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lunedì 14 febbraio 2022

The Sims

Il gioco di oggi non è stato tanto fondamentale per me, quanto per mia sorella: in effetti, se vogliamo aderire a triti stereotipi di genere, The Sims è il gioco ideale per una bimba che aveva circa 11 anni: è una casa delle bambole interattiva, praticamente! Meno comprensibile se ad apprezzarlo moltissimo era un uomo peloso e dal rutto facile come Alessandro C., il mio compagno di classe che disegnava cazzi sul mio libro di filosofia. Ma così era! In effetti, era molto bello come noi maschietti sfidassimo gli stereotipi di genere già nei primi anni 2000, in un periodo in cui il mio amico Ser Battista si presentava a scuola sistematicamente con polo e magliette di tonalità che andavano dal rosa pastello al rosa shocking, dicendo "Io sono perfettamente a mio agio col mio lato femminile", con una naturalezza e una gentilezza che la reazione più prevedibile, quella di dargli dell'invertito (durante l'adolescenza si è molto cattivi, specie se si viene così influenzati da casa), veniva spenta sul nascere.

al tizio in questa foto invece gli si dà del coglione (a ragione)

A parte l'esempio fotografico di quello che Ser Battista non era, che gli dici a uno così? Certo, il fatto che fosse molto apprezzato dal gentil sesso (appunto, per la sua naturalezza e gentilezza) gli dava anche la popolarità necessaria a fregarsene completamente delle convenzioni cromatiche. Gente come me che era molto meno popolare e molto più sfigata aveva bisogno di aggrapparsi a una o più etichette con cui identificarsi, e la cosa, oltre a essere molto reazionaria, era un grandissimo amplificatore di sfiga: al tempo non ce ne rendevamo conto, però.

Successivamente, pure il mio sodale universitario E. detto "Genuflesso" mi svelò che pure lui si divertiva non poco con The Sims, rigorosamente giocato pure dalle sorelle. Insomma, è quella cosa per cui un'altissima percentuale di noi maschietti almeno una volta ha giocato con la Barbie (hanno le tette grosse!) e ha sempre negato, o al massimo ha ammesso che le torturava staccandole la testa. 

La giustificazione per The Sims addotta dalle fecali riviste di settore era un'infinita serie di  masturbazioni che vedevano il gioco della Maxis come remake di Little Computer People (perché già nel 2000 quei falliti che scrivevano là sopra vivevano nel passato), un giocattolo software per Commodore 64 che vedeva un omino che si grattava i coglioni all'interno del nostro PC, e quello che potevamo fare è fargli pat-pat sulla testa per farlo sentire bene. Peraltro, feci pat-pat sulla testa al criceto di mia sorella e questo produsse una strana roba che secondo mia sorella era un'eiaculazione. Ma sto divagando.

No dai

Il fatto è che come al solito, le riviste di settore dicevano stronzate: Will Wright iniziò a pensare, dopo la release dell'abbastanza strano SimAnt (un SimCity per una colonia di formiche, a cui non giocherò in questa sede) a un gioco sull'architettura. A lui era piaciuto molto il saggio dell'architetto Christopher Alexander chiamato "A Pattern Language", ovvero come l'architettura, così come tante altre cose, fosse un linguaggio formato da circa duecento schemi visivi ripetuti, ovvero i titolari "pattern". L'idea è che, decodificati i pattern, ogni tipo di architettura di edifici, di agglomerati urbani o di arredamento d'interni possa essere ricondotta a una sequenza di questi pattern, che come le parole di un linguaggio vengono ricombinati seguendo una certa grammatica, in modo da formare frasi e concetti sempre diversi. Semplifico eh! 

Insomma, l'architettura e la costruzione di case a Wright interessava non poco anche per un aspetto pratico, perché nel 1991 la casa gli era andata fuoco con uno dei tanti incendi della California. Ops! Beh, insomma, Wright iniziò a lavorarci sopra, e poi il semilavorato fu sottoposto a un focus group, che disse che questo gioco avrebbe fatto stracagarissimo. Doppio ops! Il fatto è, cari amici, che focus group, think tank, società di indagini demoscopiche e via stronzeggiando ci mostrano che non ci siamo poi così tanto evoluti da quando gli aruspici aprivano il fegato di una vacca e ci leggevano l'avvenire.

più credibile di Nate Silver

L'uomo illuminato capisce che la nostra esistenza è come un giunco sballottato dal vento. L'uomo stolto invece diventa esperto di geopolitica, una pseudoscienza che è praticamente l'astrologia per coloro che hanno definitivamente perso la speranza di chiavare in vita loro.

