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lunedì 16 dicembre 2019

Rayman

Uno dei modi più sorprendenti di cominciare un articolo, per me, è dicendo "il gioco di oggi ce lo avevo originale", specie per il fatto che ho sempre menato il torrone in giro col fatto che ero un videogiocatore pezzentissimo, eppure questo ce l'avevo originale, e quest'altro anche, e questo pure, e questo sì, e questo ce l'aveva il mio amico, ma insomma oh, dovrei dunque lamentarmi che sono stato un giocatore pezzente quando avevo un sacco di roba? Beh, no, in realtà non mi lamento, prima di tutto, e poi, che cazzo, sì, stando a quello che sostenevano le fecali riviste di settore, che ogni mese tiravano fuori una ventina di giochi nuovi, si supponeva che il bravo videogiocatore dovesse comprarseli tutti, a 99.000 lire l'uno (139.000 per quelli distribuiti da Halifax). 

E intendiamoci, il gioco l'ho preso sì originale, ma era già vecchio di diversi anni, era in un cestone delle occasioni, e siccome avevo provato il demo, e siccome ricordavo che il demo era piaciuto molto a mia sorella (che al tempo aveva circa 7-8 anni), quindi avevo preso il gioco completo un po' per me, un po' per lei, che nel frattempo di anni ne aveva 10 o 11. Ma diciamo principalmente per me. Il fatto è che ero al liceo, nel periodo di sfiga più debordante della mia vita, molto probabilmente avevo fatto "fuga concordata" (cioè quando non si va a scuola perché è quasi finita e i genitori lo sanno e dicono sticazzi), non sapendo dove andare io e altri eravamo finiti al mediaworld, e mi ero accattato quello. Ragazzi, a pensarci ora mi viene la tremarella a pensare ai livelli di sfiga a cui ero.

Con in più il fatto che a differenza di quello sulla sinistra della foto non ci ho fatto i soldi su quella sfiga

Beh, ma di questo ne ho già parlato più volte, in particolare a proposito di "In Vacanza con Sylvia", e mi sovvengono tanti altri giochi che associo a grandi episodi di sfiga, e che prima o poi, se l'imbarazzo non mi fa troppo male, riproverò. Di fatto, avevo provato il gioco di oggi in versione demo in un cd di shovelware, chiamato "MULTIMEDIALITÀ" (che cosa ci vuoi fare? aggiungevo mentalmente io ogni volta che guardavo quel CD) della casa editrice "Tecniche Nuove" in cui avevo trovato pure lo shareware dell'ottimo Capture the Flag. E insomma, c'era un livello nel demo, ero riuscito a finirlo a dispetto della mia completa "imbranatisia", mia sorella mi guardava giocare e le piaceva molto perché c'aveva la grafica "pucciosa" e anni dopo, trovandolo a basso costo l'ho preso. Oh! Volete farmene una colpa? Sì? Vaffanculo. Sigla!


Ubi Soft! È la prima volta che faccio un gioco del mostro di Montreuil, mi sa. Beh, c'è una prima volta per ogni cosa. Quasi ogni cosa, dai. In ogni caso, come la Ubi Soft sia passata da una creatrice di giochini abbastanza sporadici a un colosso onnipresente nel campo dell'entertainment mi sfugge, d'altra parte nel periodo in cui i Guillemot sono passati da Rayman a tutto il resto, dei videogiochi me ne sbattevo abbastanza.


E via che andiamo con l'intro. In un avanti e indietro dall'inquadratura che non  nemmeno troppo dissimile da Monkey Island 2, dei pezzi del nostro protagonista camminano con disinvoltura andando a comporre il titolare Rayman. Almeno, le mani da cartone animato e il corpo a mò di melanzana con bandana rossa stile "Corpo dei Pionieri".


