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lunedì 1 novembre 2021

Rebel Assault 2

"Nel paese degli orbi il guercio è re", mi viene in mente quando ripenso a questo gioco. Lo so che detesto proverbi e ogni forma di saggezza popolare contadina espressa sotto forma di motti di spirito testati per cent'anni da una commissione di saggi che, in questo caso, andava in giro a cavare gli occhi a intere popolazioni salvo uno che veniva accecato parzialmente, e verificare se quest'ultimo fosse nominato sovrano per acclamazione. Adesso che cosa c'entra tutto questo con Guerre Stellari ve lo spiego, ma è un po' legato alla mia storia personale, un po' legato al gioco in sé. 

Hail to the king

Cominciamo dalla parte di storia personale, vi va? Insomma, questo gioco lo presi originale, assieme a The Dig, in edizione economica "Edicola di CTO". Il negozio era gestito dallo stesso tizio che aveva il negozio attaccato alle Poste in cui avevo visto Need for Speed durante un periodo di astinenza ludica, e ora che ero sprofondato nella sfiga il negozio si era spostato alla frazione del Vecchio Paese dal nome abbastanza ridicolo. Ciò non mi impedì di passarci e di appropriarmene, sempre per lenire ol senso della sfiga che mi avvolgeva, e sopra stare 'sti giochi tutto il pomeriggio.

Questo fece sì che mi dimenticassi di fare un mio compito. Il compito di scuola direte voi? Ha! Bella cazzata! No. Si trattava di dover mettere su floppy disk delle foto di donne più o meno vestite (meno vestite che più, in effetti) che erano state convertite in PCX in modo da essere viste con VPIC.EXE e tutto compresso con ARJ. Trattavasi di foto che avevo trovato Dio solo sa dove e mi chiedeva insistentemente un ragazzo che frequentava il gruppo (la balotta) di noialtri sfigati che quando il sole non era ancora sorto prendevamo la corriera per andare alla Cittadina Altolocata Situata Adiacente L'Eccellente Capoluogo Con Hotel e Industrie Oligopolistiche (C.A.S.A.L.E.C.C.H.I.O. in breve) in cui si trovava il mio liceo.

Ecco, io nel 1996 avevo 14 anni, questo qui che chiedeva il pizzo sotto forma di foto di donne nude da vedere sul suo 386 SX andava per i venti. E quindi diciamo che gli veniva molto facile nel nostro gruppo atteggiarsi a quello più figo della compa. Molto facile, molto molto facile, e se provate a canterellare il bonci bonci bobobò di una vecchia pubblicità mi vedrò costretto a cacarvi nel frigo. Non ne sarò fiero, ma mi toccherà farlo, quindi consideratevi avvisati. Ma sto divagando.

Quel giorno venni meno al mio compito, e quando alla fermata del bus mi chiese perché, mi irritai e gli disse "oh ciccio mi sono preso The Dig e Rebel Assault 2, due videogiochi della Lucasarts nuovi nello stesso giorno, mai successo prima, c'ho perso un sacco di tempo e quindi non ho avuto tempo per procurarti il materiale per le pugnette, e sinceramente non c'ho manco avuto voglia, quindi fatti bastare quelle che già hai per oggi." C'è rimasto molto male e da quel giorno mi parlò molto meno di quanto non lo facesse prima. L'orbo aveva aperto gli occhi.

saga spaziale sbagliata, ma avete capito l'idea

Ed ecco così la prima spiegazione, quella applicata alla mia personalissima storia, del perché mi viene in mente quel proverbio quando penso a Rebel Assault 2. Per quanto riguarda il gioco in sé, beh, ci siete già arrivati, no? No? 

Ok Allora, vediamo di fare un po' di storia. Sappiamo tutti che cos'è un laser game, no? Uno dei primi, oltre che il più famoso di tutti, è Dragon's Lair: il genere si chiama Laser Game perché è basato su un laserdisc, che è un disco ottico enorme che conteneva un sacco di piccoli pezzettini di filmato. A seconda di come muovevamo il joystick, i filmatini venivano attivati, e attivando il giusto comando al giusto istante, il lettore di laserdisc passava a un filmato in cui si andava avanti con la storia, altrimenti il filmato in cui si moriva (e credetemi, si vedeva spesso). E via che si ricominciava, con due gettoni in meno, perché in sala giochi, i lasergame di quel tipo, con quella grafica così fica, costavano il doppio .

