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lunedì 17 febbraio 2020

Cosmo's Cosmic Adventure

Personalmente, non sono un grande fan del nome "Cosmo". È una parola che ha una forma circolare, ma quel circolare irregolare che sembra un cerchio ma non è perfetto e la cosa irrita il tuo senso estetico. Lo associo al fastidio estetico perché mi ricorda certi fumetti di Topolino troppo antichi per piacermi, che venivano regolarmente pubblicati su un periodico Disney chiamato "Il Tascabilone". Erano strisce americane, in genere di Floyd Gottfredson o Ub Iwerks, che venivano raccolte in un brossurato dal formato esotico. 

Formato esotico.
Insomma, in quel Tascabilone c'erano storie che non c'entravano nulla con quello che leggevo regolarmente su Topolino (o i Grandi Classici, o il Mega Almanacco, whatever) con uno stile che era, come dire? Antiquato! Ecco, antiquato. Difficile da seguire, e difficile da leggere, e boh. Fastidioso. 
E tutto questo con il gioco di oggi che c'entra? Semplicissimo! Uno dei personaggi che mi aveva colpito di più era il cugino inventore di Clarabella, che si chiamava Cosimo, e che fino a dieci minuti fa credevo fosse il primo nome di Orazio (un po' come Gastone che si chiamava Bambo) e la cosa mi infastidiva assai. Per dire l'attenzione che 'ste strisce mi destavano, Cosimo era una vacca ma non facevo lo sforzo di capire che non era un cavallo. Sono problemi grossi, insomma. Il mio amico Della, invece, in classe con lui alle medie aveva tre compagni di classe che si chiamavano Cosimo. Il problema è che erano cugini, figli di tre fratelli che avevano cercato per primi di onorare il padre defunto dando il suo nome al primogenito. Insomma erano tutti e tre omonimi, sia di nome che di cognome, cosa che causava momenti esilaranti quando c'era da fare interrogazioni. E poi c'è lui.


sì, lui
Ora, senza stare a ritirare fuori l'episodio in cui Michael Richards sbroccò completamente lasciandosi andare a insulti razzisti disperati contro uno spettatore che lo fischiava durante uno spettacolo, il personaggio di Cosmo Kramer mi è sempre stato nell'uncanny valley. Da un lato sì, il suo essere stralunato e, diciamocelo, stupido come la sciolta, era divertente. Dall'altro lato (ed era il lato lungo, come quello di un trapezio) il personaggio era di quel fuori luogo che ti mette a disagio. E quindi la cosa si è propagata al punto che affronto il gioco di oggi con una strisciante sensazione di disagio addosso. Sigla!



Ah, che bello l'uso della EGA, le stelle multicolore sono molto carine. La faccia dell'alieno Cosmo, invece no: al posto delle mani ha una ventosa, ha un ghigno piuttosto ritardato e ha chiaramente un problema di acne giovanile. Il mix Adlib + PC Speaker, anche quello, aiuta a creare quel senso di disagio, tipico di quando si percepisce che c'è qualcosa che non va. Ma secondo me questa sensazione, che in altre occasioni avrei ignorato, sia nata dalla particolare circostanza in cui provai questo gioco per la prima volta (e che, non sorprendentemente, ricordo tuttora). Ne ho parlato già a proposito di Paganitzu: praticamente, in una vacanza al mare (e al tempo ci stavo un mese) avevo trovato una rivista molto smarza, tradotta malissimo dal tedesco, in cui c'era un CD allegato con tutti (ma proprio tutti) i giochi shareware Apogee/Epic prodotti fino ad allora (era il ... 1996? 1997? Boh). E per ogni gioco ci stava un paio di screenshot piccolissimi su cui cercavo di farmi un'idea di come sarebbe stato il gioco di cui avevo letto nei file di testo con le pubblicità allegati ai Commander Keen/Xargon che già avevo!Ecco. E dunque, tornando a casa dal mare, con la stanza del computer che puzzava di chiuso dopo un mese, provo tutta 'sta roba credendo di avere un nuovo influsso di divertimento non dissimile da quello che mi avevano dato i suddetti Commander Keen e Xargon e...


