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lunedì 14 giugno 2021

Day of the Tentacle (Prima Parte)

L'anno è il 1993, siamo alla fine di agosto e io sto guadagnandomi una medaglia al valore civile accompagnando mia nonna e sua cugina a Desenzano del Garda per un salubre soggiorno in riva al Benaco. Du' palle, da un lato (a parte il Vittoriale e le grotte di Catullo, che hanno il loro interesse) dall'altro lato invece, scopro che esistono cittadine ben più evolute del Vecchio Paese perché nella piazza centrale c'è un negozio di videogiochi. Ne ho parlato qui, descrivendo il gioco che riuscii a farmi prendere (anche perché essendo vecchiotto costava poco), ma in vetrina, in bella mostra assieme agli altri giochi Lucas c'era una roba che era uscita da pochissimo e per cui le fecali riviste di settore si erano stracciate le vesti. Si tratta del gioco di oggi, ovviamente, il seguito di Maniac Mansion, Day of the Tentacle! Che era uscito da pochissimo e quindi costava una roba tipo 120.000 lire! Impensabile avercelo, ma sognare non costava niente. E infatti, durante quella vacanza i giri per le varie attrazioni per anziani attorno al lago a forma di minchia comprendevano un sacco di visite a chiese. "Bada bene - mi disse mia nonna o sua cugina (non ricordo) - che quando entri in una nuova chiesa devi chiedere una grazia a Dio". Io che sono un figlio degli anni 80 quindi estremamente materiale, non posso non immaginare l'atto di chiedere una grazia come seguito alla visita di una nuova chiesa come "un desiderio che senz'altro si avvera". E quindi? Sì, avete capito dove voglio andare a parare. Che imbarazzo.

"Lo hai deto hermano, non se escherza con Jesus"

Arrivò? Sì, tre anni dopo, verso la fine della terza media, in cui durante la mia discesa sempre più rapida nella spirale della sfiga dopo la grande pausa, passai dal negozio di videogiochi spuntato all'improvviso al V.P. (finalmente, anche qui la civiltà) dove avevo visto The Need for Speed.

Le 120.000 lire erano diventate 39.900 (credo) e la pesante scatola era diventata un jewel case, edizione speciale CTO di classiconi Lucasfilm/Lucasarts, ognuno col suo numerello (DoTT era il numero 8 su 8, e ovviamente non disdegnavo l'idea di accaparrarmi gli altri 7). Insomma, il mio desiderio, sul lungo termine era stato esaudito! Per quanto fossi contentissimo, un dubbio iniziò a serpeggiarmi in testa molto timidamente: ma non è che potevo chiedere un po' di gnocca? Sigla!


Omino Lucasarts! Stavolta con dietro un vortice a spirale piena di angoli storti. Abituatevi a quest'estetica perché la rivedrete "abbastanza".


Ah, che bella scena campestre! In sottofondo parte il primo movimento dell'Ouverture del Guglielmo Tell, che è sempre associata a momenti di quiete, ed è uno di quei brani musicali che tutti conoscono e nessuno è in grado di associare. Ma bando alle ciance, il favazzo muore soffocato dagli effluvi di uno scarico industriale...


...al quale si abbevera una specie di preservativo viola con tre tondi verdi. Sì, amici, ho detto preservativo! Perché nella mia fase di fanboyismo Lucas manovrato dalla fecale stampa di settore avevo pure disegnato il Tentacolo Viola sul mio diario ("Comix", perché la smemoranda mi stava sulle palle) e mia mamma, vedendolo, mi chiese perché disegnavo preservativi sul diario, con un tono a metà tra il severo e il sollevato, che non stavo solo a pensare a quei cazzo di videogiochi. Poi quando le ho detto che in effetti era il personaggio di un videogioco ci è rimasta male.


Insomma, il Tentacolo Viola (che nella transizione tra il primo e il secondo episodio ha perso pure qualche ventosa) come effetto dello scarico tossico gli crescono delle patetiche appendici, ma questo lo fa sentire talmente figo che diventa arrogantissimo, un po' come un vostro collega nano che un giorno si presenta in ufficio con le scarpe col rialzo e inizia a credersi Gesù Cristo sceso in terra, però senza la parte in cui non bisogna essere stronzi.


