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lunedì 29 aprile 2019

In Vacanza con Sylvia

Ammetto che al gioco di oggi ci ho pensato un bel po' prima di scriverne. Come lo affronto? Ci metto Andreotti per sdrammatizzare nonostante tutto? Mando tutto in vacca? Mi piango un po' addosso e della sfiga totale in cui mi crogiolavo durante gli anni in cui questo gioco uscì? Mento a me stesso e a chi mi legge inventandomi un'adolescenza perfetta in cui conquistavo femmine e vincevo duelli a suon di #stacce? Onestamente, non lo so. L'unica cosa che penso si possa fare di fronte a questo dubbio è fare ciò che ho tentato di fare, senza successo, in diversi altri articoli. Telefonerò al me stesso adolescente, alla fine degli anni 90.

Telefono rigorosamente bianco, stile Rossano Brazzi
In genere trovo occupato per via delle fluttuazioni quantiche nell'attraversamento del continuum, oppure perché al tempo mi collegavo a internet ed era spesso occupato, oppure per ragioni che non riesco a cogliere del tutto, probabilmente il passaggio dal Voice over IP al classico doppino analogic- ehi! Dà libero!


Pronto?

Ehm, salve. È in casa l'ex videogiocatore?

Sì, sono sua mamma. Chi devo dire? 

Uhm. Ecco, bene... dunque... un attimo eh.

*CLICK*

(Devo studiarmela meglio. Riproviamo con una strategia differente.)

Si pronto?

Buongiorno signora [cognome della mamma dell'ex videogiocatore]. Il mio nome è Espedito e la chiamo per conto di Infostrada per proporle una convenientissima offerta per la sua telefonia fissa.

Un istante che le passo mio figlio che lui è quello che in famiglia capisce le cose.
Grazie signora.

Pronto? (Porca vacca mamma lo capisci che son tutte fregature?) Guardi che non sono interessato, andiamo già bene così, abbiamo la flat, grazie eh, e poi sono minorenne, non è che posso prendere decisioni io, parli con mia madre che mio padre è al lavoro e insomma

Giovane ex videogiocatore! Ascoltami.
E insomma mi sono rotto le palle di queste offerte  e ehi un attimo, com'è che sa il mio nome?

Presto detto, giovane ex videogiocatore, io sono te ma DAL FUTURO.

Ah sì? Di tutte le stronzate che ho sentito per vendere fregature alla gente questa è originale...
(Non mi ricordavo di essere così scettico, devo dire.)

...ma  se veramente sei me, a che cosa sto lavorando ora?

Se "Lavorando" vuol dire  fare qualcosa per guadagnare vile danaro, non stai facendo nulla. Se invece intendi dire "su cosa stai perdendo tempo", beh, a parte sciogliere il lettore cd-rom con PC Calcio 5.0, mi sa che stai facendo la transizione tra fare giochi in Turbo Pascal che vedono come protagonista il bidello del tuo liceo e giochi in RPGMaker che vedono come protagonisti i tuoi compagni di scuola (non di classe, in classe tua è pieno di stronzi senza senso dell'umorismo). In ogni caso nessuno di questi prodotti ti darà la popolarità che speri, né ti "troverà da far bene", se intendi quello che voglio dire.

...oh.

Ora, stai zitto e ascolta bene quello che ti dico, giovane ex videogiocatore. Se non sbaglio, hai preso qualche tempo fa la fecale rivista di settore "K", e c'era pure un CD-ROM incluso, giusto?

No, non era incluso, era separato, ma sì, era un gioco completo, costava poco.

You get what you pay for

 Sì, "In Vacanza con Sylvia". Sylvia che prende il nome dalla finta redattrice femmina di K che risponde alle lettere salutando con "Kisses".

Ah, è finta? Oddìo, beh, c'era da immaginarselo, non esistono donne che se ne intendono di videogiochi. È così anche nel futuro? 


No, ma la cosa non mi tange minimamente: c'è una ragione per cui mi chiamo "ex videogiocatore", no? Comunque, Sylvia è l'invenzione redazionale della seconda vita di K, dopo che il marchio fu tolto allo Studio Vit di Riccardo Albini (quello del Fantacalcio) e passerà al gruppo EdiProgress di tale Roy Zinsenheim. Peraltro con la moglie di Albini ci ho pure lavorato qualche vita fa.

Hai lavorato, o meglio lavorerò in una rivista di settore? Figatissima! Quale quale?

Nessuna. La moglie di Albini è in tutt'altro campo.

Ah ma che merda. E coi videogiochi niente fortuna, e le riviste di settore niente, che fallimento che sarò. Basta, non voglio sapere più niente, ora metto giù.

NO! DEVI STARMI A SENTIRE E FARE QUELLO CHE TI DICO. Infila quel cavolo di CD e fai partire quel cavolo di gioco.

Ok. Ma almeno poi mi darai delle soffiate su qualche scommessa sportiva o investimento da fare?

Forse. E ora sigla!
Sigla?

Taci.


K Games! La rivista in mano alla Edi progress cercava di compensare all'inesperienza (e alla scarsa qualità) dei redattori con altre cose, tipo appunto i giochi originali pubblicati sotto il marchio K. D'altra parte, quando veniva recensita roba tipo Alien Rampage o i giochi della Microforum con voto "CAPOLAVORO!" "FANTASTICO!", da qualche altra parte dovevi andare a parare. Siccome il videogiocatore medio è un incredibile morto di figa allora la redattrice finta aveva avuto un discreto successo, e quindi era inevitabile che il primo gioco della serie unisse il marchio K alla giovane donzella virtuale.
Comunque non è vero che sono un morto di figa.

Vogliamo parlare del tuo attuale successo con l'altro sesso, che ti spinge a creare videogiochi nella speranza che qualcuna ti trovi affascinante per questo?
 ...beh, ma mica solo per quello.

