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lunedì 23 dicembre 2019

Late Night Sexy TV Show

Piccola avvertenza: prima di cominciare l'articolo, ovviamente, visti i contenuti del gioco di oggi, mi sembra d'uopo dire che questo post non è proprio "Safe for work", per quanto le immagini osé siano piuttosto limitate, oltre che renderizzate in maniera plasticosa. Va anche detto che se sul posto di lavoro leggete l'articolo che parla di un gioco chiamato "Late Night Sexy TV Show" beh, sapete a cosa state rischiando di andare incontro. Grazie a tutti della cortese attenzione, si cominci pure.


L'ex videogiocatore
  

Le vacanze di Natale, a scuola, significavano principalmente una cosa: stare alzati fino a tardi. Già si sarebbe riuscito a vedere un film fino alla fine, con tutto che la prima serata, nei primi anni 90, cominciava alle 20:30 e se andava bene alle undici era tutto già finito. Chiaramente la Fininvest queste cose le sapeva e taroccava il palinsesto ad usum bambinetti. Poi l'implementazione lasciava a desiderare e nove volte su dieci ci dovevamo sorbire Fantaghirò, ed è anche questa la ragione per cui c'era un periodo in cui le mie coetanee si trasformavano in irrigatori automatici al cospetto del fenotipo "bel tenebroso coi capelli neri, lunghi e lisci" sullo stile del personaggio del "mago Tarabas".

quasi
Cosa che un po' ovviamente mi indispettiva, perché appena mi lasciavo crescere i capelli mi veniva l'afro, come già ho detto a proposito di un altro gioco fantasy che con Fantaghirò ha ben poco a che vedere, ma soprattutto perché Alessandra Martines attizzava veramente meno di zero. 
L'unico che la trovava sexy era il figlio di una cugina di mia nonna, successivamente passato a miglior vita dopo un'esistenza sregolata all'insegna delle droghe, delle auto costose e delle console rare. Da lui ereditai un Amiga CD 32. Sto divagando, ma non troppo. Il fatto è che a me e ai miei sodali di fantaghirò non ce ne fregava un cazzo (per quanto alla fine qualcosa guardassimo, badando bene di non rivelarlo agli altri) ma la cosa bella dello stare alzati fino a tardi durante le vacanze di Natale era per riuscire a vedere Colpo Grosso, che diamine. E qualche volta (poche, in realtà) ci si riusciva, deglutendo a fatica, e al ritorno a scuola si raccontava ciò che si era visto, esagerando spudoratamente perché tanto nessuno ti avrebbe potuto contraddire, salvo ammettere che forse ciò che si millantava di aver visto in realtà non era stato visto. Era un braccio di ferro psicologico che è un po' difficile da spiegare. Io quello che so era che la ragazza che mi piaceva di più non mostrava mai (almeno non nelle pochissime puntate che vidi io di straforo) le sue grazie al grande pubblico: non era una delle "cin cin" o come si chiamavano per quell'edizione, ma era proprio la prima valletta, quasi la conduttrice in seconda dopo Umbertone Smaila. Il fatto che scegliessi "la prima della classe" tra le ragazze di quella trasmissione la dice lunga sul mio bisogno disperato di primeggiare in ogni cosa, comunque.

In realtà a primeggiare era giusto lui

E insomma, quando sulle sfigatissime riviste di settore (circa 1993) saltò fuori che una software house italiana era in procinto di fare uscire questo gioco vagamente ispirato a Colpo Grosso, mi resi conto che mai e poi mai io, videogiocatore pezzente, sarei riuscito a reperirlo, anche solo per il fatto che non avrei trovato il coraggio di chiederlo. E dunque mi trovo ora a giocarci per la prima volta, soddisfacendo così un voglino del me stesso preadolescente con addosso i primi pruriti. Ebbene sì amici, questo è il periodo della catarsi. Sigla!


La Dynabyte, software house genovese, già nota per il tentativo di fare un adventure chiamato "Nippon Safes Inc." che aveva la grafica tendente al marroncino e che sembrava interessante. Più di un anno prima dell'uscita del gioco avevano sbandierato alle fecali riviste di settore (ne ho parlato qui e qui) il fatto che avessero acquistato una workstation Silicon Graphics per fare un gioco dalla grafica fichissima, rigorosamente con le donne nude. Una ricetta perfetta, praticamente. Lasciamo poi stare che quando il gioco finalmente uscì io stavo entrando nel periodo in cui i videogiochi li consideravo molto di meno, e al posto di Colpo Grosso c'era, su Italia 7, una trasmissione chiamata "Notte Italiana" condotta da Carmen Russo tosata da camionista, un moscissimo Ric di Ric e Gian, nonché il futuro condannato per possesso di materiale pedopornografico Augusto Martelli.

Però le movenze e la pettinatura sono ok, dai.
Insomma, dicevo, pareva una figata. Già era un gioco che simulava un quiz televisivo, come quel gran giocone di Lexi-Cross, poi c'erano le donne nude. Un gol a porta vuota, no? Teoricamente sì, ma come ogni tifoso del Bologna che si rispetti esulto per i gol solo dopo qualche minuto che è stato battuto il calcio d'inizio successivo. Cominciamo?


