutti i suoi prodotti. Quindi, avendo già almeno tre copie di queste griglie provenienti dagli edutainment comprati in precedenza dai miei, riuscivo a passare il DRM senza problemi.
Ho detto DRM per sentirmi moderno. 


(E un paio le avevo pure regalate agli amici.)

Post-introduzione. Obelix si sta arrampicando sugli specchi. 


Capito? Lui parla di mangiare perché è grasso! 


Asterix invece è il solito passivo-aggressivo di merda. Ora, pur apprezzando l'ambientazione antico-romana, il personaggio Asterix l'ho sempre trovato con una grandissima puzza sotto al naso. Dice bene il suo creatore Uderzo quando dichiara che non è affatto un personaggio patriottico ma è il condensato di tutti gli stereotipi negativi dei suoi connazionali, in particolare due cose:

1) il trattare gli altri come merde intellettualmente e moralmente inferiori a lui. 
2) il continuo lamentarsi. L'Asterix di oggi sarebbe perennemente in sciopero per motivi futili, in particolare al lunedì e al venerdì. 

Un mio collega francese dice che al giorno d'oggi Asterix voterebbe Front National, ma onestamente non ce lo vedo proprio.
In virtù del punto uno, io Asterix lo vedo più da "Front de Gauche" o uno di quei partiti extraparlamentari così di estrema sinistra che fanno il giro completo e si trovano a pestare i piedi di Le Pen padre. Perché questo? Per la semplice ragione che il Front National di oggi è troppo mainstream ed Asterix si sente troppo figo per far parte del popolino. E poi il FN lo vota anche Matusalemix che è un  vecchio cafone arricchito che se non avesse i soldi col cavolo che ci aveva la moglie così gnocca. 

O magari, a dispetto della retorica isolazionista e di decrescita felice, nel segreto della cabina elettorale il nostro eroe vota Sarkozix per il suo savoir faire con le donne: sotto sotto, nessun gallo è immune al fascino di quella cosa che tira più di un carretto trainato da cinghiali. 



Ma basta parlare di politica e iniziamo. l'azione comincia nel villaggio e già c'è qualcosa che mi perplime. È un arcade? È un adventure? Che cacchio è questo gioco? I cosciotti di cinghiale sono l'energia di Asterix, in basso a sinistra si vede lo stato mentale del vecchio rimbambito. Sulla destra, l'inventario. I tre slot grandi sopra contengono gli oggetti che sarà possibile comprare al villaggio, sotto invece ci sono gli ingredienti con cui preparare la pozione che servirà per curare Panoramix. Questo lo so perché lo avevo letto sul manuale che era incluso nel gioco in formato TXT. 

Lo ammetto, ho letto un manuale. A mia discolpa dico che ero giovane, mi sono pentito e ho fatto ammenda. Ho usato un Intersound MDO come cilicio.


Girando per i villaggio facciamo shopping. La roncola d'oro di Automatix non ho mai capito bene a cosa serva, in teoria durante i combattimenti si subiscono meno danni se la si possiede, ma onestamente non ve lo so dire.


Vino! Il vino serve sempre. Purtroppo non si può ubriacare Panoramix sperando di guarirlo. Immersione rovinata.


Non riesco a capire come mai un pescivendolo debba chiamarsi "Ordinalfabetix", ma è anche vero che il mio macellaio di fiducia non si chiama "Tagliavacca" di cognome. In realtà manco so come si chiama il mio macellaio di fiducia. In realtà non ho nemmeno un macellaio di fiducia.


Facciamo avanzare la trama nell'unica sequenza di intermezzo. Asterix va a rompere i coglioni al capo Abraracourcix e all'improvviso viene una tempesta. Si sa che i galli hanno paura che il cielo gli cada sulla testa e quindi scappano tutti al riparo a casa del capo. Questo fa pensare che ai Romani sarebbero state sufficienti due scie chimiche in croce e il villaggio sarebbe subito caduto. Ma sto divagando. Durante la tempesta, arriva il ciarlatano presente nell'intro e legge nel pesce che abbiamo comprato da Ordinalfabetix che il cielo non ci cadrà sulla testa. Bene. Se non avessimo avuto il pesce, avrebbe preso un cosciotto di cinghiale dalla nostra riserva di energia, e l'idea che lo avesse estratto dalle viscere di Asterix mi turbava non poco.


Ma usciamo dal villaggio. Le schermate della foresta tutte simili ma riescono a differenziarsi abbastanza bene. In alcuni posti si trovano ingredienti per la pozione. Considerato che tre sono già presenti, e considerato che in totale sono 6, e considerato che una pozione si fa con 3 ingredienti, le possibili combinazioni sono 6! / (6-3)! * 3! = 20 combinazioni possibili. Il gioco potrebbe essere ancora meno interessante di quanto sembri. 


Obelix commenta "Appunto, avevo un po' di fame", ma nella schermata il ciccione non c'è, e allora mi chiedo: Obelix è forse un'allucinazione di Asterix? Si trova dietro lo schermo? Io interpreto Obelix e guido telepaticamente Asterix da una schermata in prima persona? Sta di fatto che al villaggio probabilmente stanno litigando e quindi ci sono dei pesci che volano. Passano anche dei cinghiali e posso ucciderli saltandoci sopra come Super Mario, in tal caso avrò un altro cosciotto nella riserva di energia. Purtroppo non sono riuscito a pigliarne uno.