Un altro tipo di laser game sono quelli con le pistole un po' tipo il western Mad Dog McRee. Anche lì, una serie di filmati uno dietro dato che, a seconda di come spariamo con la pistola contro la schermo, attivano i filmati dei nemici che cadono per terra in maniera molto plateale, oppure è game over.

Questi giochi spesso venivano convertiti per PC con effetti oserei dire deprimenti: non essendoci la pistola si muoveva un mirino con tasti freccia o con il mouse, ottenendo così praticamente quella schifezza di Shooting Gallery con un Full Motion Video sgranatissimo. Non aiutava anche il fatto che i filmati di alcuni di questi Laser Game come Crime Patrol, uscito anche nelle edicole sotto la linea Big Games della Jackson libri, avevano una recitazione e soprattutto un doppiaggio che faceva venire il latte alle ginocchia. non ci credete? Agevoliamo il filmato.


Non male, eh! Posso dire con una punta d'orgoglio che questo gioco non l'avevo comprato quando lo vidi in edicola, ma avevo preso Jagged Alliance, che non funzionava finché non ho trovato la patch sul Silver Disk di TGM, ma anche da malfunzionante era comunque meglio di qualsiasi laser game, quindi nessun rimpianto. Ecco! Capirete che, questo ambiente un po' deprimente, basta fare uscire un gioco con uno straccio di filmati guardabili,  ed è chiaramente lo stravincente. Mettiamoci anche il fatto che si tratta di un gioco con il primo girato ambientato nell'universo di Guerre Stellari dopo il ritorno dello Jedi, dopo 15 anni di astinenza finalmente c'è un nuovo Guerre Stellari, e per giunta interattivo! E non dimentichiamo che George Lucas non aveva ancora sbarellato con i prequel, quindi era ancora avvolto da un'aura di infallibilità! Sarebbe stato fico pure come film (al netto della scarsa qualità di recitazione), come videogioco? 

(Ok, uno dice che non è proprio il primo girato nell'universo fittizio di Star Wars dopo episodio 6: ci sono stati pure i film sugli Ewok. Vero, ma concediamoci il lusso di dimenticarcene di quella palta, ok?)

La morale della storia è che nel paese degli orbi, il guercio è il re. Sigla!


L'omino della motherfucking Lucas! In realtà ora vi chiederete perché Rebel Assault 2 e non l'1. Beh, ok, non ve lo chiedete perché l'ho già praticamente spiegato: nel secondo episodio abbiamo del footage originale (ho scritto "footage", bella bro #tilovvo), nel primo abbiamo un'accozzaglia di filmatini riciclati dalla trilogia originale incollati male su roba in pixel art fatta male. Persino l'introduzione aveva l'omino della Lucas che appariva con effetti tipo copia craccata di Autodesk Animator, e un collage di filmatini dell'Episodio 4 pixellatissimi con una poco ispirata voce di sottofondo a narrare tutto, e senza nemmeno le scritte che scorrono. Come si fa, dico io? Qui, dunque, siamo più aderenti al canone: "Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..." (apparentemente i film sono ambientati tra i nostri 1700 e 1800, se stiamo a sentire le teorie di un fan estraneo alla fregna, ma poco ci importa).


E vai di fanfara di John Williams! Il titolo c'è, il fatto che siamo in un episodio II c'è (e oserei dire che concettualmente è pure meglio dell'Episodio 2 originale) e la trama banale e formulaica c'è pure: a Darth Vader (qui lasciato come Vader e non tradotto Fener) girano ancora i coglioni sbruciacchiati per la storia della Morte Nera e quindi le sta pensando tutte per far fuori quell'accozzaglia di scappati di casa che sono i Ribelli, che uno gli viene da dire che l'Impero Galattico è ungigante dai piedi d'argilla se si fa disfare da dei vecchi panzoni con la pappagorgia flaccida che volano sull'equivalente spaziale di una Fiat 132 Mirafiori.


