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lunedì 18 giugno 2018

SFIBM - il bootleg per DOS di Street Fighter 2

Non è facile parlare di Street Fighter 2 senza scadere nel nostalgismo, nel piantino in cui si cerca di cullarsi, sputando frasi fatte piuttosto noiose, nella ricostruzione falsata di sensazioni positive legate a un passato che non è mai esistito e di certo non tornerà. Lo so, lo dico spesso, avete ragione. Ma va detto anche che siamo tutti d'accordo sul fatto che per la generazione sciagurata di quelli che sono stati bambini durante gli anni 80, quel gioco è stato imprescindibile.

Io pure che non è che fossi sto grandissimo frequentatore di sale giochi, ricordo di averci speso qualche gettone al mare (ma standoci poco, che in sala giochi ci gira la droga!). Il mio amico Ivano non è sicuro di avercelo avuto al suo bar, io ricordo che una mattina infrasettimanale in cui il maestro era in sciopero e al Vecchio Paese si stava preparando la Festa de l'Unità, trovai il cabinato messo lì e acceso, e ci giocai. Non so perché ricordo queste cose, ma la scuola stava finendo, nonostante l'allarmismo non avevo paura dell'esame di quinta elementare e durante le vacanze estive non ci sarebbero stati compiti da fare. Tutto molto bello.

Adieu, scuola del Vecchio Paese

Ricordo anche come alcuni miei amici al mare un po' più grandi di me millantavano di come riuscissero a "rimorchiare" in sala giochi facendosi battere a Street Fighter 2 da una ragazza. A me pareva uno spreco di danaro, visto anche che l'unico risultato ottenuto era un foglietto con su scritto un numero di telefono fisso e un indirizzo in un'altra regione d'Italia. Valeva la pena sprecare un gettone per questo? Al tempo non ne ero sicuro. Successivamente avrei detto di sì, ma ero un incredibile zerbino. Ora direi di nuovo di no, ma solo perché non ho conosciuto mia moglie in sala giochi.

Voi piangete pure di nostalgia, intanto Max Pezzali si fa un doppio con la ragazza che vi piace
Di fatto, di fronte a questo spreco, rosicavo che fosse necessario sprecare soldi per una partita a questo gioco storico. E per PC non esisteva ancora. Si parlava di una conversione ufficiale, si parlava anche del fatto che facesse cagare, si parlava di tante cose e nessuno era in grado di sostanziare queste dichiarazioni. Un po' come adesso, insomma. Di fatto, visto che proprio quell'anno, al mare, scoprii che il nipote del titolare dello stabilimento balneare da noi frequentato da tempo immemore era in contatto con dei trafficoni che riuscivano a passargli giochi per vie traverse. Visto che avevo un po' di dischetti vuoti e ne avanzavano due e lui sosteneva di avere anche Street Fighter 2 nella sua collezione, gli dissi (un po' incredulo) di aggiungerlo. Nel peggiore dei casi avrei formattato i dischetti senza perdere nulla, nel migliore dei casi avrei potuto giocarci a casa e non spenderci più gettoni. Win-win, insomma. Vorrei che ogni decisione fosse sempre così.

Peraltro il mio fornitore ha lo stesso nome (quello vero, non "Sinjin Malvineous Giulio") di mio figlio, ma spero che leggendo questo articolo non pensi che ho chiamato mio figlio in suo onore per via del fatto che mi ha passato Street Fighter 2, eh. Sigla!


La buona notizia è che nei dischetti ci trovai qualcosa. La cattiva notizia è che era scritto in questo modo. Io che non avevo modo di verificare credevo che fosse Thailandese, come Sagat, il cattivo del primo Street Fighter nonché uno dei personaggi finali di Street Fighter 2, invece è coreano, un alfabeto chiamato Hangul, e per fortuna che non mi fu detto al tempo, sennò mi sarei messo a ridere come un deficiente. Ma che cos'è esattamente la roba a cui sto giocando? Spiego. Apparentemente in Corea c'era un gruppo di hacker chiamato "Hotel Keitel" e capeggiato da un programmatore di nome Jung Young Dug, che aveva deciso di fare quello che fino ad allora non era stato fatto sui computer PC IBM-compatibili (e che di lì a poco sarebbe stato fatto dalla U.S. Gold, ma molto male): convertire Street Fighter 2 per i giocatori casalinghi. 

