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lunedì 20 gennaio 2020

Mortal Kombat

Quando faccio l'articolo su un gioco che più o meno conoscono tutti, la tentazione iniziale è quella di riempirlo di trivia e di curiosità che - indovinate un po' - conoscono tutti pure quelle. Alla fine, di articoli "10 curiosità su Mortal Kombat che facevate finta di ignorare per paura di essere scambiati per dei nerd sfigatissimi" ne è piena internet, e quindi direi di prenderlo da un lato lievemente più personale. Oh, il trivia ci scapperà comunque, eh. Temo sia inevitabile, visto quanta influenza Mortal Kombat ha avuto sull'adolescenza ipertestosteronica di noi ipersfigati che faticavamo a trovare il nostro posto nel mondo, specie guardandolo dalla prospettiva del Vecchio Paese. La percezione che ho io del prodotto della mente dei signori Ed Boon e John Tobias è che abbia dato una scossa all'immaginario collettivo dei nati dell'82 al Vecchio Paese ben più del pluricelebrato Street Fighter 2. E lo sapete perché? Dai, non è difficile.

Mi ha detto mio cugino che sa un colpo segreto che te lo fa dopo tre giorni ti togli il casco e si apre la testa

Eh sì, ragazzi! Il fascino del proibito, il richiamo primordiale dell'Es freudiano, il distillato di violenza e delirio di onnipotenza splatter che fece sì che il senatore Joe Lieberman seminasse il panico morale del 1993 con queste parole:
 I was startled. It  was very violent, and as you know, rewarded violence. And at the end, if you did really well, you'd get to decide whether to decapitate... how to kill the other guy, how to pull his head off. And there was all sorts of blood flying around."

Beh, sì, non ha torto. Una volta malmenato il nemico, ci viene offerta la possibilità di umiliarlo definitivamente con una morte spettacolare e pure ridicola. Perché per tutto l'incontro il nostro nemico si è beccato pugni e calci che lo facevano volare spaccandosi l'osso del collo, scosse elettriche, manrovesci nei coglioni da farlo soffocare, nonché rapidi congelamenti e persino dei ramponi metallici piantati in gola e nonostante tutto si ripigliava subito, con la barra dell'energia lievemente abbassata.  Per finirlo definitivamente c'era la fatality, ed era una soddisfazione impagabile.

Avanti - su - avanti - pugn... ARGH! PERCHÈ NON MI VIENE LA FATALITY? EH? CAZZO!

Ho già parlato del fenomeno della sovversione libidinale secondo Christophe Dejours, giusto? Si ha quando il corpo fisico, quello delle necessità di base legato alla realtà, fa spazio al "corpo erotico", quello dei desideri, legato all'immaginario. Ecco, nel 1993 io avevo 11 anni e piano piano iniziavo a sentire questa sovversione. A 11 anni non si è ancora in pubertà, ma gli ormoni iniziano a smuoversi per bene, e quel narcisismo preadolescenziale che è necessario a permetterci di trovare il nostro posto nel mondo fa sì che abbiamo degli slanci di delirio d'onnipotenza, non dissimili da quelli che avevamo quando, da neonati, pensavamo che la mamma fosse un'estensione del nostro corpo. Un classico di questi deliri di onnipotenza è quello che, pur essendo flaccidini e cicciottelli, tirando un pugno ben assestato possiamo scomaccare la faccia dei nostri nemici senza spaccarci le nocche e causando un soddisfacente rumore sordo come quelli fatti nei "teatri foley" prendendo a mazzate un sacco di farina di mais.

Ed ecco qui, un bel picchiaduro in cui non solo le sberle si sentivano per bene, tra calci rotanti e gomitate sul setto nasale , ma che alla fine dell'incontro ci faceva fare la cosa che noi maschietti insicuri sognavamo di fare a tutti quelli che ci facevano esplodere dentro l'ira funesta da sbalzo ormonale: accanirci sul loro corpo con rabbia e farli a pezzi, come se l'urlo primordiale associato a questo torrenziale sfogo di violenza potesse darci quella botta di adrenalina che il corpo erotico necessita per sbocciare. E quindi oggi riviviamo questo brivido di rabbia preadolescenziale sublimato in un qualcosa che è stato vittima della classica inversione causa-effetto.

"Siamo incazzati e abbiamo istinti violenti perché ci stimola tutto un videogioco" suona molto più accettabile socialmente di "Siamo incazzati e abbiamo istinti violenti perché l'ambiente in cui siamo cresciuti ci ha fatto credere che l'approccio giusto per il mondo era quello di uccidi per non essere ucciso, e la violenza è il modo con cui continuiamo a drogarci di quell'adrenalina la cui dose iniziale ci è stata data dalla visione ansiosa e ansiogena dell'universo". E quindi avanti con le sberle, spurghiamoci pure di questa grande sfiga! Sigla!


Acclaim! Ho già detto che dagli spinoff della Activision c'era questa gara per cui si doveva creare un'azienda che fosse più in alto nell'ordine alfabetico. Come già ho detto, purtroppo l'escalation non ha raggiunto il punto in cui c'era la software house chiamata "A AAA ABACAB" come gli annunci porno nascosti nelle ultime pagine dei giornali. Chissà se anche al tempo quegli annunci erano completamente falsi tipo "GORGEOUS ASIAN GIRLS LOOKING FOR 50-YEARS-OLD IN VECCHIO PAESE". Se qualcuno ha bazzicato in quel mondo è libero di comunicarmi la sua esperienza, sono discreto e disinibito.