Ah sì, c'è pure il resto. prima i piedi, e ops! La testa! Dove ho messo la testa? 'sto giochino lo faccio sempre con Sinjin Malvineous Giulio (non è il suo vero nome) infilando la testa nella maglietta. Non credo di essere stato influenzato da questo gioco. Comunque, l'assenza di arti di Rayman, che apparentemente è tenuto assieme dalla forza elettromagnetica, è stata una delle caratteristiche che lo hanno reso particolarmente noto come ennesimo tentativo di fare un personaggio-mascotte dei videogiochi per PC. Non ho idea di che cosa il nostro uomo-melanzana abbia detto, perché non funziona bene l'audio dell'immagine del CD, ma il "body language", coadiuvato dall'assenza di arti, è molto esplicito: sta facendo sfoggio della cazzimma, pardon, dell'attitude, tipica dei vari Sonic. È già tanto che non faccia la "faccia Dreamworks", se avete presente com'è fatta.


Titolo! Il gradiente radiale sullo sfondo è... beh. Non so. Sto facendomi troppe pippe mentali. Sottolineo mentali, l'altro giorno telefonavo a mia moglie raccontandole gli scazzi lavorativi e dicendole "il mio problema è che mi faccio troppe pippe." Poi, rendendomi conto della gaffe, ho aggiunto "Mentali!" Ma era troppo tardi. Mia moglie aveva capito, ma quelli che mi ascoltavano tramite Echelon stavano tutti ridacchiando come dei deficienti.


Giusto per farci male, diamo un'occhiata alle opzioni. Non ho idea della differenza tra schede grafiche VESA e PCI nella sezione "Video Mode", in realtà mi sembra tutto uguale. Beh, mettiamo tutti i dettagli al massimo, compresa la frequezna di refresh, che se si abbassa troppo poi mi viene da vomitare, come già accadde con Jazz Jackrabbit.


Ed ecco i crediti, con un simpatico disegno di Rayman tenuto a mo' di amac- BAH, NOIOSISSIMO. Tanto ci basta sapere che il personaggio è stato creato da Michel Ancel, che oltre a fare rima è anche il nome di un impiegato della Ubisoft, di cui agevoliamo una diapositiva.

mais bonjour
Dimentichiamo immediatamente la diapositiva.


Vabbè, ma si gioca o no, allora? Inizio il gioco e - che palle - ci viene chiesto di inserire già le iniziali in uno slot in cui il gioco stesso verrà salvato man mano che avanziamo. Non so perché ma 'sta cosa mi fa girare i coglioni. È scomodo, è fastidioso, e soprattutto cerco di mettere delle iniziali ma ci mette una vita e premendo tasti a caso finisce che mi firmo come AT. Non c'è alcun significato, eh. Potrebbe essere qualsiasi cosa. Aiace Telamonio, Andreotti Tivogliobene, As Tronzo, in realtà ho pigiato i tasti a caso perché ho voglia di iniziare, porca la miseriaccia ladra.


Uh! Ma c'è pure l'intro animata in full motion! E senza audio. Quindi questa specie di rayman coi capelli lunghi e il cappello a cilindro ben calcato sugli occhi inizia a raccontarci cose, e io non ho idea di che cosa stia dicendo. Non che me ne freghi più di tanto, guardate che bella quella valle così bene animata, però! Qui si vede che ci hanno messo i soldi. Io ammetto che, preso il gioco originale, non ci avevo giocato più di tanto: in effetti non ci avevo quasi giocato per niente. Perché ero al liceo, si diceva, avrei dovuto diventare un ragazzo serio, e quando dico serio intendo dire che ha una certa popolarità sociale, e questo gioco era un po' troppo bambinoso per un 15enne, e a mia sorella in quel periodo di Rayman gliene fregava poco. Inserire questo gioco nel lettore CD e giocarci, per quanto fosse bello, mi faceva sentire in colpa. Sul serio.


Ma intanto la storia continua. Praticamente c'è il cattivo che ha rapito tutte quelle specie di folletti, e sulla valle magica scende il buio. Sì, sto improvvisando, ma dopo aver letto su wikipedia che il nemico si chiama "Mr. Dark" ho rinunciato a cercare di documentarmi ulteriormente sulla trama. La grafica è bella, non facciamoci troppe domande, no?