No, forse no, ma l'errore di base è che tu cerchi il riconoscimento con degli atti concreti. Devi imparare a fregartene e soprattutto smettere di credere che sia tutto un enorme do ut des.

Vorrei crederti, ma  l'evidenza è contro di te.


"Come conquistare la vostra dream-girl in un'adventure sexy e romantico sull'Isola Virtuale". Già un'adventure con l'apostrofo è qualcosa di sconfortante., e vabbè. L'Isola Virtuale... Beh, è il 1997.

Veramente la Realtà virtuale è passata di moda diversi anni fa, eh.

Sì, ma guardando al passato si tende a fare un pinzimonio di ricordi in cui tutto quanto è mescolato alla meno peggio. Per esempio, nel 1997 Fabio Fazio si straccia le vesti per tutto ciò che è "ANNI 70", giusto?

Boh.

O era il 1998? Io ricordo Claudio Bisio che ne faceva l'imitazione a Mai Dire Gol. Sta di fatto che Ivan Venturi, a differenza di altri sviluppatori di videogiochi qui presenti di cui non farò il nome (spoiler: è lo stesso che ho io, ma non sono io), la gnocca sa bene come è fatta, e quindi ci propone un gioco in cui si deve intortare una ragazza (la sovramenzionata Sylvia), senza ricorrere al "Do ut Des" tipico dei giochi adventure, di cui ho parlato qui.
Non si apre.

Eh no, dovrai aspettare una ventina d'anni per leggerlo. Ci vuole pazienza.
Una ventina d'anni? Scusa, tu in che anno sei?

Duemilaediciannove.

Quindi hai...o meglio ho...37 anni! Oddìo, come Vierchowod! Ma sei un vecchio! Come se non ce ne fossero già abbastanza al Vecchio Paese.

Non sto più al Vecchio Paese, per tua informazione.

Questa è una buona notizia.


Farò finta di non aver sentito. Ecco, il gioco successivo è "Formula One Eagle", che è uno strano ibrido tra uno strategico di formula 1 e un adventure, ed ovviamente ci rigiocherei ma è introvabile. Molto meglio il terzo episodio, "Big Match", sempre un adventure (senza apostrofo) in cui si interpretava l'allenatore di una squadra di calcio in ritiro prima della finalissima. Introvabile pure quello sennò ci avrei già giocato.


Ed ecco la schermata del titolo! Bonus: tette! Tieni le mani a posto tu.

Ogni velleità di arrapamento viene spenta dall'uso ignobile della palette nel fade-in e nell'animazione del testo.

In effetti.  La tizia popputa con il costume intero giallo (in realtà è body painting) ci guarda con occhio languido da una spiaggia paradisiaca Sarà la titolare Sylvia? Lo scopriremo!


"Ciao amico! Oggi per te sarà una bellissima giornata! Perché? Perché ti trovi sulla stessa isola di Sylvia, e non dico niente sulle sue amiche Tanya e Christine". Ma nel 1997 avevano tutte dei nomi così idioti le adolescenti in Italia?

No, non che io sappia. Però è vero che come dice il mio amico Alessandro C. di ritorno dalla vacanza in Australia le italiane se la tirano tutte, camminano a un metro da terra, sembra che ce l'abbiano soltanto loro e poi ...

Non voglio ascoltarti, l'imbarazzo nel sapere che dicevo certe minchiate è troppo forte.


"E poi? Se ci fossi io sull'isola farei di tutto per conquistare il cuore di Sylvia!" Ora, sta roba mi fa già scendere un po' i coglioni. Perché Sylvia? Perché è l'unica che sta nel titolo? E se a me piacesse di più Tanya? O Christine? O ci sarà pure qualcun'altra su 'sta cazzo di isola, no?

'sto videogioco è un po' come certe tipe che si mettono in testa di fare le ruffiane, combinando storie tra gente che magari si fa schifo, ma loro devono farlo per sentirsi importanti.

Hai detto una cosa intelligente, e quindi perdonerò il tuo uso di termini come "tipe" e "storie".


Ah bene, il test della personalità, tipo Scientology. A proposito, il tizio che ti farà i test dell'allergia è un seguace di L. Ron Hubbard quindi se mai dovesse tirarti fuori un test della personalità, digli "no grazie".
Uh?


Cominciamo il test: se capisco bene ci sono tre profili su cui orientarsi in maniera "fuzzy": il secchione intelligente e noioso, il pagliaccetto CoMpLeTaMeNtE PaZzO che cerca di farsi notare e quello "simpatico", ovvero quello che tiene acceso MTV tutto il giorno e ogni due parole che pronuncia, una è "cioè". Direi che non è il nostro caso, quest'ultimo. Direi a metà tra il primo e il secondo.

Ehi un secondo, io non sono quello che fa il pagliaccetto!

Sì che lo sei. Tutto parte di una tara mentale che ti porti dietro da sempre, basata sul fatto che ricevi affetto come riconoscimento per qualcosa di detto o di fatto. Toglitelo dalla testa e vedrai come cresci più spensierato.

Ho detto di no.

Vaffanculo.


Insomma, la seconda domanda chiede che cos'è l'ammore. Ora facciamo i cinici disillusi e pure un po' incel che fanno i sarcastici e lamentano che l'amore è solo una reazione chimica del corpo umano ipercommercializzata dalle multinazionali cattive.

Che cos'è un incel?

Quello che rischi di diventare tu se continui ad applicare la logica dei videogiochi nei rapporti umani.


Terza domanda, noterai che è tutto fatto un po' alla carlona. A cosa servono queste domande? La risposta giusta sarebbe "a definire con quanti punti delle tre statistiche parto", la risposta appropriata è "a 'sto cazzo" e io invece compenso la parte del cinico senza emozioni che ho fatto prima con quella del romanticone sognatore.

Anche a me piacerebbe essere innamorato.

