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lunedì 4 maggio 2020

Star Wars: X-Wing (Seconda Parte)

Tanto tempo fa, in un blog dell'ex videogiocatore lontano lonta-ah, vaffanculo.

Space opera!
George Lucas!

Giulio AndreoBRRRIIIIBUDIBUIDUIDIBIDUBUDIIBUPBUP


Ed ora, la conclusione!


E bentornati con noi, amici, finalmente pronti finalmente per lanciare il Droide protocollare Giulio nello spazio profondo finemente simulato in maniera da far venire nei calzoni Max Reynaud e soci! Ho avuto una buona settimana di tempo per prepararmi psicologicamente al volo in caduta libera con gravità e propagazione del suono non corrispondente alla realtà, ed ora sono carico come una molla! Voialtri no? Beh, io sì!


E in tutto questo mi è venuto in mente il perché associo il gioco alla rasatura con lametta. Bisogna "fare la barba al tappetino del mouse"! Praticamente passarci sopra più volte come se fosse una pecora da tosare, perché le freccette erano estremamente imprecise, e il joystick, hah! Chi cazzo ce l'aveva il joystick? No, ok, in realtà ce l'avevo avuto il joystick. Ma non quando presi il gioco in edizione speciale CD-ROM. Pane, denti, etc. Quindi sì, via a tosare il tappetino del mouse, che se poi era di quelli con l'immagine cangiante faceva il rumore tipo "vzzzzzzzzz!" e mi dava un fastidio come se mi stessero strappando i denti senza anestesia. 

Insomma, il modello di volo è molto realistico, e come scrisse lo stesso Reynaud dopo aver fatto cagare a 'sto gioco in in sede di recensione, "la gestione del cielo stellato, l'effetto centrifugo-rotatorio è estremamente realistico". Ma i controlli facevano cagare al tempo, con le freccette. Ora, invece, sono molto meno schifosi di quanto non pensassi. Sarà che usare il trackpad del mio portatile per giocarci più che tosare una pecora è come fare un *IL CONTENUTO DEL RESTO DELLA FRASE È STATO CENSURATO PER PRESERVARE LA MENTE DEL LETTORE DA IMMAGINI MENTALI INSOPPORTABILI*.




Vabbè, insomma, la cosa bella di questo allenamento è che a un certo punto possiamo premere "H" (come hyperspace) e gliela diamo su, non senza un certo senso di colpa che ci attanaglia. Arriva Capo Rosso a dirci "Mia moglie è una spaccapalle, me le sta a rompere giorno e notte. Mia figlia ha sposato uno sfigato che più sfigato non ce n'è, e io ho uno sfogo al culo che se solo provo a sedermi vedo le stelle. Però sai come sono fatto, non mi lamento. Ah, ah, ah! Sai che cosa devi fare? Non ci pensare, fai finta che non è successo niente." A1-NDRE8 commenta "Biiiiiiip booooooop birubirubiriiiiiaaaap". E Red Leader, immediatamente, tace. Apprezziamo comunque il modo di fare molto cool di red leader, per quanto il colore non faccia impazzire Il D1V0-G1UL10. Ma almeno non mi sono sorbito la menata altezzosa da cavaliere jedi che gioca a fare il life coach. Sono cose, queste, che andrebbero apprezzate.

Me n'ero accorto solo io della palese contraddizione?
Giusto per aprire una breve parentesi, se vi aspettate che vi infili qui dei meme con il baby yoda di "The Mandalorian" che tanto fa esaltare i nerd per una semplice captatio benevolentiae, avete proprio sbagliato blog. La captatio benevolentiae al massimo la faccio mettendo l'articolo su PC Calcio 5.0 la vigilia di Natale. Chiusa parentesi. Passiamo oltre.


Dopo aver imparato a manovrare passiamo all'historical combat. Una serie di missioni simulate in cui una specie di realtà aumentata fa sì che ci scontriamo con dei TIE più o meno finti nello spazio reale. Un alieno di cui non so il nome, anche se mi ricorda la razza del "canuomo" resa nota da John Candy in "Balle Spaziali" col personaggio di "Rutto"...

Ruttolomeo, per la precisione!
...dicevo, l'alieno innominato ci guarda mentre scegliamo una rivisitazione storica, un po' come a Waterloo o a Gettysburg in cui ogni anno in occasione delle omonime battaglie un sacco di gente si mette addosso uniformi storiche e finge di rifare la battaglia. Anche questo è nerdismo, e in realtà non mi sento manco troppo di condannarlo. Dietro, almeno c'è uno sforzo!


