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lunedì 16 aprile 2018

Heimdall

Riguardando l'intro a questo blog, leggo "ora provo a giocare ai giochi che avevo e ai giochi che avrei voluto avere, e li documenterò." Bene, questo è un gioco che avrei voluto avere, e a cui non ho mai giocato da giovane. "AH!" direte voi "ALLORA STAI ESAURENDO LA VENA!" E anche se fosse, cavoli miei. E in ogni caso, col mio blog ci faccio quel che voglio, e, repetita iuvant, se volete un posto in cui frignare come delle prefiche per un passato idealizzato, questo non è il blog in cui dovete leggere. 

Catalogo natalizio "Gig è Bel" 1985

Detto questo, cominciamo con una piccola digressione sul mercato settimanale al Vecchio Paese e dintorni. Che c'entra? C'entra, c'entra. State attenti.

Al Vecchio Paese, il mercato c'è il mercoledì. 

Al Paese Vicino/Rivale del Vecchio Paese, (quello in cui c'è la cartoleria/negozio di articoli sportivi del fratello di Cesare Ragazzi), il mercato è al sabato.

Al giovedì invece il mercato è nella Cittadina Fighetta ed Elitarista, un po' più distante, in un'altra provincia, in cui c'erano ben DUE negozi di videogiochi. Uno (La Bancarella, in cui mia mamma portò 100.000 lire per ottenere in cambio Cruise For a Corpse) lo scoprii, pensate un po', leggendo le cose su PC Action, quindi non sempre ci passavo davanti perché era piuttosto imbucato. L'altro dava proprio sulla piazza del mercato, e così, mentre mia nonna era intenta a raccogliere dai cesti delle bancarelle inutile roba di stoffa, io ero lì, davanti alla vetrina, a sbavare.

Ora in quella vetrina c'è roba noiosa.
(C'era anche un terzo negozio di informatica, in cui i miei mi comprarono i miei tre primi personal computer. Ma a parte qualche educativo della Coktel Vision, di videogiochi niente.)

Se ne deduce che quando accompagnavo mia nonna al mercato del Vecchio Paese mi rompevo i maroni, quando l'accompagnavo al mercato del Paese Vicino/Rivale avevo voglia di spararmi nelle palle perché spesso e volentieri era il preludio alla visita di parenti insopportabili. La Cittadina Fighetta ed Elitarista, invece, era sempre una festa, andavo a vedere la vetrina, e qualche volta ero pure entrato. Senza mai comprare (quasi) niente. Perché ero un cacasotto e l'idea che i miei mi comprassero un gioco che non mi funzionava mi atterriva. Quindi stavo ore, oltre che a sbavare sulle copertine, a verificare che potessero andare bene col mio PC. E non mi decidevo mai.

Uno di questi giochi aveva una copertina così strafica e un nome impronunciabile, e quindi per me era "il videogioco del barbaro". Ed ero a tanto così da prenderlo...

E per fortuna che non c'era la scatola
del gioco realmente chiamato "Barbarian" che in copertina aveva
una tettona in bikini.
...non fosse che a 8-9 anni non riuscivo bene a capire la differenza tra "Requires" e "Supports", e che nel 1991 il mio computer NON AVEVA IL MOUSE. Eh sì, era un optional. Ma d'altra parte era sufficiente scrivere roba su una schermata nera e si aveva una macchina con più o meno tutte le funzionalità di un computer moderno, meno il multitasking. Coincidentalmente, se calcolassimo la produttività ottenuta da una macchina DOS e una macchina Windows, scopriremmo che la produttività era molto più alta.

Decuplicate la vostra produttività in una semplice mossa!
Beh, di fatto, quando poi comprai il mouse, il gioco non c'era più, o non si andava più al mercato, o mi ero disinteressato a Heimdall, tant'è che non sapevo manco il nome. E quindi, lasciai perdere. Feci bene? Lo vediamo oggi. Sigla!