Ora non ti faccio spoiler per paura di creare un paradosso temporale, ma accetta almeno questo consiglio: se incontri una donna che si autodefinisce "una sognatrice innamorata dell'amore" scappa via urlando come un babbuino con la rabbia.

Anche se con lei ce n'è?

Soprattutto se ce n'è. 


Comincia dunque il gioco con la mappa dell'ISOLA VIRTUALE™ vista dall'alto!

Ehi, è come Monkey Island! Che nostalgia, che bei giochi! Ah, Ron Gilbert, che mito!

Vuoi un calcio nelle palle?  No? E allora lasciami finire e non dire mai più sacrilegi del genere. Dicevo. L'isola virtuale, senza trademark che fa Monkey Island, ha diversi punti d'interesse. Due spiagge, il mio bungalow, il bungalow di Christine e quello di Tanya. E Sylvia? Eh, siccome lei è la figa della compa se la tira e non dice a nessuno dove pernotta.

A me sta Sylvia sta già sulle palle, comunque.

E pensa che in realtà è un uomo.


E quindi andiamo da Christine, che sta in un bungalow ENORME e incredibilmente spoglio, con mutande e reggiseno gettate in giro, che ci fanno capire che Christine è o disordinata o una a cui piace dormire tutta ignuda, e che quindi la dà via facile. Oppure è un'eroinomane.

Tipo quella mia compagna di classe che era partita bene e poi è diventata sfattona e puzza di scantinato. Con la differenza che non la dà via facile.

Non a te.


Questo invece è il bungalow di Tanya, completamente diverso dal precedente: oddio, è sempre ENORME, ma è tutto ordinato, un po' meno spoglio e ha uno stanzino separato che potrebbe essere il cesso. Tanya non potrebbe vivere senza i suoi libri! esclama il nostro anonimo protagonista. Dunque abbiao due tizie completamente opposte. Una a cui piace divertirsi, e quando dico divertirsi intendo dire ""DIVERTIRSI"", e una tutta precisina e perfettina. Se mi ricordo bene come funzioni, caro Ex Videogiocatore giovane, preferisci la seconda alla prima, che magari vedi un po' come un distributore automatico di malattie sessualmente trasmissibili, e perché quelle vecchie di merda con cui ti è toccato passare dei pomeriggi ti hanno riempito la testa con delle stronzate sul fatto che le donne che non sono pie come loro sono delle puttane che vogliono fregare tutti i soldi della tua famiglia. Giusto?

Eh.

Tranquillo, si tratta di vecchie fallite che avrebbero dato un braccio per essere un po' più zoccole pure loro e ora non hanno alcuna gioia se non contare i soldi che hanno messo via distruggendo il sistema pensionistico italiano (scappa appena puoi, mi raccomando) e vivendo nel terrore che qualcuno porti via i loro risparmi e li usi per divertirsi. Ti ho depresso?

Sì. Però a prescindere da tutto, a me quelle che fanno le poco serie non piacciono proprio. Visto che tu sei me, ti ricordi di quella primina brufolosa e con la faccia da vecchia meretrice che piaceva a tutti perché si diceva che la desse? Ti ricordi che cosa ne pensavo, sinceramente, nel profondo?

Sì, è vero, te lo concedo. Qualunque preferenza sia, basta che tu non cerchi una donna che definiresti "come te, ma al femminile". Andiamo in spiaggia?


Sparsi per l'isola ci sono diversi figuri, tipo sto obeso col pizzetto, Mr. Bubble. Con 'sta gente non si ha dialogo, se non con l'inutile funzione "chiedo", ma sono una miniera di aneddotica con cui intortare. Ci hai presente l'intorto?


Beh, abbiamo un compagno di scuola che soprannominiamo "l'animale", perché non fa altro che attaccare bottoni alle donne e prende costantemente due di picche. Eh, è simpatico, eh, ci sa fare, eh, ma finisce sempre per essere amico delle donne.

Sì, nel ventunesimo secolo la chiamiamo "Friendzone". E mi ricordo di lui. Hai anche scritto un pamphlet che lo piglia per il culo. Le lezioni d'intorto del professor G. Ho perso i contatti, ma tempo fa mi dissero che le donne gliele procaccia sua sorella.

Cavolo. Certo che faccio fatica a vedere mia sorella nel ruolo della ruffiana. E il pamphlet non l'ho ancora scritto, ma mi hai dato una buona idea.

Eccolo là, credo di aver appena causato un paradosso temporale. Speriamo che questo non porti lo spaziotempo al collasso. In ogni caso ascoltiamo quello che ha da dire Mr. Bubbles...


...e voilà, un aneddoto sul crossover nei fumetti, nato oltreoceano e copiato spudoratamente dai fumettari italiani, perché il nerdismo, inteso come scientificazione dello svago, è qualcosa di orribilmente tossico e stare lì a spaccarsi il cervello sull'intersezione di universi finti creati nel contesto di un prodotto di consumo è qualcosa che non fa bene.

È un modo per dirmi "ma pensa alla figa"? Ma veramente? Ma come mi sono ridotto in tutti questi anni?

No, è un modo per dirti che incaponirsi eccessivamente su cose di poco conto, come d'altra parte i videogiochi, i forum su internet, il calcio o la netflixpolitik, è stupido.

Netflixpolitik?
  
Storia lunga, tavò


Una volta carpiti tutti gli argomenti di conversazione a Mr Bubbles, andiamo alla spiaggia "The Rock", chiamata così perché è a forma di wrestler americano di origini samoane prestato alla recitazione. Ma tanto nel tuo periodo il wrestling non lo fanno vedere in tv, giusto?

Non lo fanno vedere tipo da secoli, ma è tutto finto, tanto.

Presso "The Rock" c'è una voluttuosa donna di mezza età con le tettone un po' cadenti che presentano un sacco di smagliature, tale Katja. Ascoltiamo cos'ha da dire...