Probe! Bello il dithering su cui aleggia il logo. Col resto del gioco non ci sta a dire una fava, ma bello. Probe è una software house inglese specializzata in conversioni per PC di giochi arcade. Alla fine la Acclaim se la comperò per quaranta milioni di dollari rendendo i fondatori molto felici. Andiamo al titolo? Ah no! Manca il terzo "stakeholder" di tutto l'insieme! Midway! Che sono gli sviluppatori originali del gioco arcade, che uscì nel 1992 e che mentirei se dicessi che lo avevo visto quell'anno. Forse uno o due anni dopo lo vidi in sala giochi a Gabicce Mare (PS, ora PU)  e ovviamente rimasi impressionato dal bagno di sangue che mostrava. In realtà di fianco c'era pure il cabinato col secondo episodio, quello sì appena arrivato, e spesso mi rincoglionivo a guardare l'attract mode o gli altri che giocavano. Ero pezzente anche in quello. Ma non facciamo caso al secondo episodio e concentriamoci sul primo...


Piripìn! Il jingle con cui appare la schermata del titolo è qualcosa di memorabile, e ricordo come sentire questa musica sulla mia pseudo-soundblaster pro mi faceva pensare al sintetizzatore FM di giochi da console. In particolare lo associavo al Sega Game Gear di un mio amico con cui ci giocava qualche anno prima. Già, ma di che anno parliamo? Direi che era il 1995 (o il 1994? No, forse era il 1994), ero in terza media (o in seconda? No, forse in terza, o il secondo quadrimestre della seconda, perché avevo la scheda sonora) e avevamo cominciato a frequentare molto timidamente l'aula di informatica in cui risiedevano, come tecnici, un ragazzo su una sedia a rotelle e l'obiettore di coscienza che lo supportava. Erano entrambi molto simpatici, ed erano anche gli unici del mio circondario di conoscenze che avessero conoscenza di ciò che girava nel mondo dei videogiochi.

Vecchio Paese, scuola media (montata a rovescio)

In quel periodo, infatti, il mio amico Ivano non aveva il PC, e il mio amico Porro aveva ancora un 386 ed entrambi si dedicavano di più a Magic: The Gathering (prima o poi ne riparlo). Il mio compagno di classe B., quello che non si presentava benissimo ed era stato paragonato al governatore di Phatt Island, sosteneva di avere un cugino che aveva tutte le ultime novità dal mondo videoludico, ma a causa del suo senso dell'igiene discutibile avevo paura che mi attaccasse virus informatici. Povero B. Ero uno stronzone, lo so.

Insomma, comunque, con i compagni di classe si cazzeggiava in altro modo (e questa mia scarsa informaticità faceva sì che fossi particolarmente popolare in classe) ma nelle ore buche o nelle ore in cui fingevamo di andare a cercare di integrare goffamente l'IT con le materie più "mainstream" finiva che finissi a parlare con i due figuri che stavano nell'aula e che secondo me si divertivano un casino.

Tipo così, ma meno stucchevole
Insomma, l'obiettore di coscienza (mi pare si chiamasse Fabio, mi pare) vede che sto ravanando nel pc più potente dell'aula (un 486, penso) e mi confida che su quello c'è Mortal Kombat. Figatissima. Inizio a giocarci con circospezione e quel sant'uomo mi dice che forse è meglio se mi passa i dischetti, che giocare a un gioco in cui ci si strappa la spina dorsale a vicenda mentre si supponeva che stia scrivendo un'email in francese a una corrispondente pescata a caso tra les écoles secondaires d'Oltralpe, non stava proprio bene.

Peraltro la tizia francese in questione aveva un nome così particolare, per i tempi, che me lo ricordo ancora. Al tempo non avevo internet e una conoscenza della geografia antropica limitata come poteva essere quella di un abitante del Vecchio Paese, e dunque facevo fatica a capire da quale ex-colonia provenisse. Poi in una email questa mi scrisse "Je vais à l'école avec mes frères, Abdullah et Moustapha" e quando capitammo in discorso su questa corrispondenza a casa, il commento di mia nonna fu "Ahhhh lassa bain stèr, l'è 'na maruchéina": nella sua paranoia da sindrome di accerchiamento, mia nonna già si prefigurava che la giovane odalisca, attirata dal benestante Vecchio Paese, mi seducesse con una danza del ventre degna di un dipinto di Giulio Rosati per poi installarsi in casa nostra portando con sé una schiera di cugini e parenti in caftano e fez. Sì, sono poche le cose che mi sorprendono. E sì, sto divagando di molto.

"Mi raccomando fai buona impressione che 'sto Vecchio Paese sembra proprio un bel posticino"

(Comunque, pur non avendo facebook, la presunta cacciatrice di dote l'ho ritrovata, e quel po' che riesco a vedere della sua pagina è un florilegio di "Buongiornissimo! Caffè?" e di banalità in sostegno ai cosiddetti "gilets jaunes"). Dicevamo: Mortal Kombat. Insomma, mi vengono passati i dischetti e, complice un relativo distaccamento dai videogiochi in quel periodo, quando accendo il PC, da giocare ho giusto quello. Un po' per questo, e un po' perché si tratta di un gioco controverso che stimola l'interesse anche di quei compagni di scuola più vecchi che ritengono i videogame roba da sfigati, mi sento fichissimo.


La storia! Fortunatamente siamo al primo episodio e non al dodicesimo, in cui il susseguirsi degli eventi è diventato talmente convoluto che non ci si capisce più un cazzo di niente. Ammetto che ogni tanto, quando esce un nuovo Mortal Kombat, dò un'occhiata a wikipedia per capire che minchiata si sono inventati stavolta per far tornare in vita gente che è stata decapitata, bruciata viva, scotennata o fatta a pezzi negli episodi precedenti. Poi vado su youtube e guardo che cazzate di fatality hanno tirato fuori a 'sto giro, e insomma, mi sento molto un vecchio di merda in quei momenti, perché la reazione è inevitabilmente scuotere la testa dicendo "Pfui! Non san più cosa inventare".