Core design limited! Autori di Rick Dangerous, Chuck Rock, Dynamite Dux (nessuna battuta sul bonificare paludi col tritolo, per cortesia) per poi trovare l'oro con Tomb Raider e trivellarci i maroni con le tette a piramide della protagonista. Ma è il 1991, è ancora presto...


...degli sviluppatori, i the 8th Day, invece non so nulla, se non che oltre a Heimdall e al seguito produssero successivamente "Gender Wars", uno strategico in tempo reale in cui in un remoto futuro maschi e femmine si facevano una guerra assai violenta che era il risultato di secoli e secoli di incomprensioni. Ma per fortuna che ci sono i social media che ci aiutano a creare un mondo migliore creando una società interconnessa. È vero amici? eh eh? (Questo era sarcasmo! Mi riesce male, lo so.)


Vabbè, cominciamo con la presentazione. In italiano, pergiunta! Proviamo a immaginare come mi sarei sentito a 9 anni se avessi ricordato che il "Gioco del Barbaro" si chiama Heimdall e alla fine lo avessi comprato, e se avesse funzionato (Eh sì, amici, tra i requisiti c'era un 286 e il mio computer al tempo era un pessimo 8086. Probabilmente mi sarei beccato la schermata nera). Ma sto divagando: Nei tempi antichi, Odino creò dal nulla gli uomini vichinghi dando loro l'aspetto degli Dei. La decorazione di sotto è molto bella, e il chiaroscuro fatto con i pixel alternati (si chiama "Dithering" la tecnica) fa capire che la grafica viene originariamente da un sistema che ha meno colori dei 256 della VGA. (spoiler: è l'Amiga).


Un uomo nudo coi capelli lunghi e l'elmo cornuto è seduto su un'isola in mezzo al nulla. L'albero, credo, è Yggdrasil, l'enorme frassino che collega tutte e nove le dimensioni della cosmologia nordica. Qui è rappresentato come un alberello. Il giovane me del 1990 si è esaltatissimo per via della grafica, che è mille volte superiore alla media delle robe che ci si poteva aspettare da un 8086 rifornito a dischetti da edicola. Allo stesso tempo, il giovane me del 1990 è allarmato perché se qualcuno della famiglia entrasse in stanza e vedesse un uomo nudo sul monitor, cosa direbbe?


Ah beh, effettivamente per la razza umana stare su quell'isoletta in mezzo al nulla che pare il clone cinese di una copertina degli Yes. Per questo, avanti con la Terra!


Ecco la terra. Certo che gli dei, per essere così onnipotenti, un po' di manicure se la potrebbero permettere. Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità, da grandi responsabilità deriva grande nervoso, e col nervoso ci si mangia le unghie. Purtroppo capita. Anche a me, ogni tanto, è una pessima abitudine ma ci sto lavorando.


Ah che bel messaggio. Gli dei amavano i loro figli. È quest' "All'inizio" che mi sconforta un po'. Un po' come quelli che si comprano il gatto da 800 euro e poi si comprano tutte le robe tipo il distributore automatico di croccantini perché si sono rotti le palle di stare dietro al felino.


Ok, ammetto che questo mi ha fatto piuttosto ridere. Mi immagino gli dei che tornano nel Valhalla e gli uomini che rimasti soli si dicono "Ma che cosa voleva dire?" "Ah boh".


Altro vichingo nudo. Troppa nudità maschile e troppo poca nudità femminile, che prima dell'arrivo di internet era un po' come trovare l'ago in un pagliaio. Almeno per noialtri. La specie di Babbo Natale che tiene in mano il vichingo è Odino? Ma non doveva essere guercio? Boh.


Eccolo lì, come previsto, l'arrivo del tavò, gli dei hanno altro da fare e lasciano gli uomini per i cazzi loro: il tempo del Ragnarok si sta avvicinando. Il Ragnarok è la battaglia finale, l'apocalisse secondo l'escatologia vichinga. È una bella metafora, di quando ci si lascia andare, quando non ci si fa più la barba o non si pulisce più casa: è un segno, quello che sta andando tutto a puttane. Quando vivevo nel Nord Europa, non in zona vichinga ma quasi, un mio coinquilino non lavava le sue magliette, ma le buttava via e ne comprava ogni volta di nuove. Lui il suo Ragnarok personale non solo lo aveva raggiunto, lo aveva pure doppiato.