Insomma, siamo finalmente nello spazio aperto e A1-NDRE8 deve distruggere una nave cargo. I siluri protonici vanno a segno e... e... "BIIIIIIIIIIIRUBORUBIRUIIIIUUPPPP!" strilla Giulio mentre si dimentica dov'è il freno e si spetascia contro il sovramenzionato cargo! Ah beh. Sticazzi dell'allenamento sul combattimento, se voglio volare missioni allora tanto vale dedicarsi a quelle vere, dico bene?


Ed ecco le missioni vere e proprie: il tour of duty! Possiamo scegliere a quale campagna partecipare, il che non è propriamente realistico se vogliamo, visto che le varie campagne sono situate in un punto ben preciso della cronologia di Guerre Stellari. Ora, non so se con tutti gli infiniti spugnettamenti di Lucas prima e della Disney poi su ciò che è "canone" e ciò che non lo è queste missioni siano da considerarsi valide nell'economia della storia. Molto probabilmente no. Il fatto è che hanno aggiunto talmente tanta roba su roba che non ci si capisce più un cazzo. Un esempio classico è Boba Fett il cacciatore di taglie. Compare tipo cinque minuti nei film originali, ha una sequenza animata nell'orrido "Holiday Special" (che non ho mai visto e non mi perdo nulla) e improvvisamente tutti i nerd "sul pezzo" sanno chi è Boba Fett anche se nei film originali non è mai menzionato. E tutto questo perché? Per il merchandising! Apparentemente Boba Fett appariva già nel 1980 su un sacco di oggettistica e chiaramente Lucas, in occasione di Episodio II, mostra la storia delle sue origini trasformandolo in un bambino maori che in realtà è un clone perché Jango Fett, che è un altro cacciatore di taglie che indossa l'armatura fighissima di Boba Fett, voleva un figlio, ma non voleva lo sbattimento di infilare il fulminatorino in quella roba appiccicaticcia che hanno le donne (un po' come George Lucas, quindi) e quindi, approfittando del fatto che era stato usato come modello per un esercito di cloni da parte degli alieni del pianeta Kamino, si è pure fatto fare un clone a crescita normale. E così facendo in occasione di Episodio II, Lucas prende le action figures fatte per Boba Fett nel 1980, e le rivende con su scritto che è Jango Fett nel 2002. Ora voi direte che sono un grandissimo ipocrita perché dò addosso ai nerd e snocciolo tutta questa aneddotica su un film decisamente mediocre. Beh, ok, ma sappiate che se c'è una cosa che mi sta più sui coglioni dei nerd sono quelli che fingono di non sapere le cose, magari sbagliando i nomi, per non far vedere che le cose le sanno. Quelli sono ancora più ipocriti. Tour of Duty numero uno, via!


Uh! Ogni tour ha la sua scritta che scorre! Figata. In questo caso che abbiamo? "UN NUOVO ALLEATO!" (Sì, Lucas, ci ricordiamo che episodio IV è "Una nuova speranza". Grazie). Facciamo la vocina nasale da annunciatore storico. Scioccato dalle perdite imperiali a Turkana per mano dei Ribelli (si presume i tre o quattro TIE abbattuti nell'intro) l'Imperatore ha ordinato una nuova campagna per distruggere l'Alleanza. (perché è un manager di merda e si fa guidare dai capricci, suppongo). Intanto, l'Alto comando Ribelle, incoraggiato dai successi dell'X-Wing contro l'Impero, ha impiegato un nuovo caccia stellare, quella merda dell'A-Wing. Si teme, tuttavia, che l'Imperatore Palpatine abbia delle sorprese pronte.

Ecco, nel caso in cui finissimo le missioni (10, credo) di questo tour of duty, avremo una sequenza finale fighissima tipo quella dell'intro. Ovviamente non finii mai il tour of duty, ma nell'edizione CD-ROM del gioco c'era anche un superpilota fortissimo di default, chiamato TOPACE1, che aveva finito tutti i tour of duty, e cercando di partecipare come TOPACE1 a un tour, ci beccavamo la sequenza finale. Dopo questo capirete che la motivazione per continuare mi era andata sotto le scarpe.


E siamo alla prima missione! Dobbiamo distruggere un convoglio di cargo imperiale, scortati dalla squadra blu fatta da Y-Wing (che sono belli pure quelli). Guardate pure com'è animata bene la rana. Una volta (ero già a liceo) che avevo avuto il raffreddore parlavo esattamente come l'ammiraglio Ackbar, e l'avevo fatto notare ai miei amici che ovviamente facevano finta di non sapere nulla di Star Wars, perché era tutto solo basket (e pure un po' i manga) come ho già menzionato. Quando poi qualche anno dopo uscì episodio 1, tutti a parlarne come dei veri connoisseur. Ipocriti del cazzo.