Insomma, inizialmente The Sims doveva essere una specie di Sim House o qualcosa del genere, un Sim City a livello più basso di granularità. Tutti si annoiarono (e poi magari trent'anni dopo sono tutti lì che si rincoglioniscono con l'utility di pianificazione dell'IKEA) e Wright lasciò perdere. L'unica cosa che divertiva il popolino erano gli abitanti di SimCity, i SimCittadini nella versione italiana, the Sims in quella originale, che reagivano alla qualità della casa, standoci bene o standoci male. Un po' come il figlio di Barbara Bouchet che si autoinvitava a casa della gente con altri due cocainomani e iniziavano a sputare sentenze. E tutti i poveretti che si esponevano a questa umiliazione a fare sorrisi stiracchiati facendo sì con la testa, perché se quei tre stronzi parlavano con tutta la spocchia che avevano, allora per forza dovevano aver ragione, no? Bah. Probabilmente lo avrei fatto pure io, ma per non litigare con una mia ex morosa che per quel programma ci andava matta. Ho frequentato brutta gente in vita mia, ma almeno ho imparato la lezione.

"Ah, e nel vostro vino ci ho pisciato!" "Bollicine!"

Insomma, i SimCittadini erano divertenti, e allora, un po' come era accaduto con Populous e con Raid on Bungeling Bay, una parte minore del gioco è più divertente del gioco stesso, e allora si decide di sviluppare quella! Ideona, sì. Mai più Wright avrebbe immaginato che con questo gioco avrebbe reso il videogioco mainstream e accettabile anche per il gentil sesso, indottrinato dalla società a evitare tutto ciò che fosse confronto, competizione e quantificazione, perché quella era roba da veri uomini, ed è per la stessa ragione che quell'1,6% di ragazze presente all'Atelier Culturale che era il mio corso di ingegneria informatica era tutta presissima da sto cazzo di giochino. Bah! Sigla.


No ma che siamo matti? Il Comic Sans? Non me la ricordavo 'sta bestialità ragazzi. Ma quando dico bestialità intendo dire proprio che a livelli di oscenità siamo pari a quelli di Kenneth "Mr. Hands" Pinyan, l'ingegnere della Boeing che si fece sodomizzare da un cavallo e mise il filmato online (per poi morire di peritonite poco dopo)! Ok, no, proprio quei livelli di oscenità no, ma l'estetica dei primi anni 2000 veramente considerava accettabile il Comic Sans? Frega un cazzo se così dicendo sembro un hipster, me ne fotto! Se ragioniamo con una logica di καλοκαγαθία il Comic Sans è quella totale assenza di bellezza, il totale disprezzo di semplici canoni di simmetria e proporzioni che rende le cose odiose! Eppure, nonostante tutto, è stato un successone. Sarà che nel 2000 eravamo tutti persone di merda? Sarà che avevamo evitato la fine del mondo dovuta al Millennium Bug e quindi eravamo pieni di cazzimma su tutto? Forse! Non lo so.


Ah, e questa è l'intro ! Non è che ci sia una storia in particolare in 'sto gioco, quindi abbiamo una carrellata su tutto quello che si può fare, a partire da costruire le case (con un livello di animazione maggiore) alla modalità in game, fino a scene di vita simulata, tra cui un incendio in casa. Ops! Peraltro se avete l'occhio lungo potete vedere che sopra la testa di alcuni Sim c'è una versione molto più grezza di quello che sarà il famoso "plumbob", il cristallo che cambia colore a seconda dell'umore, un po' tipo certi anelli che vendevano i vu cumprà in spiaggia.


Ah, vedete, ci si può spintonare, picchiare, tutto questo mentre una divinità sadica ci espande la casa...


...fare festini, limonare, e aggiungere ali alla nostra abitazione. Beh, questa parte dell'abitazione che si espande così a vista d'occhio un po' la invidio, visto il prezzo dei metri quadri. Bello anche che Abraham Lincoln fosse, nella beta del gioco da cui è stata tratta questa introduzione, un argomento di conversazione. Che vita noiosa eh, se a un party si parla di Lincoln. Con tutto il rispetto che si può avere per il personaggio, eh.


E niente, è proprio il Comic Sans. Sono basito, ragazzi, basito. Cioè, 'sta roba era stata creata per quel tentativo di fare un desktop immersivo e molto user friendly che era Microsoft Bob, una fallimentare cacata che però era il pallino di Bill Gates e nessuno ha avuto le palle di dirgli "capo, questa è una fallimentare cacata". Ma intanto il font fu fatto, e poi fu riutilizzato per Microsoft Comic Chat, quello con i fumetti di Jim Woodring, che probabilmente è il software non videoludico più bello mai realizzato in assoluto, una visione di Internet talmente pittoresca e senza tempo da essere apprezzabile ancora oggi. Molto di più di quella merda del cosiddetto "Metaverso", fatto di pupazzi dallo sguardo vitreo che paiono studiati a tavolino per anestetizzare gli utenti, un po' come le espressioni stiracchiate dei cani di PAW Patrol sono state studiate apposta per anestetizzare i bambini. Quando mio figlio lo ha guardato per la prima volta (l'alternativa era l'emarginazione sociale a scuola) ho dovuto schioccargli le dita di fronte gli occhi durante la visione per accertarmi che battesse le palpebre. Cazzarola che bello però Comic Chat. Dovrei farci un articolo sopra, no?