Ah ecco. Ci mancava Loki, l'unico stronzo in un pantheon di gente onesta. Mi chiedo, ma se Loki è il responsabile di tutto ciò che va male, ed è sempre e solo lui a far casino, non basterebbe metterlo ai domiciliari? Però sul bilanciamento non ha torto: lui è l'unico dio del male. Un po' come in Guerre Stellari, la trilogia dei prequel (che ho visto): i Sith sono solo due, gli Jedi sono migliaia. Grazie al cazzo che la forza è sbilanciata! Ed effettivamente ha senso che Anakin Skywalker (Spoiler: poi diventa Darth Fener) porti equilibrio nella Forza. Ammazza quasi tutti i buoni così restano in due contro due! Ecco, fate una foto allo schermo perché questa è una delle rarissime volte in cui do ragione a George Lucas.


Si va bene, ruba le armi degli dei. Però come dice giustamente mia moglie citando sua nonna, "A'n bom soldà ogni arma ghe fa", a un buon soldato ogni arma va bene. Questo significa che gli dei del bene sono dei da poco se hanno bisogno delle armi. Ma quali sono queste armi? Vediamolo insieme! (Da pronunciarsi con voce in stile Alberto Angela)


La spada di Odino, la lancia di Frey (Frey? L'ex chitarrista degli Eagles? L'ex portiere di Inter, Parma e Fiorentina?) e il martello di Thor. E infatti nell'animazione successiva a sparire è un'ascia. Wah wah wah waaaah.


E con quest'altra animazione le ragazzine da Tumblr che inzuppano le mutande per Tom Hiddleston ci restano di merda perché Loki ha l'aspetto di un  muratore ungherese, ed è pure una specie di nano, visto che le armi che ha ciulato agli dei sono grandi quanto lui. Dovrebbe essere facilissimo per gli dei, che sono tanti contro uno ed enormi, riprendere le loro armi, ma il furbacchione ha portato il maltolto sulla Terra...


...dove gli Dei non possono andare, a meno di diventare mortali. Dunque, chi si sacrifica?


Frey ha un'idea per recuperare le armi: Frey è rappresentato come un vecchio brutto, sdentato e poco fisicato quando in realtà dovrebbe essere il dio della virilità. Inoltre dovrebbe essere lui armato di spada, mentre la lancia è di Odino. Ma non facciamoci troppo caso...


Thor, che ovviamente è il più ghepensimì di quella compaggine di incapaci che sono gli AEsir, decide di risolvere il problema: si porta sul bordo del Valhalla e scatena una "Violenta tempesta attraverso i cieli"...


...mirando a una capanna in particolare, di cui agevoliamo un'immagine.


...la capanna in particolare è abitata da una ragazza di nome Ingrid...


...che magicamente il giorno dopo si trova al nono mese di gravidanza. Sà un po' di già visto, no? La divinità che mette incinta una donna mortale. Solo che qui si è arrivati direttamente al termine, e devo dire che le modalità con cui ciò è avvenuto, più che il Nuovo Testamento, mi ricordano la mitologia greca e l'abitudine di Zeus di andare in giro per l'Attica a impregnare giovani vergini assumendo le forme più disparate. Thor, che è un po' uno "one-trick pony" mette incinta la giovane Ingrid con una tempesta. Qui inizia la nostra storia, con Ingrid che si trova il pancione all'improvviso da cui nascerà il titolare Heimdall, che è dunque un figlio mortale di Thor, non è il dio guardiano del Bifrost, il ponte di luce tra il Valhalla e Midgard.

Non ci si capisce un cazzo. Ma adeguiamoci...