Purtroppo non c'è la schermata che si sposta su uno Star Destroyer, ma si parte direttamente dentro una nave imperiale particolarmente asettica, molto più simile ai ritocchini in CGI della trilogia originale, che sarebbero arrivati solo nel 1997 che allatrilogia stessa. Ma oh, i set costano e le licenze di 3D Studio no. Capite dove voglio arrivare? L'unica cosa che temo è che Rebel Assault 2 abbia dato l'idea a George Lucas di fare le aggiuntine con la grafica computerizzata, ma forse no. Non basta un anno per pensare e per implementare cagate come la questione "Greedo shot first" che è una grandissima sega mentale perché con la vecchiaia Lucas si è involuto in un ritardato mentale che non ha un minimo di senso della nuance, in cui o si è tutti buoni o si è tutti cattivi. Ma non erano soltanto i Sith che ragionavano per assoluti? Boh! Gli attori principali sono tale Jamison Jones, tipico all-american boy con la faccia un po' da coglione, qui al suo debutto, che poi farà un'onesta carriera di attore non protagonista in soap opera e telefilm. Al suo fianco (ma non sono sicuro che ci arriverò) c'è Julie Eccles, nota principalmente per aver interpretato Irene, la segretaria esoftalmica ed esaurita di Indiana Jones nel terzo episodio, ed è la tipica bellezza stile Angela Lansbury, nata vecchia e con un po' di puzza sotto il naso, anche perché ha il naso tagliente in stile Thibaut Courtois. Tanto per dire, da così, nel primo episodio...

Il fatto che la pixel art di bassa qualità la facesse sembrare un uomo non aiuta
...a così:

"è omicidio."

Bah, sticazzi, tanto non ci arrivo, e vi spiegherò anche perché.



Intanto proseguiamo il giretto nello star destroyer, sempre ad altezza piedi. Perché? Poco importa, è appena apparso il nome di Hal Barwood! Già responsabile di Indiana Jones and the Fate of Atlantis, già produttore di "Il Drago del Lago di Fuoco", e sceneggiatore non accreditato di "Incontri ravvicinati del terzo tipo". È un peccato che abbia raccolto molto meno di quanto abbia seminato, perché insomma, l'ho sempre ritenuto un ottimo mestierante, probabilmente molto migliore del sopravvalutatissimo JJ Abrams, la cui sola opera degna di nota è "Filofax, un'agenda che vale un tesoro".


Comunque siamo ad altezza piedi perché alla fine stiamo seguendo uno di quei robottini a forma di trappola per topi con le rotelline sotto. Ma sti cazzi, avete visto un nome interessante tra i programmatori? È Aaron Giles, famoso per il suo contributo al MAME, e all'aver detto che la possibilità di giocarci, con il MAME, è solo un gradevole effetto collaterale. E sapete perché? Perché i nerd sono persone morte dentro che non sono in grado di divertirsi. Provate a giocare a un gioco di società con uno di questi, e morirete dentro pure voi.


E hop! Finita la carrellata, inquadratura sui piedi. Questo gioco risponde anche alla domanda "che cosa sarebbe accaduto se a girare Guerre Stellari fosse stato Quentin Tarantino?" Altra cosa: a che cosa serve essere ammiraglio se tutto quello che dici è "non fate nessun errore?" classico esempio di management codardo che anziché andare a difendere le proprie risorse con i superiori, va avanti con enormi cazziate verso il basso ed enormi leccate di culo verso l'alto. Certo, posso anche capire se sopra di te hai Darth Vader, il quale quando è incazzato con qualcuno lo strangola a distanza.


Il nostro ammiraglio, dunque manda giù a fatica ed entra al cospetto di Lord Kasko, non prima di essersi annusato sotto le ascelle con nonchalance, perché con il respiro profondo che c'ha Fener se arrivi ed esali puzza d'ascella fa ancora più fatica e inizia a tossire come quella cagata di cattivo che era il "Generale Grievous". Ce lo avete presente? Mamma mia che roba blanda.


Taac. Fener si gira (mi chiedo se non sia un filmato di repertorio dai film, visto che è lievemente più sgranato del resto. O magari è la compressione della gif animata) e l'ammiraglio (che si chiama Sarn) si caga subito addosso e con l'espressione di chi ha fatto una scorreggia "vestita" ed è in chiara difficoltà perché si sente un corpo estraneo nelle mutande, annuncia che in zona ci sono dei caccia ribelli, e lo squadrone sigma è in attesa del goahead, della greenlight, e insomma queste cacate da manager moderno.