Però la grafica degli sfondi non è malaccio, dai.

Pare che sia stato lo stesso Venturi, durante il suo viaggio di nozze, a fare le foto alle spiagge dell'isola thailandese in cui si trovava perché già pensava che le avrebbe potute usare per un videogioco. Immagino la moglie di Venturi quanto sia stata contenta.


Ah, gli Oasis. Erano una novità al tempo.

Sì, il gruppo preferito del mio amico Mirko P. 

Si sono sciolti nel 2009. Ormai i due fratelli non riuscivano più a parlarsi senza mettersi le mani addosso.


Altra tipologia di aneddotica che possiamo recuperare: le barzellette. In un passaggio tra due spiagge c'è una coppia di quelli che sembrano essere culturisti che si raccontano la barzelletta della lumaca sfiatata.

Ok, ma questo significa che stiamo raccogliendo 'ste cose in modo da usarle per attaccare bottone alle ragazze? Ma siamo veramente sicuri che Ivan Venturi abbia mai parlato con una donna? Non è che magari la moglie l'ha comprata in Russia in cambio di un paio di calze di nylon e i due non si capiscono tra loro per via della barriera linguistica?

Fai poco il fenomeno, caro me stesso della fine degli anni 90, perché ricordo che in una serata-disperazione coi tuoi amici al Victoria Station il tuo amico Alessandro L. aveva tirato fuori questa eventualità nel caso in cui si vada in bianco sul lungo termine. Tranquillo. Le cose andranno meglio.

Ok, ma per le ragioni di cui sopra io non ci ho mai pensato. Ok, avevo partecipato all'analisi costi-benefici che avevamo fatto al tavolo ma era tutto fatto con ironia, no? Almeno io pensavo si scherzasse.


Oddio. Rimangio tutto e prometto che starò attento a quello che dico con ironia. Senti una cosa, invece, ma davvero le cose andranno meglio? Quando inizieranno ad andare meglio? Con chi?

Niente spoiler. Ci tieni o no all'integrità dello spaziotempo?


Girovagando per l'isola andiamo in zona bungalow e incontriamo una specie di gigante nero che pare Lothar, il servitore del mago Mandrake, e origliando quello che dice con un certo timore reverenziale scopriamo un altro tipo di frase, la frase "BUONGIORNISSIMO!!!1!! KAFFEEEE???" che i vecchi di merda postano su Facebook.

Che cos'è Facebook?

Ecco, una cosa che potresti fare è registrare su internet il dominio facebook.com e venderlo al prezzo più caro che riesci. Tipo sull'ordine del miliardo di dollari.

Bah, come se ci fosse gente disposta a pagare così tanto per un sito internet. Chi sei, Renato Soru?

Certo che sei proprio un coglione dal punto di vista affaristico, caro il mio me stesso adolescente.


Altra perla di saggezza fregata a Mr. Bubbles: "Il miglior complimento che puoi fare a una persona è chiederle di parlare di sé". Accidenti. È verissimo, cazzo! Nella città in cui vivo ora, a ben 37 anni, funziona esattamente così. Vedi, giovane ex videogiocatore, tu pensi che raccontando cose di te stesso tu possa pavoneggiarti su quanto sei interessante, ma a nessuno gliene frega un cazzo di nessun altro. Vogliono parlare di sé, e il fatto che tu ti dipinga interessante fa sì che la gente si senta privata del suo palcoscenico e quindi starai loro ancora più sul cazzo. Ti chiedi come sia possibile che certa gente amorfa sia così popolare, beh, sono popolari proprio per il fatto che sono amorfi! Leonard Zelig! Capito quello che voglio dire? Ora se applicherai questa nuova conoscenza nella vita di tutti i giorni, ogni cosa ti sarà più facile e non avrai i problemi di sfiga adolescenziale che avrò io, e insomma magari la tua vita sarà completamente diversa! Non è eccitante la cosa? Eh, giovane me stesso di fine anni novanta? Ehi? Pronto?

Poco dopo.

 Scusa ma mia mamma mi aveva chiesto di controllare che i compiti di matematica di mia sorella fossero ok. Avevi detto qualcosa?
 

Vabbè. Andiamo in un'altra spiaggia e finalmente troviamo due delle ragazze menzionate all'inizio. Christine (quella scura di carnagione) e Tanya (quella bionda con il costume rosso). Con chi ci proviamo delle due?

Christine! Visto come butta in giro la biancheria intima, è più facile che ce la dia, no?

Ma hai detto che non ti piaceva!

Sì ma questo è solo un gioco e almeno nei giochi a me piace avere la vita facile.

Vabbè. Siccome Christine è quella un po' mignotta del trio ma è anche quella CoMpLeTaMeNtE PaZzAh allora le raccontiamo una barzelletta e lei, senzasottotitoli, ci guarda e ci dice "Ah ah ah ah! Sei proprio un matto!" con voce registrata malissimo.

Ok, ma se a Christine avessimo detto la frase profonda?

 Avrebbe risposto "Ah, sticazzi" e non ci avrebbe cacati.

Ma veramente funziona così nella vita reale?

No.

E quindi come si fa ad attaccare bottone a una donna?

Si apre la bocca e si parla.

Tutto qui? E che dico? E come faccio a sapere cosa le interessa? E cosa... Boh! Che casino, ragazzi. Io penso che...

È qui che sbagli. Pensare a tutte le eventualità prima di parlare, mica è una partita a scacchi! Sembri tua nonna quando va a litigare con la pubblica amministrazione che fa le prove teatrali a casa con tutte le potenziali risposte secche e schiaccianti che dovrà dare all'impiegato! E poi inevitabilmente balbettava frasi senza senso sul momento, perché si paralizzava dalla paura. Ti hanno talmente riempito la testa di paure ingiustificate di dire qualcosa di sbagliato che ora pensi a tutti i possibili esiti e come rispondere. E questo è un repellente per le femmine più delle bavette bianche agli angoli della bocca. E ora parliamo con Christine.