Vedete, il potere dell'autostima? Due moncherini flosci ai lati del corpo e via, a conquistare il mondo! Mi meraviglio che i life coach con cui sono stato costretto ad avere a che fare non abbiano mai mostrato questo video. Puttanezza della miseriezza, è più convincente di quella sesquipedale inculata che è "il Segreto"! O forse sono io che ci leggo troppe cose, polarizzato dal mio odio per tutto ciò che è coaching.


Vabbè. Nella residenza di un campus universitario lì vicino, un criceto suona alla porta e rispondono un metallaro ciccione e una studentessa di medicina con lo stesso difetto oftalmologico dell'arcinoto personaggio "Il Pastore" che tante risate ci strappava con la stessa veemenza del Bagaglino nei confronti degli spettatori al Teatro Margherita di Roma. Ora, io ricordo perfettamente come la fecale K si stracciava le vesti sull'ilarità di questa scena, con l'entrata drammatica di Bernard che dice "Giù le mani da quel criceto!" Ora, due osservazioni. 

La prima: nel 1993 rispetto ai grumi di pixel degli altri adventure questo gioco è disegnato benissimo, e vedere un gioco, della Lucas, con quella grafica era veramente un'epifania. 

La seconda: la grafica è invecchiata benissimo, l'umorismo, beh, diciamo che Bernard che dice "giù le mani da quel criceto" non è ciosì esilarante come ci faceva credere K, ma d'altra parte, quando vivi nella caverna di Platone, il primo stronzo che accende un fiammifero ti fa credere che quello sia il sole. E lo stronzo in questione è Tim Schaefer, che se si potesse essere più autocompiaciuti di Ron Gilbert, lui ci riesce. Fortunatamente questo è il suo primo exploit videoludico e quindi c'è ancora sufficiente umiltà.


Ecco, magari se diamo alle scimmie infinite della Disney un tempo e un numero di word processor infiniti, forse prima o poi tireranno fuori una sceneggiatura per una versione di Maniac Mansion live-action, e Bernard verrà interpretato da Adam Driver, per via del naso, ovviamente. E perché oramai quando un attore si associa ai franchise che il mostro di Burbank ha fagocitato, è difficile che ne esca. Comunque, per tornare al gioco, la missiva portata dal roditore, viene dal tentacolo Verde, quello che si supponeva fosse buono (ma che nel primo gioco poteva stuprare a morte i protagonisti come in un fumetto porno giapponese): l'involontario cattivo del primo Maniac Mansion, il Dottor Fred Edison, vuole uccidere entrambi i tentacoli perché il tentacolo viola è mutato ed è diventato un genio del male.


Frase ad effetto: "BACK... TO THE MANSION!" Tradotta come al solito col buco del culo dalla CTO, ma onestamente non saprei dirvi come l'avrei resa io. Di fatto l'italiano è di un legnoso orripilante, e il fatto che io ci avessi giocato alla versione CD, con audio in inglese e Bernard doppiato da Richard Sanders di WKRP in Cincinnati, mi faceva sospettare che, forse, ma dico forse, se avessi realizzato il mio sogno di lavorare per la CTO di Via Piemonte 7/F Zola Predosa, forse non avrei fatto peggio dei veri traduttori. Ma nel 1993 avevo solo 11 anni, e quando fui in età da lavorare senza creare un caso di sfruttamento minorile, tutti i soldi della CTO erano stati scaricati nella Virtus Pallacesta da mò. 


Via, i crediti! Avevo detto che l'umorismo della sequenza precedente è invecchiato così così, no? Beh, la sequenza dei crediti invece è invecchiata BENISSIMO. Sarà che questa è la prima istanza di un'estetica che ha mandato affanculo gli angoli retti.

Per dire un po' l'evoluzione, I primi due Monkey Island per quanto abbiano la grafica più semplificata sono più realistici: il primo ha gli sfondi realizzati in Deluxe Paint 2 per Amiga, e originariamente era in EGA: qui si tende al realismo via Pixel Art per quanto possibile con i 16 colori. (L’edizione successiva in VGA, 256 colori, è una porcata colossale, in quanto sono stati presi gli sfondi originari e sono stati messi gradienti a tutto andare per far vedere che i colori erano 256, ma praticamente era l’equivalente di scalare col telecomando un video in VHS riversato paro paro su bluray per fare gli sboroni col proprio TV 4K).