Insomma, l'idea di The Sims è controllare la vita della gente, ok? Quindi selezioniamo un gruppetto di persone. Le famiglie di default sono abbastanza anonime e tediose, a parte la famiglia del tutorial, che è stata tradotta in "Antonellini". Ora, un certo Antonellini era stato mio collega diverse vite fa, e non potevo fare a meno di immaginare sopra la sua testa il cristallone che cambiava colore. Sempre in quell'azienda, c'era pure una tizia che lavorava nell'HR la cui qualifica principale era quella di aver fatto la tesi di laurea sul machinima fatto con The Sims 2. Aveva anche un bel fondoschiena e quella era la sua caratteristica principale per i morti di figa del settore informatico (tra cui c'ero pure io, eh, ma ero già ben oltre la fase in cui alla macchinetta del caffé si nominava questa o quell'altra collega grugnendo e muovendo il bacino avanti e indietro). Tutto questo per dire che le risorse umane sono una roba seria, e finché le qualifiche per reclutare esperti di HR sono queste, non meravigliamoci che guarderemo sempre la gestione del personale come il covo degli stronzi in azienda. Mia moglie, che è capo del personale come lavoro, è la prima a sostenere questa tesi, semplicemente per il fatto che quando dice dove lavora le reazioni sono sempre "Ah che bello, allora ti piace lavorare a contatto con la gente!" che è una cosa che non vuol dire un cazzo e soprattutto è inutile per quello che si fa. Ma sto divagando, creiamo la grande famiglia di Piazza del Gesù, amici, la famiglia DC!


Al primo posto abbiamo Andreotti. Tutto bene, Andreotti? Contento che non le ho fatto la gobba? "Non sono sorpreso: nemmeno Forattini, con tutto il suo talento, sarebbe capace di farmi più brutto di quello che sono." Andreotti, ma Forattini non ha talento. "Questo è un problema suo." Detto ciò, facciamo indossare a un Giulio molto longilineo e privo di cifosi un cardigan azzurro pastello compatibile con la definizione di "Giacca da Pervertito" data dai figli.

pervertito?

Notare anche come il segno zodiacale dipenda dalla personalità, il che la trovo una stronzata, ma oh, sempre meglio della geopolitica. Una ragazza con cui ebbi una storia fugace sosteneva che gli oroscopi fossero una scienza esatta perché gli astri agivano sulla personalità un po' come la luna agisce sulla gravità e quindi anche sull'umore (lasciamo stare il problema del parallasse nel disegno delle costellazioni, di cui ho già parlato). Io non eccepivo perché ero obnubilato dall'idea di sbunnare e feci sì con la testa. A questo punto mi chiedo cosa sarebbe accaduto se avesse iniziato a riempirsi la bocca di buzzword come "risorse geostrategiche" e stronzate lette su Limes. Boh, probabilmente sarei stato obnubilato lo stesso.


Dopo Giulio, il fidato scudiero Paolo Cirino Pomicino! O'Ministro non rinuncia al completo con cravatta leopardata anche fuori dai palazzi del potere. D'altra parte, con la tradizione sartoriale napoletana non si scherza! Ué! Certo, PCP è un po' appesantito "Fatt'i cazz' tua" mi sussurra. Perdincibacco.


Bassiamo da Bardenobe all'Irbinia, ed eggo giungere Giriago De Mida da Nusgo! Ovviamende gon la belle di golore berghé la barlada sdile Isaac George assogiada al bolidigo della magna gregia è sembre diverdende. Nodare ghe ho menzionado Isaac George ber due ardigoli di seguido. Ghe beraltro è sdado bure arresdado ber molesdie. Isaag George, indendo, non De Mida, eh.

Più tardi.


Inseriti il Coniglio Mannaro e il Rieccolo, il successivo inquilino di casa DC è Francesco Còssiga, il Capitano di Corvetta, il Picconatore: proprio per il suo essere il Presidente della Repubblica più Heavy Metal della storia d'Italia, mi sembra giusto farlo non dissimile a Undertaker quando smise il personaggio del becchino ma fece il biker. Ci avete presente? Fermo restando che il tizio che portava l'urna di Undertaker sul ring, "Paul Bearer", era in realtà Franco Evangelisti, quindi Evangelisti nella famiglia DC per stavolta non ce lo mettiamo, anche perché vogliamo tenere il numero magico di sette.