Avviso! Data la natura degli argomenti trattati, questo gioco è indicato per un pubblico adulto e dotato di ampi orizzonti morali, dice il gioco. Benissimo! Mi pare già di sentire quelli della Dynabyte che mi danno di gomito e dicono "belandi vedrai quanta figa". Io provo a immaginare il me stesso di 12-13 anni che si trova sta schermata davanti e deglutisce a fatica con la circospezione di chi teme che nel panopticon della casa del Vecchio Paese a un certo punto qualcuno spalanchi il portone senza annunciarsi dicendo "AH MA STAI TRANQUILLO CHE NON GUARDO" mentre fa l'esatto opposto.


Uhm. Interessante. Al posto del codice di protezione antipirata, il gioco ci chiede un appellativo per l'organo riproduttivo femminile. Beh! Potrei andare con qualcosa di classico, ma insomma, qui siamo raffinati e andiamo sul regionalistico. In un impeto di regionalismo meridionalista e un po' world-music à la Nino d'Angelo, uso la bellissima parola "Pucchiacchia" e... no niente, a Genova il napoletano non si parla. "Prova con qualcosa di piö conosciuto", risponde il gioco, che ha il problema delle accentate che affliggeva pure Hook. Io son pronto a inserire qualcosa di più comune, tipo "pataffiola", "fagiana", "ciorciola", "varpelosa" o "zanpiffera", ma no, niente, mi fa proseguire. Ah, boh.


Due istanze di puntini di sospensione, cari amici. La cosa mi puzza alquanto, dato che l'abuso di ellissi mi rende molto prevenuto. A proposito dei puntini leggo su wikiquote che raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto. Accompagna invece mezze ammissioni, spunti, sospetti, accenni, piccole vigliaccherie (non ho il coraggio di dire qualcosa, e alludo). Credo che la moderna mania puntinista – un morbillo, ormai – abbia una doppia origine: biografica (per i figli degli '50 e '60) e tecnologica (per chi è nato dopo)

E non sono in disaccordo, poi leggo che l'autore di 'sta frase è Beppe Severgnini e sono indeciso se prendemi a calci nelle palle da solo per essere d'accordo con Severgnini o se archiviare tutto sotto "un orologio fermo segna l'ora esatta due volte al giorno.


Entriamo nel camerino e ci accoglie una tizia in piena "Uncanny Valley"che ci accoglie in maniera non dissimile dalla ben nota "Pristine Mint" del già menzionato Lexi-Cross. Con la differenza che ha le tette di fuori. Oh, le censurerei anche, ma non ho tutto questo tempo, né tutta questa energia, e soprattutto è un orribile manichino in 3D. A dispetto delle workstation silicon graphics che la Dynabyte millantava di aver comprato, tutti i rendering furono fatti dal grafico Massimo Magnasciutti con la seguente macchina (incollo dal suo sito personale): 486 DX 33 MHz, 8 mega di RAM, 80 mega di HD, scheda grafica 2D Triton (?), schermo singolo da 14", copia crackkata di 3D studio DOS senza manuali.

E la workstation Silicon Graphics? Non era mai arrivata? Beh, la pubblicità è l'anima del commercio, si dice, e non dimentichiamo che i Dynabyte erano genovesi.  "Mi raccomando fatemi fare bella figura e siate spontanei!" dice la conduttrice, che si chiama Vera Cyntex, che è un bel nome che rende bene l'idea della REALTÀ VIRTUALE™ che tanto andava di moda nel 1994. Più nel 1993, direi, ma anche nel 94 teneva botta piuttosto bene. "Vera" in ferrarese è anche un modo per dire "maiala", ma non so se ci fosse qualche infiltrazione estense nella Repubblica Marinara.


Su invito di Vera e dei suoi capezzoli a spillo compiliamo la scheda di partecipazione, a proposito della quale il redattore di una fecale rivista di settore si stracciò le vesti dicendo di essersi divertito un mondo compilandola. Ok vez, ma c'è anche il resto del gioco. Se dai 88% a un gioco (che è tanto, anche se non ha il top score) basandosi sulla cosa per generare i personaggi, c'è chiaramente qualcosa che non va. Che nome diamo al nostro primo partecipante? Indovinate un po'...

*ronf*
...ehm, Presidente? Sveglia?   È il suo turno!


Ebbene sì amici lettori, Andreotti è tornato sul blog dopo una lunga latitanza! Che è successo nel frattempo? "Fondamentalmente, mi annoiavo" risponde lui, mentre con questa scheda effettivamente molto ben dettagliata descriviamo l'aspetto di Belzebù. Purtroppo il massimo degli anni che possiamo inserire è in doppia cifra, quindi ci fermiamo a 99. Già vedo il discutibile Adriano Panzironi che chiede la patch retroattiva a questo gioco in modo da poter inserire l'età fino a 120 anni. Eh, fosse solo quello il bug.


Mettiamoci un altro concorrente, via! Abbiamo andreotti, mettiamoci pure Cinghialone! Che oggi avrebbe soltanto 85 anni. Un giovincello, proprio. Potremmo metterci pure Forlani nel mucchio, ma il Coniglio Mannaro è così noioso che farebbe ammosciare i rating della trasmissione, e capite bene che in una trasmissione che ha "sexy" nel nome, l'ammosciamento non è una cosa tollerabile.