"Attaccate i ribelli" dice Fener, mostrando così grande abilità di riflessione da un punto di vista strategico. Un po' come l'allenatore di una squadra di calcio che dice "andate in campo e fate gol", che è spesso superfluo ma insomma, ci può stare, molta gente è talmente presa dai dettagli che spesso si dimentica perché è lì.


Beh, nemmeno questa pattuglia di X-Wing sembra sapere perché è lì e infatti si autoconvincono ripetendosi tra loro che sono a controllare che non ci sia nulla di male fuori. Jenn è il nome della capa pattuglia, e insomma bene così, no? Ci può stare ogni tanto che si veda una pattuglia in cui non succede niente, no? Perché dobbiamo essere sempre alla ricerca della botta di adrenalina, dico io!


E insomma siccome non succede niente uno vorrebbe anche portare il culo in un posto più comodo (e meno renderizzato) di una carlinga di un X-Wing, ma Jenn è una #pignolinadellanerchia e questo fa innervosire molto il suo vice, il pilota Till, il quale fa notare a Jenn che DU, DU HAST, DU HAST MICH, no, scusate, volevo dire che Till non è felice di restare più del dovuto in questo tranquillissimo settore...


...tranquillissimo settore che si dà il caso che sia il famigerato TRIANGOLO DREIGHTON, che già il fatto che sia un triangolo dovrebbe rimescolare un po' gli animi. Ma come ho già detto in precedenza, George Lucas è totalmente indifferente al triangolo, dunque sì, ci sono vecchie superstizioni su storie di navi fantasma che lo attraversano, ma Till ci tiene a precisare che il triangolo Drei--SIE IST DER HELLSTE STERN VON ALLEN scusate, volevo dire che insomma, va bene le superstizioni e tutto, ma non si sa mai, cioè, non è vero ma ci credo, anche se con ironia, balbetta Till mentre gigioneggia a favor di telecamera. 



Dando una prova di recitazione subottimale, Jenn ridacchia del cacasottismo del solista dei Rammstein, ma la sua risata finta con occhi strizzati e pernacchietta ha vita breve, così come la stessa Jenn. Uno direbbe che è stato il suo professore all'Actors' studio a porre fine alle sue sofferenze causa livelli intollerabile di cagnismo recitativo, e invece sono le navi fantasma, che uno dice che se ne parla da 40 anni in questa zona, e parla che ti parla, Paolo Attivissimo non è mai riuscito a spiegarle, e quindi apparentemente ci sono. Ops!


E insomma ci sono perché era un grande esperimento. Un esperimento durato 40 anni, che per un proof of concept è un tempo incredibile e insisto, l'inefficienza la ragione fondamentale per cui l'impero è collassato. I ribelli sono stati soltanto un addizionale fastidio, ma erano al posto giusto, al momento giusto, e hanno avuto il culo di reclutare la persona giusta (il figlio maschio del Presidente Del Consiglio dell'Impero) per far crollare tutto sotto il peso delle incomprensioni familiari. Ah beh! "Come può vedere, Lord Vader, le unità hanno lavorato bene. Un grosso risultato, fantastico davvero" dice Sarn mentre un droide medico, fuori dall'inquadratura, gli sta rimuovendo due costole.


Ma siccome Vader è l'unico in tuta la galassia che abbia uno straccio di buon senso, tira fuori la legittima obiezione che sì, va bene il proof of concept, va bene il playground, va bene la sandbox e tutto quanto, ma porco cazzo, un po' di attinenza alla realtà, puttana miseria? Qui ci vogliono i risultati, accidenti! È come guardare una squadra che fa il cazzo di tiki taka per 44 minuti e al quarantacinquesimo finalmente mettono timidamente piede nell'area avversaria per calciare debolmente la palla tra le braccia del portiere. "Eh ma è il falso nueve", eh ma è la vera orchite, perché perdere tempo per ottenere lo stesso risultato che avresti con un bel lancio lungo per la spizzicata di testa di Kennet Andersson?