Insomma qualcosa esplode e succede il misfatto. Quale? Ce lo spiegherebbe il nostro equivalente di Fabio Lanzoni col cappello e senza arti, ma mi piace pensare che stia dicendo in loop "Ciao bellissima, I can't believe it's not butter!"


E i folletti sovramenzionati sono imprigionati dall'oscuro signore facendo gli occhi tristi con lacrimoni. Benissimo, continuiamo ad apprezzare molto il fatto che l'espressione dei nostri folletti (chiamati electoons, leggo) non abbia assunto il ghigno coprofago in stile Dreamworks. Basta poco per farmi felice, vedete?


A proposito di "oscuro signore", mi è venuto in mente che diversi anni fa, tornato temporaneamente al Vecchio Paese, avevo visto due tizi che conoscevo più grandi di me. Avranno avuto l'età che ho adesso io (37, per chi non se lo ricordasse) e stavano raccontando una partita ESILARANTISSIMA a un gioco chiamato "sì oscuro signore". Mi si dice che sia divertente e non faccio fatica a crederci, ma come lo raccontavano loro, ridendo in una maniera che mi pareva incredibilmente sforzata rimembrando aneddoti che forse avrebbero strappato un sorriso se e soltanto se fossi stato presente, mi hanno messo addosso una tristezza indicibile. Verrebbe da dire che avevano solo quello nella vita, ma uno dei due ha avuto due figli, l'ho rivisto più di recente, gli ho detto "Ah, ho saputo che hai due bimbi, che bello!" e lui ha sbuffato schifato e ha detto "Due bimbi? Vorrai dire DUE PESTI". Immagino si fosse immaginato di poter giocare con loro a "sì oscuro signore" sin da subito.


Ah che bello, la mappona dall'alto! Un po' come in Xargon, Commander Keen e insomma tutti i giochi platform a cui mi sono più o meno divertito. Più o meno. Iniziamo con la Foresta dei sogni, caricando il primo livello...


...e essendo la foresta dei sogni, nella schermata di caricamento, Rayman ci dice di stare zitti. Giusto. Si sogna, si dorme, bisogna stare zitti. Tutto logico. Poi una volta finito di caricare l'immagine fa questo effetto onde, sempre molto in stile demoscene, che mi fa venire mal di testa. Via!


Ah! Eccoci qui! Il nostro protagonista, forte della sua assenza di arti, è animato veramente benissimo. Va velocissimo, però! Un secondo che abbasso i cicli di Dosbox. Fatto! La cosa che ricordo è che questo primo livello non coincide con l'unico livello del demo, e la cosa mi metteva addosso un certo disagio, ma immagino fosse il "buyer's remorse because of sfaiga".


Vabbè, accattiamoci le prime perline, che supongo che giunti a cento ci arrivi una vita o un punto energia in più. Di certo non hanno la stessa dinamica degli anelli di Sonic e tutto ciò è bellissimo. Bello anche come Rayman  si arrampichi bene su una radice che penzola. Bello anche come sia tutto in preda a un enorme horror vacui, che effettivamente capisco come mai il mio avvocato (ovvero mia sorella, per chi non ce l'avesse presente) lo apprezzasse tantissimo quando era piccola.


Continuiamo a girovagare per questo primo livello, che deve essere pure una specie di tutorial. Oh! una vita aggiuntiva! Purtroppo la manco clamorosamente, ma devo dire che i controlli sono sufficientemente precisi e sufficientemente non scivolosi da non tirarmi fuori il vaffanculo con le pinze. Très bien, monsieur Ancel.