Ok, basta concorrenti. Facciamoci spiegare le regole del gioco, che qui ancora non ci ho capito un cazzo. Con la lingua fuori che pare una maschera del teatro greco, Vera ci spiega che quella cosa così incomprensibile e oscura come il concetto di Piacere, in questa realtà virtuale parallela, è stata quantificata in  qualcosa di misurabile con precisione: Il "FLUIDO COSMOSENSUALE" viene chiamato, e io non posso non pensare al "Mojo" di Austin Powers, e allo stesso tempo non posso esimermi dallo schiaffeggiarmi la fronte in preda al disappunto, perché ancora una volta siamo finiti a semplificare l'animo umano in una serie di punteggi discreti. Vaffanculo! Poi non lamentiamoci se trent'anni dopo dei disagiati su internet odiano le donne e pensano che per perdere la verginità sia sufficiente raggiungere il punteggio massimo di avvenenza fisica. Io avrei potuto essere uno di questi, e sì, sto dando la colpa a una mentalità che i videogiochi hanno contribuito a rendere mainstream. Frega niente se dicendo così vi sembro Calenda, me ne fotto! Ci sono cose che non possono essere rese con dei numerini, e provare a farlo è fuorviante, oltre che estremamente stupido.


Ma torniamo alla nostra realtà virtuale in cui siamo tutti manichini con un quantitativo finito e ben misurabile di fluido cosmosensuale. Il "Macguffin" su cui gira tutta la premessa del gioco è un macchinario chiamato Orgasmatic, che suppongo che sia un reprise del noto "Orgasmatron" di Woody Allen.  Tutto molto bello, ma qualcuno ci ha capito qualcosa? Io no. Andreotti? "Io posso solo pensare a quando Pio XII si lamentò con me sulla sconcezza di una copertina de La settimana Incom. Andreotti, mi disse, lo Stato è responsabile di questa stampa pornografica. Io gli chiesi se riteneva lo Stato ancora più responsabile del proprietario del rotocalco. Le azioni della casa editrice appartenevano al Vaticano. Quindi è sempre meglio pensarci un po' su prima di lanciarsi in giudizi perentori sulle cose."

Grazie, Andreotti, ma sono relativamente sicuro di non avere mai investito in azioni della Dynabyte, che si è sciolta 3 anni dopo la pubblicazione di questo gioco, quindi non capisco dove voglia arrivare. Qui si parla di una premessa estremamente stupida per fare un videogioco dal contenuto pruriginoso in modo che la gente lo compri proprio in quanto pruriginoso. Non capisco veramente il bisogno di tutta 'sta pagliacciata.

"Mi permetta, Ex Videogiocatore, ma lei non conosce i videogiochi."

Vabbè.


Fortunatamente, ci viene in aiuto Vera, che ci chiarisce lo scopo del gioco: accumulare fluido cosmosensuale del partner, per ottenere il massimo del piacere ed essere insignito del titolo di "Mister/Miss Karnazza 2000!" Che detta così mi ricorda certi inviti di miei ex colleghi di lavoro il cui fluido cosmosensuale era completamente esaurito, che trovavano piacere solo nell'andare a mangiare "carnazza" in qualche osteria in qualche sperduto paese, che faceva le fiorentine o il filetto. In particolare, quando si andava in un'osteria in particolare, c'era un mio amico che prendeva sempre il filetto al pepe verde e ogni volta tritava i maroni con il fatto che sì, il filetto costa un po' di più, ma li vale tutti. Sempre. Lo diceva sempre. Io confido che abbia recuperato un po' di fluido cosmosensuale perché se intorno ai 25 anni ogni volta che si andava a cena c'era sempre questa litania, non oso immaginare come si sia ridotto ora che va per i 40.


Ma sto divagando. Insomma sappiamo l'obiettivo ma questo come si traduce? Ce lo spiega Vera con quella che sembra essere un po' un'aggiunta dell'ultimo momento: per andare nell'Orgasmatic a scambiarci fluido col nostro partner, dobbiamo prima conquistarlo, scoprendo qual è la sua anima gemella e uniformandoci a questa descrizione di partner ideale. Bene, bambini, al mio tre: uno, due tre... VAFFANCULO! Eh no scusate, ma io capisco che in un videogioco bisogna semplificare ma quando mai si è riusciti a conquistare il cuore di una persona rinunciando completamente alla propria personalità e cercando di raggiungere asintoticamente un ideale irreale? Come dite? Quando l'altro è un narcisista? Avete ragione. Però capite che il messaggio di fondo qui non è sano. Io capisco che è solo un gioco eh, e un gioco di merda (spoiler) per giunta. Però si tratta di rinforzare continuamente credenze sbagliate e tossiche che minano l'approccio delle persone ai rapporti umani. Tantopiù se queste persone sono adolescenti, e come è noto, durante l'adolescenza non si è particolarmente lucidi. Vabbè! Facciamo i bravi che comincia la trasmissione.




La scena si sposta nel tipico appartamento a equo canone abitato da una specie ormai in via di estinzione: la famiglia della piccola borghesia. Un residuato di un'era precedente, con il marito dal posto fisso eterno e immutabile (salvo la piccola promozione) e la moglie probabilmente casalinga, perennemente bigodinata in vista di qualche grande occasione che non arriverà mai. Mediocri conservatori terrorizzati dal cambiamento, hanno votato DC per inerzia, salvo nel 1987 quando probabilmente hanno fatto la x sul PSI ma con timidezza e ritrosia, e poi tornare all'ovile. Il gioco è del febbraio del 1994 e i due cercano rifugio nella TV di intrattenimento dal marasma post-Tangentopoli facendosi così un'idea su per chi votare alle elezioni del 27-28 marzo. L'animazione che ci fa entrare nella casa dei nostri due couch potatoes mi fa pensare a quante notti il 486 DX del Magnasciutti sia stato a fare il rendering, e a quanto calore abbia prodotto (in joule).