Vabbè. Qualche giorno dopo due tra le astronavi più insulse dell'intero universo di Star Wars stanno di nuovo attraversando il triangolo Dreighton. Bello comunque come hanno mescolato CGI e live action, anche come, a differenza di altri giochi con questa combo (*ahem* wing commander 3 *ahem*) l'inquadratura non sia fissa...


...anzi, Rookie One e il suo comandante sono stati filmati su una sedia di quelle tipo da rodeo, che ondeggiano e fanno venire il mal di mare a chi ci sta sopra. L'espressione di Rookie One è molto esplicita sul fatto che gli si sta riproponendo la colazione, mentre il suo comandante, che leggo che si chiama Kirby (come il patagoro rosa che mangia tutte le cose di un videogioco del super nintendo, sì) mantiene più una disinvoltura.


Siccome non dobbiamo farci mancare niente, riceviamo il messaggio di una nave mercantile che è... il Millennium Falcon! Ma qui siamo in un gaiden game, Luke Skywalker non esiste (e nemmeno Han Solo, per quel che ne sappiamo), e a bordo della Corellian Star (sospiro) c'è uno che sembra il tizio dalla faccia lunga che faceva Friends, che sta cercando di regolare la ricezione e la trasmissione un po' come faceva l'antennista del Vecchio Paese quando aveva cercato di migliorare la ricezione di E-Tv Rete 7, così da vedere gli speciali della televisione di proprietà di Gazzoni Frascara sul Bologna FC, comprese le telecronache del precampionato a Sestola (MO). Il tizio salì sul tetto, ravanò un po' con l'antenna, scese, attaccò un paio di strumenti e disse lapidario "Schìif." Nient'altro. Ma questa storia l'ho già raccontata, no?


Insomma l'antennista deve migliorare la ricezione e non riesce a comunicare correttamente, un po' come in certe riunioni su Zoom o su Teams in cui volete dire qualcosa di fondamentale e vi mettono a tacere dicendo "Spiacente, non riusciamo a sentirti, ma adesso andiamo avanti con la scaletta che siamo in ritardo" e voi avete perso l'occasione di dire qualcosa di utile e avete pure fatto la figura del coglione. Insomma, Kirby non rimane particolarmente impresso, né dal tentativo di comunicazione, né dal fatto che Ross di Friends viene ucciso dalle truppe imperiali (che in questo universo parallelo sono in grado di sparare decentemente). Oppure non ha capito un cazzo del messaggio. Sì, forse è quello il problema...


...non ha capito un cazzo perché dopo che la comunicazione si interrompe causa sopraggiunta morte Kirby dice "Va bene, stai attento". Che è un po' un mettere un fermino e declinare la responsabilità, come quando uscivo di casa e mia nonna mi diceva "Stai attento a tutto", e se mi succedeva qualcosa era colpa mia che non ero abbastanza attento. Rookie One si atteggia tantissimo (ma sta semplicemente facendo involontari esercizi di Kegel per trattenere la caccona importante) e tira qualche numero a caso per indicare la rotta da cui arrivano i TIE. Era necessario? Sappiamo tutti che in Star Wars (e pure Star Trek, per par condicio) lo spazio è bidimensionale.


"Sono su di noi". "Lo vorresti? Nei tuoi sogni!" ma no, non c'è la bellissima e coloratissima Cora Miles qui, anche se si poteva fare confusione, visto che come ho detto i due giochi li presi assieme. No, sono su di noi i Tie, che stanno arrivando con il classico urletto, che Lucas aveva scopiazzato dallo Stuka.


E via che si parte! Questo gioco è un "rail - shooter", con il nostro insulsissimo B-Wing che abbatte i TIE come se fossero moscerini. Voi dite "Ma non è mica facile abbattere moscerini" e avete ragione puttana miseria! Muovere sto cazzo di mirino è una roba incredibilmente difficile. Non ho un joystick a mano (sono del resto un uomo serio) ma con le freccette la lentezza è qualcosa che ti riconcilia con l'orchite, con il touchpad mi consumo il dito su quel cazzo di tappetino un po' come quando si cercava, alle elementari, di cancellare disperatamente una lettera sbagliata fatta a penna, e la tentazione di insalivare la gomma (o il dito) per vedere se veniva via era irresistibile, e a furia di grattare veniva il buco sul foglio, con il maestro incazzatissimo che ti umiliava mostrando il buco a tutti e strappava via la pagina con un impeto di violenza. (Molti miei amici hanno ancora traumi su sta roba). Non ho un thinkpad e non ho provato con 'sto gioco quello che un consulente SAP particolarmente viscido "il clitoride", quel piccolo joystick rosso che sta in mezzo a due tasti della tastiera. Che orrore.


