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lunedì 15 marzo 2021

Sensible Soccer

Non sono molto a conoscenza dei memi relativi ai videogiochi e ai gamer contemporanei, sono rimasto molto indietro da questo punto di vista e visto anche che il mio giorno ha soltanto 24 ore, non ho la voglia né il tempo né l'energia di spingermi a fare un'investigazione su questo universo. Una cosa però posso dirvi a proposito di quelli che come me erano videogiocatori bambini o adolescenti negli anni 90, e cioé che sostanzialmente in generale eravamo persone che di problemi seri non è che ne avessimo tanti. Uno dice "Ma che meraviglia! La spensieratezza, e quante belle opportunità per fare delle belle cose per la propria crescita interiore!" e avrebbe ragione, in teoria. Ma un'altra cosa che ho imparato nei miei quasi 40 anni di esperienza è che molte persone se i problemi non li hanno, se li creano. Banale, lo so: ma se vogliamo dare una spiegazione pseudoscientifica a tutto questo, è mia convinzione che il cervello abbia tendenza a funzionare sempre a un quantitativo di giri al minuto che stia all'interno di un certo intervallo. Che se va troppo piano fa po-po-po-po-po e si spegne. Se gira troppo forte, invece, va tutto a puttane. Immaginate, che ne so, un motore fuoribordo, ok? Se sta fuori dall'acqua l'elica gira gira gira gira, e senza la resistenza dell'acqua, girando troppo a vuoto il motore si surriscalda e fonde.

po-po-po-po

Allo stesso modo, il cervello di certe persone, o gira troppo poco e allora ci si rincoglionisce del tutto, oppure gira troppo a vuoto e ha bisogno di essere immerso in un fluido che crei attrito e che gli permetta di girare alla giusta potenza.

Che siano litigi su internet, un tempo era sui forum, adesso è sui social media, che siano minacce più o meno reali ma non necessariamente imminenti (basti pensare ai vecchi di merda che si incattiviscono guardando il telegiornale), poco importa. Nel caso dei videogiocatori, il fluido in cui immergere il motore del proprio cervello è quello del "noi contro di loro" (e non dubito che sia per questo che certe mentalità reazionarie hanno terreno molto fertile presso i gamer). Ne ho già parlato a proposito di Apogee contro Epic, già rifacendomi al precedente SEGA contro Nintendo. C'era PC contro Amiga, e andando più nel dettaglio c'era Kick Off contro sensible Soccer, la prima iterazione della grande guerra dei giochi di calcio, che ora mi pare si svolga sul campo FIFA vs PES, ma io non so un tubo.

È sicuramente per questo che questo meme non mi fa ridere

Molti italiani tifavano per Kick Off, perché l'autore si chiamava Dino Dini, cosa che stimolava un po' un certo sciovinismo, nonostante Dino Dini fosse inglese. Ma il fascino di Kick Off/Player Manager era molto forte in Italia. A tutt'oggi l'amico Paolo detto IlTimido sta a rimpiangere i bei tempi del cartellino gaillo e del calcio d'angalo

Ecco, io in questi casi non è per fare il bastian contrario, (anche perché in caso di noi contro di voi spesso non disdegno di scegliere una una terza possibilità) ma io preferivo Sensible. In genere sapete che odio il gioco della torre e dell'isola deserta, o comunque quelli che richiedono scelte binarie. Ma il fatto è che io Sensible ce lo avevo e Kick Off, invece, no. Solita fallacia dei costi sommersi? Forse! Una scelta dettata da condizioni estrinseche, però, e non posso a questo punto non pensare a mio cognato il quale, pur non avendo nessuna nulla in comune con la Liguria, da piccolo decise di tifare Sampdoria perché aveva la maglia diversa dalle altre. E tutt'ora si considera tifoso blucerchiato. Apprezziamo la coerenza, specie se paragonato con certi altri miei amici che cambiavano squadra di calcio con una certa frequenza. Ma robe tipo che nel giro di qualche anno passavano dal cantarmi "Se-Rie-Bì! Se-Rie-Bì" quando il Bologna le prendeva, fino ad andare in curva allo spareggio salvezza contro il Parma tenendo il cartello "Grattugiamoli". Ora, non mi sento di giudicare queste persone a cui va tutto il mio affetto, capisco che la gioventù è teatro di una continua ricerca di popolarità che ci fa fare dei 180° da paura. Ma sto divagando. Sigla!


Dicevo, Sensible. Che nel periodo in cui prendevo la terrificante rivista di settore "K" Sensible era "GIOCO PARAMETRO" (lo so, lo so) e con un approccio estremamente cerchiobottista Sensible e Kick Off si alternavano il ruolo di parametro.

Al di là del canale della Manica, invece, la percezione era che Sensible fosse superiore, perché i ragazzi Sensible erano dei mattacchioni PaZzErElLiH e pure grandissimi paraculi, proprio come piacevano alla fecale stampa di settore. In particolare, il modello di tutta la stampa di settore europea orientata al PaZzEreLlIsMoH Amiga Power era immanicato coi ragazzi Sensible, che mettevano a disposizione di Stuart Campbell e soci i diari di sviluppo dei loro capolavori, e il cui ultimo gioco (Sensible Trainspotting, esiste davvero) fu rilasciato come allegato alla rivista nel periodo del tramonto della macchina di casa Commodore.