"Elmer - dice lei - non crederai a quello che sto per dirti..." O almeno, credo che sia lei a dirlo, visto che la freccia del ballon non si muove mai e indica sempre un punto tra i due borghesi piccoli piccoli.

"Ma Moana, è l'ora del mio show preferito!" risponde Elmer. Ecco, non so come commentare il fatto che la pina fantozzi con il ghigno di chi ha avuto una brutta paresi si chiami Moana. Non so. Aiutatemi voi.

"Sei un pervertito perditempo che sta alzato a quest'ora per vedere quella svergognata di Virna Santex" risponde Moana che A) è alzata pure lei e B) sta chiaramente sbagliando apposta il nome di Vera Cyntex per farsi vedere superiore a queste cose nazional popolari che comunque guarda assieme alle amiche pettegole, come nota giustamente Elmer. Devo dire che a dispetto della punteggiatura svergognata e del game design approssimativo, i personaggi dei couch potatoes sembrano essere resi molto fedeli all'italianità. Bene così.


"Elmer, depravato - dice Moana mentre Elmer sta facendo un rilassante pediluvio - vuoi farmi cadere in tentazione con i tuoi mezzucci, tirando in ballo le mie amiche pettegole?"

Elmer si para il culo e intanto sghignazza tirando il sigaro, perché alla fine, gira e rigira, Moana la trasmissione se la guarda. Beh! Il dettaglio del pediluvio, comunque, è proprio bello. Alcuni anni dopo questo gioco avevo appena messo su la prima connessione a internet di casa ex videogiocatore, e mio papà, che in quel periodo aveva sempre le gambe pesanti, mi chiese di andare sul sito www.pediluvio.it per vedere se c'era qualche rimedio. Praticamente aveva inventato il motore di ricerca semplicemente aggiungendo vu vu vu prima e puntoit dopo il termine cercato. Mi fece molto ridere.


E finalmente inizia la trasmissione! Vera Cyntex presents a Dynabyte - D.E.F. TV production. Che vuol dire D.E.F? Non ci è dato saperlo.


La telecamera inquadra il logo della trasmissione, piuttosto confusionario, e partono i crediti. Mi piace molto come bitmaps sia stato scritto come "Beat Maps". Voluto doppio senso o semplice ignoranza dell'albionico? "È importante conoscere le lingue, ma bisogna saper bene quel che si dice" dice Giulio da dietro le quinte. "L'importante è spiegarsi in poco tempo e con poche parole" gli fa eco Craxi da dietro. Giulio gli serve un bicchiede d'acqua e Bettino, molto coraggiosamente, beve.


Intanto, tra gli applausi di un pubblico molto "low-poly", Miss Vera Cyntex scende sul palcoscenico seduta su un incrocio tra un'altalena e uno di quegli aggeggi da ufficio con le palle che si tengono in equilibrio. Io ne ho uno sulla mia scrivania, quello più semplice, con le quattro sferette che oscillano colpendosi a vicenda,  e quando qualcuno inizia a giocarci gli chiedo se gli piace giocherellare con le palle degli altri. Sì, l'ho preso apposta per quello. E no, non credo che la battuta sia originale. Sto divagando. In ogni caso, la Cyntex ha le tette di fuori e spero che questo aspetto stile barbie coi capezzoli non mi causi la censura. Se così fosse, ah uei ciò, è stato bello.


"Signore e signori...BUONASERA! Benvenuti a una nuova puntata del nostro show birichino!" Così ci saluta Vera con i suoi occhioni azzurri ben sgranati. Bettino pensa che se Late Night Sexy TV Show fosse stato trasmesso su Rai2, al posto di Vera ci sarebbe l'amata Ania Pieroni. "Però, Andreotti - mormora Cinghialone - certo che è proprio brava, eh? E pure bella, eh?" "È vero. La signora ha due occhi splendidi; specialmente uno" risponde Giulio.

"Siamo nel periodo delle rose chi me ne regala?" Eh? Che vuol dire? È dicemb-oh, già, per qualche ragione avevo settato la data su Dosbox a maggio. Oppure ci ho giocato a maggio e solo ora trovo il coraggio di parlarne? Chi lo sa.


La puntata di oggi ci è offerta dalo sponsor che è ... "Wosex industries vortici di vertici in 3D". Ora, non so se questo sia un inside joke dei ragazzi della dynabyte o il riferimento a qualche spezzone di cultura popolare, o Dio solo sa che cosa. Di certo è che non fa ridere, e la scarsità di punteggiatura rende il tutto ancora più tirato via. Beh, la smetto di fare il "pignolino della nerchia", come direbbe un sito nostalgista su cui non vedrete mai "Late Night Sexy TV Show" per il semplice fatto che non è mai uscito su Amiga. Avanti coi concorrenti! Andreotti, Craxi, Frank e Michelle. Scroscio di applausi e senza ragione particolare il pubblico scoppia in una fragorosa risata, rigorosamente senza punteggiatura. La mia compianta prof di italiano del liceo, Giovanna L., avrebbe detto che è un asindeto esornativo. Io che non sono professore di italiano dico che i testi di 'sto gioco sono stati scritti col culo, e lo dico serenamente perché so che a quella professoressa il mio blog sarebbe piaciuto, pur non avendo alcuna conoscenza sull'argomento videogiochi e a dispetto del mio turpiloquio.