e bruciarsi le retine


Monkey Island 2 invece ha gli sfondi fatti con acquerello (Peter Chan e Larry Ahern, se non sbaglio, erano stati assunti proprio per quello) e passati sullo scanner, e ok. Dopo Monkey Island 2 (Indiana Jones 4 è di un altro team e ha la grafica in pixel art a 256 colori, e sia messo agli atti che la preferisco agli acquerelli di Monkey Island 2) Chan e Ahern passano al gioco di oggi (anzi, prima a The Dig, ma quella è un'altra storia - oltre che la ragione per cui The Dig ha la grafica non abbastanza PaZzZeReLlLAh e pure un po' obsoleta per il 1995). 

obsoleta ma bella


In quel periodo uno dei due, che è diventato papà da poco, sta guardando in tv un sacco di cartoni animati Looney Tunes diretti da Chuck Jones, col suo inconfondibile stile. Uno su tutti è “What’s Opera, Doc?” che è una parodia della saga dei Nibelunghi di Wagner. Per gli sfondi del cartone, il background artist Maurice Noble si era ispirato alle scenografie surrealiste applicate a Wagner di Adolphe Appia e Gordon Craig, aggiungendoci un livello di deformazione tale da rendere tutto molto più bizzarro.

Gordon Craig, ovvero la principale giustificazione del tavò del 99% degli scenografi teatrali contemporanei


D’altra parte lo stesso Jones, quando fu consultato dalla Lucas, ebbe a dire a Chan ed Ahern di disegnare i personaggi meno umani possibili, perché così faceva più ridere e si stava ben lontani dalla "Uncanny Valley", ma dubito che questo Jones lo sapesse. Comunque i ragazzi Lucasarts fecero bene i compiti, ed è per questo che su DOTT possiamo osservare lanascita dello stile tardo-Lucas, dei giochi più recenti (si vede bene anche in Monkey Island 3, con quelle nuvole “a involtino”) e che è stato ripreso in quasi tutti gli adventure successivi (non tanti, in realtà: mi viene da dire Sam&Max, quella fumante cacata di Full Throttle, Monkey Island 3 e 4, e pure Grim Fandango).

A parte quel suggerimento, quando fu contattato da Chan e Ahern per un feedback sullo stile artistico, Chuck Jones disse ai ragazzi "Sì sì molto bello" sbadigliando, ed è per questo che non è stata troppo pubblicizzata questa sinergia cross-media. Ancora una volta, il videogioco narrativo (la roba per super nintendo e della pittoresca golden age ancora ancora) anche nel 1993 è la Cenerentola dei media ragazzi, non se ne esce.


Bernard, forte della sua esperienza di 6 anni prima alla villa, si autonomina capo della spedizione di soccorso e resta nell'atrio a grattarsi le palle mentre Hoagie il ciccione e Laverne la pastorella con l'hobby della vivisezione vanno a rischiare l'osso del collo tra le trappole dell'enorme magione. Ma ehi, siamo nel 1993, la politica Lucas del "male non fare (al giocatore) paura non avere (delle recensioni della fecale stampa di settore)" è stata pienamente adottata, e tutte le trappole mortali, nonché i jump-scare di cui era disseminata la casa degli Edison nel vecchio episodio, non ci sono più. Persino Laverne e Hoagie sono scoglionatissimi e Bernard è evidentemente infastidito da quanto questi giovani non soffrano come ha fatto lui perché ai suoi tempi si poteva veramente morire in un'avventura Lucasarts (Lucasfilm)! Questi giovani hanno la pappa pronta, dice quel vecchio di merda di Bernard, e lo dicono anche i fecali recensori, i quali se proprio devono trovare una nota stonata a Day of the Tentacle, la trovano nell' estrema semplicità.


Ah-ha! L'orologio a pendolo ha un passaggio segreto dentro! È tutto così facile! Proprio così, un tempo bisognava spingere un gargoyle per fare aprire una porta senza maniglie, scendere giù per delle scale al buio passando di fianco a un reattore nucleare made in Chernobyl, e usare una chiave che si trovava nel lampadario facendolo crollare tramite gli ululati riproduttivi di un tentacolo, e poi si entrava nella prigione e c'era un'altra porta per il laboratorio segreto che sinceramente non ricordo come si aprisse, ma importa? Qui c'è l'orologio che improvvisamente è diventato stortissimo, e ha un passaggio segreto dietro di sé. In tutto questo, Tim Schaefer voleva aggiungere tre personaggi ma Ron Gilbert, suo mentore prima di sfanculare tutto e andare a fare videogiochi per bambini vivendo nell'eterno rancore verso il fatto di non aver fatto Monkey Island 3 lui, gli disse "vez non andare a incasinarti la vita così, fanne 3 fissi tanto puoi mettere il logo dell'omino stilizzato con la L anche su un pitale usato e la fecale stampa di settore si straccerà le vesti piangendo di gioia". Così fu (non per questo gioco, ma sicuramente per Full Throttle). 