Con una scheda di acquisizione TV e armati di tanta pazienza, i ragazzi coreani si misero a catturare tutta la grafica della versione per Super Nintendo del gioco, ripulirla per quanto possibile e metterla in un gioco programmato da zero. Uno sforzo decisamente notevole, specie se pensate a fare tutta 'sta roba in un ambiente completamente mono-tasking come il DOS.

Questo sforzone, e il successo ottenuto in patria, fece sì che Jung Young Dug, successivamente, scrivesse un libro per il mercato coreano su come programmare i videogiochi, autodefinendosi come "L'autore di Street Fighter 2" sulla copertina. In Occidente, beh, il gioco arrivò, ma le reazioni furono un po' meno entusiaste.


E si vede subito il perché. L'introduzione del coin-op, con il tizio biondo in maglietta della salute che tira un pugno al nero (con la G, perché anche allora era razzista dirlo, checché ne dicano i nostalgisti, ma noi bimbi sciocchi lo dicevamo lo stesso perché ci faceva sentire "edgy") non c'è, ma solo una carrellata dei personaggi con il titolo che sale verso l'alto con una frequenza di refresh sconsolante. Ma allora non mi importava, avevo Street Fighter 2 sul mio PC! Al Vecchio Paese ero l'unico. Arrivarono anche altre cose che mi rendevano unico al Vecchio Paese, ma in quel momento quello a cui tenevo di più era questo.


Il menu principale è quello che è: scarno. Non voglio che Sinjin Malvineous Giulio (non è il suo vero nome) giochi a un gioco violento, quindi gioco da solo. Ma veramente devo spiegarvi Street Fighter 2 sperando che non mi riempiate i commenti con i vostri piagnucolii su chi vi piaceva di più tra i personaggi? Ho un'idea: proseguirò con il post spiegando Street Fighter 2 a un totale ignorante in materia, che potrebbe anche essere mio figlio, ma non necessariamente: magari quando cresce non gliene frega niente dei videogiochi e in tal caso benissimo così, anzi, meglio, magari passa un'adolescenza meno da sfigato di quella che ha passato suo papà.


Allora, caro amico che potresti o non potresti essere mio figlio: la premessa è che praticamente ci stanno otto persone da tutte le parti del mondo (due vengono dal Giappone ma ce lo permettiamo, il gioco è giapponese d'origine, inoltre due vengono dagli Stati Uniti ma uno non lo considero perché mi sta sui maroni) che fanno a botte tra di loro. Inizialmente è un normalissimo torneo di botte, ma per qualche stranissima ragione i tornei di botte nei videogiochi sono sempre la copertura per qualcosa di infinitamente più grande. Nel nostro caso nascondeva il piano di dominazione del mondo da parte del dittatore del microstato "Shadaloo", un certo M.Bison (di probabili origini venete).

Per quanto riguarda il film tratto dal gioco, è commovente come Raul Julia, consapevole di essere vicino alla fine per un brutto cancro allo stomaco, decise di partecipare a quella che sapeva essere una grandissima cagata, mettendoci peraltro tutto se stesso, per il semplice fatto che avrebbe potuto passare del tempo coi suoi figli lavorando sul film tratto dal loro gioco preferito. Ma no, voi lamentatevi perché non è coerente col "CANONE" del gioco, bambini mai cresciuti che non siete altro
(non cacatemi il cazzo con il fatto che nell'originale giapponese M.Bison in realtà era il pugile Balrog, M.Bison si chiamava Vega e Vega si chiamava Balrog, 'ste cose da sezione trivia di mobygames ognuno può benissimo andarsele a cercarsele da solsele)

Quando noialtri ci si giocava in sala giochi, M.Bison lo chiamavamo Mister Bison, quando in realtà M. non si sapeva cosa volesse dire.