Eeeee via che si va in battaglia! Saltato nell'iperspazio con le ali chiuse, l'X-Wing arriva sul campo aprendole. Andiamo con la prima nave, ok? Molto bello il sistema di puntamento, e a parte le freccette (che devo dire non mi infastidiscono tanto ora) i comandi rispondono molto bene. Forse ero io ad essere imbranato negli anni 90. Sicuramente.


Via di siluro e il cargo "????" è stato distrutto. Ah sì, per identificare un'astronave nemica dobbiamo avvicinarci, in modo da poter fare lo scan. È una bella dinamica, devo dire, e ci fornisce una simpatica prospettiva dell'universo di Guerre Stellari in cui ci viene descritto l'aspetto più logistico della glassia lontana lontana. In tutto questo A1-NDRE8 emana strani ronzii.


Questo cargo si chiama Arreis! Abbiamo potuto identificarne ill contenuto (robotrasportatori) perché abbiamo finito i siluri protonici e ci dedichiamo alla cosiddetta "Death of a thousand cuts". Un colpo di laserino alla volta, A1-NDRE8 dimostra che il tempo è galantuomo, ma cammina molto lentamente distruggendo la Arreis con tanta pazienza. "Brrriiiiiiiiiiiiiiiiip".


Il prossimo cargo è ben distante e possiamo approfittarne per guardare il nostro X-Wing da fuori. Beh, sì, caruccio, ma ancora troppo poligonale per non compromettere la sospensione dell'incredulità. Ammetto che da un lato la fisica è più realistica coi modelli poligonali, ma personalmente, da un punto di vista artistico, preferivo i bitmap di Wing Commander, con i problemi che li contraddistinguevano. So di star dicendo un'eresia per molti di voi, eh (redattori di fecali riviste di settore inclusi).


Intanto arriviamo all'altro cargo, sempre con tanta pazienza e molto giudiziosamente... esauriamo l'energia ai laser. Porca miseria! E mò? Il computer cinguetta felice che il cargo si chiama Nigiro e trasporta munizioni. Grazie! Non è che me ne presti un po'?


Uh. I laser si ricaricano. Ne sparo un paio contemporaneamente (è un'altra modalità di sparo, si può scegliere tra uno o due alla volta) e si scarica di nuovo. Bisogna dare più energia alla ricarica dei laser! Si può?


Certo che si può, che ingenuo! "Buuuuuuripbribiribip bip bip!" No, A1-NDRE8, non le sto dando dello stronzo. E comunque ingenuità e intelligenza vanno sempre a braccetto, non lo sapeva? In ogni caso, ora ho rediretto tutta l'energia ai laser (L), e alla ricarica degli scudi di energia (S). Ne patisce il motore, ma tanto dobbiamo sparare al corpo fermo che abbiamo fisso sul radar (in alto a sinistra il radar delle cose davanti a noi) che ci serve andare veloce?


E via, distrutta anche la Nigiro! Ci abbiamo messo un po' ma la missione è completa. E dunque?


E dunque via di iperspazio, il nostro X-Wing torna alla base, ed esce dal velivolo in maniera molto meno inematografica di Wing Commander. Pure il debriefing è molto schematico e in un universo narrativo come quello di Guerre Stellari uno si aspetterebbe una chiacchierata a mò di dialogo Lucas. Ma qui non c'è Ron Gilbert (che nel 1993 ha già abbandonato lo Skywalker Ranch) ma c'è Larry Holland, che ho sempre pensato che i giochi adventure gli stessero sulle balle e non poco. Questa era la sua vendetta verso i suoi colleghi della Lucas.


Seconda missione: ricognizione! Andiamo alla boa di navigazione e da lì andiamo a identificare, senza ingaggiare il nemico, tutti i velivoli che saltano fuori. Semplice no? Semplicissimo. Passiamo oltre, non prima di aver visto la nostra prima decorazione: una coccarda che commemora il passaggio della prima missione. La prima di una lunga serie, spero!


Maronn' quanto mi sta sulle palle quel cesso volante dell'A-Wing. Non lo sopporto per ragioni che non sono in grado di spiegare, ma oh, ce lo assegnano, e tant'è. Andiamo a fare 'sta ricognizione, vi va?


L'idea qui è appunto che l'A-Wing va rapido quindi può evitare gli scontri a fuoco. Noi andiamo a identificare la prima fregata e dopo un tempo pressoché interminabile scopriamo che è la fregata Nebulon B "Warspite". Bene! Avete capito tutti, vero?