Taac! Presa la vita e pure un po' di energia in più. A questo punto ricordavo che potevo tirare pugni, ma pur premendo il tasto associato al pugno nel demo, niente di niente. E sì, ricordo la sensazione di essere stato fregato al tempo. Un po' perché non c'era il pugno, ma soprattutto per via del "buyer's remorse because of sfaiga": a 14? 15? 16? anni, essere consapevole che altri miei coetanei iniziavano a interagire con le ragazze in maniera diversa dal vaffanculo tipico delle scuole medie, mentre io ero qui a trastullarmi con un gioco bambinesco. Il nodo allo stomaco da senso di colpa era atroce. E infatti, come ho detto, a Rayman ci giocai pochissimo. Mi vergognavo proprio.


E voilà! Fine livello. Era molto semplice, in effetti. Manco un nemico c'era.


Qui, invece, sì, un folletto come quelli rapiti, però nero e con la faccia incazzata. È nero, ha la faccia incazzata, è cattivo, giusto?  E infatti toccandolo ci fa male. Non ammazziamo i nemici saltando loro in testa come succede in altri platform. Che sia un bene o un male, onestamente, non lo so.


Dopo aver  mancato le fauci spropositate (e molto bene animate) dell'electoon cattivo, che vedo? Un altro punto energia! Figata! Mio! Argh! Vaffanculo! Bella la mano fluttuante dell'affogante Rayman mentre affoga, un po' meno bello che per pochi pixel ho mancato una piattaforma e sono cascato in H2O. Ma se non sbaglio più avanti ci riusciamo pure ad appendere alle piattaforme.


Ah, che bello, il savepoint sotto forma di fotografia. Per essere il 1995 l'attenzione al dettaglio era veramente spettacolare, se pensate che una roba molto più spartana come Abuse o molto più fecale come Alien Rampage è di un anno dopo, capisco come mai aveva avuto tutto sto successo. Sì, l'estetica era per bambini ma oh, sui PC roba del genere mica si vedeva. Lasciateci essere un po' bambini nel nome della fruizione di 'sta graficona!


Uh, questi me li ricordo, i piranha volanti! Ricordo anche che tirandogli il pugno facevano una bella faccia. Ricordo anche che, col gioco completo, mi sentivo una merda ambulante a trovarlo divertente. Non so se fosse una cosa tipica del Vecchio Paese e dei luoghi circostanti, quello di opporsi all'entusiasmo per qualsiasi cosa non fosse UNF FIGA FIGA UNF al fine diallontanarsi dalla sfiga. Sarà che questa cosa mi è rimasta un po' addosso, che sentivo un certo prurito alle mani quando qualcuno mi parla con eccessivo entusiasmo di qualcosa di non eccessivamente fondamentale, tipo il tizio di "Sì oscuro signore" che mi parlava del progettino d'esame dell'università che lo ha tenuto bloccato per almeno cinque anni. Il Vecchio Paese mi è rimasto addosso, anche oggi che vivo in una grande città vedere dei ragazzetti nati e cresciuti in grandi città, che hanno girato il mondo, fatto studi all'estero e millantano entusiasmo esagerato per cazzatine e nonostante tutto vengono ritenuti cool, mi viene voglia di pigliarli a calci nelle palle come un qualsiasi segaiolo reazionario che sta incollato tutto il giorno a 4chan. Non è la parte di me che preferisco.


Intanto Rayman di che cosa è cool se ne frega e fa una posa molto sicura di sé rompendo la cosiddetta quarta parete. Molto bene! Si prosegua.


Oh! Una sequenza di intermezzo. Una specie di fatina dai capelli rossi, che mi sa che abbiamo visto pure nell'intro, ci si presenta come la fata Betilla, che ci aiuterà nella nostra ricerca. Con una magia non dissimile da quella che un paio di eoni fa abbiamo visto avvoltolare il principe coglione Brandon in Legend of Kyrandia, Betilla ci dona il nuovo potere...


...del pugno! finalmente! Tenendo premuto CTRL carichiamo il pugno e lasciandolo andare, beh, lo lasciamo andare, e più è carico più lontano va.Il bello è che è intuitivo. O meglio, è intuitivo per me che è una delle poche cose che ricordo di 'sto gioco. Penso di essere già andato molto più avanti di quanto non fossi andato quando lo presi originale.