(in realtà stava per "Mike", dal momento che il pugile Balrog era una caricatura di Mike Tyson. Però siccome Tyson era stato incarcerato per violenza sessuale nei confronti della diciottenne Desirée Washington proprio nell'anno in cui Street Fighter 2 uscì, il 1991, pareva brutto infilarlo in un videogioco, per quanto cattivo).

Insomma tutta 'sta storia perché con il torneo di Street Fighting, il signor Maurizio Bisòn di Bisòn e Figli SNC - assistenza tecnica per caldaie di Oderzo (TV) vuole conquistare il mondo. Come? Non l'ha capito nessuno. D'altra parte in Mortal Kombat i cattivi usano il torneo di sberle per distruggere la nostra dimensione. Perché? Boh. È un po' come Baywatch a partire dal 1995, che ormai aveva finito le scuse per far vedere le tettone che sballonzolano correndo sulla spiaggia, e quindi ogni due per tre i guardaspiaggia organizzavano un concerto sulla spiaggia.

E lui da solo a farsi un culo così
mentre gli altri organizzavano sto cazzo di concerto
Vi aspettavate la gif con le tettone sballonzolanti, lo so, e ovviamente pure io guardavo Baywatch a scopi "educativi", ma ora che siamo persone serie non possiamo negare che Newman era il migliore di tutti.


Ora, fermo restando che Newman di Baywatch avrebbe potuto benissimo essere nel cast di Street Fighter, scegliamo il sumoista giapponese E. Honda, che andrà a combattere con un wrestler sovietico, il compagno Zangief (peraltro gira voce presso gli sviluppatori Capcom che Zangief sia omosessuale, cosa che nella bacchettonissima Unione Sovietica gli avrebbe garantito una vacanzina in Siberia). Devi sapere, caro giovane inesperto che potresti essere mio figlio, che alla E. di Honda eravamo soliti attribuire nomi abbastanza arcaici nel campionario di nomi italiani del 1991-1992, come Ernesto o Eriberto. Successivamente, quando i miei amici ed io riscoprimmo Street Fighter 2 con il MAME (parliamo dei primi anni 2000) Honda divenne Espedito (come Espedito Chionna, indimenticato terzino del Pescara) o Eupremio (come Eupremio Carruezzo, indimenticato attaccante del Cagliari e della Reggiana). Eriberto no, perché aveva da poco dichiarato di chiamarsi Luciano.


E cominciamo. I due lottatori si sturiano, con il font base del DOS viene scritto "Round 1 Fight!" e se ci fate caso, Zangief si trova davanti alla recinzione che dovrebbe stare in primo piano, senza menzionare la posizione di Honda rispetto all'argano. Potrei spiegarvi come funziona la questione delle priorità e del parallasse nei giochi 2D per dare un aspetto di tridimensionalità (d'altra parte è per questo che gli adventure della Sierra erano definiti 3D), ma onestamente tavó.


Ora, caro giovane che potresti essere mio figlio, una delle mosse tipiche di Zangief era quella di girare su se stesso a mo di trottola. Tu non farlo perché ti gira la testa. Era anche la mossa superspeciale di Haggar in Final Fight, che però costava dell'energia. Zangief e Haggar erano anche parte di un gioco di wrestling della Capcom chiamato Saturday Night Slam Masters, che non si è cacato quasi nessuno.

Ma parliamo di Honda: grazie alla sua mossa delle cento mani, è il lottatore più forte di questo bootleg, dato che fa quello che successivamente verrà chiamata una combo: ti mette all'angolo e ti riempie di manate finché non muori. Per alleviare questo problema, i ragazzi del gruppo Hotel Keitel hanno fatto sì che mentre Honda smanaccia l'avversario scivola lentamente all'indietro.

Più tardi.


Zangief continua a girare su se stesso, non dando prova della sua classica mossa da wrestler che noialtri ragazzi malpensanti chiamavamo il "ciuccia-le-palle". Per cercre di sbloccare la situazione, Honda prova a lanciarsi di testa verso il sovietico, ma si ferma prima, perché si vede che finisce le scorregge con cui darsi la propulsione.

Molto più tardi.


Il match è quanto di più noioso ci sia. Zangief fa la trottola, Honda smanaccia, e il tempo sta finendo. 5...4..3...2...