...è diverso. Sì, è un gioco della Apogee, e l'estetica è simile, ma è diverso.  È strano, come se uno avesse mangiato tutti i giorni un piatto di pasta col pomodoro e un bel giorno avesse un sapore e un aspetto diverso. Tipo che un giorno vostra mamma è stata colta da un caso cronico di tavò e ha fatto le penne scotte in bianco con sopra una cagatina di pummarola pronta tirata fuori dal frigo. O, peggio ancora, uno spruzzino di concentrato di pomodoro direttamente dal tubetto. Non so perché ma ho questa immagine del concentrato di pomodoro messo sulla pasta che mi mette molta tristezza. Non è mai capitato a me eh, è capitato altrove (ma non ricordo dove). Oh beh. Il gioco, comunque, è fatto da un tizio con un nome buffissimo: "Todd Replogle", che  è anche il creatore di Duke Nukem, e mi lascia basito che parli di questo gioco prima ancora di Duke Nukem 1, 2 o 3D. Ma tant'è, l'ordine è casuale, fatevene una ragione.


Insomma, è un gioco Apogee, la EGA è usata in maniera ottima, come sempre. Il titolo di questo primo episodio (quello gratis, insomma) è "Forbidden Planet", che è chiaramente scopiazzato dal noto film di fantascienza con Leslie Nielsen, che peraltro fu il primissimo film di fantascienza che riuscii a vedere completo (ero un cagasotto e avevo anche un coprifuoco molto restrittivo) una sera d'estate. Mi fece impazzire dal gran che mi piaceva, e aiutò anche il fatto che coincidentalmente avevo letto da pochi mesi la parodia su Topolino (numero 1786 del 18 febbraio 1990, mi suggeriscono dalla regia).  Ecco, qui non c'è il grandissimo Leslie (allora ancora troppo serioso), non ci sono i Krell, non c'è la musica fatta in theremin e nemmeno i mostri dell'Id (per quanto la id software abbia contribuito alla creazione di 'sto gioco), ma c'è un orrido coso verde col grugno da vacca, i brufoli adolescenziali e le mani a forma di ventosa. Ora che sono un vecchio zozzone malizioso penso che Cosmo sia un preadolescente che ha appena scoperto le gioie dell'onanismo e le mani a ventosa non aiutano. Almeno fino a quando non si scopre l'effetto suzione del vuoto all'interno di una ventosa. Ok, ora ho un'immagine mentale molto brutta. Vai via, immagine mentale.


Dicevamo, la id software! Sono quelli che hanno fatto le routine musicali. Oh, qualcosa hanno fatto. E comunque, come lo si pronuncia il cognome "Replogle"? "Réploghl"? "Riplòughl"? Io al tempo lo pronunciavo all'italiana, e sticazzi. Viva noi.


Siccome è uno shareware della Apogee, vediamo un po' la storia, almeno questa dovrebbe essere abbastanza curata, no? Beh, almeno qui Cosmo non delude. Domani è il compleanno di Cosmpo, e i suoi genitori lo portano nell'unico posto della Via Lattea in cui vogiono andare i ragazzini: Disney World! Mamma mia che marchetta tipica di americani ignoranti che pensano che esistano solo gli U.S.of A. Già è sorprendente che i ragazzi Apogee, che sono texani, siano a conoscenza di Disney World che è in Florida. Ma beh, sono sulla stessa costa. E poi boh, che ne so io? Manco sono mai stato a Gardaland (non ne sentivo il bisogno).


Insomma la famiglia Cosmo è lì che sta andando verso la meta di tutti i giovani alieni con le mani a ventosa e come niente arriva una cometa la quale...