Vabbè insomma sono andato a pigliare il mouse ottico dalla postazione di "home office" e alla fine riesco a falciare lo sciame di TIE, che evidentemente puntano sulla produzione di massa più che sulla resistenza, perché se basta un colpo di laserino per farli fuori tutto è molto più facile. Il livello finisce con Kirby che sempre scoglionatissimo ci fa i complimenti. 


Ah-ha! "I have a bad feeling about this!", inevitabile, inevitabile. Questo dà l'aggancio a Rookie One per tirare fuori le leggende sul triangolo Dreighton, e subito Kirby va in modalità Paolo Attivissimo e chiama Rookie One "webete". Ok, ok, ora, con tutta la stima che ho per Attivissimo, mi rendo conto che ho un po' esagerato con lo sfottò, paragonandolo all'uomo dal pene più piccolo d'Italia, Enrico Mentana. Scusa topone!


E hop, mentre Kirby sta perculando Rookie, ecco un laser out of fucking nowhere! La tensione si sentiva così forte che mi è pure partita la pausa del gioco, scusate. Comunque l'astronave con la forma di... di cosa, in effetti? Non lo so! Cioè, capisco che è molto futuristica ma a me onestamente fa cacare. Cioè aveva paradossalmente più senso quando design simili erano molto più futuristici, semitrasparenti e fatti in una CGI inguardabile in quella cagata di film che era Lost in Space. Ci avete presente? C'era un tizio di Friends (un altro) che all'inizio guidava una roba del genere e io avevo detto "Ehi, quello è il B-Wing!" e poi ero tornato a vedere la burrosissima Heather Graham, e l'altra attrice ragazzina che faceva la figlia intermedia di William Hurt e della tizia di Scientology con la bocca storta. La ragazzina in questione (che aveva la mia età o giù di lì) aveva la caratteristica di somigliare a una mia compagna di classe che era molto popolare in quanto aveva le tette abbastanza grosse per una primina. Il resto era abbastanza blando. Ma si sa, quando si è ragazzini non si ha la visione olistica.


Insomma Rookie One sta precipitando, e Kirby molto gentilmente ma sempre con una punta di scoglionamento, gli chiede come sta. Molto gentile, e anche divertente la risposta di Rookie One che è un onestissimo "va male". Eh beh, mi piace questa comunicazione cross-hierarchy (si potrà dire) in cui non ci sono tanti giri di parole. Proprio per questo Kirby ricorda a Rookie che esiste sempre la possibilità di eiettarsi. "Ah già non ci avevo pensato XD XD NO VABBÈ TROPPO CRINGE RAGA XD" dice Rookie One, che però questo gioco è del 1995, "Cringe" non si dice. Ok, immagino avrebbe detto qualcosa tipo "MEEEE VEZ CHE GREZZA CIOÈ OH" sì, già più plausibile. Intanto però ci siamo eiettati...


...e senza la coglionaggine di Rookie One a farlo sembrare meno coglione, Kirby diventa coglionissimo e viene fatto fuori da uno strano TIE a simmetria radiale (o almeno così sembra) mentre lui smanaccia in maniera scoordinata. Ah, dov'è finita la tua flemma, Kirby? Notate anche il nome del secondo capitolo, "La Stella Corellia", che è immagino la "Corellian Star" menzionata prima. Abbiamo già parlato male della CTO, no? Ok.


Rookie One, che è un coglione ma rispetto a Kirby ha il vantaggio di essere ancora integro, va a cercare a piedi il mercantile aiutato da una specie di Nokia 3310 (BRUSCHETTE, lo so) con il ricevitore GPS. In tutto questo, il pianeta in cui ci troviamo è caldissimo e la madre di Rookie One è diventata un fantasma della Forza per comparirgli davanti e dirgli "TOGLITI QUEL CASCO, NON SENTI QUANTO SUDI?" ma Rookie, che ha una anninovantissima riga  nel mezzo, preferisce tenere il casco perché a differenza della corrente culturale dei tabbozzi, non ha messo il gel e non ha paura di scompisciarsi i capelli, e quindi cascasse il mondo qui si tiene il casco, vaffanculo oh!