Qui no, siamo di fronte al foglio bianco. La corte imperiale degli immortali (chi?) invita guerrieri di tutti gli stili all'isola fortificata di Shang Tsung per competere in un torneo di MORTAL KOMBAT. Il premio: "your continued existence". Chiaramente in futuro il "your" sarà adattato alla Terra intera, perché le regole dicono che il Mortal Kombat è l'unico modo con cui una dimensione può invadere le altre e cazzate del genere. Bah, mi scorreggia il cervello solo a cercare di ricostruirle, 'ste cazzate. No, qui combattiamo e basta, e il primo premio del torneo è la sopravvivenza. La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto.


Oh beh. Il cosiddetto "attract mode" ci introduce i guerrieri di ogni stile che parteciperanno al Mortal Kombat, e ognuno di essi ha un'animazione...filmata! Bellissimo. Siccome siamo gentiluomini, diamo la precedenza alle signore e cominciamo con il nostro ersatz della nota ballkicker "Cynthia Rothrock" già nota per filmacci tipo "Lady Dragon" (che andava in onda su Italia 1 tipo ogni due giorni) o "Undefeatable", che ha un discreto successo su internet per via di una scena di combattimento tra due tizi che si stracciano la camicia contemporaneamente, si oliano il petto all'istante, e uno dei due simula una fellatio a un coltello (non ci credete? cercate, cercate). Qui Sonya Blade è un membro delle forze speciali statunitense vestita da istruttrice di aerobica, che sta inseguendo l'organizzazione criminale "Drago Nero" gestita da Kano e si trova a combattere al Mortal Kombat suo malgrado. Oh, pensa che coincidenza! Magari era a un addio al nubilato sull'isola fortificata di Shang Tsung ed era vestita da fatina incoraggiando la futura sposa a vendere un set di vibratori in plasticaccia comprati su wish.com a un euro ciascuno! Invece no, il caso ha voluto che fosse un colonnello dell'esercito, divisione Jane Fonda, e sapesse combattere. Che culo.


Ah, ok, diciamolo subito, lui è sempre stato il mio preferito. Primo perché la sua fatality è la più sborona di tutte, e poi perché congelando i nemici ho quel momento di pausa di cui i miei riflessi inesistenti usufruiscono molto volentieri. Poi leggo bene e scopro che appartiene a un clan leggendario di ninja... cinesi? No, cioè, vaffanculo. Un ninja cinese è come un pizzaiolo ticinese, i ninja sono giapponesi (a parte quelli di un clan particolare che si davano delle arie dicendo di discendere dai cinesi, sempre per la storia dello strano complesso di inferiorità dei giapponesi verso i cinesi). Devo poi dire anche che questo Sub-Zero prende il nome da uno dei nemici di Schwarzenegger in "L'implacabile" (The Running Man) ? Devo poi anche dire che questo Sub-Zero è stronzo, ma poi dal secondo episodio viene sostituito dal fratello buono? Devo anche dire che questo Sub-Zero stronzo viene ammazzato secondo il "canone" (vaffanculo) del gioco e diventa il ninja tutto nero chiamato "Noob Saibot"? Devo anche dire che il nome "Noob Saibot" alla rovescia è "Tobias Boon", ovvero i cognomi dei due creatori della franchise di Mortal Kombat? In realtà ho detto tutto con un artifizio retorico. Ovviamente, non si scappa al trivia, lo avevo detto io.


Scorpion! Palette swap di Sub Zero, questo è uno dei personaggi più amati dal pubblico. A me stava più sulle palle perché mi riusciva difficile fare la fatality, anche se l'indietro-indietro-pugnobasso che gli faceva urlare "GHETOVAHIIIII" abbarbicando un arpione al gargarozzo dell'avversario per poi tirarlo indietro. Che poi se ti piantano in gola un arpione, roba che muori all'istante senza bisogno di fatality. Ma d'altra parte, in Mortal Kombat 10, la figlia di Johnny Cage (arrivo pure a lui eh) e di Sonya (tanto per dire il risvolto soap opera che assume Mortal Kombat in tempi recenti) fa 'sta mossa qui di cui agevoliamo un breve filmato.

ahi
Eh sì, con un pugno al povero Scorpion esplodono i maroni. Ora, non so se sia dovuto al fatto che in realtà Scorpion è uno spettro non morto che era stato ucciso in passato dal Sub-Zero stronzo, ma le palle gli ricrescono a ogni incontro. Magari si mette a giocare a qualche gioco di quelli trattati in questa sede e i maroni gli ricrescono raddoppiati di volume. Prossimo Kombattente!


Kano! Già inventore dello judo, in questa sede mercenario, faccendiere, mafioso, ladro, estorsore, insomma criminale ("Praticamente un politico!" era il commento presuntuosamente sarcastico della fecale stampa di settore del tempo). Bella anche la placca di metallo a decorargli la faccia, con tanto di occhio bionico. Bello anche come Kano procede con l'uso del gioco di mettere una K come una ragazzina dell'epoca che scrive messaggi con l'Uniposca sulla Smemoranda, mettendo i cuoricini al posto dei puntini sulle I. Bello anche come Kano, successivamente, fosse sorgente di un sacco di battute sul quasi omonimo Nwankwo Kanu, nigeriano dell'Inter, che fu scartato alle visite mediche per problemi cardiaci, e il collegamento tra la valvola aortica dell'ex Ajax e la fatality di Kano (che strappava il cuore ancora pulsante dal petto dell'avversario) era ovviamente scontato. Taccio per decenza su quella cagata di cartone animato per ragazzine che si chiamava "piccoli problemi di cuore" che noialtri maschiacci insensibili associavamo al sovramenzionato Kanu.