Dino Dini, invece, piaceva alla stampa italiana perché si chiamava Dino Dini e quindi POOO PO PO PO PO PO POOOO POOO MARGARET THATCHER ED ELISABETTA SECONDA CULONE INCHIAVABILI e tutto il resto (pssst...è inglese pure lui eh). A me il mio migliore amico passò una compilation di 4 giochi in uno, c'era Sensible e quindi vado su quello. Tanto, al calcino elettronico facevo cacare comunque.

Che tristezza però! A pensarci bene mio nonno, quello da cui ho preso metà del mio nome e che non ho mai conosciuto, viveva coi suoi coetanei la rivalità Bartali/Coppi. Io avevo Amiga e PC, e Sensible/Kick Off. Tanto per la cronaca mio nonno era tifoso di Bartali, e immagino che fossi vissuto al tempo lo sarei stato pure io, perché Coppi

cosi’ l'ha fatto il buon Dio che se tu lo vedi all'impiedi, uomo come tutti gli altri, costretto a mantenersi umilmente in equilibrio, la tua presunzione non se ne adonta.

Su due spalle stranamente esili s'innesta il capo che neri e lisci capelli, quasi mai pettinati, paiono rendere allungato a dismisura. E il collo, che pure è sottile, quasi si perde nella secchezza della mandibola e nella nuca folta di capelli. Il torace, per una anomalia che è invece funzionale e a tutta prima non ti spieghi, via via che scende, ingrandisce, lo sterno pare carenato come negli uccelli.

Ecco. Vaffanculo, fantasma di Gianni Brera: sappiamo tutti che questo gioco non sarà merda e quindi oggi non intervieni.



Versione 1.2? Del 1994? Mi sembra fosse quella, la riconosco dalla musica. Ma era così tardi che l'avevo ricevuta? No, a ben pensarci forse era la 1.1 quella che avevo? Perché sono abbastanza sicuro che nel 1994 ero già nel mio periodo di blackout! Non lo so, ragazzi. Non capisco.


Ah ecco! Mannaggia! Ho sbagliato. Questa è l'edizione successiva, quella con le squadre dei mondiali 1994! Non ci avevo giocato a questa che sui credits ha Vittorio Pozzo e l'Italia degli anni 30. I crediti avevano questa immagine:


Eh sì. Scusate, ragazzi, ma in questo periodo della mia vita mi rendo conto che ho delle perdite di memoria. In realtà sta cosa mi va avanti da almeno un annetto, e non so se sia l'età che avanza, o se siano effetti del cosiddetto long-covid, o se semplicemente il fatto che è un sacco di tempo che non riesco a dormire una notte intera? O una combinazione di tutte queste cose? Sì, buona l'ultima, la teniamo. Scusate, ragazzi, ma d'altra parte questo blog è cominciato con Ports of Call in versione VGA e in inglese, quando quello a cui giocai era in EGA e in italiano. Almeno non potete dire che non sono più quello di una volta.


Anche perché a parte le squadre, il gioco è esattamente uguale ai due precedenti. Sì, magari c'è qualche ritocchino all'intelligenza artificiale, ma diciamocelo: facevo così cagare a 'sto gioco che percepire le nuances dell'intelligenza artificiale è una forma di autofellatio tipica di chi annusa e assaggia il vino al ristorante, ci pensa un po' e dice "Ah sì, è molto buono" e magari è tavernello scaduto con cui hanno riempito una boccia di Chateau Petrus. Tutta colpa di quel panzone maledetto che fa le faccette che è il figlio di Barbara Bouchet. Se si invitasse a casa mia lo costringerei a una specie di "trattamento ludovico" in cui lo forzo a guardare uno dietro l'altro tutti i film in cui sua madre si fa toccare le tette da Lino Banfi. L'ho già detto questo? Sì, forse sì! Andiamo a vedere la formazione italica?


Eh sì, sono proprio i mondiali, o meglio, quasi. Marco Lanna, per esempi, o Eranio, o l'onnipresente Giovanni Stroppa, che ha il massimo gap tra presenze in nazionale reali e presenze in nazionale supposte dai videogiochi calcistici. Comunque, avendo vissuto la cavalcata americana del 1994 da parte della truppa del Pelato di Fusignano, ogni tentativo di replicarla nel virtuale è qualcosa di deprimente. Persino leggere gli articoli di Gene Gnocchi sul Corriere della Sera acquistato all'edicola in P.zza Giardini dell'Unità d'Italia a Gabicce Mare prima di scendere in spiaggia, a quell'età, era qualcosa di inebriante. Dopo è stato tutto "passé".


A proposito di "passé", direi che proprio che in pieno 1994, con le storiche elezioni del Mattarellum alle spalle, con il triplo polo Occhetto Segni e Silvione, mi sembra giusto radicarmi un attimo nella nostalgia e fare la formazione Italia Pentapartito. Peraltro ricordo vagamente una vignetta di Forattini che rappresentava esponenti del pentapartito come calciatori. In retrospettiva, Forattini non faceva ridere. Comunque, in porta ci ho messo Spadolini (rigorosamente nudo) a fare come il portiere ciccione che andava spesso di moda in Olli e Bengi. In difesa, Rino Formica, Forlani (che già giocò terzino nella Vis Pesaro), Fanfani (il Cavallo di Razza a dirigere la retroguardia come Franchino B., il Piscinìn di Travagliato) e Renato Altissimo sulla fascia destra (ovviamente). A centrocampo, la barba di Giovanni Goria a dominare una fascia, e De Michelis a ballare sull'altra fascia, con una mediana ben assortita con Cinghialone a fare il mastino di centrocampo e De Mita regista (giustamente). In attacco due punte leggere con grande intesa come Andreotti e P.C.Pomicino, ma d'altra parte il calcio offensivo di Sacchi non prevede il lancio verso l'alto con la punta a spizzicare palle per le seconde punte! Un momento, ho detto Sacchi? No, no, no! Qui facciamo sul serio,  qui si costruisce dal basso con 25 anni d'anticipo! I carri armati in campo mandiamo! Cap-pìtto mi hai?