Insomma, abbiamo quasi completato la comunità dei sette nani (il paragone viene ovviamente in mente pensando a Fanfani), che però sono tutti maschi. Chi si occuperà di attirare la potenziale Biancaneve? Ma è ovvio, Giovanni Goria, il ministro più sexy che ci sia! La Barba! Che però qui può essere soltanto biondoplatino, cosa che rende il nostro ex Presidente del Consiglio nonché ministro delle Finanze, dell'Agricoltura, del Bilancio e del Tesoro (non tutto assieme, eh!) molto simile ad Abel Xavier, dimenticabilissimo ex difensore di Bari e AS Roma. Ora che la famiglia è al completo...


...decidiamo di comprare casa, o meglio di acquistare un lotto di terreno edificabile, approfittando del condono di Pompeo, per poi appaltare le costruzioni all'amico Gaio Voluseno.


E voilà! Il gioco comincia in pausa, con i sette re di Roma allineati di fronte al vialetto d'ingresso. Goria, che è l'addetto al rimorchio della famiglia DC, è già in maglietta per fare jogging mettendo in mostra i pettorali, a seconda delle necessità di partito si è detto pure pronto a fare il numero di Den Harrow con cui si deterge il sudore usando una monetina e lanciandola in mezzo al pubblico adorante. Questa storia me l'aveva raccontata un mio conoscente che fa il professore universitario e non accetterò ulteriori domande sull'argomento. Giulio guarda subito alla parte pragmatica della faccenda, perché se da un lato è importante mantenere un costume di parsimonia nel comportamento e nell'utilizzo dei beni; tanto più meritevole se non imposto e strettamente necessario, dall'altra parte c'è Cirino Pomicino che sta urlando "Uè Andreotti, stia senz pnzier c'a moneiprintèr goes brrrrr! Facimm' nu buc' int'o bilang' che tant' deprezziamm', ià su capo!". De mita scuote la testa e dice "La bolitica di oggi si fa goi brogrammi. Ma i brogrammi non gondengono la soluzione per la grescida di un Baese. La nascida o la rinascida di un Baese sta nelle barole. Berghé le barole gontengono le regole. E non esisde brogramma se brima non gi sono le regole." Tutti si addormentano tranne Forlani, che è un po' invidioso, perché a fare addormentare gli amici voleva essere lui. Ha una reputazione da mantenere, ecco.


Vabbè, cominciamo costruendo... un muro. Uno dice: le fondamenta no? Eeeeeeh le fondamenta, già avevamo ventimila simoleon, abbiamo speso un sacco di soldi per comprare il lotto, facciamo sta casa senza orpelli di troppo, che tanto qui mica arrivano i terremoti, siamo mica in SimCity! No? 


Terminato il perimetro, ecco il pavimento, a scacchi, così nel tempo libero si fanno gli scacchi a grandezza naturale. "MA IO A SCALAQUARANTA CON ANDREOTTI PREFERISCO GIOCARE, AIÒ" dice il Picconatore. "Stai calmo, Francesco. Appena ci portano un tavolo vedrai che ci giochiamo. Magari anche un bel biliardino. Anzi due, che uno lo devo mandare in Sardegna." Una porta e via che possiamo entrare...


...ma non prima di aver piazzato i letti. Che insomma, bisogna dormire, no? Fanfani è un po' irritato perché mettere letti matrimoniali in una casa di soli uomini è un po' come dare il contadino al contadino dopo aver dato la terra al contadino, e per questo, solo per lui, si decide di mettere il letto a dimensioni ridotte dei bambini. Beh, nel medioevo la gente dormiva tutta rannicchiata perché stando sdraiati dritti si rischiava il colpo apoplettico, così era la credenza. Solo per questo eh, mica sto prendendo in giro Fanfani per la sua scarsa statura, ecco.


E andiamo di cucina, con un banco ricoperto di fòrmica azzurrina e bianca, che è una roba che ti riconcilia con l'Unione Sovietica. Nomino l'Unione Sovietica e tutti mi guardano male. Ma insomma, i l compromesso storico, la non sfiducia, dai, su, siate un po' flessibili regaz. Comunque, lo spessore regolare è molto meglio della cucina modulare METOD, che per qualche ragione a me ignota è sempre troppo lunga o troppo corta di qualche centimetro. Magari le case svedesi hanno standard diversi. Poi metto pure una roba che mi pare essere una lavastoviglie, e invece è un tritarifiuti.