Liu KaaaaYAWHNng. Scusate! Non riesco a parlarne senza sbadigliare. Teoricamente questo dovrebbe essere il buono della storia, il Bruce Lee dei poveri, il salvatore della patria, o meglio dei monaci shaolin, il cinesino che tira calci velocissimi urlando in falsetto "atatatatatatatà" ma sinceramente, detto tra noi, CHE PALLE. Questa sensazione di tedio viene dal fatto che proprio per via del fatto che è buono, Liu Kang è l'unico che ha la fatality non cruenta. Un calcio rotante (sbadiglio) un uppercut (doppio sbadiglio). Ehi un istante, però! L'avversario vola molto in alto e cadendo da quell'altezza di certo ci lascia le YAHWNWWH no niente, non ce la faccio. Prossimo!



Rayden! No, Raiden con la I, era nel gioco! Non che ci avessi fatto caso, ma al momento di fare la conversione, la Acclaim si cacò sotto perché temeva di essere una causa legale da parte della Tecmo, che aveva fatto uno sparatutto chiamato, appunto, "Raiden". Fun fact: la Midway, che dei tribunali non aveva paura, andò in causa con quasi tutti gli attori perché con grande cazzimma trovava il modo di non pagarli. In un comunissimo caso di "early installment weirdness", Raiden qui non è il benevolo protettore dell'umanità, ma è un dio del tuono abbastanza disinteressato alle sorti dei comuni mortali, tant'è che se si finisce il gioco con lui la sequenza finale dice che come conseguenza della vittoria di Rayiden la vita sulla Terra si estingue, per coi concludere con "Have a nice day". Non aspettatevi che lo finisca con lui, visto quanto mi sta sui coglioni con quel cappello da imbecille. Per non parlare di come nel film tratto dal gioco sia interpretato da Christopher Lambert in stile Gandalf sbarbato, che insomma, sarà lo strabismo che gli dà un'espressione da coglione, ma ha veramente l'aspetto del coglione. Però va detto che il film è uno dei primissimi film tratti da videogioco a non fare così orrendamente schifo, e il fatto che nelle discoteche mettessero remix della colonna sonora del film mi faceva molto strano. Poi oh, io non faccio testo: a me era piaciuto anche il film di Street Fighter  (e non solo per le chiappe di Kylie Minogue nel 1994).


E infine, John Cage! Come non conoscere il noto musicista d'avanguardia, autore di quello spartiacque nel campo della musica sperimentale, 4'33" ovvero 273 secondi di non esecuzione dello strumento, in modo da lasciare che ciò che a prima vista potrebbe essere udito come silenzio venga invaso dai rumori ambientali, che in condizione di quiete apparente suonano allo spettatore come sempre più forti, messi in evidenza dal silenzio cirostante. Come a dire che il silenzio assoluto è una totale utopia, persino in una camera completamente insonorizzata possiamo sentire il rumore del nostro battito cardiaco e del nostro sistema nervoso. Potremmo dunque dire che Cage fosse un precursore della "Noise Music". A proposito, sempre per il fatto del trivia, sapevate che Cage aveva partecipato a "Lascia o Raddoppia" in qualità di esperto di funghi? Poi si era esibito in un brano eseguito con una vasca da bagno, un cesso e diversi rubinetti, e per questo era stato preso per il culo da Mike Bongiorno, che come sempre si comportò da stronzo borioso e arrogante come è sempre stato. Sì, ok, quest'ultimo era anche su wikipedia. E OK, OK, LO SO, Johnny Cage è l'ersatz di Van Damme in questo gioco. Che palle (è proprio il caso di dirlo, vista la mossa speciale della spaccata con pugno nei coglioni).


"Goro vive..." dice il gioco sbocciando dal nulla. Io penso alla cittadina situata sul delta del Po. Maial! No, non lo è. Io a Goro non ci sono mai stato e l'ho sorvolata solo un paio di volte quando ero sull'ultraleggero del mio amico ed ex collega Beppe D. e devo dire che da 300 metri d'altezza (con l'ultraleggero senza transponder si può volare al massimo così) le zanzare non si vedevano.

No, insomma, sto divagando! Goro è un mezzo uomo mezzo drago di 2000 anni che da 500 è imbattuto dopo aver stracciato il precedente campione Kung Lao (un cui omonimo apparirà nel seguito). Il torneo in quel periodo è caduto nelle mani di Shang Tsung ed è stato corrotto. Devo dire che è davvero rinfrescante questa storia così semplificata. Hanno dovuto stratificarci sopra livelli di complessità man mano che si andava avanti e il tutto sapeva (e sa tuttora) di molto artefatto, un po' come quando, man mano che le suonerie dei cellulari miglioravano di qualità, il Nokia Tune diventava sempre più complesso, fino a quando non si potevano aggiungere strati sonori e la Nokia è implosa.