E ora, in lontananza, una corvetta, che vista dal radar pare la ben nota "Tantive IV" su cui inizia Episodio IV. 28 anni dopo il primo film, uscirà Episodio III in cui ricompare la stessa Tantive IV, e assomiglia a tutto tranne che alla Tantive IV originale. Faccio fatica a vedere come questo cambiamento estetico inspiegabile (nel senso che una semplice ristrutturazione non cambia la struttura della nave così) possa vendere più giocattoli ma tra me e Lucas il miliardario è Lucas quindi non dico nulla.


Noi scanniamo che scanniamo però intanto continuano ad apparire navi, che diamine! È un continuo spostare il bersaglio! Peraltro prendiamo pure un colpo e un bel po' di indicatori sul cruscotto di 'sto cesso a pedali di A-Wing (l'equivalente spaziale di una Fiat Tipo) ci saltano per aria. Tanto per stare sul sicuro controlliamo i danni. Tutto ok, ma siamo decruscottati comunque. Che palle.


AH VAFFANCULO. "BIRIBURIBIRUBURIIIUP" mi fa eco A1-NDRE8, e apparentemente siamo stati raggiunti dallo sparo di un TIE. A differenza di Wing Commander, l'eject è automatico e a seconda del culo che abbiamo, a ripescarci è l'Impero o l'Alleanza. A1-NDRE8 è fortunato solo quando scommette alle corse degli sgusci (gioca poco, ma vince perché è fortunato al gioco). In questo caso a raccattarlo è l'impero...


...e Darth Fener in persona si cura di interrogare A1-NDRE8 sulla posizione della base ribelle.  "BIRIUBURIUBURIUP" dice A1-NDRE8. A Fener girano i coglioni sbruciacchiati e gli chiede di parlare italiano. "Molto bene - dice A1-NDRE8 - Quello che intendevo dire è che mi perdoni, lord Fener, ma lei non conosce l'impero. Vede, c'è una cosa che potrebbe suggerire all'Imperatore per rendere le cose molto più efficienti, si chiama Democrazia Cristiana. Se vuole gliela spiego per bene, ma ho bisogno di un Tedax perché ho una brutta emicrania". "Subito!" dice Fener, e chiama un drone armato di siringhe che fanno un'iniezione di Tedax, che il Gran Moff Fiorenzo Angelini ha fatto rimettere nel prontuario farmaceutico. Di lì a pochi mesi, l'Impero Galattico verrà chiamato Democrazia Cristiana e l'alleanza Ribelle ne diventerà una corrente, facendo sì che le sorti della Galassia vengano annacquate per l'eternità in discorsi lunghissimi pieni di politichese che capisce solo De Mita. Visto? Tutto è bene quel che finisce bene.


Ma ahimé, secondo il gioco abbiamo perso. Quindi lasciamo A1-NDRE8 gestire da solo il nuovo impero nella linea temporale parallela, e decidiamo di affibbiare la guida degli X-Wing (e si spera non di quella merda dell'A-Wing) a un altro giovane droide...

D'altra parte Tattooine non è poi così distante da Hammamet

CR4-X1 a rapporto! E visto che il numero due del PSI (Partito Socialista Imperiale) è Martelli, non ci intromettiamo e andiamo direttamente al Tour of Duty 3. Via!


Tour of duty 3: la tempesta in arrivo. Avendo scoperto l'esistenza del progetto della MORTE NERA, l'Alleanza Ribelle si prepara per la sua sfida più grande. Coi piani tecnici nelle mani della Principessa Leila, l'Alleanza riunisce le sue forze per distruggere l'arma definitiva dell'Impero. La MORTE NERA, vicina al completamento presso una base imperiale segreta, si prepara per il suo regno di terrore. 

Così dicono le scritte che scorrono, e praticamente questo è il primo/quarto film! Beh, bello, mi ci posso identificare. Immagino anche che sia previsto che in questo universo a distruggere la Morte Nera sia CR4-X1 e non Luke Skywalker. In realtà il "canone" del gioco prevede che il nostro personalizzabile pilota si chiami "Keyan Farlander" e anche qui ci hanno fatto sopra migliaia di prodotti, tant'è che mi chiedo se la radiazione di fondo dell'universo lucasiano (un universo nel cui spazio si propagano i suoni, ricordiamo) non sia il rumore di un registratore di cassa che fa "Ka-ching!" Via con la prima missione?