Beh, con abbiamo il nostro nuovo potere e mettiamolo subito in pratica tirando una sberla a un enorme frutto in modo da farlo rimbalzare in acqua. Voilà! Nuova piattaforma. Da qui possiamo tirare a pugni uno strano creaturo semivegetale con l'elmetto da Dottor Livingstone, che lo fa sembrare un fungo. Fungo che potrebbe pure essere pervertito, per quello che ne sappiamo noi.


Ah, dimenticavo. Una delle armi di Rayman è la linguaccia, che se non sbaglio serve a far spaventare uno degli uomini fungo. Bah, sticazzi, penso sia l'ennesimo pretesto per un'animazione fica.

Poco dopo.


Ah! Ecco la gabbia con gli electoon prigionieri! Una bella sberla e via che la gabbia si rompe. Riusciamo anche a picchiare il pesce volante, il quale fa un bel sorrisone che si sbriciola. Eh, carino, che vi devo dire.


Ogni tanto mi viene un po' di frustrazione quando i funghi si abbassano mentre sto caricando il pugno, fortunatamente non è questo il caso e quindi la gioia di vederli volare via non dico che è impagabile, ma insomma, è mediamente soddisfacente.


Ed ecco un nuovo nemico: un tizio pelato coi baffi che pare Tony Levin, il noto session-man già bassista dei King Crimson nella loro terza iterazione. Pare anche che abbia suonato per Baglioni e Ramazzotti e non è per fare lo snob ma stavo bene anche senza saperlo. Sticazzi, eh, la pagnotta la si deve pure portare a casa. Comunque, il baffone non ci tira addosso un chapman stick ma ci spara dei proiettili da cui esce un martello. Il segreto sta nel menarlo mentre sta lucidando il cannone della pistola, che detta così sembra un eufemismo a più livelli per l'ipsazione, e magari è così. Non me la dice giusta con quella faccia, il signor Ancel.


Beh, il livello è finito e andiamo nella laguna dell'angoscia! Ho già detto altrove che niente batte la toponomastica del capolavoro fantasy "Iveonte" dell'ex maestro elementare Luigi Orabona. È un bell'esempio di "outside literature". Ve lo linkerei ma ho paura che così facendo l'Orabona risalga al mio sito e si metta a correggere il mio italiano sgarruppato.


Vabbè. La laguna dell'angoscia è abbastanza simile al livello precedente, pur mantenendosi su livelli di godibilità abbastanza alti. Che dite, skippiamo?

Più tardi.


Ed eccoci qua! Il mostro finale della foresta dei sogni, in fondo a un abisso ecco una zanzara con gli occhi bovini e un becco telescopico che le dona una forma vagamente fallica. Oh, beh, sono certo che quel famoso sito del tizio ossessionato dai messaggi subliminali l'ha sicuramente denunciata. Anche quello non lo linko perché non voglio che salti fuori che leggendo il blog dell'ex videogiocatore al contrario salti fuori l'invito a drogarsi o a venerare il diavolo. Al massimo l'invito a mandare a cagare i propri genitori. Con tanto affetto, eh, però andate a cagare, vado per la mia strada. Ci tengo a sottolineralo perché in tanti altri blog di guaglionismo fondamentalista sembra che l'essere umano sia cablato per non sopravvivere senza i genitori in prossimità. Boh.


Ho divagato, scusate. E proprio per questo, la zanzara mi punge e Rayman muore trasformandosi in una ridda di electoons felici che zompano via. Rayman è fatto di electoons? Praticamente due nani uno sopra l'altro che si nascondono in un impermeabile. Bah! Riproviamo...


...forti del fatto che il pattern con cui la zanzara ci attacca è abbastanza prevedibile. Prima un attacco allo scoperto, in cui l'insetto è vulnerabile, e poi incursioni di lato che dobbiamo schivare.