Fine! Espedito Honda interrompe una specie di capriola a mezz'aria ed esulta con il PC Speaker che riproduce la voce del coreano che imita la parlata dei personaggi del gioco in maniera piuttosto ridicola. Tutto questo mentre Zangief è paralizzato con la schiena all'indietro. Eh sì, il tempo è finito, è finito il round e facendo un rapido calcolo almeno 10 capelli mi sono diventati bianchi durante questo lasso di tempo. Va bene, secondo round...


...in cui si inizia la solita manfrina fino a quando per sbaglio non premo un tasto e compaiono sullo schermo i segni <<< >>> in rosso e rosa shocking. Credo volesse dire "Here comes a new challenger!" perché mi torna alla schermata di selezione e il suo lampeggiamento fastidiosissimo. Lasciamo perdere e facciamo un'altra cosa, vi va?

Apparentemente tra gli eseguibili del gioco c'è un file chiamato SUPER.BAT, che io pensavo fosse la conversione di Super Street Fighter 2, quella con anche i personaggi finali, ovvero i già menzionati Balrog, Vega, Sagat e Bison. Ma invece il gioco è lo stesso ma con alcune piccole particolarità in più, che andremo a scoprire...


...stavolta teniamo l'altro personaggio semplice, l'uomo verde brasiliano Blanka. Caro giovane inconsapevole che potresti essere mio figlio, devi sapere che Blanka era la scelta di noi principianti del gioco, perché premendo sempre lo stesso tasto si faceva la mossa più rompicoglioni di tutte: la scossa. Con questa riuscii a battere un mio amico del mare che teneva M. Bison (era la versione speciale in cui si poteva giocare coi quattro boss), e quando tornai al Vecchio Paese dissi che avevo battuto Bison e tutti a dire "Oh, mitico! Allora l'hai finito!" non era vero, ma dissi che lo era. Fortunatamente sapevo il finale di Blanka perché, stando in mezzo a un capannello di spettatori, avevo visto uno che lo finiva.



Ma torniamo al nostro bootleg. Ovviamente facciamo la scossa e Honda toccandoci rimane shockato. Ma la cosa stronza di questa versione "super" è che mentre facciamo la scossa, da Blanka parte una stellina che va a colpire Honda, dandogli comunque l'elettroshock. Una volta che la stellina ha fatto il suo lavoro, torna da Blanka sotto forma di uccellino. Metafisico.


Ecco, qui mi sono perso. Honda fa il proiettile in diagonale, e con un'altra scossa a distanza, Blanka lo fa fuori. Evviva! Abbiamo vinto il primo round.


Il secondo round va molto meno bene. Tra un proiettile e una smanacciata, l'uomo che si chiama come una marca di motociclette ci fa scendere l'energia di un bel poco...


...e subito dopo ci fa fuori. Bello che stavolta il proiettile di Honda è a "torciglione", nel senso che sembra girare su se stesso. Non so che altro aggiungere, mio giovane allievo che potresti essere mio figlio.

Più tardi.


E niente, perdiamo pure il secondo round dopo una bella partenza. Il fatto è che ogni tanto (non chiedetemi perché) Honda, mentre fa la smanazzata, anziché indietreggiare come nella versione "normale" crea un clone di se stesso che avanza verso di noi, cosa che lo rende di fatto invincibile. Ah beh. 


"You must defeat Sheng Long!" dice Eupremio Honda al povero Blanka. In realtà "You must defeat Sheng Long to stand a chance" lo dice Ryu quando vince nella versione originale. Sheng Long è anche la traduzione sbagliata di "Shoryuken", che è il pugno verso l'altro del sovramenzionato Ryu. Te lo dico perché magari non lo sai, mio giovane allievo che potresti essere mio figlio. 


Cambiamo personaggi! Teniamo la cinese Chun Li, l'unica donna del gruppo, e andiamo a combattere contro l'indiano Dhalsim, che ha tre teschi ristretti al collo, come se in India praticassero il Voodoo (Spoiler: non  lo fanno).


Ora, quello che caratterizza Chun Li è che ciò che Honda fa con le mani, lei fa coi piedi. L'indiano cerca di sputarci fuoco addosso, ma con i calci rapidi della cinese con le cosce più toniche della storia, che in questa versione "Super" va anche su e giù, non c'è veramente storia.