...kapow! Si spetascia contro la nave e forza il papà di Cosmo a parcheggiare in area di servizio, su un pianeta che non si trova sulle carte. Nel 1992 si andava in giro con le cartine anziché col GPS, e solo questo ci dovrebbe far ringraziare di quanto è bello vivere nel futuro. Invece no! Ci è arrivato il GPS e subito ci siamo assuefatti, dimenticandoci che al tempo il top della tecnologia era il software "Autoroute Express" che conteneva tutte le mappe d'Europa, ma chiaramente per tenerlo in macchina bisognava avere un PC con Windows 3.1. Questo significa che è inutile viziare le persone con giocattoli sempre più fichi, non faranno altro che lamentarsi e rimpiangere quando giocavano con i rocchetti e i bastoncini.


Insomma, la fiat multipla spaziale di Cosmo e famigli atterra, e con le sue manacce a ventosa e la sua chierica, il papà di Cosmo inizia a riparare l'astronave. Cosmo va a fare un giretto sperando di divertirsi. Divertirsi, in area di sosta autostradale (per quanto interstellare)? Mah! Quando Sinjin Malvineous Giulio (non è il suo vero nome) aveva sei mesi, ci fermammo in un'area di servizio dell'Autobahn della bassa Baviera per cambiarlo. Non essendoci locali per il cambio pannolino ed essendo bel tempo, lo cambiammo con gran faccia di tolla su un tavolo da picnic inutilizzato. In quella un pullman di turisti cinesi scese per la pausa pipì o per seppellire i loro morti (mi hanno raccontato che nei viaggi organizzati in Europa a cui prendono parte turisti orientali ne schiatta sempre un paio). Un gruppetto di vecchie si avvicina a noi e iniziano tutte a fare nella loro lingua complimenti al giovane Ex Videogiocatore Jr, e una gli fa persino delle foto. Ora, parlando loro in inglese (che non sapevano) avevamo chiesto se era possibile smetterla, e ci eravamo pure messi in mezzo, ma facendo l'ignorante per non pagare dazio 'sta signora gli fa il book fotografico. Morale della favola, da allora non guardo più articoli per bambini su Aliexpress perché temo che abbiano usato per la pubblicità la foto di mio figlio con le pudenda al vento. In realtà gli articoli per bambini su Aliexpress non li ho mai presi perché non oso immaginare la qualitàdi quella robaccia. Ma sto divagando.


Insomma, Cosmo torna all'astronave e i suoi non ci sono più. Storia stupida, dicevo io scrollando rapidamente quando provavo questo gioco nel 1996 (o 1997? Forse 1997). Ora che sono cresciuto e vedo quanto un bambino si sente perso e quante pippe mentali si fa non vedendo più i suoi genitori, capisco un sacco di cose. Magari Replogghhhhl aveva appena avuto un bimbo. Insomma, Cosmo subito pensa che i suoi genitori siano stati rapiti da un mostro (che potrebbe o non potrebbe essere un "mostro dell'id" del film "Il Pianeta Proibito". E quindi, tra il disperato e il terrorizzato, che fa? Va a cercarli! Reazione molto più realistica del bambino odioso di "mamma, ho perso l'aereo" che facendo le faccette dice "Ho fatto bene a far sparire la mia famiglia!" con la vocina cantilenante di Ilaria Stagni.


Ok, visto che è un gioco Apogee, ci sono le istruzYAWHN, che noia! Ma perché mi ostino a leggerle? Oh già,  per capire che possiamo ammazzare i nemici saltandogli in testa (che palle) o tirandogli granate (molto meglio). Per il resto, che dire, è un platform! Anzi, per dirla alla maniera di quella rivista, un "Jump 'n Run", che dev'essere un'espressione tedesca perché non l'ho mai sentita altrove.


"ONE MOMENT" ci dice un alieno dall'aspetto orribile. Grazie mille, alieno che è stato messo per riempire uno spazio su disco inutilizzato. Cominciamo?