Oddio è fantastico! Basandoci sulla scheda iniziale, Craxi e Andreotti somigliano davvero a Craxi e Andreotti! Sono basito. Frank invece indossa un completo con fantasia mimetica, oggi si direbbe tacticool, e diverse medaglie. Non sapppiamo l'orientamento sessuale di Frank, ma il fatto che ostenti una mascolinità ipertestosteronica appuntandosi alla giacca memorabilia militari, ci fa pensare che sia più interessato a Belzebù e a Ghino di Tacco che alla bionda alla sua sinistra. La suddetta bionda, Michelle, ha un vestitino in lana gros grain (pronunciato e scritto grogrèn da chi in famiglia aveva competenze sartoriali ma zero competenze linguistiche) cosi aderente che pare bodypainting ma con texture.


Il regolamento prevede che sia Andreotti ad aprire le danze! Sceglie la domanda Andreotti, tra 50 possibili argomenti. Ah! Dunque questo gioco è un quiz! In tutto questo non ce lo aveva detto nessuno. Come prevedibile, Giulio sceglie la politica, perché a dir suo, c'è soltanto la politica. Tra il pubblico Franco Evangelisti si sente mortificato.


La domanda di politica è in realtà... di storia. Uh. Sono un po' perplesso. Quale braccio destro di Hitler si fece paracadutare in Inghilterra per negoziare la pace nel 1941? Allora Heydrich no perché nel '41 era in Cecoslovacchia. Stalin, beh, ok. Restano Goring e Hess... direi Hess. E secondo Vera Cyntex, è sbagliato! (In realtà era proprio Hess). Giulio la prende con filosofia, ma gioca nervosamente con la fede al dito. Se avessimo indovinato avremmo potuto compiere un'azione, ma stavolta ci limiteremo a chiedere informazioni sull'anima gemella alla nostra vittima...


...che è Frank. Frank? Andreotti, si sente bene? La storia del dare il contadino al contadino? "Mi limitavo a rimembrare i tempi in cui ero ministro della Difesa. " Chiediamo a Frank qual è il suo disco preferito ma improvvisamente il gioco ritiene che abbia incastrato il dito sul tasto sinistro del mouse e passa velocemente la risposta di Frank. Oh, beh, tanto non era la nostra vittima designata.


Tocca a Cinghialone, che tenta la fortuna con una domanda sul gioco d'azzardo, alla stregua del noto supercampione di TeleMike chiamato "Santino Saltini" (sic!) che era espertone di casinò e simili. Ovviamente lo si ricorda perché, dai, che nome del cazzo è "Santino Saltini"? Comunque Craxi sbaglia la domanda e si lascia andare a un "Porca puttana!"
"Le reazioni scurrili come questa ci mettono a disagio - commenta Giulio - eppure ci ricordano che siamo umani".

Più tardi.


Tocca a Michelle, che indovina la domanda sulla cura del corpo. "Eia Eia Alalà!" esclama la bionda, che a dispetto del maglione rosso da pasionaria di Lotta Continua sembra più un'extraparlamentare vicina all'MSI (prima di Fiuggi, s'intende). Andreotti guarda Michelle e dice che in effetti gli ricorda un po' il maresciallo Graziani, e si sa, in Ciociaria non v’era famiglia che non avesse ricevuto da Graziani un piccolo favore, e oltre che pigliar voti, l'ex governatore di Libia e Somalia magari aveva seminato figli qua e là. Insomma approfittando dell'incombente pausa pubblicitaria, Giulio sussurra a Michelle che suo padre una volta aveva dichiarato "Ah, io non m’intendo di politica ma devo ammettere che se si è fatto opera di rimboschimento su queste montagne, su queste vallate, lo si deve a De Gasperi". 
"Ma se De Màrsanich - risponde Michelle - aveva detto che la DC è il nemico numero uno!"
"Tuo padre diceva che De Màrsanich è un coglione." Michelle tace, si deconcentra, cerca di raddoppiare il punteggio giocando in borsa ma siccome ha 0 soldi, fa una figura di merda. Per le domande sull'anima gemella si concentra su Frank, che è chiaramente gay ma a Michelle non importa, checché il suo padre naturale avesse parlato bene di De Gasperi, scambiare fluido cosmosensuale con un democristiano mai e poi mai. 
"E allora come mai non la butta a Craxi?" chiederete voi. Questa è un'ottima domanda, grazie per averla posta.

Poco dopo.


Pubblicità! Questo è un altro inside joke dei Dynabyte, la "Beera Bonna, la birra della Fillandia" La evocano un sacco di tempo e ogni tanto compare anche all'inizio del gioco al posto dei vertici di vortici in 3D. Magari qualcuno dei dynabye è stato in Finlandia e si è ubriacato con le biondine locali (che ricordiamo avere i lineamenti da bambolina, ma senza sprofondare nella uncanny valley in cui si trova Vera) e ha abusato dello stato di ubriachezza di qualcuna e se n'è vantato costruendo tutta 'sta narrative. Non lo so. Son di quelle cose che dovevi esserci per capirle.