Visto lo sforzo effettuato nel pensare la formazione, vediamo di salvare i dati. Al tempo la mia formazione non era stata sulla prima repubblica (non conoscevo abbastanza politici, temo) ma caricavo il set di "squadre ospiti", con nomi "PaZzErElLiH", e facevo la squadra coi miei compagni di classe. Per questioni di privacy, ovviamente, e visto che l'aderenza alla realtà storica è già andata a puttane, saltiamo questo passaggio. Si giuoca?


Ah,che meraviglia! Già allora era stata prevista la Nations League! Che è praticamente un girone all'italiana con tutte le squadre europee (e dintorni) tranne l'Italia! Oh beh, lasciamo perdere. Ho scelto l'edizione di Sensible Soccer col mondiale, vediamo di andare fino in fondo e facciamo il mondiale, che diamine.


Intanto il PC Speaker continua con la sua specie di bossa nova che è un'altra di quelle musichette da videogioco che ti restano trapanate nel cranio e riemergono a intervalli regolari. Grazie, Richard Joseph!


Tra l'altro, 'sti ragazzi Sensible sono dei bei furboni! Praticamente reimpacchettano lo stesso gioco con le squadre aggiornate e lo vendono a prezzo pieno. Onestamente, ho visto di peggio. Cosa? Non ricordo, ma sono sicuro che guardandoci bene c'è di peggio. Però apprezziamo il fatto che i gruppi e i calendari sono gli stessi di USA 94, senza mai menzionare USA 94. Benissimo, è così che si aggirano le licenze, cari amici!


Italia - Irlanda, passata alla storia per la clamorosa cappella di Pagliuca sul pallonetto di Ray Houghton al 12esimo del primo tempo. Bella anche la schermata di caricamento con due uomini invecchiati malissimo che stanno battendosi per un pallone. Il fatto che nel 1994 ci potesse essere un nazionale italiano di colore era... folkloristico. 


Via! Si rivedono gli "omini sensible" che si erano tirati mazzate a vicenda in Mega Lo Mania (ricordate?) Le due nazionali si mettono in posa e cantano contemporaneamente "Il Canto degli Italiani" e "Amhrán na bhFiann" creando una bellissima cacofonia che per risparmiarci le orecchie il gioco ci risparmia. "Amo tanto l'Irlanda che preferivo quando ce n'erano due" dice Giulio mentre le squadre rompono le righe. "Caro Andreotti, faccio rispettosamente notare che di Irlande ce ne sono ancora due" gli fa notare Fanfani sistemandosi la fascia di capitano. "Ah già - dice Andreotti facendo il finto tonto - Craxi ha portato in parlamento Arafat, magari porterà qualche bombarolo dell'IRA, e magari, come Arafat era entrato in Parlamento con le pistole, si porterà dietro pure una Molotov" "Per l'amor di Dio, Andreotti, faccia silenzio! Quelli capiscono!" dice Craxi, indicando Tony Cascarino, che in realtà non ha sentito e si accingere a battere il calcio d'inizio.


Ecco, ora una piccola confessione personale. A questo gioco facevo stracagarissimo. Ma proprio tanto!  La mia unica tattica era quella di andare avanti e tirare, perché c'era sta cosa che appena un giocatore sterzava la palla continuava ad andare avanti. La cosa mi faceva incazzare non poco, soprattutto in contrasto con le seghe a dodici mani che la fecale stampa di settore si faceva sul "tocco di palla" che da Sensible era gestito benissimo, e non potevo non chiedermi a questo punto: "Che cazzo è il tocco di palla?" Boh! Certo, c'è l'aftertouch, che è l'effetto che viene dato al pallone una volta calciato, ma sono troppo imbranato per usarlo al meglio, quindi anche qui continuo. Dopo un debole cross verso il nulla da parte degli irlandesi, Spadolone rilancia verso centrocampo, dove Goria la passa a PCP, il quale allunga verso la nostra gobba punta di diamante, che se la fa rapidamente ciulare. Ops!


E di nuovo, un bel passaggio da Craxi sulla fascia, di nuovo a PCP, che la centra su Andreotti che non ha nulla di meglio da fare che buttarsi. Ops! "Andreotti, lei calcisticamente è un ingenuo" dice Cirino Pomicino. "Mi stai forse dando dello stronzo?" chiede Giulio.


Brrriiiip!  Giulio entra in scivolata direttamente da dietro su un tendine d'Achille avversario. Fallo! L'irlandese, per ripicca strappa in maniera molto plateale una foto di Papa Giovanni Paolo II.


Calcio di punizione. La palla va verso la nostra area e vediamo tutto il pentapartito che si butta per terra, sperando di centrare qualche caviglia o qualche pallone in ossequio al noto comandamento attribuito a Nereo Rocco. Resta il fatto che gli irlandesi, che il paròn non sanno manco chi è (e che saranno allenati da Trapattoni solo diversi anni dopo) rapidamente uccellano Spadolini che stava parlando da solo a proposito dell'amato Bonaparte e quindi si è distratto. Ops! Boxty di patate uno, pastasciutta zero .