...e finalmente, la schermata del titolo! 99.900 lire per questo lungo slideshow potevano valerne la pena? Comunque lo stile delle figure umane ricorda molto il fantasy-umoristico di Phil Foglio, autore delle illustrazioni di numerose carte Magic. Ho giocato a Magic in gioventù. Ovviamente ero un grandissimo sfigato.


Dopo tutto questo bendiddio, arriva il menù principale che è in modalità testuale, 25x40. Bellissimo! Non è la sagra del tirato via, questa è l'esposizione universale del tirato via! Ma iniziamo a giocare con i sottogiochi...


...il primo sottogioco è di una brutalità insensata. Una ragazza alla gogna ha le trecce legate al ceppo, e lanciando un'ascia dobbiamo farle un taglio degno di Aldo Coppola, l'hair stylist delle dive scomparso nel 2013.


Mi trattengo dal centrare la faccia della ragazza perché la cosa mi spaventa sin troppo, e perché sono distratto dai due deficienti che si agitano sullo sfondo. Con 10 lanci riesco a tagliare 7 trecce su un totale di 8. Non male, andiamo al prossimo sottogioco...


...che consiste nel girare per una porcilaia a cercare di acchiappare un cinghiale inferocito. I tasti da utilizzare per muoversi sono strani, O P Z X al posto dei tasti freccia, mi pare, una configurazione non modificabile che compare solo in questi sottogiochi iniziali, come se fossero stati fatti da qualcun altro. Ci tuffiamo nel liquame per cercare di acchiappare il suino...


...e finalmente ci riusciamo che mancano 22 secondi alla fine. Terzo (e ultimo) sottogioco!


Un giovane Heimdall salta su un drakkar e deve menare altri guerrieri saltando da un'asse all'altra. Riesco a farne fuori uno, poi la configurazione dei tasti mi frega e mi giro dalla parte sbagliata venendo abbattuto. Evvabbè. Qualcuno che conosce il futhark sa dirmi cosa c'è scritto sul cartello?


Fine dei sottogiochi iniziali! Praticamente abbiamo svolto i riti di passaggio all'età adulta di Heimdall, e meglio andiamo più carisma Heimdall avrà quando diventa adulto, e quindi ci verrà data la possibilità di reclutare personaggi più forti che seguiranno il nostro semidio alla ricerca delle armi rubate. Dunque scegliamo due guerrieri e due maghi tra i più forti che abbiamo a disposizione. Il personaggio chiamato "Cööktä" è veramente un pugno in un occhio, dal momento che la foto digitalizzata di un probabile sviluppatore del gioco e del suo doppio mento non ci sta a dire nulla con gli altri. E proprio per questo lo selezioniamo facendo iniziare il gioco sul serio.


Bene! Dalla mappa decidiamo in quale isola approdare. Il puntatore ora lo sto muovendo con i tasti freccia, niente mouse. A saperlo, ai tempi...


E finalmente, si giuoca sul serio! Meraviglia, un 3D Isometrico! Fantastico. In quegli anni il gioco di ruolo medio prodotto dall'altro lato dell'oceano apparteneva alla serie "Gold Box" e aveva la grafica più o meno così.

Death Knights of Krynn, 1991
A volte ho l'impressione che i videogiochi europei (e tra loro metto pure quelli inglesi) facessero di tutto per essere diversi da quelli americani, a costo di sacrificare la giocabilità e il divertimento. Vabbè, vediamo un po' la schermata dell'inventario...


...che è quanto di più confusionario ci sia. Vi pare che ci siano due pulsanti per vedere le statistiche, una in formato testo, una in formato istogramma? E Poi, come si spiega che tre membri del gruppo sono evidenziati e tre no?  E soprattutto, quanto è scomodo muoversi su questo menu spostando il cursore con i tasti freccia?


...Vabbè. Cambiamo stanza, freghiamo una pergamena, una chiave e anvviciniamoci all'orco che saltella sul posto senza staccare i piedi da terra...