Una folta capito è questione solo di avere un po' di pazienza. Rayman sembra spaventato da tutto ciò e ha un po' di tremarella. Le gambe, se le avesse, gli farebbero "giacomo giacomo" (espressione che mi ha sempre fatto sorridere). Ma noi ce ne freghiamo e prendiamo a sberle la zanzara...


...fino a che non si mette a piangere, sconfitta e umiliata da Rayman, che vedendola triste va subito a consolarla dandole un bel cinque. È un'immagine tenerissima, proprio grazie al suo non detto. Ci sono persone che, quando ti sfoghi con loro raccontando una tua disgrazia, ti rispondono con un "Ah, pensa che a me..." e girano tutto su di loro. È un'abitudine che trovo spesso nei suddetti giovani "cool" che incontro dove vivo al giorno d'oggi. Beh, se qualcuno vi risponde così e vi viene voglia di tirargli un pugno, siete molto più normali di quanto pensaste. Il virare tutto su di sé è un tentativo di creare una reciprocità, un level playing field, che ha senso nelle interazioni normali, ma nelle interazioni anormali no. A voltebasta un semplice silenzio, e come già ho detto altrove, molte persone hanno una paura bestia del silenzio, e si sentono in dovere di romperlo con delle frasi fatte.


Di fatto, Rayman e il zanzarone ora sono amici e dunque abbiamo il livello bonus a metà tra il platform e lo sparatutto. Diciamo che è tre quarti sparatutto, và. Di certo vedo una certa influenza da parte di Zool, che è solo quattro anni precedente ma pare passata una vita. Sarà che tra il 1991 e il 1995 ci ho avuto una roba chiamata pubertà: praticamente un'era geologica. Lo psicologo francese Christophe Dejours parla di un fenomeno chiamato "sovversione libidinale" riferendosi a quello "scambio di ruoli" in cui il corpo fisico, ovvero il corpo delle necessità di base lascia il posto al "corpo erotico", ovvero quello in cui prevalgono i desideri, non strettamente sessuali. 

È un po' lo scalare della piramide di Maslow, se vogliamo. Non avviene esclusivamente nella pubertà, per quanto la botta di ormoni e di cambiamenti fisici, durante quel periodo, facciano sì che questo processo di sovversione sia più forte. Però spesso ci sono durante la nostra vita dei periodi di riassestamento tra bisogni fisici e desideri "erotici" in cui la nostra visione del mondo cambia completamente, al punto che sembriamo persone completamente diverse. Se a ogni videogioco (merda o no, non importa) associo un periodo della mia vita diverso una ragione c'è. Le immagini, la musica, le interazioni e i momenti adrenalinici dei giochi mi fanno riemergere periodi di tempo che avevo seppellito e in cui ogni cosa sembrava completamente diversa. Se avessi giocato a Zool al tempo in cui avevo Rayman, l'avrei associato a un tempo completamente diverso, in cui il pc era in sala da pranzo e non in un'altra stanza, in cui tornavo da catechismo e guardavo Gamesmaster su Telemontecarlo, compravo PC Action coi floppy disk e non coi CD, e certi desideri insoddisfatti che mi facevano struggere, precedentemente manco me li consideravo (quali? Dai, ci potete arrivare da soli). 

È quella nostalgia "fisiologica" in cui ci rituffiamo tutti quando non riusciamo a capire il mondo che ci circonda, e cerchiamo di ripensare a come ci sembrava tutto più chiaro in precedenza, cercando di rievocare le sensazioni di quel tempo con musica, programmi tv, videogiochi e quant'altro. E ci può stare. Il rifiutare questo riassestamento libidinale e fingere a noi stessi che la chimica del nostro cervello sia la stessa di quando avevamo 13 anni che fa sì che diventiamo prefiche piagnucolanti che spendono milioni in stronzate vivendo l'eterna frustrazione di chi non riesce a far ingranare la retromarcia al tempo. È anche la stessa fallacia logica che fa sì che la mia generazione continui a essere ritenuta generazione di ragazzini mai cresciuti, e grazie a voi stronzi che vi stracciate le vesti con stranger things io devo sbattermi il doppio per farmi prendere sul serio al lavoro. Andate affanculo.