E via che si comincia! La grafica è un horror vacui incredibile (bene) ma... insomma... è estremamente confusionario. Sottilissimo è il filo che separa una bella grafica da una tremenda cacata, e qui Cosmo sembra fare l'equilibrista su questo filo aiutandosi con le mani a ventosa (ma i piedi, stranamente, sono normali). Due livelli di parallasse, per usare un tecnicismo con cui si riempiva la bocca la fecale stampa di settore, e un bello sfondo ben arzigogolato. Molto bene! Ma gli oggetti in foreground, beh, che dire! Sono troppi, troppo fitti, troppo incasinati. Non so! Non mi fa pienamente schifo ma nemmeno mi convince del tutto. Bello, molto apogeeiano (lo so, lo so) anche l'uso delle schermate d'aiuto durante il gioco.


Lo scrolling è pure abbastanza fluido: credo che il motore grafico sia sempre lo stesso, fatto derivando dalle routine scritte per il primo Commander Keen. Anche le stellline bonus sono estremamente grandi, forse troppo per lo sprite di Cosmo, che comunque è decisamente grande. Sì, è un gioco family-friendly, penso che sia per un pubblico molto più giovane di Commander Keen. Poi, ok, Cosmo lancia delle granate, ma la sensibilità non è mai stata il punto forte della Apogee, che ricordiamo aver successivamente prodotto i vari Duke Nukem e Shadow Warrior.


E hop! Ecco, devo dire che questo era soddisfacente. Beccare tuttte le stelline con l'arco del salto e terminare il volo in testa a un nemico, ammazzandolo. Bello, sì. Il riassuntino del gioco nelle pubblicità chiede "Che cosa è verde, con delle macchie rosse, e un prognatismo come quello di Bart Simpson?" Prognatismo in inglese si dice overbite e A) non oso immaginare come lo avessi tradotto io e B) non oso immaginare come lo avesse tradotto la rivista tedesca.


Oh beh! Si prosegue, con questa grande incomprensione su se il gioco sia bello o meno. Come tutto ciò che è della Apogee, sto cercando di farmelo piacere, e ha tutto in regola per essere bello, curato bene, colorato. Però, e credo che a questo contribuisca il mix Adib + PC Speaker, c'è sempre in fondo la stessa sensazione di quando entravo in sala da pranzo e c'era puzza di bruciato e mia mamma con l'espressione incazzata che versava un po' di "pummarò" da bottiglione sulla pasta cotta rapidamente. Accadeva di rado, eh, ma un piccolo incidente di cucina capita a tutti, anche ai migliori. Proprio perché capitava di rado ne percepivo la differenza.


Devo dire che per quanto bello colorato, il gioco per ora è piuttosto ripetitivo. Gli oggetti sono troppo grandi per avere una visione d'insieme, temo, e pare che il campo visivo sia troppo ristretto. Sì, ok, Cosmo può guardare in alto e in basso, ma boh. Che l'orizzonte che vede il nostro giovane alieno col prognatismo à la Bart Simpson sia solo di pochi metri mi lascia perplesso. Magari a forza di usare le ventose per fare l'effetto suzione è diventato miopissimo.


OUCH! Bello il fumetto di quando ci facciamo male. Come grandezza e proporzioni degli sprite direi che ci avviciniamo un po' a Zool, ma con il passo molto più lento e riflessivo, proprio tipico di un gioco della Apogee, che non è che siano proprio fulmini di guerra. Jazz Jackrabbit (dei rivali della Epic Megagames) aveva una cheat chiamata "Apology Mode", che faceva andare il gioco a 16 colori, e lentissimo. Non l'ho provata quando ho giocato a Jazz Jackrabbit perché non me lo ricordavo (e comunque va solo in alcune versioni (e comunque tavò).