Vabbè, cominciamo! Scelgo Sub-Zero perché, l'ho detto, era quello che mi piaceva di più. Crocefiggetemi, oh. Il piano di battaglia consiste nell'affrontare tutti i K/Combattenti, poi affrontare noi stessi in un bel momento catartico di autoanalisi, e tre "endurance match" in cui facciamo a sberle con due personaggi che abbiamo già fatto fuori uno dietro l'altro. Ora mi chiedo, se a uno di quelli che tornano per l'endurance abbiamo fatto una fatality prima? Ce lo resuscitano? Capite che così la fatality perde di significato, no? Cioè, è proprio quel brivido di porre fine alla vita di un personaggio che ha una trama che ci rende il significato della fatality così potente. Stiamo influenzando la storia! No, la nostra vittima viene resuscitata a piacimento sia nel gioco stesso che nell'ambito della trama di tutta la saga. Bah! Immersione rovinata.


La prima avversaria è Sonya, qui interpretata dall'inglese Elizabeth Malecki, di cui abbiamo una foto dal backstage.

marò gli scaldamuscoli
Sì, più un'istruttrice di aerobica che una soldatessa, tant'è che tiene pure il tanga sopra ai fuseaux verde militare. SO 90 IT HURTS. In Mortal Kombat 2, Sonya non è giocabile ma compare sullo sfondo prigioniera del cattivo di cui Shang Tsung si scopre essere fantoccio. Per questa apparizione la Malecki non verrà pagata (lo so, è un pattern) e andrà in causa con la Midway e il giudice darà ragione alla Midway, che si era parata il culo chiamando in Mortal Kombat 2 il personaggio Sonja, con la J. Tutto questo per dire che la "common law" è una merda e il codice napoleonico/diritto romano è indubbiamente superiore.


Vabbè. Nel frattempo, affidando alla sospensione dell'incredulità il fatto di prendere a sberle una signora, faccio quello che ho sempre fatto: il giù-avanti-pugno (la classica "bolla" di tutti i picchiaduri che Iddio manda in terra) per ghiacciare Sonya (CHE TANTO È GIA FRIGIDA DI SUO LOL HO RAGIONE O NO?) e poi mentre è ferma un bell'uppercut che massimizza il danno e ce la spedisce lontana. Poi a volte la bolla di ghiaccio la stronza me la para pure con gli avambracci e i gomiti, che evidentemente emettono calore. Non potrebbero tutti combattere con le coperture che hanno sui gomiti? Sono fatte evidentemente dello stesso materiale delle scatole nere degli aerei.


Ah! Sonya mi fa la spazzata (indietro+calciobasso) e mi prende con la mossa speciale della "sforbiciata" (che ai tempi ancora non associavamo alla pratica del tribadismo, ma sono certo che se lo avessimo fatto avremmo fatto battute sulle preferenze sessuali di una donna militare, perché eravamo dei coglioni). Ma non è abbastanza perché alla fine, seppur con poca vita, vinciamo il primo round con una sequela di pugni difficilmente bloccabili. Questo concetto verrà evoluto nelle "combo". Qualche anno più tardi, vidi in sala giochi, davanti a Ultimate Mortal Kombat 3, un ragazzino che cercava di spiegare a sua nonna il concetto di combo, e sua nonna lo guardava completamente disinteressata. Ci rividi me in tutto questo ed ero contento che, seppur nella mia strabordante sfiga (avrò avuto 15 anni) ero già più avanti nella lunga strada dell'emancipazione.


Intanto, a furia di sberle che avrebbero ammazzato qualsiasi cristiano (più diversi taoisti e scintoisti, vista l'ambientazione), Sonya finisce l'energia e sta lì in piedi che le gira la testa. Ora, Shang Tsung, dal suo scranno urla "FINISH HER!!" e dunque che si fa?


Avanti, giù, avanti pugno alto e la Jane Fonda dei poveracci viene deliscata come un branzino. Non voglio pensare alle fantasie che scene come questa stimolano negli sfigati che odiano le donne perché non ci stanno e preferisco pensare che Sub Zero stia lavorando part-time come avvocato della Midway, facendo fuorei Elizabeth Malecki per non pagarle le royalties e sostituirla con un'attrice meno problematica per Mortal Kombat 3, Kerri Hoskins.

"Meno problematica" nel gergo privato di John Tobias e Ed Boon significa "più pocce".
Nel film, invece, Sonya è interpretata dall'insipidissima Bridgette Wilson, che ha la particolarità di essere anche la moglie di Pete Sampras, a cui il mio amico Giorgio Landi sosteneva che io somigliassi. Che poi in realtà Giorgio Landi si chiama Enrico, e di cognome non fa Landi. Però dietro c'è una bella storia.


Derby dei ninja! Sub-Zero e Scorpion sono il palette swap dello stesso attore (Daniel Pesina) e si odiano perché Scorpion è uno spettro che era stato ucciso da Sub Zero ed è tornato per cercare vendetta. Scorpion è anche giapponese e ritiene i cinesi inferiori. Bah, ne ho già parlato.

Più tardi.


Sono qui che ripenso a cose varie (tipo che a 15 anni Kerri Hoskins m'arrapava abbastanza) e Sorpion vince il secondo round. Si va alla meglio delle due, ma effettivamente tramite cheat sarebbe possibile anche cambiare un po' di roba, tipo mettere l'energia al minimo, che al primo colpo si crepa, o appunto avere il "golden goal" che vinto un round si vince l'incontro.


Ma qui si gioca in modalità norm-COME HERE! E niente, Scorpion mi tira a sé e dopo avermi steso si tira via la maschera e mostra il suo vero sé, una faccia tipo Skeletor dei master che con una fiatella tipo quel mio collega che impesta l'ascensore non trattenendo il respiro dopo che ha mangiato chili di tzatziki in mensa. Che orrore.

Più tardi.