Al di là della patetica azione offensiva italiana con Cirino Pomicino che incespica sul suo pene a penzoloni voglio far notare una delle famose discriminanti sui giochi fecali di calcio o no secondo il blog dell'ex videogiocatore:  il pallone è finito in fallo laterale. 
Cioè io lo so che in realtà se il pallone in un gioco di calcio va in fallo laterale, allora esiste la possibilità che il gioco non sia merda, e non è detto che il fallo laterale salvi un gioco dalla zona marrone. Ma al di là delle mille trollate che potrei fare in questo blog, secondo voi darò veramente merda a Sensible Soccer? Non ho nemmeno evocato il fantasma di Gianni Brera, tanto per dire.

Magari voi pensate che io possa essere un fan di Dino Dini. Ma non essendo io amighista, né particolarmente sciovinista nei confronti di tutto ciò che è anche solo "italian sounding" direi che non è proprio il caso. 



Fine Primo Tempo! I giocatori vanno verso lo spogliatoio a sentirsi una reprimenda da parte del CT Cossiga. Posso facilmente immaginare che nello spogliatoio il Capitano di Corvetta tiri fuori da una giberna sotto la una 44 Magnum ad aria compressa con cui minacciare i calciatori della Nazionale Politici Prima Repubblica. Un approccio abbastanza deplorevole, che uno magari direbbe che oramai siamo sufficientemente tutti abbastanza maturi per continuare ad applicare una stantia retorica bellica a uno sport, no?

No.


Bah, poco mi illudo, basta solo leggere quello che dice in conferenza stampa l'allenatore della mia squadra del cuore. Parlo, ovviamente, del cantante-ballerino-opinionista prestato al calcio che si è coltivato con cura l'immagine di "guerriero", di uomo vero, di uomo duro, quando la cosa che sa fare meglio in momenti di tensione è andare a frignare con una torma di giornalisti adoranti per lamentarsi di uno dei suoi calciatori, senza mai averlo confrontato direttamente. Per poi stare lì a fare pipponi infiniti con frasi da bulletto tipo "se sei un vero uomo le cose me le devi dire in faccia". Guardando il sopravvalutatissimo ex difensore di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter, ho avuto modo di trovare l'ennesima conferma del fatto che se una cosa devi ripeterla in continuazione, allora non la sei.

Fine della reprimenda e lo so che dicendo così mi sono inimicato tutti i tifosi del Bologna, che ancora si lanciano in panegirici degni di quell'ubriacone pavese, pensando a quando il mister si presentò a Verona in condizioni di salute precarie per via della leucemia, per far vedere che a dispetto della malattia lui era forte, guerriero e pronto a guidare la truppa come il più virile dei condottieri. Fu chiaramente una mossa autopromozionale, e l'effetto sortito fu che, vedendo quest'uomo ridotto dalla malattie e dalle terapie all'ombra dell'uomo che avevano conosciuto fino a qualche settimana prima, i giocatori erano talmente atterriti che persero la partita giocando malissimo. E un allenatore che a questa conclusione non ci arriva o è completamente ignaro delle basi su come gestire una squadra al di là della tattica calcistica, o è completamente in malafede. Non voglio sbilanciarmi su quale delle due sia la motivazione.

"Noto che con l'età matura, caro Ex Videogiocatore, Lei ha raffinato quella componente fondamentale del mio amato giuoco all'italiana che è l'essere paraculi"


Ah, prima che qualcuno abbia da ridire, sì, sto scindendo la brutta esperienza della malattia (che non auguro a nessuno) dal tipo di persona che proprio non mi piace, e anche dal punto di vista calcistico lo trovo molto sopravvalutato. Non è che se uno ha una disgrazia (nel suo caso, fortunatamente, superata, ma non di certo grazie soltanto a un non ben definito "spirito guerriero") allora automaticamente gli vengono scontati tutti i difetti. Non funziona così, mi spiace.

E ovviamente tutto questo senza curarmi opinioni politiche del mister con cui tende spesso a fare il teatrino vittimista, giocando a fare l'emarginato con frasi passivo-aggressive tipo "ehh... se parlo di queste cose in conferenza stampa poi mi censurano" (va da sé che in realtà l'orientamento reazionario di chi è parte del mondo del calcio è più una banalissima regola che l'eccezione). Onestamente su chi mette la X nella scheda elettorale un allenatore, che è paradossalmente l'aspetto per cui il mister è stato più criticato a Bologna, è l'ultima cosa di cui mi importa. "L'importante - dice il numero 10 della Nazionale Italiana Politici Prima Repubblica - è che si tratti di un partito cristiano, oltre che democratico. Poi potete votare quello che volete".



Secondo Tempo. Nel frattempo ho cambiato i cicli di velocità di Dosbox e sembra andare tutto molto più fluido, perché dovrebbe essere importante lasciarsi prendere dal flow e non starci a pensare troppo . Non è molto cerebrale, come calcio, quello di Sensible Soccer, ma è molto istintivo. E io, al tempo, che ero un cosiddetto save scummer (e ringraziate che uso termini adatti al gaming odierno) ero tutto tranne che istintivo. Abbiamo già detto che stando alla fecale stampa di settore, l'acme della qualità di Sensible era il "tocco di palla". E ora che sono vecchio forse ho capito cosa vuol dire: è esattamente quello che c'e scritto, toccare la palla calciarla dove meglio ti viene e andare veramente d'istinto senza stare lì a pilotare i giocatori come se fossero carri armati con le movenze e l'agilità di Edward Carnby e il pallone incollato al malleolo. Come si faceva, chessò, con PC Calcio. Insomma, fuck around and find out. Mi sembra un buon approccio.