Però devo dire che beccare tutti i bonus in una parabola di salto è soddisfacen-VAFFANCULO. Ne ho mancati due. Diciamo che è un gioco nel gioco. Un gioco di soli salti in cui bisogna beccare tutti i bonus non sarebbe male.


"WHOA!" Cosmo zompa su un trampolino e come dicevo, becco quasi tutte le fragole, e non sono felicissimo di ciò. Oh beh...

Poco dopo.


Salta che ti salta, c'è un abisso bello profondo ed essendo solo a diciannove screenshot non mi va di morire così e quindi mi aggrappo sperando di poter fare come Zool. Ah sì! Cosmo non è un ninja, ma ha le mani a ventosa e quindi si attacca alle...superfici scabrose? Qui c'è qualcosa che non va! Diabolik usava le ventose per attaccarsi a muri liscissimi pensati da un architetto alcolizzato, qui, oh beh! Diciamo che Cosmo resta sospeso grazie alla sospensione più forte di tutte: la sospensione dell'incredulità.


Nel frattempo abbiamo preso una bomba, e alla fine di 'sto livello piuttosto blando, voilà! Finito! Abbastanza facile, devo dire. Non febbrile come uno Zool o un Jazz Jackrabbit, poche volte sono entrato nel flow, il concetto psicologico esposto da Mihaly Csikszentmihalyi, che corrisponde alla trance agonistica in cui ci si immerge quando si cerca di ricordare come si scrive il proprio cognome.



Now entering level 2. Ecco una roba che mi infastidisce di Cosmo: è che pur essendo un gioco Apogee, non ha la mappa vista dall'alto come Commander Keen (e pure Xargon, se è per questo). Ecco. Forse è quello che mi lascia l'amaro in bocca? Sì, ma anche lo stridio inascoltabile del cicalino del PC unito alla musichetta da ascensore dell'Adlib.


Il secondo livello è... paradossalmente uguale al primo. Non solo nell'estetica, ma è veramente tutto un enorme déjà vu.


Ah, ecco, ci sono anche le lumache rosa (e non scacazzano, a differenza di quelle di Commander Keen 4), e salti più alti. "Mecojoni!" dire, se avessi la pulsione irrefrenabile di venire smentito da parte del regista Enzo G. Castellari, che oramai, quando viene intervistato, sa solo dire la storia che le cose noiose fanno dire "sticazzi" sono noiose, e le cose che fanno dire "mecojoni" sono fichissime, e quindi bisogna fare le cose che fanno dire "mecojoni". Peccato che Castellari, così come tante star in declino, sia diventato un vecchio di merda che posta stronzate su facebook. O magari è sempre stato un ignorante e dovremmo ringraziare Facebook che ha tirato fuori questo lato. Non so. La ragione per cui originariamente mi sono tolto da Facebook (era il 2009 se ben ricordo)è che stavo perdendo ogni rispetto per tutti gli amici che avevo.


Non c'erano ancora i buongiornissimi e i "condividi se sei incazzato", eh, ma anche solo come commentavano le foto autofellaziandosi su quanto fossero PaZzErElLiH, quando apparivano (male) in foto normalissime, beh, mi scendevano i coglioni. Che vi devo dire? Sono antipatico! Lo so.


Uh! un incrocio tra un bruco e uno stronzo volante verde con le labbra in fuori di colore diverso, sempre in stile "Simpson", che nel 1992 negli USA avevano già un gran successo. Ricordo anche quando arrivarono in Italia a un orario indicibile, nel 1991, tra la fanfara di TV Sorrisi e Canzoni: non se li cagò nessuno. Più di un lustro più tardi tutti si sarebbero messi a dire "Dòh" o "Dehihihihio" oppure sa il cazzo che cos'altro, non cogliendo minimamente la descrizione della spirale di disagio in cui stava scivolando l'America di cambio millennio. E in Italia ridevano come dei ritardati per Spider Pork, porcocazzo! Sì, so che mostro una certa puzza sotto il naso. Sarà che ho mangiato chili con carne (e tanti, tanti fagioli).