...e la schermata cambia. Possiamo scegliere con quale arma attaccare e quale azione compiere, tutto con il cursore sempre mosso a freccette. Attacchiamo col pugno, e rapidamente stendiamo l'orco, che devo ammettere è animato molto bene. Molto bello anche il tuffo à la Nedved quando l'orco muore.


Superata la stanza, ci troviamo di fronte a un abisso. Che si fa? Non possiamo nemmeno lanciarci nel burrone sperando che sia illusorio come in Indiana Jones e l'ultima crociata...


...Per questo ci fermiamo un attimo e andiamo nell'inventario per esaminare le pergamene fregate. E se vi rende nervosi vedere il modo goffo con cui muovo il cursore, pensate a me che devo muoverlo. Una delle pergamene è "Rivelazione" e prontamente la "Castiamo" come era solito dire l'insopportabile conduttore dell'altrettanto insopportabile trasmissione "Altromondo" su Telemontecarlo, in cui degli sfigati giocavano a tomb raider o a sarcazzocosarally mentre una scema vestita fetish parlava con la vocina da neonata. Che odio, ragazzi, sarà che lo guardavo in quel periodo della mia vita in cui la sfiga toccava le punte massime.


Com'è come non è, appare un ponte e noi concludiamo la prima isola. Urrà!

Più tardi.


Altra isola. Stavolta il colore di base è il blu, e finalmente ci differenziamo dal marroncino che abbiamo visto finora. Cambiamo stanza e ci troviamo di fronte una strana bestia bipede grigiastra...


...che subito provvediamo a menare, stavolta con la spada. Va giù, ma non senza aver infiltto un po' di danni a Heimdall. Gli altri due membri del team di sbarco finora si sono grattati le palle.

Poco dopo.


Oh, una stanza piena di trappole. Heimdall casca in una buca diverse volte, ma apparentemente non muore, ma l'energia gli cala. Potremmo vedere quanta energia gli è rimasta, ma mi è troppo difficile tirar fuori il menu e cercare le statistiche dei personaggi. Prossima isola!


Un puzzle! Bisogna premere i tasti nella corretta sequenza per far sparire le buche sul passaggio che ci separa dalla porta. Sarà che ho una botta di culo tremenda, sarà che sto gioco è sostanzialmente molto semplice, la becco giusta quasi subito...


...e nella stanza successiva, apro il portone con una chiave. Quale chiave? Una qualsiasi, non tutti sanno che nell'antica civilità vichinga le serrature erano tutte uguali.

Più tardi.


Raggiungiamo una stanza, in cui un tizio isolato ci chiede di dargli un po' di cicuta, che coincidentalmente abbiamo trovato in un baule in un'isola precedente. Quando ero piccolo mia nonna mi preparava ogni tanto una limonata o acqua calda con bicarbonato e scorza di limone per digerire porgendomi il bicchiere mi diceva "Prendi questa cicuta!" e io pensavo che la cicuta fosse qualcosa di normale che si beveva. Quando mi dissero che era un veleno io ci rimasi male perché pensavo che inconsciamente mia nonna volesse avvelenarmi.

Di nuovo più tardi.


Arriviamo in un'altra isola. Passando davanti a un buco con una ragnatela veniamo aggrediti dall'abitante del suddetto buco...


...un ragno. Con una spada runica trovata in precedenza lo facciamo fuori, ma non prima di aver subito un po' di danni...


...che infatti si sentono più tardi, quando Heimdall viene ucciso da un orco. Il controllo passa al guerriero Cööktä, che però qui sembra chiamarsi Glafotr. Non capisco, sono perplesso. Vabbè, con qualche colpo d'ascia ben piazzato facciamo fuori l'orco....


E proseguiamo con un altro sprite principale! Bellissimo, peccato che non assomigli affatto alla foto digitalizzata male del programmatore della Core Design. Con grande agilità  riusiamo a centrare quante più trappole possibile e in men che non si dica lo sprite del nostro sfigatissimo guerriero è sostituito con lo sprite di un druido. Questo significa che dobbiamo tornare alla nave ASAP...