Ecco, questo è un momento di imbarazzo. Manca solo che il nostro anonimo protagonista parli del tempo. Il dialogo sembra raccogliere il testimone dalla Simulmondo e pare essere inutile perché le fanciulle risponderanno sempre allo stesso modo, ma apparentemente l'uso di una frase piuttosto che di un'altra farà sì che cambino certe variabili che andranno a influire sul nostro successo con le femmine dell'isola.

Quindi praticamente un'accumulazione di punti tipo dal benzinaio.

Sì, ma la vita reale è meravigliosamente analogica e pensare di digitalizzare il tutto quantificandolo in punteggi, nascosti o no, è da stupidi.

Io non lo faccio.

Invece sì, lo fai. Lo so perché lo facevo io. Non mi freghi.


"Mi sono perso in un autogrill vicino a Padova, cercavo le mie radici, un orto botanico, una ricerca molto radicata!" "Ah ah ah, sei proprio un matto!"

Ma è scema 'sta qui? Che cazzo ridi? Non fa ridere 'sta roba! Dai, una che ride per 'sta cagata è chiaro che ci sta! Ora che si stracci via quel costume con il buco nell'ombelico ridicolo e che si trombi in spiaggia, no?



Dopo questa perla di umorismo, la conversazione torna su un livello smorto e pieno di banalità. "Qui mi sento ancora un po' fuori posto!" "Certo, sei appena arrivato!" "Come sono gli abitanti natii?" "Preferisco i turisti!"

Abitanti natii? Ma perché sto coglione parla come mia nonna? E poi: "Preferisco i turisti!" "Allora non mi stavi seguendo!" Ma che consecutio logica c'è qui? Vaffanculo!

Tu sei arrabbiato perché ti rendi conto che in una situazione del genere saresti andato pure peggio. Beh, parliamo con Tanya, la topa di biblioteca, attaccandole bottone con un fatto tratto da "forse non tutti sanno che..." de La Settimana Enigmistica.


"Ehilà... non sapevo fossi qui!" Per Tanya andare in vacanza è stata "una decisione molto sofferta".

Posso dire che quel rossetto color big babol mi fa cagare? Trashissimo! Mi sa di giostraia.

Eh beh, Tanya è la secchiona del gruppo, e magari non è proprio allineata sulle mode. O magari nel 1997 andava di moda. Ma tu che ne sai, sei fuori da ogni giro.

*sospiro sconsolato*


Ecco, facciamo un po' di "mansplaining" a Tanya, dicendole con condiscendenza che dovrebbe fare come dico io, rilassarsi, perché è in vacanza, magari rimproverandola pure con sarcasmo passivo-aggressivo. Fai così, caro me stesso da giovane, e l'andare in bianco ti sarà garantito come neanche con una boccia intera di Vanish.

Non so né cosa sia il mansplaining né cosa sia il Vanish, ma vista da lontano Tanya non ha il rossetto truzzo mi piace di più e devo dire che per essere una secchiona che vive da reclusa è fisicata in modo tale che posso anche perdonarle la catenina attorno alla vita.

Esprimi giudizi che a questa età sei di un flaccidume inguardabile causato dalla totale assenza di movimento. Sorvoliamo, per favore. Tanya si lamenta che le bastano due settimane l'anno di vacanza, e diciamo che si è già portata avanti per il mondo del lavoro, purtroppo. Andiamo a parlare con la titolare Sylvia?

Dai!


Ecco Sylvia, con un camicione per non scottarsi troppo, in un chiringuito sulla spiaggia il cui barista è tale Jean Paul, che coincidentalmente è pure il nome del mio attuale vicino di casa (che però è spagnolo). Con Sylvia funziona attaccarle pezza sui gruppi musicali, perché Sylvia è quella che guarda MTV, è perennemente sull'annoiato/scoglionato, si entusiasma solo quando parla di assorbenti e di storie altrui con le amiche, e più in generale c'ha i probbblemi. Con tripla B, mi raccomando. Stereotipato, ma ne abbiamo conosciute di persone che a quell'età erano così. C'hai presente no?

Sì, purtroppo. Tutte le mie compagne di classe che hanno ammiratori sono così. È per quello che dico che camminano a un metro da terra e 

Ho già detto che non voglio sentirti. Un altro modo per impezzare Sylvia è parlarle di videogiochi, perché a tempo perso fa pure la redattrice sulla nota rivista "K". Ma andiamo a parlare con la nostra dream girl...


Eh ma che cesso. Ma le hanno pisciato in testa o esiste proprio la tinta con le meches giallo paglierino? E poi dove sono finite le tette? Nella schermata del titolo era molto bocciuta Sylvia! Basta, disinstalliamo il gioco, mi sono rotto le palle, questa è merda!


NO! Dobbiamo andare fino in fondo, e tu devi seguirmi. Inizia il dialogo con Sylvia, e anche lì cominciamo con le frasi di circostanza. "Come va?" "Eh, non mi racconti più niente" "La vacanza è meglio della città" "Non ci sono più le mezze stagioni" "Quando c'era Lui si poteva andare a dormire con la finestra aperta".


Siccome oltre a essere un cesso Sylvia è pure simpatica come uno sfogo al culo, subito inizia a fare la pettegola dicendo che si aspettava che fossimo andati in vacanza in spagna con Monja. "Stai prendendo un granchio" che è post-simulmondese per "Fatti i cazzi tuoi stronza". Tutto questo perché quando mi chiede come va le dico che va tutto perfetto, a meraviglia. Sì, perché certa gente quando ti chiede come stai si aspetta di sentire lamentele, e ci resta di merda quando qualcuno se la passa meglio. Sto male io, pensa Sylvia (e scopriremo anche perché) devi star male pure tu.