Vabbè. Insomma, c'è pure sta palla blu che si paracaduta male e rotola via. Boh! Devo dire che una cosa che mi infastidisce di questo sprite è il paracadute. Troppo piccolo! Uno dei miei primissimi ricordi che emergono grazie a questa seduta di ipnosi che dura da più di tre anni è relativo al fatto che avevo preso un fazzoletto, ci avevo legato dello spago, e avevo fatto un paracadute per una sagoma di un uomo (o era un Big Jim? No, mi sa che era una scatola di cartone). Perché l'avevo visto su quella rivista tedesca per bambini chiamata "Bussi l'Orso", di cui non ricordo quasi nulla se non il fatto che il cane blu del sovramenzionato orso si lanciava con un paracadute fatto con un fazzoletto. Poi fortunatamente non mi ci sono lanciato io, perché già allora non avevo una grandissima fiducia nelle mie capacità di bricoleur. Ora sono migliorato da quel punto di vista.


Vabbè, che dire? Voi li state guardando gli screenshot? Io, onestamente, non proprio, ma ci tenevo a farvi vedere come questo gioco è estremamente, inesorabilmente ripetitivo. Sentite, facciamo qualcosa di molto punk, ok?


Ammazziamo volontariamente Cosmo, un po' come avrebbe voluto fare GG Allin, suicidarsi sul palco durante un concerto. In realtà morì di overdose a una festa dopo che aveva defecato davanti a tutti e si era spalmato da solo il suo prodotto in faccia, e insomma, sarebbe divertente se anche Cosmo facesse una roba del genere, ma no, semplicemente ci buttiamo fuori dal livello. "Oh no!" dice Cosmo, più per il fatto che abbiamo mancato un cubo rotante che probabilmente è quello che ci fa becare il livello bonus. Livello bonus che, vedo su youtube, è costituito di quello che dicevo prima: una sequenza di salti in cui si deve pigliare tutto sulla propria strada parabolica. Un gioco di soli livelli bonus sarebbe stato meglio di questa monotonia.


Ok, ricominciamo il livello e ignoriamo il  bonus. Cosa c'è dopo? Niente, un albero disegnato così così che non pare troppo dissimile da quelli visti nel livello della foresta di Xargon, coi cinghiali antropomorfi (ve lo ricordate?). Comunque, perché in ogni platform che Iddio manda in terra c'è un livello ambientato in una foresta?


Ah! Sempre sia lodato. Fine livello! Cacciamo una bomba a una di quelle insopportabili palle blu e...


...now entering level 3. Un altro livello ambientato in una foresta! Ma io trasecolo. Almeno, lo sfondo è differente e ricorda una versione più rudimentale di quello di Commander Keen 4. Non so, ragazzi, non lo so proprio.


E 'sta roba che cos'è? Che fastidio? In cima a una specie di pianta rampicante c'è una roba fa sì che il povero Cosmo renda l'anima al creatore, trasformandosi in un angioletto con le ventose giunte. Interessante che nella cultura aliena da cui proviene Cosmo, oltre che la venerazione per Disneyland, ci sia l'immagine degli angeli come dalle tre religioni abramitiche. Solito provincialismo americano.


Beh, ricominciamo (tanto le vite sono infinite). Sti rampicanti sono veramente qualcosa di fastidiosissimo, anche perché con le granate si ritraggono e ricrescono subito dopo. Come dei cannolicchi, praticamente, che non sono mai riuscito a pescare.


Ah bene, c'è pure una pianta carnivora che sputa le palle blu. Con agile mossa le schivo, ma se ci fate caso, c'è uno strano coso con un becco cilindrico che sputa palle colorate, che ammazzano di nuovo Cosmo. 'Sta immagine dell'angioletto che sale al cielo la riconduco a "I Diavoli Volanti", il mediometraggio di Stanlio e Ollio, che era stato trasmesso nel raccoglitore RAI chiamato "Zuppa e Noccioline", in cui l'aereo di Laurel&Hardy si schiantava, Stanlio ne usciva malconcio e Ollio saliva al cielo suonando l'arpa e facendo ciao ciao con la manina (per poi reincarnarsi in un cavallo). 'Sta scena mi metteva un'angoscia enorme.