Un approccio, questo,  che ovviamente non avevo al tempo. A Sensible cercavo di giocarci come avrei giocato con, che so, Euro Soccer, quello della Flair Software, in cui era facilissimo attraversare tutta la difesa e tirare la boccia in faccia al portiere: nove volte su dieci entrava dentro. Anche se è vero che una delle cose tipiche che si dicevano su Sensible era che l'AI dei portieri era abbastanza stupida e che esistono dei modi per fare sempre gol (un po' come in ogni gioco di calcio del secolo scorso, e l'abilità sta nel trovare il modo). Può darsi, ma vista la rapidità dell'azione in generale, le mosse segrete con cui fare sempre gol mi paiono un po' un'esagerazione da bar, tipo la voce su Chun Li che vincendo con doppio perfect si stracciava la camicetta e mostrava le tette. 

Non lo so. 

Di fatto i rappresentanti dell'isola dello smeraldo. cercano di raddoppiare con una punizione immediatamente da fuori area. Niente di fatto, la partita finisce e abbiamo perso 1-0 esattamente come nella realtà. 

Sì, questo simulatore è estremamente realistico!



La partita successiva è contro la Norvegia. Quella famosa per la seconda cappella del Gatto di Casalecchio (che poi mise la testa a posto) il quale si fece espellere toccando la boccia con mano fuori dall'area di rigore. Il Pelato fece entrare Marchegiani al posto di quella primadonna del Soka Gakkai con la riserva di caccia privata, che reagì con "ma è impazzito?"  Ora non ho preso lo screenshot ma ho notato un'altra cosa per cui questa versione 1.2 è diversa dalla 1.1: quando si riceve il cartellino arriva l'arbitro a sventolarlo davanti al nostro giocatore. Nella versione precedente, il cartellino compariva sulla testa dell'omino in posizione contrita.


Ecco, questo era quanto di più vicino al gol riuscissi a fare quando ci giocavo su PC. Capitava la palla sui piedi e andavo avanti avanti avanti sempre dritto senza curvare, che sennò il pallone viene inevitabilmente perso. E poi? E poi il presunto stupidissimo portiere al 99,9% prendeva la palla tra le mani prima che riuscissi a calciarla, o se la calaciavo andava fuori. Non raffigurato nello screenshot, l'alterco tra Craxi e Cirino Pomicino che si sono pestati i piedi a vicenda e alla fine Thorstvedt fa la palla sua.


Inizia il secondo tempo e poteva essere subito gol. In scivolata, di PCP, e stavolta il portierone vichingo si butta in modo molto svenevole verso il pallone facendolo scivolare in calcio d'angalo. 


Ops! Che succede? Quella che sembra un'azione destinata a finire sul fondo finisce in una serie di batti e ribatti tra i norvegesi e l'attonita difesa, che sembra essersi fermata a discutere sul significato di "convergenze parallele". In tutto questo, Spadolini parla ad un raccattapalle che gli ha chiesto com'è dal vivo Andreotti: "Avverso alle idee generali, pragmatista e realista come pochi, con una sua vena di giolittismo cattolico". E mentre sta pontificando, Flo la butta dentro. 

Poco dopo.


La terza partita è contro i messicani, quelli che avevano Chautemoc Blanco tra le loro fila e in porta l'ineffabile Jorge Campos, la cui divisa ipercolorata ed autoprodotta era un po' il sogno di tutti noi giovani sfigati che non ne potevamo più di essere vestiti con roba 012 Benetton comprata nell'unico negozio di abbigliamento del Vecchio Paese. A quasi 40 anni, complice l'inverno freddo ed una pandemia con lavoro da casa, io e mia moglie abbiamo raggiunto lo stadio finale dello stile di abbigliamento: gran parte del giorno magliette e calzamaglie termiche della Odlo, roba che sembriamo Diabolik ed Eva Kant (lei è pure bionda).


Eh ma merda. Con un pallonetto che fa la barba al palo veniamo di nuovo fregati dagli incula-armadilli, e io mi sento uno schifo perché sono regredito a quegli anni di sfiga in cui non facevo gol neanche a piangere. La cosa divertente è che poi qualche gol l'ho fatto alla fine, ma non su PC. L'ho fatto su Amiga CD32, che ho ereditato dal figlio di una cugina di mia nonna. Tra i giochi nella sua collezione c'era appunto Sensible Soccer (non chiedetemi quale versione) e lì, sarà per l'aiuto dell'antiergonomicissimo joypad del CD32, inspiegabilmente segnavo. Come si spiega questo fatto? Non lo so, ma per oggi il mio obiettivo è quello di fare almeno un golletto.


1-0 di nuovo. Bah! Possiamo proseguire con il campionato del mondo, e vedere in questa ucronia chi avrebbe vinto. Il tricampione del mondo, in una passeggiata finale contro il Belgio, è l'Argentina di un Maradona ancora più fatto del solito. Evviva! Era di quei tempi l'usanza, durante la ricreazione, di giocare a calcio con un pacchetto di fazzoletti "Tempo"  al posto del pallone, e come esultanza maradonesca si face va finta di sniffare le righe del campo. Ora, tra questo e l'emulazione di Mortal Kombat immaginatevi i facepalm che potevano fare i professori di passaggio.