Ma non potevamo andare in vacanza con 'sta Monja ? Magari non se ne intendeva di videogiochi ma almeno non era una gatta attaccata ai coglioni.


Ah ecco, ci mancava il momento psicanalitico amatoriale. Tutti quelli che dicono "io dovrei fare lo psicologo, le persone le capisco benissimo" e ogni analisi di qualcuno è sempre "tu sei insicuro", e questo è quello che dice Sylvia. Finalmente, con un po' di cortesia, facciamo notare che non sono cazzi suoi di quello che io faccio con Monja e lei mi chiede pure scusa. Ah meno male! 

Insomma se ho capito bene il nostro protagonista sbava dietro a Sylvia, che però da lui non ne vuole mezza e quindi sta cercando di fare la ruffiana da stereotipatissima stronzetta figa della compa che è.


Siamo nel nostro bungalow, sono le sei di sera, e abbiamo una riserva di cibo, uno smoking per la discoteca...
Discoteca? In smoking?

Beh, in effetti non ha molto senso, soprattutto nel 1997, in cui l'unico smoking che ho visto è quello indossato da George Weah nella pubblicità del deodorante Roberts Noir. Ci hai presente, no?

Certo. Ciuccio bene? Con la moglie di Baresi al tavolo che lo vedeva ignudo. Ah ah ah.

Ecco, e in quella pubblicità King George indossa la camicia button-down (che è sportiva) con lo smoking (che è semi-formale). Tutto questo per dire che se l'attenzione che ai tempi si dava all'eleganza è questa, andare in discoteca, specie se si è adolescenti, con lo smoking è impensabile. In più, ho sempre avuto l'impressione che Ivan Venturi fosse un metallaro che in una discoteca non ha mai messo piede (Ivan, sei liberissimo di contraddirmi). E soprattutto abbiamo una testa di cervo appesa alla porta, per stimolare la libido se mai ci portassimo in bungalow una tipa. E ora riposiamoci un attimo che stasera si va a ballare.

Che palle.

A chi lo dici.


E 'sto coglione chi è? Si suppone che sia io?

Eh, non so nell'anno 2019, ma nel 1997 questo è il tipo d'uomo che piace.

Sarebbe bello vedere le tizie che ora non ti cagano e dietro cui tu sbavi con chi si accaseranno nell'anno 2019.


Siamo al tramonto! E ora andiamo a ballare.

Che palle.


La sequenza della discoteca è incomprensibile. Manichini in 3D si muovono in maniera robotica, e noi possiamo decidere chi delle tre puntare e quale azione fare. Cerchiamo di fare ubriacare Christine in modo da appartarcisi in spiaggia, ma apparentemente ha la stessa tolleranza all'alcol di Gérard Depardieu. Inoltre, a turno ci si piazzano davanti le tre tipe e muovono la bocca senza dire niente.

Beh, in questo il gioco è realistico. Se uno parla in discoteca non si sente un cazzo.

Già. Notare anche come Christine abbia un vestito di pizzo e Sylvia, siccome è la classica stronzetta popolare perennemente annoiata/infastidita che con voce nasale sentenzia "io sono troppo figa per questa merda" non si è nemmeno cambiata il camicione che teneva in spiaggia. Tanya invece indossa il reggiseno sopra la maglietta. Andava di moda al tempo?

Forse! Boh. Che ne so io, sono fuori da ogni giro.

Beh, almeno Tanya non indossa un tubino nero con sopra una giacca mélange.

Non l'ho capita quest'ultima.

Era una battuta per mia moglie questa. 

No aspetta oh. Lo dici così en passant che sei sposato? Cioè io sono sposato? ME LO DICI COSÌ? E CON CHI? (La conosco?)

Ho detto niente spoiler porco cazzo! Pensa allo spaziotempo! (e no, non la conosci)


Non abbiamo combinato niente in disco e ci svegliamo il giorno dopo con discreta fame. Quindi mangiamo del cibo in scatola (unica sorgente di cibo del gioco, apparentemente i chiringuitos non vendono nulla) e andiamo in spiaggia...


Dove c'è Tanya, che ci apostrofa subito con un "Ciao Bello!" evidentemente le mosse in discoteca in cui ci strusciavamo senza successo contro il culo di Christine hanno fatto colpo su di lei. Comunque, finalmente un discorso interessante: chiediamo alla nostra secchiona, che delle tre è caratterialmente la più normale e che (come hai già detto prima) è pure fisicata in maniera apprezzabile, che cosa fa nella vita. "Beh, non c'è molto da dire..." Tanya è la classica ragazza a modo che viene schiacciata dalle amiche in modo che non si renda troppo conto della sua capacità, e sviluppa un'autostima praticamente sottozero. In genere sono quelle che dicono che le loro amiche la paragonano al tossicissimo personaggio "Bridget Jones" con la differenza che Bridget se la litigano Hugh Grant e Colin Firth, lei non se la caga proprio nessuno per quanto abbia tutte le cose in regola: semplicemente ha delle amiche di merda che le fanno terra bruciata attorno.

Non ho capito niente di quello che hai detto ma Hugh Grant mi sta sulle palle molto profondamente che stava fidanzato con Elizabeth Hurley ed è andato a puttane con una tizia inguardabile.

Vabbè. Siccome interpretiamo ragazzi a cavallo tra la maturità e l'università, chiediamo a Tanya che facoltà fa...


AHAHAHA AHAHAHAHAHA AHAHAHHAHAHAHAHAHAHA HAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA HAHAHAHA

'Cazzo ti ridi?

Una così a informatica annega nella bava dei suoi compagni di corso. Oppure naviga comodamente fino alla laurea grazie allo zerbinismo dei compagni (che le regalano appunti) e dei professori (che la fanno passare agevolmente)

Ah, il famoso do ut des che dicevi. Funziona?