Ah! Derby cinese, con Liu Kang (il cui attore è però di origine coreana, ma tanto "sono tutti uguali"). Anche qui le pigliamo di brutto e Liu fa la sua fatality blanda come un gelato valsoia alla vaniglia. Per fortuna che siamo nello schema "The Pit", in cui con l'uppercut andiamo a finire infilzati di sotto. Sapete che c'è? Basta con Sub-Zero.


Passiamo al noto musicista sperimentale / esperto di funghi! Essendo Johnny l'expy del noto cocainomane di Berchem-Sainte-Agathe, il suo colpo speciale è la spaccata con pugno nelle palle, che in "Hot Shots 2" fu parodiata con una ginocchiata di Charlie Sheen a un tizio che per il colpo sputava due noci dalla bocca. 'Sta scena mi fece molto ridere, ma anche decisamente impressione.


Fatto fuori lo spettro (che però ha ancora i coglioni, apparentemente) e sbagliata clamorosamente la fatality, Jean Claude Van Cage va allo schema bonus. Semplice, basilare, smette di essere divertente dopo due volte. Dobbiamo spaccare del legno pigiando un tasto molto velocemente. Poi c'è il ferro, poi la pietra, poi...boh? Il diamante? Non so, ma come ho detto smette di essere divertente dopo due volte. La faccia di Johnny (sempre interpretato da Daniel Pesina, quindi era un derby pure Cage - Scorpion) quando esulta ha un sorriso veramente inquietante. Brrr.


Ah! Siamo di nuovo alla guerra dei sessi. Chi disprezza compra, però, visto che nel reboot Johnny e Sonya diventano morosini. Qui però l'istruttrice di Zumba con l'hobby del ballkicking è spietata e ci fa pure la fatality soffiandoci un bacio che ci fa prendere fuoco. Beh, se Johnny e Sonya diventano una coppia, fossi Johnny in certi frangenti starei molto attento a non scottarmi. Comunque devo dire una cosa al di là delle facili speculazioni sulle fellatio flambé: quando tiriamo (e subiamo) le sberle, quelle si sentono proprio per bene. Cioè, la risposta del gioco al contatto tra i due sprite è proprio come vorrei che fosse sempre. Non sembra che stiano facendo finta di menarsi, come a volte facevamo durante il randori a judo per via del tavò. Sarà lo schermo che trema? Forse. Direi che aiuta.


Ray(i)den! No, niente, non riesco a non farmelo stare sui coglioni. Che poi ogni volta che fa una mossa speciale, fatality compresa (fa scoppiare la testa con un fulmine) si mette a urlare roba incomprensibile che suona molto come "Maremma maiala". E siccome ho già scritto la scorsa settimana di quanto mi stia sui coglioni la parlata toscana passiamo oltre.


Ed è di nuovo derby, stavolta a parti invertite. Volevo farvi notare del dirigibile che passa davanti alla Luna. Perché vi mostro di nuovo Scorpion vs. Sub Zero? Perché lanciare gli arpioni, indietro indietro pugno basso, è fighissimo ed è una cosa che da quasi dipendenza.


GET OVA HIIIII si diceva un tempo, e cacchio, ora capisco perché era il preferito di tanti Scorpion. Io però continuavo a preferire Sub-Zero, perché la roba della spina dorsale, diciamocelo, era fighissima.


Eh sì, che la fiatella infuocata era ok, ma non c'era il sangue! Però devo dire che l'ho molto rivalutato Scorpion. Non era quello che sceglievo. In genere andavo, oltre che Sub-Zero, su Cage o a volte pure su Sonya, ma solo perché come Chun Li in Street Fighter 2 speravo che vincendo bene mostrasse le tette. Di certo uno che non tenevo era...


Kano. E sì che lui era proprio figo. Ma la "palla" (cioè Kano che si lanciava roteando contro il nemico) non mi veniva quasi mai, e l'unica mossa che sapevo fare era il lancio del coltello. Troppo poco. Però il pugno alto da vicino diventava una testata (mossa che usavo spesso nella vita reale) e la presa era molto rozza, mi piaceva. È un affetto mai sbocciato quello nei confronti di Kano. Poi nel film me lo hanno fatto australiano e con la barba, e insomma, meh. Però qui Kano (interpretato dall'italoamericano Richard Divizio), è ancora pelato, rozzo e stronzo, ma almeno è onesto: ci parla col cuore in mano (badum cssshhh)


Che Kano e Sonya si odiano lo abbiamo detto, no? Ecco, teniamo Sonya ora. Come "Bolla" fa 'sti anelli concentrici, ovviamente rosa, perché lei è donna. Ora io non penso che nemmeno il "perbenista immaginario" che popola gli incubi dei bloggatori di guaglionismo fondamentalista si offenda per questo, ma il livello di stereotipi mi fa pensare che Tobias e Boon nel 1992 avessero visto la gnocca solo con un .PCX alla fine.


Però intanto on un bell'uppercut Sonya fa fuori il mafioso con la faccia semimetallica. Nonostante in seguito Kerri Hoskins l'avessi trovata arrapante, il personaggio Sonya mi metteva addosso un senso di inquietudine, per il semplice fatto che Sonia era anche il nome della prof di musica che avevamo alle medie, che non pareva avere i nervi molto saldi e aveva lo strillo facile.