Ops! ho divagato! Il zanzarone intanto è arrivato alla fine del livello. Non so perché ma la posa di Rayman che fa la verticale cavalcando l'insetto su sfondo nero mi sa tanto di francese. Boh.


Altro intermezzo con la fata Betilla! Che vi avevo detto? Ora possiamo appenderci. "You're courageous Rayman but you'll have to keep at it". Non è un po' zoppicante questo inglese? Suona macchinoso. Oh beh, sticazzi, è un plaform e possiamo appenderci. La vita ci sorride.


Altro mondo! Band land! Rayman, accompagnato da Electoons, suona il piano, cosa che ho smesso completamente di fare nel periodo in cui ho questo gioco. Sono completamente bloccato davanti a una tastiera bianca e nera. Ne ho già parlato? Boh. È un'altra storia, comunque.


Beh, anche in Zool il secondo livello è a tema musicale, no? Mi pare un po' esagerato dire che è copiato, anche perché, come disse Michael Jackson dopo aver copiato una canzone di Al Bano, le note sono solo sette. Che poi, il fatto di copiare da Al Bano è un'ulteriore conferma del fatto che Jacko con la testa non ci stava proprio tutto. Quello e il fatto che avesse doppiato un personaggio dei Simpson usando lo pseudonimo di "John Jay Smith". No, ma a parte gli scherzi, è evidente che di fronte alla "sovversione libidinale" il povero Re del Pop non si fosse fatto trovare proprio pronto. Una storia triste.


In tutto questo, per quanto gradevole sia il gioco, io mi sarei un po' stufato e lascio che Rayman muoia d'inedia facendo surplace su una boccia piena di spuntoni. RIP Rayman, insegna agli angeli a muoversi molto fluidamente senza l'ausilio di arti. Bella anche la schermata del continua, in cui possiamo scegliere se orientarci verso una wasteland grigia e sporca o verso un quadretto idilliaco con tanto di cascatella. Mi sento di buonumore, quindi dirigiamoci verso il bello! Però resta il fatto che mi son rotto le palle. Prossimo gioco!

È merda? No. Nonostante i ricordi, il gioco è bello, divertente e si lascia giocare. I controlli sono sorprendentemente fluidi e la grafica è stupenda ancora oggi, a dispetto della bassa risoluzione. Si può dire che mi sia riappacificato con un gioco a cui avevo legato ricordi tristi. E questa già da sola direi che è un'ottima cosa, no?
Ci rigiocheresti? Potrei farlo.

2 commenti:

  1. Non avendolo mai potuto giocare all'epoca, anni dopo ho preso Rayman Origins sulla PS3. La tenerosità della grafica in quello è un polpettone avvelenato, inversamente proporzionale alla difficoltà del gioco, roba da litigare svariate volte con tutto il creato.
    Fa parte di quella famiglia di giochi che ti fanno proseguire semplicemente raggiungendo la fine del livello, ma poi ad una certa vengono a chiederti il conto per non aver trovato tutti i segreti, salvato tutti quegli adorabili electoons ed altre simpatiche sfide di livello "asian" etc.
    Da quel che si vede in qualche schermata, potrebbe avere questa adorabile caratteristica anche questo primo Rayman?

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    1. Per rispondere alla tua domanda finale: beh, non essendo mai andato più avanti di così, non ho idea se c'è pure qui l'inculata tipo "eh! hai dimenticato di salvare un electoon tipo quindici livelli fa! Peccato, niente sequenza finale, ricomincia tutto a livello doppiamente difficile!" (facendo il gesto in cui si indica il proprio inguine con entrambe le mani aperte). Però sì, la pucciosità e la fluidità dell'animazione e dei controlli sono un vero cavallo di Troia da cui mi ha salvato il senso della sfiga. Grazie, senso della sfiga!

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