...ma senza accorgermene vado a incrociarmi con un'altra di quelle bestiacce antropomorfe coi denti aguzzi e il volto da castoro, mentre cerco di selezionare l'arma, finisco l'energia. La scena sfuma lentamente sul nero...


...ed è game over, amici! In inglese, non chiedetemi perché. Il ritorno al Valhalla di Heimdall (che dunque è Heimdall il dio, a questo punto) è accolto con vergogna. Le armi degli dei sono perse per sempre. Giusto per sapere, gli altri tre compagni che erano rimasti sulla barca che fine hanno fatto? Boh. Come ho detto, qui siamo sul tirato via galoppante, ma credo che il me stesso del 1991 sarebbe rimasto comunque affascinato dal gap tra la grafica di questo gioco e degli altri giochi che avevo nel periodo. Il me stesso di oggi, invece, dice "Prossimo gioco"!

È merda? Oggettivamente, sì. La grafica è bella, per quanto i colori siano spenti, ma il gioco, dal punto di vista della trama è pieno di buchi e come modello di gioco in sé non sembra avere capo né coda. L'interfaccia è pesante e fatta male (lo sarebbe anche usando il mouse), l'elemento gioco di ruolo si può benissimo ignorare e l'elemento adventure è estremamente leggero. Quindi, ora telefonerò al me stesso del 1991 per dirgli che il "gioco del barbaro" si chiama Heimdall ed è meglio lasciarlo perdere.
Ci rigiocheresti? No, no, no.

11 commenti:

  1. La lancia di Frey (che appare anche nella seconda saga dei Cavalieri dello Zodiaco ad Asgard, scusa la citazione) è la famosa Gungnir (Freyr, non Frey, era un divinità nordica).

    E' un gioco intressante, non solo per la grafica, ma al di là della laboriosità dei comandi (non avendo giocato non ho il metro di paragone, ma mi fido ovviamente di quanto dici) mi lascia perplessa la gestione dei personaggi (appunto come scrivi tu, avevi ancora tre personaggi da mandare al massacro). Mi piace la gestione dei duelli singoli. Comunque per i primi anni '90 mi sembra veramente un buon gioco. La visione isometrica mi ha ricordato un vecchio gioco per il quale spesi abbastanza tempo, a metà anni '90, il famosissimo "Diablo".

    ps Ma davvero questo Tom Hiddleston è così bello e piace così tanto? Mah.

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  2. Ringrazia che questo non è il noto blog nostalgista la cui claque mi diverto a perculare, altrimenti ti avrei già cancellato il commento chiamandoti "pignolino della nerchia" o qualcosa del genere.

    Io però ero convinto che la lancia Gungnir fosse di proprietà di Odino, mentre Freyr (grazie della puntualizzazione, ammetto che la tentazione di fare il parallelo con l'ex portiere di Parma, Inter e Fiorentina ha avuto la meglio su di me) aveva la spada. Boh! Sarà che per via di un albero che mi bloccava la ricezione di Rete 7 non ho mai visto i cavalieri dello zodiaco (ho avuto comunque un'infanzia decente, checché ne dicano zerocalcare e diversi gruppi facebook)

    Tom Hiddleston, apparentemente, piace, ma credo che il suo pubblico sia interamente fatto dall'equivalente contemporaneo delle lettrici di "cioè".

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  3. sono dovuta andare a vedere chi è tom hiddlestone ovviamente. ma io sono out, si sa, e non leggevo cioè. comunque le presunte equivalenti contemporanee delle lettrici di cioè hanno pessimi gusti.

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    1. Pare che il premio del più apprezzato dalla ragazzina su tumblr sia conteso tra hiddleston e benedict cumberbatch, che da un punto di vista lombrosiano è senza dubbio interessante. Boh!

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    2. Ovviamente sono dovuta andare a cercare anche il secondo. E sono d'accordo con te.

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  4. Ho avuto sia il primo che il secondo per Amiga 500.
    Un caposaldo della mia adolescenza.