Ora, nella conversione "ufficiale" per PC di Street Fighter 2, Dhalsim è il personaggio più forte di tutti quanti. Questo per il fatto che grazie al potere dello yoga, riesce ad allungare gli arti, e per il fatto che nella programmazione bacata della versione PC, i colpi del secco pelato hanno priorità maggiore. Nella versione di questo bootleg che mi fu passata dall'omonimo di mio figlio, Dhalsim non c'era proprio, ma selezionandolo appariva l'americano Guile, che mi è sempre stato profondamente sulle palle e che per questo non selezionerò in questo articolo. Mi sono riconciliato col personaggio vedendolo nel film tratto da Street Fighter 2, in cui Guile era il protagonista einterpretato da un Jean-Claude Van Damme carichissimo per la cocaina e per il fatto che sul set si trombava Kylie Minogue.

Lavoratooori!
La cosa peggiore era che quando mi capitava Dhalsim contro Guile, il gioco era Guile contro Guile, ma senza il cambio di colori tipico di quando un combattente combatte contro se stesso.


Un altro dei soprannomi dati al buon Dhalsim da uno del gruppo della salagiochi del mare era "Il negro che si allunga". Qualcuno ebbe giustamente a dire "Non è negro, è indiano. Gli indiani sono sporcaccini". Non so perché mi ricordo questi particolari, ma sta di fatto che mi faceva ridere e volevo riportartelo, mio giovane amico che potresti essere mio figlio. Intanto Chun Li vince il secondo round ed esulta felice. La leggenda metropolitana che girava era che vincendo con due "perfect", la cinesina si stracciasse la camicetta e mostrasse le tette. Ovviamente nessuno ci credeva: le cinesi non hanno tette.


Altro match! La cinesina dalle gambe ipertrofiche contro Ryu, il giapponese protagonista del primo Street Fighter e che con le sue sopracciglia folte è stato paragonato a me. Un mio amico fece un fotomontaggio di Ryu che fa la sua mossa speciale con sopra la mia faccia, e mi fece molto ridere. Oh, poteva andarmi molto peggio, no? Notate anche come il cielo dello sfondo, che nella versione originale è in movimento su più assi, qui sia stato incollato alla meno peggio, con le nuvole spezzate in mezzo. Ehhh, che fatica.


Abusando di Shoryuken, ovvero il pugno verso l'alto, Ryu porta la cinesina in fin di vita. Notare che qui lo Shoryuken va molto più in alto che nella versione normale...


...e niente, Ryu vince. Noi affamatoni guardavamo il culo tonico di Chun Li mentre cadeva con le gambe semiaperte. Capito, mio giovane amico che potresti essere mio figlio? Tu cerchi su google i fumetti porno che coinvolgono le protagoniste dei videogiochi, o ancora peggio sbavi guardando ragazze normalissime che però siccome si vestono da Chun Li allora i morti di figa che vanno a Lucca si stracciano le vesti cospargendosi il capo di cenere in cambio del privilegio di una foto con loro. Noi invece ci esaltavamo con questo. Non fidarti di quello che dicono i nostalgisti, ragazzo mio. Stai meglio tu.


Vabbè, riproviamo, sempre tenendo Chun Li, e di nuovo ci tocca Ermengardo Honda. Siamo pronti a prendere un nuovo assegno da un milione di sberle, da ritirare nel nostro sberlificio di fiducia? (Questa era una citazione a "Mai dire Banzai", e ho spoilerato di cosa si trattava in modo da evitare che certi sfigati si sentissero superiori a te, mio giovane allievo che potresti essere mio figlio, perché sapevano questa cosa completamente inutile).


Eccolo là il bello della versione Super. Honda salta, si proiettila dall'altro lato dello schermo, e mentre smanaccia ci lancia contro un suo clone. Chun Li subisce senza colpo ferire, o quasi.


È un massacro! Chun Li, rimbambita dai colpi presi, ondeggia con gli uccellini che le girano in testa. Honda, nonostante tutto, è un gentiluomo, e aspetta che la sua avversaria si riprenda prima di ricominciare a smanacciarla...