Certo che no.

E perché lo fanno?

Perché gli informatici sono dei morti di figa.

Per fortuna che io farò medicina.

AHAHAHA AHAHAHAHAHA AHAHAHHAHAHAHAHAHAHA HAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA HAHAHAHA


Molto direttamente chiediamo a Tanya se ha il fidanzato. No, è single, sta bene in camera sua...da sola.

eh eh eh.

Guarda che fare le battutine sui vibratori perché le fanno pure i gem boy è una roba che ti tira addosso uno tsunami di sfiga.
Scusa.

Ah beh, cazzi tuoi (miei, in realtà, ma io ho già dato). Tanya ha le sue amiche, che bastano e avanzano. Oh! Iniziano  a intravedersi crepe nell'amicizia? Andiamo avant --


Ah.

Ah già. Ecco il problema di sto gioco: i crash. Non potevo andare avanti un po' che crollava tutto al dos. Poi non potendo salvare in questo gioco, dovevo ogni volta ricominciare daccapo.

In realtà si può salvare! Si accede al menu premendo ALT e il tasto con il + prima dell'invio e dopo la e accentata.

Sul serio? Non c'è scritto da nessuna parte! Anche sul "manuale" ci sono solo degli estratti delle risposte di Sylvia alle lettere alla rivista!

Ho premuto tasti a caso cercando di entrare nel cervello di Ivan Venturi cercando di capire dove avrebbe potuto mettere i tasti per far saltar fuori il menu.
E poi sarei io lo sfigato, eh?

Fa tutto parte di un esercizio di catarsi.

Più tardi.


Allora, passa un altro giorno e andiamo a parlare con Tanya che è vestita da sera, e cioè col reggiseno sopra la maglietta. "Grazie che ascolti le mie paranoie esistenziali" dice lei dopo che le abbiamo fatto da psicologo spicciolo. "È che penso di essere tuo amico" dice il nostro coglione senza che io possa scegliere un'altra frase.

Ma è scemo? Ma buttagliela lì, cavolo! Io manco ci arrivo a quel punto e se ci arrivassi...

Se ci arrivassi, che cosa faresti?

uhm...boh. Però non mi autocondannerei dicendole "sì penso di essere tuo amico". Le basi, cazzo! 'ste cose le so pure io che ho le capacità relazionali di una cisterna di sisso!

Beh, se ci pensi bene l'obiettivo qui è di conquistare Sylvia, e immagino che il gioco metta il pilota automatico per evitare che andiamo fuori strada.
Che palle, andiamo da Christine, allora.


Christine inizia a sfogare il fatto che si sta rompendo le palle in vacanza. In effetti, nell'età adolescenziale non c'è vacanza tra amici in cui non si litighi.

Ah, magari io andassi già in vacanza con gli amici. Visto come i miei compagni di classe trattano da inferiore me che sono un contadino del Vecchio Paese, mi sa che andrò in vacanza coi miei fino ai 40 anni come Wolfgang, l'ingegnere di Dortmund che viene sempre a Gabicce.

Me lo ricordo Wolfgang! Ma no, tranquillo, ci andrai con gli amici, e ci litigherai pure. 

Ah sì? E perché? E poi, insomma, succederanno "altre cose?"

Vuoi dire se trovi da far bene? Sì ma a posteriori era meglio andare in bianco. E comunque, niente spoiler che qui si sta divagando. Dicevamo, Christine è incazzata con Sylvia.

E perché?


Apparentemente, Sylvia era fidanzata col fratello di Christine e l'ha lasciato quando lui era in un momento di debolezza.

EHI UN MOMENTO QUELLE SONO DELLE TETTE! perché le hai censurate?

Non vorrei mi chiudessero il blog per questo.
Hai un blog?

Sì, insomma, parlavamo del fratello di Christine che Sylvia ha mollato, fratello di Christine di cui agevoliamo una diapositiva.

Il fratello di Christine
E questo chi sarebbe? Ce l'ho presente forse, gioca nell'Olympique Marsiglia?

No , e non parliamone oltre che la tua già flebile autostima va a farsi friggere, sennò. Dicevo: possiamo inzerbinirci con Christine dandole ragione oppure fare il cavaliere bianco e difendere Sylvia, oppure sbattercene i coglioni e lasciarle scannarsi tra loro, cosa che faremo.


Andiamo da Tanya che sembra avere un po' di interessi nei nostri confronti, millantando che siamo dei secchioni come lei, che dopo la maturità andiamo a fare Architettura, che vogliamo fare un corso d'inglese, e che una volta passata la maturità cercheremo di informarci su tutto. Facile no? Tanya è colpita.

Dai, allora la si tromba!

Si chiama "in vacanza con Tanya" 'sto gioco? No. E allora mi sa che la lasciamo lì. Poi hai detto che il rossetto color big babol ti fa cagare no?
Chi mendica non sceglie, mi piace dire sempre.

Mi ricordo, e ricordo anche il dannosissimo proverbio "Chi si accontenta gode" che è un modo infallibile per autotarparsi le ali. Arriverà un giorno in cui capirai finalmente che potrai scegliere di stare con la persona che ti rende felice, e sceglierai benissimo. Ma non trattenere il fiato, ci vorranno ancora almeno tre lustri.
E nel frattempo che faccio?

Ah boh.


Continuiamo a parlare con Tanya, che nel frattempo ci ha detto che vive da reclusa perché è circondata da stronzi superficiali che pensano solo a copulare e/o alle band più commerciali. Noi invece leggiamo, abbiamo passioni variegate, e soprattutto siamo ottimisti sugli altri, a cercare bene si trova sempre qualcuno che non è superficiale come sembra!

Davvero?

Certo, ma si fa un sacco di fatica, e spesso tavò. A proposito di superficiali, andiamo a parlare con Sylvia.