Intanto che Bernard è entrato di nuca nel passaggio segreto, Hoagie e Laverne si sono persi e vengono fermati dal dottor Fred in quanto più si avvicina ai jump-scare del primo episodio. Fortuna che ci ha detto che un tentacolo vuole conquistare il mondo, che Bernard voleva liberarli. "HAI DETTO BERNARD?" chiede Fred. Una persona che abbia a cuore la continuità aggiungerebbe "Quel geniale ragazzo, che Dio ce lo mantenga in salute, che mi ha liberato dalla manipolazione mentale della malvagia cometa? Ah! Lui sì che è un tesoro nazionale, Iddio lo benedica! Iddio lo benedica!" Così disse dell'ex videogiocatore (senza la parte sulla cometa) un certo Doug di Saint Louis (Missouri), quando passò dalle parti del V.P. e io per qualche strana ragione che non sto a spiegarvi dovetti fargli da interprete con l'ex videogiocatore senior. 


Beh, Fred è molto meno gentiluomo di Doug, e subito si incazza con Bernard. Oh, non ha torto, ha appena liberato il tentacolo viola. "Ora ricordo, è incredibilmente malvagio, vero?" No, è un codardo leccaculo del dottor Fred, ma immagino che in 6 anni si possa cambiare atteggiamento, covando rancore e odio e dandosi un aiutino chimico sniffando rifiuti tossici. Di fatto, Fred fa la reprimenda a Bernard mentre il tentacolo buono (salvo violenze sessuali estreme stimolate dai richiami d'accoppiamento su 33 giri), quello verde, va a cercare di convincere il suo sodale. Ma onestamente, di quali malvagi poteri è  munito il Tentacolo Viola per poter ridurre in schiavitù il mondo intero? Non ci è dato saperlo, ma suppongo siano quelle cose che non dobbiamo troppo pensarci sopra.


Ora che Viola è fuggito muovendosi a velocità di una lumaca, tutto è perduto. Possiamo spegnere la macchina della melma per evitare la mutazione, e per questo ci toccherà viaggiare nel tempo. Sì, la premessa è quello che è, ma onestamente non me la sento di condannare il gioco per questo, però voglio notare l'idiosincrasia tra il primo episodio e il secondo episodio: il primo è la trasposizione videoludica di di un film commedia horror adolescenziale "ANNI OTTANTA" invece questo è un tentativo di fare un cartone animato interattivo, e onestamente, Disney o no, ci riesce molto bene. Una mia controparte molto più seria e molto più brava a scrivere di me (The Digital Antiquarian) dice che Day of the Tentacle è il gioco più "pulito" mai uscito fino ad allora, e non ha affatto torto. D'altra parte nel 1993 in pochissimi sviluppatori resistevano alla tentazione di includere sequenze FMV con attori cani digitalizzati malissimo allo scopo di riempire un CD-ROM. Beh, il fatto che Schaefer e Grossmann abbiano resistito alla tentazione ha fatto invecchiare benissimo il gioco di oggi. Quello che, senza le mortadelle di sense of wonder spalmate sugli occhi, è invecchiato malissimo, è la traduzione, legnosa e senz'anima, della CTO. L'ho già detto, lo so, e immagino sia una forma di volpeuvismo per non esserci mai andato a lavorare. Ok, me ne sono fatto una ragione già pochi anni dopo (altrimenti avrei fatto qualcosa al di là del dire "sticazzi" quando scoprii che al mio liceo c'era pure la figlia di Madrigali) ma l'effetto di scoglionamento di fronte a questo lavoro è veramente forte.


Ed ecco il momento PaZzErElLoH del gioco. Le macchine del tempo sono... dei cessi! In Bill&Ted's Excellent Adventure, il miglior film di sempre sul viaggio nel tempo (sì, anche meglio di quello con Michael J Fox) la macchina del tempo era una gabina telefonica, ci sta.