Evidentemente anche la sciura Moana è stata in Fillandia con i ragazzi Dynabyte, che con la sua espressione perennemente ingastrita commenta senza sputare fiele che la Finlandia è effettivamente la terra della birra. Non so, io ho bevuto Kahru, Lapin Kulta, Sandels, Olvi, Karjala (la mia preferita), ma questa "Beera Bonna" no. E no, non ho manco mai bevuto la Koff, non so perché ma non mi ispirava. Non chiedetemi perché. 

Più tardi.


Bettino imbrocca una risposta e fa sua l'opportunità di fare shopping. Ora, lo shopping a che serve? Presto detto, in base alle domande che facciamo alla nostra potenziale preda, scopriamo qual è la sua anima gemella ideale e noi andiamo a comprare accessori e "enhancement" in modo da poterci plasmare a immagine e somiglianza dell'amante ideale del nostro oggetto del desiderio. Lo so, è solo un gioco, però vaffanculo.


La cosa bella dello shopping è che è estremamente scattoso, e pure bacato. Ora di bachi qui ne vediamo pochi, perché non possiamo comprare niente, dato che Bettino ha 0 dollari in saccoccia (d'altra parte, a differenza del PCI non prende soldi dall'Unione Sovietica). Quindi lasciamo perdere lo shopping e informiamoci su Michelle.


"Che puttanata di film piacerà mai a quel bidone di Michelle?" chiede Craxi con il tipico atteggiamento di "chi disprezza compra". Quegli sfigati che spendono miliardi per corsi di seduzione rapida chiamano questa tecnica "negging" (esiste pure l'articolo su Wikipedia, se non ci credete). Michelle, che ama l'uomo forte, va incontro a Bettino mettendogliela su un piatto d'argento: "Star Wars". Come a dire, se ti metti con me non hai manco lo sbattimento di dover guardare i film di Gondry. Ma a Bettino, che è una persona concreta, la fantascienza fa stracagare, e la lascia ai comunisti.


Quando però tocca a Michelle informarsi sull'anima gemella, chiede a Frank. Come lo vuoi il tuo partner? "Deve essere già sposato così ha un cazzo collaudato" risponde Frank confermando così ogni dubbio sulle sue preferenze. E via che parte la parte di intermezzo più realistica di tutto il gioco, e anche di diversi altri giochi: i commenti da casa. Elmer e Moana (ma non si capisce chi dei due visto il problema con il balloon) si lanciano in una fontana di fiele vomitato verso il teleschermo. "Che svergognata" "Guarda che brutta faccia!" "Sembra il ritratto di mio zio". Ora, penso di aver scritto da qualche parte che l'immagine che ho io del male è una vecchia che sputa veleno guardando la tv. Può essere davanti a un telegiornale, con l'odio fomentato dalla netflixpolitik all'italiana e dai vari esempi rigorosamente "cherry-picked" del fatto che il nostro mondo sta andando in merda. Può essere anche un varietà come il Late Night Sexy TV Show, con le vallette più belle, più di successo e soprattutto più felici di chi le guarda, che sono invariabilmente etichettate con un sibilante "Li lé l'è na putèna". Di questa gente è piena ogni famiglia. 

Queste persone sono la spina dorsale di ogni totalitarismo, non li vedrete mai con le uniformi e i manganelli, ma sono quella che Nixon chiamava la "maggioranza silenziosa" di chi tacitamente approva il male, e se non lo commette era solo perché è gente indolenta e codarda. Questa è la banalità del male, che non è stata capita dal 99% delle persone che vantano di aver letto Hannah Arendt. Questi sono nostri amici, parenti e colleghi. Non so sinceramente come trattarli, visto che Festinger ci spiega come mostrare i fatti a chi vive nella dissonanza cognitiva contribuisce solo a rinforzare la bugia che la gente dice a se stessa. Di certo, mandarli affanculo senza mezzi termini male non fa. E quindi un piccolo e timido plauso alla Dynabyte che cattura in tre schermate renderizzate con scarsità di mezzi quello che io chiamo lo spirito del Vecchio Paese.

Più tardi.


Il gioco sta andando avanti da un casino di tempo, con questo pattern: Quiz, se risposta esatta azione per aumentare i soldi e pomparsi l'immagine, domanda alla vittima dell'intorto. Moltiplicate tutto per quattro, break pubblicitario, si ricomincia. Tant'è che ora Craxi, che ha risposto bene su un'altra icona degli anni 80, la Thatcher, avanza di carriera (in politica, s'intende) per tirare su un po' di dindi. Poi chiede, di nuovo, a Michelle, il suo film preferito, che ora è "Ombre rosse". A Craxi piace il western? Non direi, direi piuttosto che è un riferimento al fatto che Bettino fino al 1985 ci aveva la falce e il martello nel simbolo. "Io ricordo" è il messaggio sotteso da parte della figlia segreta del maresciallo  Graziani.

Più tardi.


Tocca a Giulio! Risposta bene alla domanda di politica (perché si sa, c'è soltanto la politica), ringrazia la divina provvidenza e cerca di moltiplicare i suoi 340 dollari con la finanza. Siccome il gioco d'azzardo non è ben visto in un gioco in cui si parla di cazzi e di fighe, allora tentiamo di raddoppiare 170 dei nostri 340 dollari. Ora, a parte le battute sull'investire nei tappeti volanti che paiono tratte da un fumetto di Zio Paperone di quelli meno belli, c'è qualcosa di più tirato via dell'inserimento dell'elemento random 50/50 per inserire contenuto in un gioco? Per me, no.