Poco dopo troviamo la Stella Corellia. Dove stai, stella stai, come lei, meno donna e un po' gay,
chi lo sa, tanto sei la mia stella stella stai, pensa tra sé e sé Rookie e nel frattempo gli è entrata in testa 'sta cazzo di canzone e ci pigliasse un bruciaculo se non riesce a togliersela dalla terra. Intanto due stormtrooper fuori dal complesso in cui la Stella Corellia è tenuta stanno autocompiacendosi che non c'è un cazzo qui, nient'altro che sanguisughe e topi. Dobbiamo dunque fingerci sorpresi che dopo questa ostentata sicurezza rookie one li fa fuori con un colpo di laserino? Devo fare la faccia sorpresa? Ecco la mia faccia sorpresa. (´⊙o⊙`;)


Ah, ecco, siamo entrati nel complesso e magicamente il gioco divetnta un altro sparaspara tipo Mad Dog McCree, o Time Crisis, o insomma avete capito, quelli in cui si spara e ci si nasconde. Certo, non è in prima persona, e non è compatibile con le lightgun, ma è un gradito cambiamento. No? 


No, perché quando ci nascondiamo sparisce il mirino e quando muoviamo il mouse da nascosti, il cursore si sposta senza che lo vediamo, e quindi dobbiamo immaginare come sarà quando ci gireremo. Non ci avete capito niente? Nemmeno io, e infatti trovo l'esperienza estremamente sgradevole.


Visto? Abbiamo pure cambiato ambientazione, con Rookie One che fa cucù agli stormtrooper da dietro una cassa. Nella seconda metà degli anni 90 il nascondersi dietro le casse era un po' la moda del momento, d'altra parte a breve avremmo avuto i giochi stealth, che ho sempre detestato con allegria: già erano in prima persona, quindi mi veniva lo schifetto, già erano tutti bui, quindi mi perdevo, e poi dovevo pure stare attento a non farmi vedere, io che muovevo un personaggio di cui non avevo la percezione fisica nello spazio, e che muovevo come se stessi guidando un ingombrante e goffo carro armato? Andiamo! Almeno qui Rookie One sappiamo bene dov'è, e ci aiuta anche il fatto che, coerenti con il canone del film, gli stormtrooper non sanno sparare manco p'ocazz.


Via, ne abbiamo fatti fuori abbastanza, e ora abbiamo pure la nuova ambientazione con feature aggiuntiva, possiamo scoprirci sia da un lato che dall'altro! Maial (come dicono a Ferrara)! Notare anche il dettaglio molto violento ma non cruento dello stormtrooper che cade sui cavi dell'altissima tensione, e viene disintegrato: d'altra parte lasciare che gli sprite si accumulassero sarebbe stato un gran casino. Porca miseria, che l'idea della disintegrazione sia stata fatta per ragioni tecniche l'ho capito solo ora, accidenti! E sì che la cosa mi aveva pure colpito al tempo.


Attento Rookie One! Sta arrivando il treno mannaggia alla Forza e a tutta la scamorza! SALTA CAZZO SALTA NON STARE LÌ A PESTOLARE COME UN COGLIONAZZO MENTRE SEI IN MEZZO AL PASSAGGIO NNNNGGGGHHHHHFFFFRRRGHGHGHGH

Poco dopo.


Seguendo il suo fidato cellulare e senza mai togliersi il casco, Rookie One riesce a trovare e a entrare indisturbato sul Millennium Falcon dei poverissimi. Molto bello anche lo stormtrooper che urla "Tu...fermo!" al mercantile che sta partendo, come se servisse a qualcosa, un po' come il dessò! che secondo mia nonna, urlato a chiunque ci minacciasse in qualche modo, lo avrebbe mandato automaticamente in tilt. Proviamo a uscire dall'hangar...