"Funziona! Non ci posso credere!" Fred fa la sua migliore imitazione di "Rolando", un personaggio che faceva ridere solo perché lo imitavamo tutti al tempo in cui presi il gioco in CD. Bernard, Hoagie e Laverne vengono scaricati nel vortice temporale, pieno di "foreshadowing". Il gatto, la vecchia (che è Edna l'infermiera, la quale nel frattempo si è fatta ricrescere il naso) il tentacolo viola vecchio, e Hoagie che dice "Potremmo non sopravvivere per vedere ieri" e leggendo quest'ultima frase ho appena fatto l'abbonamento alla Fortitudo. (Complimenti agli amici virtussini per il sedicesimo scudetto, comunque! Il fatto che il patron ora sia Massimo Zanetti, dopo la famosa uscita del ricco scemo con cui rifiutò di acquistare il BFC da Guaraldi, conferma per l'ennesima volta la giusta osservazione di De Zerbi per cui a Bologna non si può fare calcio).


Ops! Purtroppo Fred aveva comprato su Wish il diamantone necessario alla macchina (che va benissimo se serve un cavo usb tipo C, ma per i diamanti è più discutibile) e quindi si infrange in mille pezzi. Ops! Bernard e Laverne precipitano tra le pieghe del continuum spazio temporale cacandosi addosso, mentre Hoagie sembra divertirsi, e l'immagine che abbiamo noi dei metallari come dei varesotti depressi non quaglia bene con Hoagie che fa il surfista.


Ah, abbiamo l'obiettivo del gioco: trovare il diamante originale per riparare la macchina del tempo, tornare indietro di un giorno e fermare il Tentacolo Viola. Tutto questo con Hoagie che è tornato 200 anni nel passato e Laverne che è 200 anni nel futuro, nella terra dominata dai tentacoli, ma è impigliata a un albero. Uno dice che Hoagie farà un po' fatica a collegare il cronocesso all'elettricità, ma oh, il film di viaggi nel tempo con quel tizio che poi ci ha fatto capire che il Parkinson non è roba da pigliare per il culo ci insegna che con un fulmine al punto giusto si può fare ciò che si vuole.


Certo, serve una pila per accumulare il fulmine, e convenientemente Fred è un genio e ha costruito una superbatteria powered by olio, aceto, oro, crostini, lattuga e codici di protezione, che sono appunto i piani da scaricare a Hoagie attraverso la cronolatrina. Uno dice "ma se il cronocesso non ha energia, come facciamo a sciacquonargli oggetti? E se uno caga nel cronocesso, la merda compare 200 anni fa? E che paradossi temporali può creare uno stronzo del futuro apparso nell'era della fondazione dei gloriosi U.S. of A. ? Ah, quante domande!


Insomma, abbiamo scaricato i piani passati al codice di protezione a Hoagie, che potrà servirsene per fare una super batteria, eccetera eccetera. Questo moltiplica per tre tutte le possibili combinazioni di oggetti. O meglio, moltiplica per due per il momento, perché Laverne è ancora intrappolata su un albero appesa per le mutande e quindi non si può attivare. Passiamo all'altro elemento della checklist, vi va? Il diamante.


Praticamente un diamantone del genere costa 

moltiplicato per due

Soldi che Fred avrebbe anche, se solo avesse firmato il contratto che gli garantiva le royalties per il telefilm basato sugli eventi del primo gioco. Telefilm che è esistito nella realtà e che nella finzione ludica è reso come il primo videogioco, così in una botta sola è spiegata in-universe una serie di cose:
  • Perché la casa e i personaggi del primo Maniac Mansion sono così diversi dal secondo.
  • Perché il telefilm canadese chiamato "Maniac Mansion" non c'entra un cazzo col gioco (e di questo ne ho parlato nell'articolo sul primo Maniac Mansion)
  • Perché Ed Edison ha una copia del primo Maniac Mansion che gira sul suo Commodore 64, inclusa nei dischetti del gioco (per ammissione di Fred, l'unica cosa che hanno ricevuto, in assenza del contratto, è una beta del gioco)
Geniale, ragazzi, geniale! Ammetto il mio rispetto per Schaefer e Grossmann, ma ciò non toglie che Full Throttle faccia stracagarissimo. Probabilmente questa quadratura del cerchio va attribuita a Grossman. Sì, mi piace pensarlo, quindi è vero.