Più tardi.


Vabbè, ora che abbiamo i soldi, andiamo di nuovo a fare shopping e... che succede? Alcuni prezzi sono andati tragicamente in negativo! Quello che significa è che sottraendo al nostro tesoretto un quantitativo negativo, meno per meno fa più e via! I soldi ci schizzano sopra le orecchie! Bellissimo. Passando dal frutta&verdura, il Divo Giulio commenta "Non è il cavolo che vale mille lire, ma sono mille lire che valgono un cavolo", perché i tarocchi di bilancio effettuati da Cirino Pomicino chiaramente portano l'inflazione a tre cifre. Ora che i soldi non contano più niente...


...possiamo comprare qualsiasi cosa basandoci sul cosiddetto "effetto Barnum": avendo tutto per tutti possiamo soddisfare qualsiasi potenziale preda. E già che ci siamo compriamo anche un po' di arnesi perspeziare un po' la vita di coppia, perché insomma, non si sa mai. Non so se abbiano effetto sul quantitativo di fluido cosmosensuale, ma onestamente è tutto talmente bacato qui che gli schemi sono praticamente saltati. "Nessuna regola è infallibile. Ci sono solo errori da non commettere." dice Giulio a proposito del prevedibile bug dei numeri interi che andando sotto un certo limite fanno il giro e vanno a +32767. Eppure questo bug è peraltro presente anche nel Gioco più Bello di Sempre (secondo me, s'intende), oltre che a essere tangenzialmente menzionato nella trama per una cosa non correlata.


Ciò detto, andiamo alla clinica di chirurgia plastica e andiamo a munirci di trapianti piliferi, cure ormonali, cure dimagranti, tette finte, e pure impianti melaninici, con nomi sconvenienti, oggi come allora (ma allora non si sapeva l'inglese a sufficienza per capire quanto fosse offensiva la cosiddetta "n-word"). Non so, ragazzi, mi sono un po' stufato. Ho perso il conto dei turni di domande, posso solo trascinarmi sperando che il regista Beppe Recchia decida che è finita.

Molto più tardi.


Arriva la pubblicità e finalmente uno spot diverso dalla solita "Beera Bonna della fillandia". Un detersivo. Super Blanco, dice la confezione, Super blando, dico io. Passiamo ulteriormente avanti.

Ancora più tardi.


Stacchetto musicale! Da notare che il gioco non pare avere musica di sottofondo, ma questa potrebbe essere dovuta all'incapacità mia di configurare la scheda audio in modo che Dosbox la riproduca. L'organista dello stacchetto è uno strano automa con una testa a...uhm. Che cos'ha sulla testa? Sembra una cupola ad arco a tre centri, con disegnata sopra una "blackface" tipo il cantante jazz della pubblicità della Tabù. A me pare che abbiano preso il prendibile dalla directory dei rendering del 3D studio craccato del Magnasciutti e lo abbiano infilato nel gioco. Comunque, finito lo stacchetto del blackface meccanico che esegue 4'33" di John Cage (che non è quello di Mortal Kombat) finalmente qualcosa si muove. Il conquistatore è Andreotti, il conquistato è Michelle. Come li abbiamo scelti? Non si sa! Punteggio? Soldi? Andreotti è il più simile all'ideale di anima gemella di Michelle grazie agli ammenicoli comprati? Boh.


  L'orgasmatic si accende, aprendosi a mò di sipario (o di avete capito) in modo che i concorrenti ci si sistemino, e una parodia di BIOS ci fa capire che la potenza di calcolo della simulazione di sesso creata dai porconi della Worsex Industries non è qualcosa che ha badato a spese, a differenza del 486 DX del povero Magnasciutti spacciato per workstation Silicon Graphics.


Michelle e Giulio si sono infilati nella macchina infernale, Vera ci invita a metterci comodi tenendo a penzoloni e l'orgasmatic si chiude a mò di cozza, non prima che Giulio abbia detto "Più conosco certe gentili signore, più comprendo il fascino del celibato ecclesiastico". Si riferiva a Michelle o a Vera? Onestamente non mi importa.


Ed ecco l'interfaccia dell'orgasmatic. Possiamo scegliere delle "posizioni"? che valgono un tot di fluido ciascuna. A ogni "posizione " è associata una domanda, e se la becchiamo, il fluido cosmosensuale passa a noi. Immagino dovremo ciucciarlo tutto a Michelle. Immagino. Comunque, per solo 4 qualcosalitri di fluido cosmosensuale, Vera ci chiede chi è la sorella di Moana Pozzi. Sarà mica Moana la casalinga inacidita che ci guarda da casa? Ovvio che no, è "Baby Pozzi". Esatto! E così veniamo premiati con l'immagine di due orridi manichini che si scambiano lingua l'un l'altro mentre indossano l'interfaccia VIRTUALITY™.


Ok, sapete che c'è? Come si dice nel poker,  ALL IN! Puntata massima. La prima domanda è "quale dei seguenti preservativi non è in commercio?" Presto detto: permeabile! "Gli anticoncezionali sono condannabili. Ma se ne avessero fatto uso i genitori di chi sta parlando…" Mi scusi, Andreotti, ma sta parlando di me? Giulio non risponde.