Beh, direi che ci siamo, no? Un cesso e una doccia a vista, che tanto come si dice, chi abita in una casa di vetro di certo non tira le pietre, no? E siccome vogliamo che questo sembri il regno della trasparenza, lo dipingiamo all'interno coi colori del cielo. Certo, c'era come alternativa la possibilità di dipingerlo come l'interno di una cassa da morto, ma a dispetto di quello che dicevano certi comici falliti tentati dalla discesa in campo nell'agone politico, la DC è viva e vegeta. Vegeta soprattutto, non nel senso di quel nano coi capelli dritti di quel cartone giapponese che andava di moda ai tempi, végeta nel senso che ai democristiani piace molto crogiolarsi nell'immobilismo dello status quo. 


Ups, abbiamo speso troppi soldi. Purtroppo, con grande frustrazione di PCP, la stampante di valuta corrente non funziona, quindi dobbiamo vendere una sedia per poter comprare un telefono vecchio stile, quello con solo la chiamata, che ci serve per... beh, fare politica alla maniera dei gesuiti, quella basata su connessioni personali, insinuazioni, minacce, eccetera. E anche per trovare lavoro, che qui nessuno caga palanche, eh. Però che bello risentire l'indimenticabile suonata al piano della modalità costruzione/acquisto.


E via, facciamo entrare i novelli sposi nella casa! La reazione è piuttosto schifata ai mobili, anche se nessuno sembra essere particolarmente arrabbiato per il fatto che fuori la casa non è intonacata. Mandiamo un democristiano a cercare lavoro. Uno si aspetta che sia Fanfani, perché fu lui a mettere il "fondata sul lavoro" nell'articolo 1 della Costituzione definita spesso come "più bella del mondo" da persone che non l'hanno evidentemente letta. E secondo me un grandissimo errore è stato quello di fondare la Repubblica sul lavoro. Ma sul lavoro di chi? E chi è disoccupato che fa, viene privato dei diritti? Ma soprattutto, come si può pensare che in un mondo che va verso la totale automazione del lavoro come probabilmente lo intendeva Fanfani, si possa fondare una repubblica su una cosa che potrebbe benissimo diventare obsoleta, nel caso in cui non siate robot? Posso dire che dubito che Fanfani giudicherebbe fare l'influencer un "lavoro"? Oh, magari al giorno d'oggi Amintore sarebbe un simp di Contrapoints tipo Uriel Fanelli (che saluto), ma non si poteva fondare la Repubblica su qualcos'altro, tipo chessò, lo stato di diritto, o la separazione dei poteri? Mah, no, probabilmente non suonavano così lapidari come "fondata sul lavoro". Fermo restando che molti fan del noto pederasta di Fucecchio che definiscono la Costituzione come "la più bella del mondo", manco hanno mai lavorato in vita loro. Il fatto è che certa gente si prende troppo sul serio tende a cadere in un malriposto senso della già menzionata oggi (è un caso, vi giuro: ammetto però che la parola fa ancora ridere 21 anni dopo che se ne parlò a proposito di Ode on a Grecian Urn di Keats al liceo) καλοκαγαθία: tutto ciò che suona bello e cool, dev'essere per forza giusto. 

In tutto questo, Amintore predica bene e razzola malissimo, perché resta a casa a grattarsi i coglioni mentre a lavorare ci va Cossiga.


Devo dire che la repubblica di Simlandia è molto più fondata sul lavoro che l'Italia, o il resto del mondo se vogliamo: per andare a lavorare c'è uno che ti viene a prendere, e non sei tu che devi spendere soldi tuoi per comprarti una macchina (se non ce l'hai) e la benzina. Quando ero molto giovane e disoccupato, un'azienda mi offrì uno stage non pagato, in cui avrei dovuto fare 80 km al giorno per avere il privilegio di lavorare gratis per loro. Io timidamente chiesi se almeno un rimborso benza c'era, e questi si misero a frignare che "C'è CrIiIiIIiIiIsI". Era il 2007, un anno prima di quando la crisi arrivò sul serio, e detto senza permalosaggine, spero che ora i loro dirigenti siano sotto il ponte della Bruciata a ciucciare i cazzi rugosi dei vecchi in cambio di spiccioli.  Detto senza permalosaggine.


La DC viene subito visitata dai coniugi Alberghini, che vivono nella casa stregata affianco e nella versione originale si chiamano "Goth". Che insomma, al tempo andavano pure di moda, adesso i goth non so se siano una sottocultura più rilevante. Come cambia il tempo, eh! La Morticia Addams dei poveri, Bella Goth, (viene da chiedersi se The Sims ha copiato dalla mormone che ha scritto Twilight o viceversa) in Italia si chiama Daniela Alberghini ed è una bellezza esotica per cui fanno ballare il cotonno nelle mutande tutti i Sim maschi e pure qualche ragazza. Per l'imbarco si manda avanti la Barba, Giovanni Goria, che subito intorta parlando quello strano dialetto che è il "Simlish", fatto di frasi in un grammelot così incomprensibile che ci puoi ascoltare quello che vuoi. Il mio amico Alessandro C. per esempio era convinto che parlassero un inglese assai accentato, perché riusciva a percepire la parola "Friendship". Mentre Goria lo butta alla Daniela Alberghini, suo marito Maurizio viene intomellato da Andreotti, che lo consola preventivamente per le corna imminenti dicendogli come, ahimé, più che il matrimonio rato e non consumato al giorno d'oggi sia di moda il matrimonio consumato e non rato. Maurizio, nome originale Mortimer Goth, subito fa la tessera della DC.