...ma lanciando un se stesso smanacciante contro Chun Li, vince l'incontro. E vabbè, proviamo con un altro, basta che non sia Guile...


...ah giusto, abbiamo l'altro americano! Ken! Che è l'equivalente di Ryu ma biondo e col kimono rosso. "Tatsumakisenpuyaku!" urla il PC Speaker con l'accento coreano, mentre Ken si lancia con un calcio rotante su Evaristo Honda.


...e mentre il suddetto sumoista prova a menarci noi lo riempiamo di "Hadouken", che è la mossa classica di Ryu e Ken. Noialtri, mio piccolo allievo che potresti essere mio figlio come non esserlo, quella mossa la chiamavamo la "bolla" e per noi era "mezzaluna avanti pugno". Diciamo che questo è un po' un paradigma, perché in tutti i giochi di sberle in cui qualcuno fa la "bolla", stai pur certo, ragazzo mio, che la combinazione di tasti per farla è giù avanti e pugno.


Così come Chun Li, in questa versione "SUPER", la bolla di Ken va a zig zag su e giù...


...ma ciò non è abbastanza per salvarci da quella specie di carro armato vivente che è Honda. E insomma, che dire?


You Must Defeat Sheng Long! No, Ermenegildo, è il giapponese sbagliato a dirlo. A meno che nella tua lingua "You must defeat sheng long" non significhi "mi sono rotto i coglioni". Perché questo, mio giovane allievo, è quello che è accaduto or ora.

Vaya con Dios, Raùl

Prossimo gioco!

È merda? Ovviamente. Secondo alcuni è meglio della conversione "ufficiale", secondo me è semplicemente merda. Installatevi il MAME e giocate all'originale, piuttosto.
Ci rigiocheresti? No, ma ho provato a giocare una versione successiva, conversione di "Super Street Fighter 2" (quello vero,  non SUPER.BAT) ma sembra piantarmi Dosbox, e comunque a suo tempo non ci avevo giocato, quindi nemmeno quello mi stimola più di tanto.

14 commenti:

  1. Certo che l'influenza calcio-pc calcio è palese nella citazione di Carruezzo come attaccante della Reggiana (fu una sorta di meteora in Emilia, se non ricordo male) e del Cagliari (sì, contribuì alla promozione, ma poi ebbe un grosso infortunio se ricordo bene che lo fece sparire dai radar). Si fa ovviamente per scherzare!

    Interessante la 'genesi' di questo gioco, più che il gameplay in sé, visto che tutti abbiamo giocato almeno una partita a Street Fighter :). Io pure prendevo sempre Blanka e Honda, perché visto che erano massicci, mi davano l'impressione di essere più efficace negli attacchi; e come dici tu, Blanka aveva la superscossa, molto comoda per gli scarsoni, un po' come l'arpione di Scorpion in Mortal Kombat.

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    1. Eh, gli amici con cui giocavo al MAME erano più da Championship Manager (nella compagnia l'unico PCCalcista ero io) ma sì, è inevitabile che il segno lo abbia lasciato.

      Però l'arpione di Scorpion era una mossa più dignitosa della scossa o delle cento mani di Honda.

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  2. Non sono mai stato un fan tenace dei picchiaduro, ma comunque ai due Street Fighter ci sono legatissimo, visto quanti pomeriggi ci ho passato nel bar sotto casa.
    Ho avuto anche la conversione disgustosa per Amiga 500.
    Una delle mie più grandi delusione di sempre.

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    1. La conversione "ufficiale" per home computer era veramente pessima, sia Amiga che PC, al punto che questo bootleg era persino ritenuto migliore. Pensa te, eh.

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  3. Sto leggendo il tuo blog molto interessante e credimi ma ho ritrovato molti aspetti della mia vita (anche se sono del 1974) nelle esperienze che illustri nei tuoi post.


    Scrivo per vedere SE indovino il miglior gioco che ti ha cambiato al vita...secondo me è Star Control 2.

    Perchè lo dico perchè ho scoperto questi tre "indizi".