Ma questo non è il nostro caso. Un due a zero secco su Kano e no, niente fatality, che Sonya il bacino a Kano non glielo dà. Ecco, solo in un caso, ora che ci penso, Sonya era tabù: quando, durante la ricreazione alle medie, facevamo finta di menarci in stile MK. Perché ovviamente ogni incontro finiva sempre con la fatality e di darsi un bacio tra uomini non ci passava neanche per la testa. Eravamo così infoiati con il menarci che ero lì che stavo cercando di fare il calcio supersonico di Cage al mio amico Porro quando la nostra prof di religione, che era una suora laica, mi interruppe per chiedermi una cosa, e io ricordo che le risposi tenendo la guardia alta. Non mi disse niente a proposito delle sberle e io dopo mi sentii imbarazzatissimo. Persino a una signora minuta che somigliava vagamente a Rosy Bindi, ma più timida, il mio stile di combattimento era sembrato sfigato. Che vergogna.


Tornando al gioco, a differenza di Kano, Sonya il bacetto a Cage glielo dà volentieri, che in fondo tra i due "ce n'è", come dicono i giovani. D'altra parte sono gli unici due partecipanti non deformi o non vergognosamente noiosi (parlo di Liu Kang, ovviamente) e quindi chiaro che secondo la logica perversa della fiction alla fine devono darci dentro.


E invece no. A Cage girano ancora i coglioni per il bacetto infuocato e con un pugno ben assestato fa saltare la testa a Sonya. Non chiedetemi come sia possibile che un attore di Hollywood abbia superpoteri di tirare una bolla verde e un calcio supersonico, ma immagino che giri con la troupe degli effetti speciali dietro. Bah! Io mi sto rompendo le palle...


...e a sottolinearlo incontro Cage. Prima dell'incontro entra un ninja verde che ci dice con fare misterioso "Look to La Luna". Sì, sono gli indizi per incontrare il personaggio nascosto. Se davanti alla luna passa un oggetto (tipo il dirigibile del precedente incontro), se facciamo due volte il perfect, se concludiamo con la fatality e se non blocchiamo mai durante l'incontro, allora possiamo combattere contro Reptile, che battendolo ci dà 10 milioni di punti. Bello! Ehi un secondo! Ma a me dei punti non me ne frega niente! Ok, facciamola finita qui.


Ahhh che stronzata ragazzi, lo scheletro appeso per le mani che non si sfalda. I tendini e i muscoli tengono assieme le ossa, mannaggia! Senza di quelli casca tutto per terra! Bah. No, vabbè, non stiamo a inacidirci per sta roba, che me ne accorgo solo ora. Vuol dire che la sospensione dell'incredulità ha tenuto bene per una ventina d'anni.  Prossimo gioco!

È merda? No! Sinceramente prima di giocarci credevo che si sarebbe fecificato col passare del tempo, invece è ancora apprezzabile, per quanto sciocchino come concetto. Sarà che le sberle si "sentono" proprio bene, sarà che i controlli sono gestiti benissimo, che vi devo dire, è un passatempo ok. 
Ci rigiocheresti? Soltanto in doppio.
È uscito nel 1992. È il gioco più bello di sempre? Alt, questa è la conversione per PC ed è del 1993, il cabinato è del 1992, ma quando parlo del gioco più bello di sempre parlo della data di uscita per PC, quindi questa domanda non ha senso. E comunque, il gioco più bello di sempre (secondo me, s'intende) non è una conversione ma è nativo PC IBM-Compatibile.
Oh.

8 commenti:

  1. Uao, mi citi anche l'amato Riki-Oh nel primo screen (no, non mi piace il film cagata, ma il manga. Film cagata nel senso che è fatto malissimo).
    In diversi passaggi di questo tuo post mi ci sono rivisto: su Kerri Hoskins (ehh), sul rapporto con i nuovi Mortal Kombat (wikipedia, video su youtube e finisco sempre per pensare quanto fossero belli i primi tre capitoli e che sia merda tutto il resto, e che la storia sia stata ingarbugliata e quindi divenuta ridicola).
    Anche sull'uso dello stesso personaggio: Sub Zero.
    Però io impiegavo anche Scorpion.
    Il ninja era il mio personaggio preferito, ma soprattutto era perfetta, per il mio stile scarso di gioco, la mossa che "bloccava" l'avversario. L'arpione di Scorpion era anche facile da realizzarsi.
    Ora però ho un dubbio (che non mi hai risolto, non essendo arrivato al punto): Goro come si faceva a battere?
    Per Mk2 c'era un trucco per uccidere Kintaro, Motaro in Mk3 era il più facile (mi sembra che fosse vulnerabile ai calci).
    Non ricordo bene anche Shang ecc. ecc. Shao Khan invece mi sembra che era sufficiente parare le spallate e restituirgli il colpo.

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  3. Mortal Kombat.
    Ce l'avevo per Amiga, mille peripezie per trovarlo craccato (mio padre era un sant'uomo), perchè le varie crack erano sempre imperfette. Ricordo che in un caso ne aveva trovato una versione con un trainer, roba tipo energia illimiata (non sapevo ancora di CHEATCHEATLULU), solo che attivando una qualsiasi opzione il gioco si fotteva COMPLETAMENTE. Non so cosa succedesse, ma tipo crashava e si corrompevano i dati sul dischetto e non partiva mai più mai più mai più.

    Comunque, torniamo a noi, e partiamo direttamente dalla cosa importante: la fregna. Cristo, Kerri Hoskins, smanettamento con la pala, anche se quando ebbi MK1 (e 2) in realtà ero ancora nella fase in cui a me piacevano le mazzate, più che la patonza. Tra l'altro del gioco che mio padre trovò che alla fine, vivaddio, funzionava, lo sprite di Sonya era corrotto, veniva mostrato come garbage e per questa ragione io ed i miei amichetti con cui ci giocavo non la prendevamo mai. Diventato grande ed iniziando a capire le cose dei videogiochi piuttosto che quelle del mondo, scoprii che Sonya in MK1 è considerato il personaggio più forte proprio a causa della sua omosessualità (mal)repressa, che la mossa-tribadismo aveva priorità assurda ed il range più lungo di tutti. Vabbè, tanto a me piacevano i ninja (ulteriore riprova, per l'appunto, che delle cose del mondo non capivo un cazzo, magari se mi fossi interessato più delle poppe e meno degli arpioni al primo anno di liceo avrei trovato il coraggio di toccare il culo alla mia amica Angelica).