La domanda successiva è chiaramente a caso. Il dottor Cazzavitis sostiene che la fantasia preferita delle donne è quella di essere brutalizzata in una cabina del telefono. In che percentuale le donne hanno risposto così? Boh! Sarà che le cabine del telefono sono un relitto dell'antico passato, quindi mi tengo basso a 33%. Ma la risposta è errata e ora tocca a Michelle infilarsi un bello strap-on e brutalizzare Andreotti. Tutto d'un tratto l' "Eia eia alalà" detto precedentemente dalla bionda assume un tono molto più inquietante.


E insomma, Michelle piano piano si appropria dei fluidi corporei del Divo Giulio, e alla fine... e alla fine...


...il gioco esce al DOS senza dire niente. Non so se la Dynabyte voleva risparmiarci gli occhi dalla visione di Andreotti sodomizzato dalla figlia segreta di Rodolfo Graziani  o se questo è l'ennesimo bug che si aggiunge a una pila di schifezze che mettono in evidenza quanto la Dynabyte avesse mandato in produzione una versione "beta". Oserei dire che è un peccato, ma detto tra noi, lo è sul serio? Forse il me stesso del 1994 avrebbe sperato in una maggiore qualità per un gioco dal tema così pecoreccio (e magari qualche immagine sconcia in più dell'inquietantissima Vera Cyntex). Il me stesso del 2019, invece, si sente completamente drenato del suo fluido cosmosensuale e chiude tutto. Prossimo gioco!

È merda? Sì, è merdissima, è stramerda, non è neanche una beta, è un work in progress, un sacco di cose sono state lasciate a metà, dalle frasi dei dialoghi alla programmazione in generale (non parliamo della parte dello shopping). Magari esistono altre versioni patchate, eh, non lo escludo, ma 'sta roba è completamente ingiocabile. Alcuni piccoli lampi di "genio" (e uso un eufemismo grande come una casa) ci sono (le reazioni degli spettatori) ma sono rese malissimo. Quindi merda, senza appello.
Ci rigiocheresti? Se mi proponessero di vedere la versione patchata, forse proverei quella. Forse. Forse? Nah, ma chi voglio prendere per il culo.

4 commenti:

  1. Era su floppy sta roba? Strano che non abbiano provato a venderla cavalcando l'onda della multimedialità appena usciti i CD.

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    1. Mi pare che fosse su floppy. O se è uscito su CD, penso che in più avesse solo tracce audio (che effettivamente non sono riuscito a far andare su floppy). Non credo che il 486 DX del povero Magnasciutti avesse la capacità di renderizzare roba Full Motion Video.

      Tieni anche conto che 'sto gioco è stato in development hell per un casino di tempo, penso l'avessero già annunciato a inizio 93, quando ancora non si capiva bene dove si volesse andare a parare con quei robi tondi e lucidi.

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  2. :D di la verità... MA QUANTO TI E? PIACIUTO QUESTO GIOCO al punto da perderci immagino N ore nel provare a giocarlo e scrivere questo ARTICOLONE che, diritto di critica per diritto di critica è di una PALLOSITA' INFINITA!!! Ho fatto la lettura veloce saltando 9 righe ogni dieci :D

    Se pensavi di avere fatto una cosa ironicam,emnte belliffffima mi sa che ci devi rirpovare!

    Comunque GRAZIE!

    NOn ho mai avuto tempo di tirare giù le screeenshots del goco, quindi le ho prese da qui!

    FIRMATO:

    MASSIMO MAGNASCIUTTI
    quello che nel 1994 fece sta grafica su un 486 66mhz!

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    1. Mitico! Che piacere avere il tuo commento qui! Vorrei risponderti per bene chiarificando un po' di cose:

      - Sono ben conscio della pallosità infinita di quello che scrivo, roba che il compianto G. Civolani chiamerebbe "articolesse". Però immagino sia una forma di sovracompensazione al fatto che per lavoro mi trovo a cercare di sintetizzare concetti complessi in slide di powerpoint per ritardati mentali a dirigenti dall'attention span di un bruco.

      - Niente ironia, io sono una persona serissima (e anche molto noiosa). Tutto questo blog è un esercizio di catarsi che serve a esorcizzare un'infanzia segnata dai troppi videogiochi, avuti o soltanto desiderati poco importa. È un'opera di decostruzione la mia.

      Detto questo:

      Per me sei veramente un eroe, che fare quella grafica con un 486 con una copia craccata di 3D Studio 2, con la fecale user-friendliness che lo deve aver contraddistinto (non l'ho mai provato, guardai solo i tutorial "Crea con il tuo PC" deagostini) è un'opera degna di imprese d'altri tempi. Tutto questo con i publisher che si sono bullati con le riviste di aver acquistato workstation SGI, roba che deve aver portato le aspettative lievemente in alto. Posso solo immaginare il numero di "preghiere di segno negativo" che hai lanciato durante la produzione della grafica, che per l'epoca è veramente eccellente. E pure il concept, decisamente originale, tutto rovinato da un'implementazione fatta veramente coi piedi.

      Penso che al posto tuo avrei lanciato il 486 dalla finestra come nella vecchia sigla di Mai Dire TV. Grazie di aver postato e grazie di aver contribuito questa pietra miliare del weird italiano!

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.