Bah, ma io sto divagando! Qui bisogna realizzare il mio sogno di ragazzetto e sbatterla dentro (la palla, che avete capito, porcacciotti). Giochiamo contro Malta, per gentile intercessione del presidente dela Link University Vincenzo Scotti (che come potete notare non è convocato in Nazionale per palese conflitto di interesse).


Dobbiamo citare il noto file audio "the Italian man who went to Malta" in questa sede? Nei primi anni 2000 era una roba popolarissima. "I uonna da fock on da mai teibol" e tutti giù a ridere. Pure io, eh. E dire che una mia ex morosa ora vive a La Valletta e se non avessi interrotto ogni contatto penso che l'unica cosa che le chiederei è se i maltesi ancora ci ridono sopra quel file, quando non sono intenti a vendere passaporti europei a mafiosi internazionali, s'intende.


Intanto, se notate, ho adottato uno stile di gioco più disinvolto! Passaggi rapidi, tocco di palla, e via! Il vero tocco di palla è quello che eseguo io sui miei coglioni ogni volta che tiro, come a dire "speriamo vada bene!" Ero molto superstizioso al tempo, tutta conseguenza di un certo pensiero magico che derivava dal fatto che non mi veniva perdonato nulla, nemmeno le cose fuori dal mio controllo. Ora che sono migliorato da quel punto di vista, posso permettermi giocate più sbarazzine, come questa che finisce con PCP che la sbatte sull'esterno della porta. Ma l'idea buona c'era, ecco.


Ah ha! Guardate la rapacità con cui Giulio rimpalla di tibia in rete! Signori, l'incantesimo è spezzato e l'ex videogiocatore segna a Sensible su PC dopo 26 anni! Ora chiudo tutto, che per dirla come Giulio, "La seconda e ultima volta che giocai mi successe una cosa bellissima: ero immobile quando il pallone mi rimbalzò del tutto casualmente su una gamba. Ero distratto e nemmeno stavo seguendo il gioco, ma un attimo dopo tutti mi festeggiavano: il pallone era finito in rete e dunque ero autore di un gol. Un successo involontario. Ero molto orgoglioso ma sapevo che la cosa non si sarebbe mai ripetuta, quindi ho detto: meglio che smetta dopo il gol."


Cirino Pomicino non vuole essere da meno e subito raddoppia con un pallonetto da fuori area. Sogno o son desto? Piove sempre sul bagnato, chi ha il pane non ha i denti, a buon intenditor poche parole, e chi va al mulino si infarina.


Via, tentiamo la tripla! Stavolta il giochetto non funziona, e il portiere (che si chiama uno a caso tra Vella e Dalli, tanto i cognomi sono sempre quelli) la prende con sicurezza. Che dite, tentiamo pure il clean sheet?

Wow! Lenzuolo pulito, a dispetto dell'età avanzata dei giocatori e dei problemi di incontinenza che potrebbero derivare. Che volete di più? Sono riuscito a vendicare il me stesso ragazzino che cercava di pensarci troppo su e allo stesso tempo di divertirsi perché così diceva la fecale stampa di settore. Dire che sono felice per questo è un po'esagerato, ma soddisfatto sì, accidenti. Prossimo gioco!

È merda? Ovviamente no, al di là della mia totale incapacità ("imbranatisia", avrebbe detto il mio maestro delle elementari) il gioco resta comunque divertente e se un tempo, tolta la fallacia dei costi sommersi, avrei sfanculato tutto per via della palla non incollata al piede, ora lo trovo un ottimo bonus. Si vede che allora il pallone che mi sfuggiva via mi ricordava la tragica realtà e non mi permetteva un escapismo tale da potermi immaginare un fenomeno.

Ci rigiocheresti? Sì.

20 commenti:

  1. Di Sensibile Soccer avevo un paio di amici appassionati, entrambi amiga-dotati, un terzo invece aveva Kick Off e Manchester United, e preferiva (preferivamo) di gran lunga quest'ultimo gioco.
    Pure io a Sensibile Soccer son sempre stato una sega, anche se non faccio molto testo vista la mia debolezza a tutti i videgiochi calcistici, prima di imbattermi nei Fifa (che poi, bah, bravo ero giusto a Fifa '97). Ma in generale non mi è mai piaciuto come gioco. Mi piaceva l'editor, per cambiare i nomi ai giocatori. La squadra con i compagni di classe l'abbiamo fatta tutti, e in tanti videogiochi :D, che cosa trash!
    Comunque mi son rivisto tre volte il gol di Flo per capirne la dinamica. Bah.
    Il tiro in scivolata deviato dal portiere in tuffo (sempre Italia Norvegia) mi ha ricordato Kick Off '97 e Actua Soccer 2. Tiravi delle bordate atomiche e il portiere bloccava in tuffo. Tiravi delle mozzarelle flosce e il portiere in Kick Off '97 respingeva a due cm in tuffo, in Actua Soccer 2 volava a respingere e la palla praticamente entrava in orbita, tipo il Super-Tele. Bah.
    (condivido il tuo giudizio sull'italiano medio che scimmiotta l'insopportabile Borghese e anche il giudizio sull'allenatore del Bologna, molto sopravvaluto).

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    1. ma senti, visto che sei più esperto di me del giuoco del calciuo, che ne pensi dell'ossessione contemporanea per la costruzione dal basso?