E niente, però ogni tanto Giovannone Terzacoscialunga si spinge un po' troppo in là con Daniela, che è sì una dark lady che indossa l'abito da sera rosso fuoco anche quando va fuori a portare via il rusco, ma in fondo è piuttosto pudica, un po' come la strega Elvira, e non appena Goria allunga le mani questa lo spinge via annullando del tutto i progressi fatti nell'amicizia tra i due. Molto bene! Mi sembra giusto! Che noi siamo da sempre contrari alla discretizzazione di grandezze continue! Che senso ha ridurre l'amicizia a un punteggio, dico io? Non ne ha proprio! Ed è per questo che applaudiamo...


...no niente, i rapporti umani sono sotto forma di punteggio, e inondando un sim di chiacchierate, il punteggio va su e si diventa amici. CHE PALLE! Lo so che non è facile digitalizzare i rapporti umani, ma almeno tenete tutto nascosto, dai. Ma si sa, sono sempre ben altri i problemi: tipo che Cirino Pomicino ha fame, e non c'è niente da mangiare perché abbiamo finito i soldi. Ops! Geronimo subito telefona alla Banca d'Italia per chiedere di accendere le stampanti, vedendo bene di camuffare la voce: patata in bocca, molletta sul naso, testa in pentola di rame, accento svedese, e PROoOoOnTi?

"Pomicino, è lei?"

 E niente.


Cerchiamo in vari modi di compensare alla tragica carenza di moneta corrente: prima Giulio intraprende una carriera in politica (perché esiste solo la politica, si sa). Poi Goria continua a intortare Daniela, che è ricca di famiglia e magari, dico magari molla Maurizio, gli prosciuga il conto in banca, e fa una sontuosa donazione alla Democrazia Cristiana. Beh, non impediamoci di sognare.


No, vabbè, dai, abbiamo capito che l'unica cosa da fare qui, per ovviare alla carenza di soldi, è urlare fortissimo verso il cielo "KLAPAUCIUS!" e così i soldi piovono, un po' come la manna. Oppure, se questa è la versione patchata, al posto di "Klapaucius" si urla "ROSEBUD", dopodiché si guarda verso lo schermo, si fa l'occhiolino e si dice "(Cit.)" che per certe persone è l'ultima parvenza di piacere nella vita che possa essere rimasta, quindi non togliamogliela. Siccome piove sempre sul bagnato, ora che abbiamo fatto in maniera equivoca un sacco di soldi, Cossiga torna dal lavoro che è stato promosso. Beh!


E niente, quando si vive in sette sotto lo stesso tetto, i ritmi circadiani tendono ad andare a puttane: Andreotti si accomoda sul letto dei bambini e sta a dormire ben poco, che meno di lui dormiva giusto Oreste del Buono, e nemmeno sempre.


Tutto questo mentre Fanfani legge il giornale, Giriago sda gergando di fare la doggia, e Goria vorrebbe pisciare, ma ops! Come si fa a pisciare se c'è gente che ci guarda? A un certo punto uno dice: "siamo tutti uomini, pisciamo assieme e chissene frega, no?" Ma no, non siamo solo uomini: siamo anche democristiani! Non sia mai che uno di noi veda il cotonno di qualcun altro! Potrebbe scapparci l'omosessualità, e finiremmo a dare il contadino al contadino! Alla fine si torna sempre lì. Ma più ci penso più faccio fatica a immaginare quale figura della DC fosse "in the closet", a parte Emilio Colombo. Mi sembra che attorno alla DC gravitassero figure uscite dalla Roma repubblicana, che quando arrivarono i vasi greci con le figure che si praticavano fellatio a vicenda e tutti i romani rimasero stupefatti dicendo "Ah salta fuori che si può mettere pure in bocca? Ma non sanno proprio più cosa inventarsi al giorno d'oggi!". Che a ben pensarci lo si capisce pure: un popolo che si sfonda di garum che cosa e ne fa del sesso orale? Il sapore è il medesimo!