...ma per una volta gli stormtrooper hanno fatto il loro lavoro e quindi le porte del garage sono chiuse. E quindi? Che facciamo? Siamo bloccati? No, perché culo vuole che questo posto sia anche uno stabilimento minerario a cui si accede dall'hangar, e quindi Rookie One si infila nei [Capitolo 3: I] TUNNEL DELLA MINIERA!


Vi ricordate quando vi dicevo che non sarei andato oltre un certo punto? Bene, eccolo! Praticamente dobbiamo muovere la nostra navicella nei tunnel senza sbatterci contro, usando il mouse. Perché col cazzo che si fa il cambio di interfaccia durante il gioco! Si esce, si va nel setup, e si rientra! E comunque, già il fatto che per andare in su bisogna tirare in giù il mouse (posso capire la logica, ma è scomodissimo), fa sì che Rookie One voli come se avesse appena scolato una bottiglia di Petrus Boonekamp e ammetto che un po' lo invidio perché vorrei farmi un bicchierino di amarissimo che fa benissimo pure io in questo momento.


Pum! La Corellian Star mi scappa via da tutte le parti e finita l'energia parte il filmatino con il mercantile che esplode. Mannaggia! Però bello come si intoni all'ambiente in cui siamo esplosi, no? Molto meglio di Microcosm (ricordate?) che era precedente solo di due anni. Riproviamo, con poche speranze.

Diversi vaffanculi più tardi.


E niente, come si dice, occhio non vede cuore non duole. Rookie One esplode, finisce le vite, e vediamo la scenetta degli stormtrooper che non paghi di essersi fatti uccellare da sanguisughe e topi fanno finta di niente e associano al rumore del Millennium Falcon dei poveri che esplode un pezzo di roccia che si stacca. Uguale, eh! Ma proprio pari pari! Bah, ragazzi! Se i primi due livelli potevo a fatica sopportare 'sto gioco, ora mi sono bello che rotto i coglioni. Peccato, no? No, non direi. Prossimo gioco!

È merda? Sì, è merda. Ci avevo giocato a suo tempo e come tutti ero rimasto colpito dal fatto che fosse il primo vero film di Guerre Stellari dopo la trilogia originale, e infatti avevo poco dopo trovato le cheat per vedere tutti i filmati presenti sui due CD-ROM. Peccato che ci fossero le sequenze di gioco in mezzo! E quindi niente, è soltanto divertente da vedere, per quanto recitato di merda. Ma a parte Alec Guinness non è che nella trilogia originale gli attori fossero 'sti fenomeni. E sì, sto parlando anche di Harrison Ford, che con l'età è migliorato, ma nei primi Star Wars quando faceva le faccette era  veramente cringeworthy. Quindi è merda. Sì, un gioco della Lucasarts. Facciamocene tutti una ragione. Fatta? Bene!
Ci rigiocheresti? Rivedrei le sequenze una dietro l'altra, e forse lo farò, ma giocare manco se mi pagano. (Ok, se mi pagano bene, allora forse sì).


3 commenti:

  1. Il gioco me lo ricordo per la grafica, molto bella all'epoca perchè fatta tutta (?siamo sicuri?) di filmati inediti di star wars (o meglio riprese ad hoc). Per tutti gli appassionati era imperdibile. Poi il gioco si riduceva in una versione "migliorata" di un laser game qualunqe. Peraltro era pure corto, in meno di mezz'ora si completa tutto. Vero che i controlli non erano il massimo, ma non trovai cosi difficile giocarci. Bisogna dare atto che tutto sommato erano riusciti a riempire il cd da 650 mega con qualcosa che non fossero le solite tracce musicali su cd o filmati fmv buttati alla cazzo. Probabilmente se ci giocassi oggi, il gioco farebbe cagare come hai detto tu, ma preferisco tenermi il mio ricordo e non pensarci più.

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  2. A leggere questo articolo mi verrebbe da etichettare il gioco come "muffa" piuttosto che ​"merda".
    Comunque, sappi che mi hai "guastato" l'inizio della primavera che, da sempre, è uno dei (rarissimi) momenti dell'anno che attendo con spensierata letizia.
    Aggiungo a chiosa un "Boja Fàuss" pronunciato con rabbia!

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    1. Ah, ma magari avere il blog dell'Ex Videogiocatore come opera completa e finita è sorgente di gioia, no?

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.