E merda! Di nuovo l'A-Wing. Basta cazzo basta! C1NGH14L0N3 si lancia contro i Tie nemici che lo falciano senza pietà cantandogli "Vuoi anche queste? Bettino vuoi anche queste?" sull'aria di "Guantanamera". A CR4-X1 girano i coglioni meccanici, ma almeno è stato raccatato dai ribelli, stavolta...


...i quali lo portano alla stazione termale in cui CR4-X1 viene sottoposto a questo per nulla inquietante trattamento, non dissimile da quello che un mio collega sognava per un altro collega che odiava. Parafraso a memoria: "L'esperimento dell'uomo perpetuo: praticamente si prende un'enorme ampolla, la si riempie di piscio e di feci liquide e ci si mette dentro il soggetto in modo che il livello del liquame sia all'altezza della bocca. Per sopravvivere e controbilanciare la salita della marea causata dalle inevitabili deiezioni del soggetto, il soggetto sarà costretto a nutrirsi del contenuto dell'ampolla. E così, ad perpetuum, da cui deriva il nome dell'esperimento. A meno che a un certo punto non ci rompiamo e decidiamo di porre fine alle sofferenze del soggetto usando l'ampolla come vespasiano." Sì, era un lavoro molto stressante, quello. E sì, il soggetto dell'esperimento era una grandissima testa di cazzo e non dico che si meritasse di fare la fine dell'uomo perpetuo, ma un paio di sberle gli avrebbero fatto solo che bene. Ma così quale sarebbe il divertimento? Sto divagando. La missione è fallita, e proprio con l'ultimo screenshot compare la cosa che più mi infastidisce di 'sto gioco. Pronti?

Si ricomincia la missione daccapo. Cazzo! Non si fa così! Cioè siamo in una guerra (stellare): se la missione fallisce io voglio vedere gli impatti sull'andamento del conflitto! E non ditemi che non si può fare perché tre anni prima lo aveva fatto Wing Commander, che preferivo anche per quello. 

La sospensione dell'incredulità vacilla proprio tanto qui, perché sì, ok, siamo su un simulatore di volo ispirato al mondo di Guerre Stellari, ma la filosofia "eh no! ora riprovi finché non la passi!" mi fa pensare di stare giocando a un simulatore di volo all'interno del simulatore di volo! E allora qual è la differenza con le historical battles? Insomma, è un gioco tratto da un film, vuoi pure metterci la trama nei tour of duty? Benissimo, gestiscila meglio la parte di trama! Poi, a quasi 40 anni rivedo la dinamica di volo e mi rendo conto che X-Wing è infinitamente meno arcade/semplicistico del prodotto della Origin. Ed è anche per questo che mi mangio le palle. Avrebbe potuto essere una figata enorme, ma no! Pare un po' tirato via qui. Peccato. Peccato anche che questo sia stato il primo passo verso la discesa della Lucasarts nei liquami stile "esperimento della software house perpetua", ma siamo nel 1993, c'è ancora tempo. Non so amici! Ho lo stesso senso di amaro in bocca che ho ogni volta che riguardo uno dei vecchi Star Wars con spirito critico. Prossimo gioco!

È merda? Ah no, certo che no. La grafica è stupenda, la musica pure (il decantatissimo iMUSE applicato alle situazioni di gioco è veramente una genialata, ma non avendo schede audio nel 93 mica lo sapevo). I controlli sono molto meglio di quanto mi ricordassi ed alla fine mi sono pure molto divertito. Proprio per questo dico: ci voleva tanto a sistemare la parte narrativa e mettere un po' più di trama? Che vi devo dire, secondo me ancora ci conviene investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. Ma la gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena.

Ci rigiocheresti? Sì, una volta che mi viene il voglino di volare con l'Y-Wing, che ancora non l'ho provato perché mi davano sempre quella schifezza dell'A-Wing, mannaggialoro.

2 commenti:

  1. L'Y-Wing è agile e piacevole da pilotare come un camion della spazzatura. Il suo cannone a ioni, che permette meccaniche originali rispetto a Wing Commander, non compensa il dinamismo inesistente.

    Se vuoi variare un po' ti conviene passare al sequel, TIE Fighter, che è lineare come il primo ma dà molto più il senso di uno sviluppo della trama e del protagonista.

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    1. Sì, riguardo l'Y-Wing immagino sia tipo l'insopportabile Scimitar, ma suppongo di stare soprattutto rimpiangendo la mancata occasione di volare con il mezzo in cui fu fatto fuori l'obeso Porkins.

      Per quanto riguarda invece TIE Fighter, me lo ricordo veramente bellissimo (al netto della trama migliorabile, s'intende) e quindi me lo tengo per rifarmi la bocca dopo una scorpacciata di feci degna del miglior Gianni Morandi.

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