Fatto sta che piuttosto che guardarselo a vicenda mentre si piscia, ci si piscia addosso. Molto più onorevole, per una casa piena di onorevoli. De Mita e Goria seppelliscono l'ascia di guerra facendo un'unica pozzanghera di piscio per terra. Come i Fremen di Arrakis, le loro acque si mescolano tra loro, in un segno di continuità tra la DC di un tempo e la nuova generazione (È un'ironia molto amara pensare che De Mita sfiora il secolo di vita continuando a fare il sindaco di Nusco, mentre il povero Goria, nel nostro universo, è venuto a mancare solo a 51 anni). 


Ok, pisciarsi addosso è una cosa che fa abbastanza schifo (grandi rivelazioni oggi in questa sede). Quindi tiriamo su un bel muro, vedendo di non farlo finire sull'alluce di Fanfani, e isoliamo il cesso dal resto della casa. Peccato! era una bella sperimentazione architettonica, l'open space totale: una nuova interpretazione del concetto di "monolocale". Ovviamente, niente antibagno. Roba da fighetti, quella. (Sto ovviamente rosicando perché la casa in cui non ho mai vissuto l'antibagno ce l'aveva, e aveva pure il cosiddetto "servomuto" a forma di omino col braccio proteso a tenere l'asciugamano).


Insomma, a forza di pisciarsi addosso questi simpatici vecchietti sono tutti sporchi. Quale migliore occasione di spendere i soldi appena arraffati comprando una Jacuzzi da mettere in giardino? Tutti nudi, eh, come il buon vecchio lemonparty.org (che non linko per decenza!) Che simpatici 'sti vecchietti!


E finalmente l'igiene torna a imperare in casa DC, ora che la doccia è finalmente isolata. Ma, Cossiga, ma per favore! Deve proprio lasciare la pozzanghera sul pavimento quando esce dalla doccia? Nessuna pulita al pavimento? E poi, che fa, lascia la tavoletta del cesso alzata? "Uh, un aereo francese c'era! Lasciò cadere l'acqua per sbaglio! Capito mi hai?"


E niente, la vita continua, ormai il baricentro della casa si è spostato nel giardino di Piazza del Gesù, piuttosto che in casa, che è troppo stretta. L'educazione, vediamo, è sempre ben rispettata: Andreotti, piuttosto che pisciare nella vasca della Jacuzzi, se la fa addosso. Sono gesti che vengono molto apprezzati da PCP e De Mita, chenel frattempo stanno parlando di tennis.


Sì, visto che è fuori che si è spostata la vita, dalle stanze grigie piene di fumo dove si fanno accordi sottobanco, un po' come accadde quando De Mita fece votare Cossiga Presidente della Repubblica al primo scrutinio, si va all'aperto! D'altra parte, i comizi si fanno all'aperto, e all'aperto circolano meno i virus. No?


E ora che in sede di comizio abbiamo un piano, un attrezzo da palestra, un flipper e un tavolo da biliardo: praticamente un oratorio in cui ricordare ai fedeli che nel segreto della gabina elettorale Dio ci vede, e Stalin no! Quindi invitiamo subito Daniela Goth, e so che vi aspettereste che la famiglia DC la accogliesse col coretto "Se tu vuoi l'assoluzione, baciar devi il mio cordone" per poi lamentarsi della cosiddetta "cancel culture", beh, spiace deluderVi, ma qui siamo in presenza di gentiluomini, che non farebbero male a una mosca, salutano sempre 

"Non è andata proprio così..."

Ok, ok, qualche uscita a sproposito PCP l'ha fatta verso Daniela, ma Andreotti certo no, nemmeno ForlYAHWHN, né Fanfani, figuriamoci De Mita, sposato con la ex segretaria di Fiorentino Sullo, e Cossiga è incazzato con tutti in maniera equivalente, non fa differenza. Chi resta?


Ah ma certo! Il playboy di casa DC! Giovanni "Guapparia", come fu chiamato da Forattini quando ancora non lo disegnava solo come una barba senza faccia. Non chiedetemi come faccia a ricordarmi di queste cose, ma tant'è. Finalmente, solo con Daniela, Goria può arrivare a diventarne amico. Sarà dunque vero che la regola dell'amico non sbaglia mai?


Ah, no! Qui l'amicizia è l'anticamera alla sbunnata, amici! O meglio, non si sbunna nella versione base ma con l'espansione "Hot Date" invece sì, e ci vuole il letto a forma di cuore che vibra. Quindi? E quindi i cuoricini appaiono sulla testa di Daniela e Giovanni! Quindi, si puccia il biscotto? Almeno si limona? No, per qualche ragione a me ignota si limitano ad abbracciarsi. Magari perché Daniela è impegnata e teme che le protuberanze ossee spuntate sulla testa di Maurizio rovinino la funerea carta da parati di casa Alberghini? Forse!