A proposito della copia di Maniac Mansion 1 inclusa col gioco di oggi, mi ricordo di quanto mi fece sentire figo l'essere riuscito a distribuirlo ai miei amici di allora senza dover copiare il CD (Masterizzatore? c'est quoi, ça?). Avevo preso i file .LFL (la stessa estensione dei file di Zak McKracken), e un file chiamato MANIAC.OVL, avevo rinominato .OVL in .EXE e voilà! Versione portabile che poteva stare comodamente su un dischetto. Io avevo Day of the Tentacle, e i miei amici avevano il primo episodio, e tutti eravamo felici.


"E se catturassimo il tentacolo, senza starci a sbattere su 'sta cagata del diamante?" "No - dice un arrendevole Fred - ormai è scappato, ed è andato a conquistare il mondo." E intanto, un classico cartonesco giornale rotante annuncia di... "epidemia di afta epizootica beffa la polizia?" Cioè, che è questo, il 2020-2021, che le polizie si impicciano delle epidemie? Tentativo francescocarlàiano di profezia da parte della Lucasarts? No, semplicemente una traduzione merdacea da parte della CTO, perché l'originale titolo del giornale dice "Rash of cow tipping baffles police!" Ovvero "ondata di ribaltamenti di vacche lascia la polizia perplessa". Ora, il "cow tipping" è una bravata da studenti di college americano che in Italia non ha 'sta gran presa, ok, però, che c'entra l'afta epizootica con l'inizio di un'ondata criminale che porterà il tentacolo Viola a conquistare il mondo? Non c'entra una sega di niente secondo me, però vediamo un attimo la fecale K numero 52, luglio/agosto 1993, recensione di Alessandro Cattelan (omonimo, spero).

vaffanculo

Non ho altro da aggiungere, Vostro Onore. Per completezza, agevolo i titoli originali dei 7 intermezzi coi giornali che descrivono la scalata al potere del tentacolo. Io non sono mai andato oltre il terzo, immagino sia necessario aspettare un tempo sufficiente.

1 - "Rash of Cow Tipping Baffles Police" ..."Triangular Man Spotted at Scene" - che è quello che abbiamo visto. Comincia tutto con il ribaltamento delle vacche. Ah, ma ora che ci penso hanno preso "Rash" ("ondata", in questo caso) e hanno capito "rash" inteso come "esantema"! Mannaggia, ragazzi. Capisco che non c'era internet al tempo, benissimo, ma porca miseria, questi si supponeva che fossero professionisti! Siamo al trionfo del "lo fa mio nipote che ha 7 in inglese" porca puttana!

2 - "Froofroo Emerald Stolen!"..."Circular Prints Left Behind" - Probabilmente riusciremo a vederlo. In quella che potremmo definire una "slippery slope", il Tentacolo Viola passa dal ribaltamento delle vacche al furto di gioielli...

3 - "Tentacle Rescues, Returns Emerald"..."Mayor Congratulates Purple Hero" - ...per poi restituire il tutto e prendersi il merito. Una crisi artefatta per aumentare la propria popolarità. Fa molto quel bellissimo film che è "Wag the Dog", in Italiano tradotto con "Sesso e potere". Ciò dimostra che a essere dei dilettanti nella traduzione non c'era soltanto la CTO. A parte il titolo idiota, comunque, non ricordo castronerie d'adattamento. Ma d'altra parte non le ricordavo nemmeno per questo gioco.

4 - "Purple Tentacle is Man of the Year"..."Tentacle Visits White House" - e l'operazione simpatia del Tentacolo Viola va a buon fine, e il tentacolo diventa uomo dell'anno secondo il Time.



Le piccole speranze urbane Edison, nostro orgoglio e vanto dal primo all'ultimo.

5 - "Tentacle to Run as GOP VP"..."Helms `Miffed`" Il passo alla politica è breve, e chiaramente il Tentacolo Viola si candida a vicepresidente per il partito repubblicano: sì, il messaggio di satira politica qui non è propriamente sottile. Jesse Helms si dichiara perplesso. Helms era un senatore della Carolina del Sud estremamente conservatore, direi proprio reazionario, che alla convention repubblicana del 1980 aveva tentato di imporsi come vice di Reagan, ma fu scavalcato dal più moderato George H.W. Bush. Ennesima dimostrazione che quelli che credono che "The West Wing" sia un documentario e che pensano che per fare un po' di bipartisanship basterebbe fare la media aritmetica di quello che dicono i due opposti dello spettro politico, hanno le capacità intellettive di una tanica di merda. (Questo vale per lo stesso Sorkin, che deve limitarsi a scrivere quello che gli dicono di scrivere altri).