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    2. AttualeVideogiocatore17 marzo 2021 alle ore 20:06

      Scusate se mi inserisco, ma anche io sono molto appassionato di calcio (e di videogiochi calcistici) e secondo me "la costruzione dal basso" è una di quelle formule magiche che ogni tanto appaiono in tutti i contesti sociologici e con cui molte persone si riempiono la bocca, non accorgendosi che stanno masticando aria e poco più. Cosa significa, nello specifico, costruzione dal basso? Significa in soldoni che l'azione offensiva parte dalla difesa se non addirittura dal portiere. Ok, ma sempre o solo quando se ne paventa la possibilità? Se la risposta è sempre, è una scelleratezza estremistica: la costruzione dal basso perenne porta più vantaggi che benefici, è ovvio, perchè se un difensore o il portiere perdono la palla ai limiti dell'aria è gol avversario al 95%, mentre se riescono a superare la prima del pressing hanno ancora molta strada da fare prima di arrivare alla rete; se la risposta è "quando conviene" allora, cari sapientoni, questo si faceva anche prima, non c'è bisogno di coniare la locuzione specifica!

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    3. Guarda ex, in tutta sincerità io sono sempre stato uno che ama il gioco, per questo ho avuto in antipatia certi allenatori della nazionale italiana che hanno schierato formazioni difensive, seppur ottenendo anche buoni risultati. Quindi, l'idea di sviluppare un gioco armonico, partendo dalla difesa, mi piace.
      Però ci vuole sempre equilibrio. Ok avere difensori e portiere che partecipino alla manovra in modo attivo, ma poi si arriva ad esasperazioni come il Milan di Gattuso, che era un costante riproporsi di passaggini in orizzontale nel tentativo (inutile) di guadagnare campo, vista la scarsa qualità e velocità degli interpreti. Allo stesso modo, a volte una bella spazzata è preferibile. Questo andrebbe spiegato, a molti geni della panchina.

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  2. Bellissimo da giocare con gli amici e traumatizzante per me dopo il cambio dell'amiga con il Pc a causa dell'ingiocabilità data tra le tante cose dallo scrolling inqualificabile e soprattutto da quell'unico joystick analogico enorme collegato alla soundblaster, era un hardware di merda per questo gioco ma ero cambiato e volevo i giochini seri in treddì.
    Per gli amici "fortuna" che c'era fifa che era graficamente attraente e compensava quanto facesse schifo come gioco in se, bei tempi.
    Fanculo amici !!!

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    1. Beh senti, non sei completamente irrecuperabile, avresti potuto dire "fortuna che c'era Actua".

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  3. Deve esserci un refuso, leggo "terrificante rivista di settore" dove invece andrebbe "fecale rivista di settore".
    Ah, Sensible Soccer ! Uno dei pochi giochi di calcio che ho apprezzato davvero !
    Anzi, uno dei pochi giochi in generale che ho giocato davvero e non ho solo "osservato".
    Ero diventato anche decente a giocarci, pur senza essere bravissimo mi prendevo le mie soddisfazioni contro computer e amici.
    E' vero che c'erano modi certi di fare goal al portiere, almeno su Amiga, ma solo nella prima edizione, quella del 1992.
    Poi furono corretti, credo che già in quella del 1994 non ce ne fossero più, anche se qualche modifica dei meccanismi generali è stata fatta anche nella versione "Sensible World of Soccer 1995/1996" che è considerato la versione "definitiva".
    Kick Off invece mi risultava scomodo, con quella palla che andava via ovunque, non ero bravo e non ci giocavo.
    In ogni caso, bei tempi spensierati quelli, al di là di Sensi Soccer (spero si possa fare i nostalgici su questo blog, se si evita di confondere la nostalgia con i giochi feticcio).
    Le Odlo sono piuttosto costose, e anche molto calde e confortevoli, significa che sapete mettervi comodi in casa senza rinunciare al lusso, e significa anche che sapete come mettere a rischio la vostra salute, visto che quei tessuti sintetici a contatto con la pelle funzionano come pseudoestrogeni.
    Ma che gioco sarebbe quello della torre e dell'isola solitaria ? Stunt island ?
    Quanto al cittadino onorario potrebbe (dovrebbe) cambiare mestiere, o almeno cambiare squadra.

    Il solito anonimo amighista.

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    1. Non so se era una battuta la tua, ma mi rendo conto che potrebbe essere frainteso: il gioco della torre e dell'isola solitaria è il gioco mentale ed estremamente manipolatorio del "chi butteresti dalla torre/chi porteresti su un'isola deserta tra la persona A e la persona B?" non tenendo conto del fatto che se mi fa cagare la persona A nulla esclude che mi faccia cagare pure B. In genere a queste scelte obbligate la risposta più appropriata è "Un bello stronzo solido è molto meglio della sciolta. Quando avrai mangiato uno stronzo duro e croccante allora risponderò alla tua domanda" ma mi rendo conto che così facendo allora degenero in uno strawman degno del miglior uriel fanelli.

      Su quello che mi dici della differenza tra Sensible su Amiga e su PC, forse capisco come mai sull'amiga CD32 ereditato dal figlio della cugina di mia nonna ero molto più bravo he su PC.

      Sulle Odlo, sono calde e confortevoli (no più ora che è un po' più caldo). Sugli pseudoestrogeni non mi sono ancora cresciute le tette quindi non so.

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    2. Quella della torre e dell'isola non era una battuta, davvero non avevo capito il "gioco". Ora che l'hai chiarito, sono proprio d'accordo, è proprio un quiz senza raziocinio.