Bah, mi sono rotto le palle, facciamo la solita cosa che si faceva sempre, e cioè muriamo viva Daniela: la barba di Goria non è blu, ma pazienza. Sia anche chiaro che col cazzo che gioco a Phantasmagoria in questa sede. Non ci ho mai giocato, né ho mai avuto voglia di giocarci, a dispetto del fatto che fosse molto multimediale. Forse era dovuto al fatto che ero un cacasotto, ma più probabilmente le parti in FMV, dopo il "sense of wonder" iniziale di Megarace, avevano rotto il cazzo.

Più tardi.


Ah, niente, Daniela è lì esausta, affamata e che si piscia addosso. Dovrei aspettare che venga il Tristo Mietitore a prenderla, in modo da aggiungere una tomba al giardino? Beh, a voler fare bene si potrebbe ricostruire il cimitero del Verano con il vicinato, e far sì che Giulio chieda la mano proprio lì, tra i tumuli, all'amata futura moglie Livia Danese. Ma onestamente, tavò, cari amici. Questa era una cosa che poteva avere senso quando ci si dava una giustificazione per giocare con una casa delle bambole su PC: un po' come quando si stacca la testa alle Barbie delle sorelle o delle cugine! Ecco, ora non abbiamo un'immagine di viriltà da mantenere, né abbiamo più la morbosa curiosit--no, è che in realtà sto gioco è invecchiato malissimo e io mi son cacato il cazzo! Bene! Prossimo gioco.

È merda? Oh, beh, è invecchiato veramente malissimo, ma non graficamente, eh! Semplicemente non so che cosa ci fosse al tempo che continuava volerci far giocare, perché oggi non c'ho un cazzo di voglia di tirare avanti. E sì che pure all'università sia Genuflesso che io (ma Genuflesso nega tutto) avevamo fatto la famiglia col dipartimento di informatica di quel cazzo di atelier culturale di merda, quindi di tempo ce ne avevamo speso. E tutto questo senza fare machinima, come le ragazze a scuola con noi. Non lo so, cari amici! Il fatto è che non mi sono divertito manco un po'. Ecco. Mi spiace. In realtà non mi spiace per niente. Merda!

Ci rigiocheresti? No.

3 commenti:

  1. Non ho mai capito cosa spingesse le persone a giocare a questo gioco. L'unica ipotesi che facevo era che forse avevano una vita così vuota che gli piaceva viverne una migliore simulandola, ma mi sembrava un'ipotesi poco verosimile perché sarebbe stata comunque una vita troppo lontana dal reale. Ora tu scrivi che da ragazzo ci giocavi e non riesci a capire il perché: il mistero si infittisce, se non ricordi nemmeno cosa ti piacesse di sto gioco ! Sto gioco, nella sua evoluzione esiste ancora, e probabilmente sarà un multiplayer online (o come si dice ora "metaverso"), e tanta gente ci gioca. Resta un grande mistero... Qualcosa di simile avviene credo con "Animal Crossing" della Nintendo, anche quello un grande successo. Qualcuno che ci gioca può spiegare ?

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  2. dei vari sim giocai a sim city e sim earth. Credo che la ragione che spinga a giocare sia la stessa per tutti i vari sim, ovvero lo spirito tamagotchiano. E' una sorte di amore per il prossimo che ci fa affezzionare a quei pixel e prenderci cura di loro. Probabilmente qualcuno va anche oltre immedesimandosi un po' troppo nelle situazioni o addirittura facendo soffrire il proprio super-io pixelliano, in puro stile sadomaso. Detto questo a the sim non ho mai giocato manco una partita, così come altri simulativi del genere. Nel 2000 ormai avevo quasi azzerato le ore di gioco. Qualche anno prima però, a theme park mi divertivo parecchio a far vomitare la gente in giostra.

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  3. Non sono d’accordo che questo gioco sia per donne perché simula la casa delle bambole, piuttosto penso che questo gioco sia uno dei pochi ad attirare un pubblico femminile ma sia aperto a tutti. Io per esempio mi divertivo a fare falliti e pezzenti vari e sebbene il gentil sesso sia attirato dall’effetto casa delle bambole è possibile personalizzare il gioco e renderlo più variegato. A tal proposito penso sia opportuno menzionare il mercato delle vacche che questo gioco scatenò nel formato di espansioni e contenuti aggiuntivi sviluppati dagli utenti. The sims 1 cassava spesso per questo i sequel erano più robusti, ma a mio avviso questo gioco ha contribuito a creare quella mentalità che ti fanno il gioco vuoto ( a pagamento) e paghi ulteriormente per i contenuti aggiuntivi, mentalità tuttora diffusa nel mondo videoludico. Ci tenevo a fare le solite puntualizzazioni per poter meglio toccare e apprezzare la merda con mano

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