Ripartiamo e arriviamo di nuovo a dove eravamo crepati. Cosmic Hint: alcune creature hanno bisogno di più di una sberla per essere sconfitte. Che dite, sticazzi o mecojoni? Sticazzi, direi sticazzi.


E basta, finiamo il livello! Sto iniziando un po' a stufarmi. Voi?


Sì, decisamente stufo: persino il gioco dice che è un buon momento per salvare il gioco e chiudere tutto. In effetti, dopo la foresta con il sole, la foresta più profonda ora c'è la foresta con la tempesta per fare effetto più horror. Sbadiglione, ragazzi! Prima di chiudere...


...attivo la gabola. Massima salute e 9 granate, ma tutto questo non ci impedisce di precipitare nel precipizio (giustamente, lo dice pure il nome). "Yeow!" Esclama Cosmo, e in tutto questo mi rendo conto che il nome "Cosmo" proprio non riesco a digerirlo. Proprio come la pasta con il concentrato di pomodoro, che non mi ricordo chi mi aveva detto che l'aveva vista. Oh beh! Certi misteri sono fatti per rimanere tali. Prossimo gioco?


No, non ancora, prima mettiamo il nostro nome nella Hall of Fame dei migliori punteggi, e di nuovo riemerge il fanboyismo di Replogolo nei confronti dei Simpson. Non so, c'è stato un periodo in cui non erano male. Apparentemente li stanno ancora producendo e non oso immaginare quanto sottile sia diventato il fondo del barile a furia di raschiare, ma oh...

Cosmo Simpson, circa 1992
...prossimo gioco!

È merda? Ah, beh, che dire! So che per molti è un gioco estremamente formativo, ma sarà che l'ho scoperto a una certa età (15 anni circa) per me era un po' "passé", e questo devo dire che mi ha aiutato a guardarlo senza il culatello della nostalgia sugli occhi (che è poi lo scopo di questo blog). Dunque? Beh, è blando! Ripetitivo, piatto, non ha una dinamica particolare, fa bene i suoi compitini, la grafica è pucciosa (per quanto lo permetta la EGA), ma è tutto così senza infamia e senza lode! È quasi irritante, perché potrebbe fare quel passo in più e diventare un bel giochino, ma sì, è la metafora giusta, fa il suo compitino e si ferma lì e non prova nemmeno a guardare se e come si può migliorare. E nel 1992 c'erano spunti di miglioramento ovunque, se eri un platform. La strana sensazione di dissonanza che mi causa non aiuta. Dunque? Nel dubbio, è merda, e quindi merda. Ah oh!
Ci rigiocheresti? Proprio no.
È uscito nel 1992. È il gioco migliore di sempre? No.

7 commenti:

  1. Caro Ex, proprio di recente ho rigiocato anche io questo Cosmo's Cosmic Adventure: avevo/ho il ricordo vivido di un gioco colorato, semplice e con una musichetta simpatica col quale spesso con mio fratello minore passavamo spesso i pomeriggi. Tant'è che provammo grande tristezza quando (allarme SPOILER!) alla fine del primo episodio Cosmo viene inghiottito da una specie di mega alligatore alieno.
    All'epoca chi poteva sapere cosa significasse shareware e altre amenità simili? :D
    Dopo averlo rigiocato mi sono trovato stranamente in difficoltà, più o meno le identiche sensazioni che hai descritto tu, e ammetto di essermi fermato dopo il secondo livello, senza neanche aver proseguito nella foresta.
    Ricordavo tutti i riferimenti cristiano-simpsoniani presenti nel contesto, mi sembra scontato allora e mi sembra dolcemente nostalgico oggi :) Grazie per quest'altro tuffo nella preadolescenza!