    01) E' del 1992.
    02) E' completo in ogni aspetto (grafica, trama, fasi arcade, strategia).
    03) Lo hai scoperto 5 anni (vado a memoria ma nel 96 o 97 quando usci' StarControl 3 c'era edizione con allegati il Star Control 1 e 2).

    04) Mi è venuto in mente ora che hai detto ti ha cambiato la vita...non so il fatto che andavi ad esplorare, costruivi le astronavi, ti miglioravi continuamente...penso Star Control 2 abbia il suo perchè "filosofico" e possa portare a spingerti ad agire (forse non avevi mai visto Star Trek la serie classica).


    Cordiali Saluti, Ronaldo Regani

    POST-SCRIPTUM:
    Scusami SE pubblico come anonimo ma ho una tavo`ite acuta :-).
    Il nick lo ho scelto con un nome "politico" degli anni in cui imperava il divo...nessuna nostalgia "paninara".
    Sulla nostalgia la penso come te (diciamo al 90%) E non sto piangendo ricordando StarControl 2...solo che esco adesso dal lavoro e mi sono rilassato mezz'ora sul tuo blog...ed ho detto...ma vediamo un po' SE indovino il miglior gioco :-) .

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    1. Orca miseria. "The Gipper", Lei ha vinto un sigaro! (ma ma ragione per cui mi ha cambiato la vita è più "personale" del semplice contenuto). A questo punto che faccio, chiudo il blog?

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    2. No per carità...non chiuderlo !!
      Altrimenti potrei soffrire di "nostalgismo acuto" :-) per quando il blog dell`ex-videogiocatore era attivo :-) .

      Comunque avrei pensato in primis a Civlization (il primo) altro grande giocone con spunti esistenziali...ma su wikipedia ho visto e` del 1991.
      Comunque ripeto...sto giocando in casa...perche` leggendo e rileggendo il blog mi ritrovo in molti aspetti della mia vita.
      A me StarControl-2 non ha cambiato la vita diciamo e` un giocone che mi ha preso molto.
      Ma la filosofia di StarTrek (serie classica) quella si che mi ha cambiato la vita come spirito e come ottimismo nel guardare sul lungo termine (e non sono un nerd da fiere e convegni che si traveste...mi piace StarTrek...punto e basta così come posso apprezzare il Gladiatore o BenHur).

      Ragioni piu` "personali" del contenuto...beh qui la mia onniscenza ed i servigi di cui posso disporre tramite la CIA e Gladio si fermano...del resto il suo archivio personale e` vasto assai da quanto mi risulta.

      Cordiali Saluti, Ronaldo Regani

      P.S.: Prossimi commenti vedo di creare un account Goggle dedicato...questo blog lo merita !!

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    3. Oh ok, allora continuo. Ma anch'io amo la serie classica di Star Trek (in realtà ho giocato a Star Trek 25th anniversary, coevo di SC2, ben prima di SC2 stesso), e pur non trasformando un bel telefilm in una scienza, sicuramente ho trovato spunti interessanti. Ma non posso dire che mi abbia cambiato la vita come fece il gioco più bello di sempre (secondo me, s'intende), per ragioni strettamente pratiche e molto meno filosofiche di quanto si pensi. Ne parlerò, quando arriverò a parlare del G.P.B.D.S.(S.M.S'I.). E allora magari il blog lo chiuderò sul serio perché non avrò più niente da dire, o forse boh.

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    4. P.S. grazie del P.S., lusingatissimo.

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  4. Ma perchè Alessia Merz tira una ginocchiata nei maroni a Max? E' la legge del contrappasso che aspetta il Pezzali? Come in vita la musica degli 883 ha fracassato le balle degli appassionati di musica, così nel girone dei musicisti Max subisce continue ginocchiate da procaci fanciulle?

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    1. Magari è la versione violenta della nota "regola dell'amico"...

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. indovina chi e' che, ai tempi, ha sbavato in edicola vedendo la versione pc di sf2 in edizione economica, e poi, dopo dieci minuti di gioco ha esclamato "ma che e'sta merda?" ( si lo do, non e'un’ esclamazione, ma nemmeno sf2 era un gioco, quindi ho ragiobe lo stesso)

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