6 - "President Ailing-- Tentacle Steps In"..."`I'm in Charge Here`" Guarda caso, il presidente sta male, e quindi tocca al suo vice, il tentacolo, farsi avanti. l'"I'm in Charge Here" ricalca la sfortunata frase che Alexander Haig, segretario di Stato (il ministro degli Esteri, praticamente), disse ai giornalisti quando il Reagan fu vittima di un tentativo di assassinio da parte di un nerd che voleva fare colpo su Jodie Foster. Peccato che la linea di successione dicesse qualcosa di diverso. Fosse morto "the Gipper", Bush avrebbe preso il posto di POTUS, e in caso anche Bush fosse venuto a mancare, il terzo in linea di successione era il presidente della Camera Tip O'Neill. Haig era soltanto quarto. 

con sta faccia stiamo ben tranquilli vez


Ma qui il problema non c'è: e il tentacolo, una volta al potere...

7 - "Tentacle Amends Constitution"..."Humans Now Slaves" - introduce quello che presumo sia il ventottesimo emendamento della costituzione (il 27esimo è del 1992) che rende gli umani schiavi dei tentacoli. Ops! Viene da chiedere come abbiano fatto gli stati dell'Unione a ratificare l'emendamento, ma magari semplicemente il Tentacolo era su Twitter e incuteva terrore ai governatori degli stati minacciandoli di svergognarli con un messaggino alla nazione. Plausibile, no? Intanto,  questo significa che Laverne nel futuro, se non è cambiato nulla, si troverà in una nazione dominata dai tentacoli. Ma onestamente, sticazzi di Laverne. Quella è la parte che mi piace di meno. Per il momento, fermiamoci qui: la prossima settimana ci dedicheremo alla storia antica degli U.S. of A. e risponderemo alle seguenti domande:

Riusciranno i nostri tre improbabili eroi a tornare indietro di un giorno ed evitare che il Tentacolo Viola si faccia crescere le due microescrescenze che sputtaneranno l'umanità?

Riuscirà l'ex videogiocatore a vincere il tavò di giocare con Laverne?

Riuscirà l'ex videogiocatore a trattenersi da fare il #pignolinodellanerchia a proposito di una storia americana fatta di vuota retorica e apologhi morali?

E soprattutto...

L'ex videogiocatore sarà così sfacciato da dare "Merda" a Day of the Tentacle proprio per il gusto di provocare?

Ci vediamo la prossima settimana.

1 commento:

  1. Non credo di aver mai speso in vita 39k lire per un gioco, per me era fuori budget, impossibile, blue screen of death! Era vietato spendere cifre del genere per uno "stupido gioco che ti rincoglionisce il cervello". Credo al massimo di essere arrivato alle 15k lire con i futura games o sbobba varia e di aver provato sensi di colpa.
    Tornando bella grafica, mi è sempre piaciuto questo stile. Ma il gioco in questione mi arrivò un po in ritardo quando la mia febbre di avventure grafiche era svanita. Inoltre trovai gli enigmi un po' difficili e lo completai svogliatamente leggendo la soluzione passo passo dalle diuretiche riviste, proprio come un pivello alle prime armi. Non me lo spiego, perchè poco tempo prima avevo completato sam e max, senza bisogno di aiuti.
    La grafica vga 256 di monkey non mi sembrava cosi male, anche se si sarebbe potuto fare meglio. Io lo giocai con la mitica ega.
    Ho giocato un po alle versioni redux remake refuck, un po per nostaglia un po per curiosità e devo dire che hanno fatto un buon lavoro grafico. Queste versioni però a mio avviso restano pura nostaglia perchè dubito che un ragazzino al giorno d'oggi si metta a giocare con videogames di 20 anni fa. E' un ottimo metodo per far cassa senza dover sviluppare o spendere chissà che cifre; inoltre così si accontentano le orde di nostalgici quando "i videogiochi erano divertenti".

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