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    1. Non c'è di che. Sono d'accordo che per i videogiocatori pezzenti come me shareware=gioco completo e gli episodi successivi, sticazzi. Per quanto riguarda la fine, invece, il vero spoilerone è nell'orribile alieno blu fatto per riempire gli spazi che alla fine degli episodi registrati si rivela essere il deus ex machina che svolta la situazione di Cosmo dicendogli che i genitori non erano mai stati in pericolo, e anzi stronzo lui che si era allontanato dall'astronave. (o una cosa del genere, ora non ricordo bene, avevo visto il longplay su youtube skippando alla fine)

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  2. Il gioco è terribile, ma mi premeva metterti al corrente di tre cose:
    a) sui Simpson mi sono sempre chiesto il perché del boom relativamente "tardivo" rispetto alla prima messa in onda. All'epoca della prima messa in onda ero un bambino e uno dei miei più cari amici dell'epoca mi aveva invitato a vederlo perché era un cartone bellissimo. Ne vidi qualche puntata, ma lo abbandonai presto. Qualche anno dopo, in pieno boom (io ero in prima superiore, quindi '97-'98), io ero di quelli che non lo guardava (in quel periodo guardavo solo Street Fighter e Virtua Fighter, se non sbaglio, poi scappò fuori la millesima replica di Holly&Benji);
    2) non ho mai visto il pianeta proibito e quindi solo oggi, leggendo il tuo post, ho appreso che quella storia di Zio Paperone era una parodia (aahhh com'erano belle le storie di Topolino dei primi anni '90😁😁😁😁😁bruschette negli occhi);
    3) sai vero qual è la caratteristica distintiva dei film di Castellari?

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    1. a) Io credo che semplicemente fagocitassimo tutto ciò che ci veniva propinato di pomeriggio perché qualsiasi cosa era più accettabile che fare i compiti, e quindi per la solita fallacia dei costi sommersi abbiamo iniziato inconsciamente a farci piacere quei Simpson che avevamo schifato quando venivano fatti a notte fonda perché ci rendevamo conto che stavamo sprecando il tempo della nostra gioventù un "d'oh" alla volta.
      2) Non commento sulla parte tra parentesi, ma hai notato come in tutte le storie appena Paperino lasciava la Terra iniziava a chiavare come un mandrillo? Tra la Altaira della parodia, Reginella, la figlia di re Ducklien e chissà quante altre ha veramente sparso il suo seme ovunque, e non mi meraviglierei se Howard the Duck fosse uno dei tanti figli che ha sparso per l'universo.
      3) Non so, il fatto che sono sopravvalutati?

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    2. Ovviamente scherzavo nella parte tra parentesi!
      I film di Castellari, che siano western, post apocalittici, o altro, hanno tutti le stesse sparatorie goffe con le persone che compiono balzi grotteschi e peraltro con zero spargimenti di sangue..

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    3. (sì, sì, avevo capito che era una provocazione). Sui film, beh, che dire, se non "sticazzi". O era "mecojoni"?

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  3. Incredibile ma vero: con questo gioco ho provato a fare colpo su una ragazza. Indossavo una qualche maglietta nerd quando una delle mie compagne del corso di yoga (...) mi si avvicinò facendone un commento simpatico. Erano letteralmente mesi che aspettavo una occasione del genere. Le chiesi se per caso si intrattenesse anche lei con del materiale videoludico. La risposta fu affermativa, dicendomi di essere molto affezionata a questo gioco PC di un alieno di cui non riusciva a ricordarsi il nome.
    Epilogo: io riuscii a trovarlo, glielo comunicai, probabilmente intuii che volevo andare oltre e abbassò la saracinesca; mai più sorrisi nè confidenze.
    Nemmeno la consolazione di aver scoperto un bel gioco, per l'appunto.

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