Ogni tanto si incontra gente del villaggio piuttosto eccitata. Perché? Presto detto.


L'indovino si è stabilito nella foresta e legge il futuro alla gente in cambio di cibo.


Asterix gliele canta forte e chiaro ma ho come l'impressione che ce l'abbia con l'indovino perché gli ruba la scena. 


È possibile anche sfidarlo ai dadi. Notare la totale assenza di unghie di Asterix.


Più avanti c'è un romano. Questa è la parte più pallosa di tutto il gioco: i combattimenti. Asterix ha quattro tipi di attacco, che riporto di seguito con i tasti funzione ad essi associati.

F1: Asterix indica verso l'alto.
F2: Asterix tira un effeminatissimo ceffone, stendendendo l'avversario per due secondi. Questa mossa è totalmente inutile perché subito dopo il romano si rialza e tira una gladiata nei maroni ad Asterix.
F3: Asterix tira un uppercut, che una volta su cento fa volare via il romano.
F4: Asterix tira un pugno in testa (una "noce", come si dice al vecchio paese): una volta su un milione si appiattisce il romano che se ne va via con le pive nel sacco.

Paradossalmente l'attacco più efficace è il primo, quello non violento. Indicando verso l'alto, il romano sarà contagiato dalle superstizioni galliche e fuggirà (all'incirca capita una volta su cinque). La totale incapacità di Asterix di fare a botte è spiegata con l'assenza di pozione magica ma mi pare una scusa estremamente debole.

 

Dopo il romano isolato c'è l'accampamento. Entrare è la cosa più difficile. Qui i romani arrivano uno dopo l'altro e nella brevissima pausa che c'è tra la neutralizzazione di uno e l'arrivo del seguente, bisogna sgattaiolare dentro. Sembra facile a dirsi ma i controlli fanno sembrare Temple of Apshai Prince of Persia.

Otto ore più tardi.


 Sono dentro! Nessuno sembra curarsi del fatto che c'è un gallo nell'accampamento. Si può anche giocare a dadi con i romani.


In fondo all'accampamento c'è la tenda del centurione. In cambio del vino ci dà il lauro, che è uno dei sei ingredienti per la pozione. Non ho preso lo screenshot perché sono sbadato. Ma torniamo al villaggio e andiamo a trovare Panoramix. Abbiamo 5 ingredienti su 6, proviamo a fare qualche intruglio e a darlo all'umarel sperando che si ripigli. 20 possibili combinazioni, 5% di probabilità, proviamo una combinazione a caso.


Beh, questo è imbarazzante. Apparentemente ho finito il gioco. Erano dunque sufficienti due ingredienti già presenti nell'inventario e il più difficile da recuperare degli altri tre. Che anticlimax. Che delusione. (Che culo).


Ok, ricomincio il gioco giusto per vedere che succede se sbaglio l'intruglio. Provando coi tre ingredienti di default il calderone esplode. Panoramix non ne risente, ma se un intruglio sbagliato non esplodesse sarebbe possibile farglielo provare, e il druido peggiorerebbe di salute. Notare che gli ingredienti sono limitati e si dissolvono ogni volta che vengono usati. Va bene, per amor di cronaca provo a tornare all'accampamento e a riprendere il lauro.


Stavolta però Asterix soccombe alle botte dei romani. Nessuna scena splatter, semplicemente Asterix si stufa e se ne va. Tipica frignata alla transalpina, se posso permettermi. Interessante come parli alla voce nella sua mente che dovrebbe rappresentare Obelix, dicendo "Rinuncio, la missione è troppo difficile". Ma come, coglionazzo, il tuo villaggio è sotto assedio dai romani e tu rinunci perché non hai il tuo cinghiale? Ma non ti vergogni? E la scusa che non hai la pozione magica vale fino a un certo punto, visto che Obelix nella pozione ci è caduto da bambino e non ha bisogno di berla, basterebbe lui a far fuori tutti i Romani. Che cosa si deduce da ciò?

1) Obelix non esiste, è una proiezione dell'ego di Asterix, come Brad Pitt in Fight Club che è la proiezione della volontà di potenza dello sfigato protagonista (questo era uno spoiler).
2) Mi sono rotto i coglioni. Prossimo gioco.

È merda?
Sì. Il problema principale di questo gioco è che non sa che  cosa vuole essere. Adventure? Troppo semplice. Arcade? Non è sufficientemente coinvolgente. Può sembrare bello, specie se sei piccolo, un gioco in cui ci sono tante cose diverse da fare. In realtà non lo è.
Ci rigiocheresti?
Forse lo farei per vedere cosa succede facendo schiattare Panoramix per eccesso di droghe, ma suppongo che la sequenza di game over sia la stessa. Magari se faccio un viaggio interstellare in cui il tempo per me dura di più che per il resto dell'universo, forse... no aspetta, o durava di meno? Non ricordo.


1 commento:

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