      Io non avevo scritto di Sensi su PC, è stato qualcun altro, non ci ho mai giocato su PC, ma girava voce che fosse parecchio diverso (certo, tra amighisti parlavamo sempre male dei giochi su PC quindi non è affidabile questa vecchia diceria. Forse gli altri lettori hanno esperienze dirette, io no).

      Concordo che molti giochi di calcio non fossero veri giochi di calcio, ma Sensi invece lo era, costruivi azioni con intelligenza e dovevi padroneggiare il pallone (al netto del modo automatico di fare goal nella prima edizione.)
      Ricordo che altri giochi erano più del tipo che dici tu, non veri giochi di calcio ma altro. Tipo Microprose Soccer (sempre fatto dai Sensibile!) che, in un'occasione più unica che rara in cui le riviste di settore non furono totalmente fecali, Marco Auletta definì "uno sparatutto in cui si deve sparare la palla in porta)

      Il solito anonimo amighista

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  4. Completamente d'accordo con l'amico traumatizzato dal passaggio Amiga-PC. Su PC era una cacata, ma essendo forse Microprose Soccer l'unico gioco di calcio decente prima dell'arrivo di FIFA, passava per un giocone. Comunque non era un gioco di calcio, ma segnare da metà campo era divertente

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    1. Resto dell'idea che la maggior parte di giochi di calcio non fossero giochi di calcio, ma come diceva giustamente il lettore Riccardo in un altro commento, erano giochi di abilità in cui bisognava trovare il modo con cui si fa gol e una volta trovato allora si vince sempre.

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    2. Come avrebbe detto Francesco Salvi: "Esatto!"

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  5. Ci avrò giocato fino a consumarlo, però confesso che il controllo palla inesistente mi frustrava non poco. Parimenti dicasi per Kick Off, anch'esso frastornante in termini di gestione del pallone. In ambo i giochi, praticamente non passavo mai la palla perchè era automaticamente persa.

    Ero invece appassionato di Player Manager, dove giocavo rigorosamente da allenatore. Le migliori giocate le facevo con un amico, lui sì molto più bravo con il joystick: io gestivo la squadra, lui il giocatore.

    Come ultima chiosa, ambo i giochi, Sensible Soccer e Player Manager, hanno visto recenti remake ed aggiornamenti, in cui le squadre moderne di praticamente qualsiasi paese esistente salvo forse Sealand o le Isole Svalbard sono correttamente riportate con tutto l'organico.

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    1. A proposito di Player Manager, mi sento sempre di consigliare agli appassionati il gioco "Karza Football Manager" ora "Pixel Manager" dell'amico Paolo detto ilTimido (quello che preferiva kick off/goal!). Di solito non faccio pubblicità, ma è un bel giochino.

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    2. Sembra davvero molto grazioso. Mi sa che gli do una capocciata uno di questi giorni.

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  6. Bella l'introduzione, e mi trovi d'accordo sul fatto che il cervello deve girare ad un Tot di giri altrimenti si spacca tutto. Tornando al gioco, non mi ci sono mai messo seriamente, mi è sempre sembrato troppo troppo veloce e ingiocabile. Avevo anche kick off 2 per PC, lo consumai giocando contro cugini vari. E poi anche Italia 90.Poi arrivò Fifa 95 (vista isometrica) e solo dopo la versione 3d che a mio avviso era graficamente disgustosa.

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    1. intendi dire questo? https://exvideogiocatore.blogspot.com/2020/06/fifa-96-soccer.html

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  7. AttualeVideogiocatore17 marzo 2021 alle ore 21:40

    Sarebbe interessante conoscere tutte le squadre inventate nella categoria "ospiti". Io ricordo di aver creato le squadre Nazifascismo (prima maglia nera, seconda maglia granata, ricordo Pinochet in porta e lo scontato duo Hitler-Mussolini in attacco, allenatore Friedrich Nietzsche); Comunismo (prima maglia rossa, seconda gialla, in attacco la coppia Marx-Lenin con Mao in porta, Stalin terzino roccios.. pardon acciaioso, il povero Gramsci in panchina e Platone allenatore); Squadra fantasma (prima maglia bianca, seconda idem, cancellavo semplicemente tutti i nomi, lasciando gli spazi delle generalità vuoti. Allenatore Casper); Casa delle Libertà (prima maglia blu, seconda maglia biancazzurra, c'erano tutti i politici di centrodestra con Berlusconi-Fini in attacco e il amatissimo Andreotti come allenatore) e Ulivo (prima maglia biancorossa, seconda maglia biancoverde, tutti i politici del centrosinistra in campo e Aldo Moro allenatore).

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    1. Quando ci rigiocai, a cavallo tra fine anni '90 e i 2000, passavo più tempo all'editor che al gioco.
      Feci l'Eak Linate, la mia formazione, con la maglia stile Porto, la Mitica Ditta, maglia stile Manchester United, il Cosavuoidame Fc, maglia stile Sporting Lisbona; poi c'erano la Longobarda, l'Ac Padana, Monti House fc e così via.
      Tutti nomi che richiamavano "cazzatelle" dell'epoca o luoghi, dentro ci si metteva calciatori dei videogiochi, icone pop, persone reali, nomi inventati e così via.

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  8. ma cosa hai tirato fuori dal cilindro?
    mitico sensible soccer!
    le partite di ore e ore con gli olivetti del mio itis!

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