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    1. Quale preferisci dei due? Il secondo mi fu passato un paio d'anni dopo che uscì (molto tempo dopo il primo) e me lo ricordo un po' meglio di questo. Prima o poi arrivo pure là. Prima o poi.

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    2. Sono più affezionato al primo, anche perché il concept del secondo non è che si discostasse molto dal capostipite.

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  5. Centomila lire per Cruise for A Corpse e anche per Heimdall?!? Almeno 30-40 carte da mille in più del prezzo di listino ufficiale, ma anche allora il "segreto di noi sgarzoncelli squattrinati" era aspettare. Cruise for A Corpse lo acquistai a scarse 20.000 lire in edizione ‘budget’ in una collana della Jackson in edicola.
    Chiaro che il negoziante del Vecchio Paese avesse il monopolio e decidesse il prezzo da rapina. Più che negoziante, uno “spacciatore”. Ne ho incontrati parecchi anche io: era una vera piaga del mercato degli albori.

    Acquistai Heimdall per Amiga. Le riviste (sia inglesi sia italiane) lo incensarono parecchio. Peraltro non ricordo videogiochi ispirati alla mitologia norrena prima di Heimdall. Ho fatto le mie ricerche ed è proprio così: prima di Heimdall abbiamo due avventure grafico-testuali e un oscuro arcade della Namco, Valkyrie no Densetsu, che è una specie di Ikari Warriors con gli sprite travestiti da valchirie.
    Ricordo ancora la cartoleria (ebbene sì, una normale cartoleria), in una strada nascosta, che esponeva in vetrina la confezione. Non sono riuscito mai a finirlo, sebbene a più riprese ci abbia provato per via di una promessa di un dignitoso Action-RPG (non mantenuta) e dello stile grafico unico nel suo genere: la grafica pubblicizzata strizzava l’occhio a Dragon’s Lair e Space Ace (sempre in versione Amiga), ma con molta più libertà d’azione (e vorrei vedere!).
    I controlli via joystick (perché il mouse non era considerato) erano ostici, la visuale isometrica (non ruotabile) spesso nascondeva trabocchetti oppure oggetti. Insomma, un gioco che io definirei senz’altro “meh” all’epoca e non consiglierei oggi ai miei pargoli.
    Acquistai molto tempo dopo Heimdall 2 per PC in un’altra collezione ‘budget’ in edicola, questa volta della De Agostini al prezzo imbarazzante di 10.000 lire.
    Tuttavia, sono titoli che ricordo con affetto e sicuramente con una punta di rammarico di non averli giocati all’epoca, quando sicuramente avrebbe avuto un altro impatto e incontrato un’altra disponibilità di tempo.

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    1. Cruise For a Corpse fu preso appena uscito, complice la passione comune tra me e mia mamma per il personaggio di Herucle Poirot. (e comunque uscì in economico con la linea "FUTURA GAMES" della Futura Publishing, non con la Jackson. Non chiedermi come faccia a ricordarmelo). Heimdall mi sa che costava anche più delle canoniche 99.900 lire ma, appunto, non lo presi. Il seguito mi fu passato da qualcuno che lo aveva trovato in edicola dalla DeAgostini, credo, e ammetto che non mi dispiacque. Era molto meno macchinoso e molto più semplificato. Però la visuale isometrica degli RPG inglesi, rispetto alla visuale a "icone" degli rpg d'oltreoceano era veramente qualcosa in più.

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  6. Hai ragione. L'ho confuso con altri giochi in edicola pubblicati da Jackson nella collana "Big Games". La tradizione isometrica degli inglesi, secondo me, è un'eredità dello ZX Spectrum tipo Knight Lore e Head Over Heels. Molti programmatori inglesi dei giochi Amiga, giocarono quasi sicuramente allo ZX Spectrum, che in UK giocava in casa.
    Comparato agli RPG della SSI e della Origin System la visuale isometrica era uno spettacolo, sicuramente più immersiva.

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