    MK comunque è stato per me (come per circa altri venti miliardi di regazzini) fonte di divertimento e spasso. Al di là del primo capitolo, che era divertente ma, tutto sommato, un po' limitato (ma non per questo inferiore), uscii pazzo per il secondo, MK2, quello sì giocato veramente fino a consumare i dischetti. C'era un mio amico che era un lamer del cazzo, prendeva sempre Liu Kang (che per qualche motivo col procedere dei giochi si è deciso purtroppo di riabilitare e trasformare da sfigato principe a supereroe supercazzuto) che faceva sempre e solo la mossa del calcio-bicicletta, che nella versione Amiga era associata ad uno smadonnamento tipo quelli di Ray(i)den ("GALIGALIGAAAA!!!"), e che levava tipo UN TERZO di barra della vita. Che lamer del cazzo che era.

    Concludo dicendo che, come ben saprai visto che ti tieni aggiornato, nel 2011 la serie ha ricevuto il suo primo, necessario, reboot. Come ha scritto anche Riccardo Giannini qui su, gli unici MK sensati sono i primi tre. Al di là di talune variazioni sul tema, come le Modalità Storia di "Mortal Kombat: Deception" (in cui però Shujinko mi è sempre stato sui coglioni) e quella di "Armageddon", o il bellissimo "Shaolin Monks", la saga stava perdendo mordente, con storie sceme, personaggi dimenticabili e dimenticati (fatti salvi Quan Chi, Shinnok e pochi altri), fatality del cacchio e meccaniche poco interessanti. Il reboot, appellato semplicemente "Mortal Kombat", ma per ai più noto come MK9, coinciso con l'acquisto di Midway da parte di Warner Bros e ribattezzata Netherrealm Studios, è stato una boccata d'ossigeno sia in termini di giocabilità che di resa grafica. Non a caso ripercorre (with a twist) gli eventi dei primi tre episodi della saga, non a caso è il gioco post reboot più interessante in termini di storia: MKX non è stato all'altezza del precedente (pur introducendo personaggi interessanti come D'Vorah, Kotal Khan ed Erron Black) e MK11 è proprio un puttanaio, che per fortuna parrebbe aprire le porte ad un NUOVO reboot.
    C'è un tizio, tal VMan, che è tipo un giocatore "professionista" di giochi di mazzate: ha registrato longplay fighi di questi episodi post reboot, durano qualche ora ma val la pena guardarli, se non altro per comprendere come si dipana la storia.

    MK è un bel gioco e ci rigiochierei pure io con piacere. Quasi quasi mi scarico la ROM per il MAME.
    Recensione spassosissima, come sempre, ti leggo sempre con piacere.

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    1. Mortal Kombat III ha introdotto i ninja robotici, forse non il massimo, ma graficamente era un upgrade dei precedenti Mortal Kombat. Mi piaceva il Sub Zero "apocrifo" (forse uno dei pochi ad apprezzarlo), ma anche personaggi come Kabal e Nightwolf (che poi, un indiano, sai che fantasia). Ricordo che anche Sheeva era molto forte. Belli anche gli sfondi. E' stato il Mortal Kombat che ho utilizzato nel pc (il mio più caro amico aveva Mortal Kombat I e il II).
      Mortal Kombat IV non mi è mai piaciuto. Da lì si è chiusa la mia storia con questa saga :)

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    2. A me i ninja robotici piacevano un casino, altroché. E Sheeva, pur avendo quattro braccia e l'indole poco simpatica, aveva due tette enormi che esibiva fieramente, cosa che mi portava bellamente ad ignorare sovrabbondanze brachiali e carattere del cazzo (che poi in realtà Sheeva è un personaggio cazzutissimo, altroché). MK3 l'ho giocato di meno dato che non avevo il piccì, ce l'aveva mia cugina che vedevo solo d'estate, ma era figo assai. Nightwolf l'ho rivalutato parecchio nel reboot, ha un ruolo molto più interessante del solito personaggio token nativo americano (però c'è sempre la solita retorica del cacchio della saggezza, la natura, gli spiriti e robe così).

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    3. E poi dimenticavo l'ottimo Jaxx con le braccia meccaniche. Alberto, il mio amico, storceva il naso per l'eliminazione di Baraka, il suo personaggio preferito di Mk2.

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    4. Grazie degli ottimi commenti. Per certi ospiti fissi, tipo Jax e Baraka, fa strano che siano stati introdotti non al primo episodio, mentre certi altri (uno su tutti: Stryker, ma pure lo stereotipo ambulante Nightwolf) è chiaro che Tobias e Boon abbiano cercato di nasconderli sotto il tappeto.

      Sheeva era anche oggetto di un rumor sulle "nudalities", che effettivamente avrebbe avuto senso perché era un pupazzo in stop-motion e non avrebbe chiesto più soldi per mostrare le tette. La migliore nudality comunque è andare su google, spegnere safesearch e cercare "Kerri Hoskins Playboy".

      Un saluto a tutti, particolarmente all'amica Angelica che grazie alla sfiga preadolescenziale del giovanissimo Cicciograna si è risparmiata un trauma che, se fosse avvenuto, chissà la sua vita come sarebbe ora.

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