Sylvia che è in costume da bagno e ha un fisico pure mediocre. Uno dice "è bella dentro" e si aspetta chissà quale conversazione stimolante, e invece no, parliamo della scissione dei Take That.

Quando mai un uomo si interessa ai Take That?

Quando spera che ciò lo porti alla copula. 

Ooooohhh.


Da brava opinion leader Sylvia ci dà la sua opinione su questo nuovo gruppo semisconosciuto, gli "Oasis", sembrano niente male per ora, ma piano con l'entusiasmo perché sennò sembro una sfigata. Sylvia leggeva pure Dylan Dog, ma adesso bah, sono troppo figa per sta cosa, quindi ora leggo altre cose. Le istruzioni degli assorbenti? No, libri. Quale autore le piacerà, secondo voi?

Baricco! Io dico Baricco! Ventimilalire su Baricco! Ah no aspetta, nel futuro è arrivato l'ECU. 10 ECU su Baricco!

Si chiama Euro, hanno cambiato il nome perché in tedesco "Ein ECU" suona come "una vacca" e sembrerebbe un po' un baratto. Vediamo comunque se vinci dieci vacche tedesche...


...non è Baricco, è Daniel Pennac. Eh, poteva essere anche Stefano Benni, no?

Niente contro Pennac eh, ma che banalità di donna.

Ah beh, che ti devo dire. Però il gioco ha come obiettivo farsi lei e quindi andiamo in discoteca a provarci.

Mi sento deprivato del mio libero arbitrio. Ho capito che Sylvia è modellata su Alicia Silverstone che fa pure sembrare decente quella merda di Batman con il tizio di ER Medici in prima linea, però dai. Come se siccome tutti sbavano dietro a una allora devo sbavarci pure io e se non lo faccio sono uno sfigato, o peggio ancora gay. Tipo la C. detta P. che tutti facevano crema nei calzoni quando veniva menzionata, ed era un cesso che di profilo somigliava a Luigi Delneri, culo largo e piatto, tette inesistenti, capelli radi e unti e brufoli come se piovesse. Ma se l'era fatta uno che era popolare e quindi siccome tutti avevano paura di dire che andava con un cesso a pedali allora la sudditanza psicologica faceva sì che tutti la vedessero strafiga quando non lo era.

Sì, questo è il fenomeno del groupthink e ci vogliono le palle per uscirne. Palle che ancora tu non hai. Discoteca!


E niente, proviamo a offrire da bere a Sylvia, ma ci rifiuta con sdegno perché è qui per ballare (e infatti sta ferma impalata ai bordi della pista). Magari vuole parlarci un po' di sé (che novità) e dire che pensa che qualcuno una volta le ha messo il roipnol nel bacardi breezer, dato che ne ha bevuti 15 a stomaco vuoto ed è stata male, e quindi era chiaramente un tentativo di drogarla, ed è shockata per questo.

Diversi crash più tardi.


Andiamo a fare coaching a Tanya, intanto. Stiamo cercando di convincerla ad aprirsi di più agli altri, e quando dico aprirsi intendo dire "aprirsi", capito?? EH? EH? FACCIO LE BATTUTE IDIOTE COME VOI GIOVANI, SONO GIOVANE PURE IO EH?

Sì però le hai detto che vorresti essere suo amico, non ti sei scavato la fossa da solo così?

Il fatto è che mi son rotto un po' le palle di sto gioco.
Dillo a me. Ricevo una chiamata dal me stesso del futuro e mi costringe a vedere 'sta roba anziché rivelarmi cosa diventerò da grande. No spoiler, lo so, lo so. Ma a 'sto punto che ci resta da fare? Christine?


Christine! Andiamo nel suo bungalow e ci troviamo lei in abito da sera che ci svela che ci trova interessanti. E il tono di voce è anche molto arrapato e sexy. Non ti spiace se mi metto comoda, vero?

Dai che si tromba!

Forse.


Festa! Christine tira fuori le tette! In amore vince chi fugge quindi facciamo poco gli spavaldi. Arriviamo al punto in cui dice "Io potrei fare qualsiasi cosa per te..." e noi automaticamente le rispondiamo "no, meglio restare amici!" E lei ci rimane di merda, insultandoci pure.

Ma sul serio? Ma che vacanza del cazzo!

Il bello è che facendo gli splendidi lei ci manda a cagare dicendo che abbiamo frainteso e siamo dei gran bavosi col chiodo fisso e non dico che chiami la polizia, ma quasi.

Ma ha tirato fuori le tette! Il messaggio era chiaro, ne voleva!

Apparentemente Christine è una manipolatrice che è incazzata col mondo perché suo fratello è stato mollato e quindi  vuole farla pagare a tutti quanti. Oppure la Colors  Multimedia non aveva i mezzi per creare un'animazione in cui il nostro anonimo protagonista tromba con Christine.

Già, più probabile. Andiamo dalla stronza?


Sì, andiamo dalla stronza che subito si ingelosisce perché le è giunta voce che abbiamo stantuffato Christine, e ci tiene a ricordarci che Christine è una troia e che la versione che dice lei è quella giusta perché lei dà il titolo al gioco.

Insopportabile. È vero che a portare troppo una persona su un piatto d'argento questa si monta la testa e diventa un cagacazzi enorme. Ma come si fa quando sei l'unica persona che vede che il re è nudo e tutti gli altri continuano a vedergli addosso dei vestiti splenditi?

Mandi tutto affanculo e  lasci perdere quel gruppo.

Eh, come se fosse facile.



Tanya, intanto, non sa niente e non ci dice niente, ed è quella più coi piedi per terra, e ci racconta quello che già sappiamo. Sappiamo anche che il fratello di Christine e Sylvia non stavano bene assieme, e ora che Tanya è diventata nostra amica è come se ci spingesse a metterci con Sylvia.

Allora non è che ci voglia proprio bene.

Credo che sia quella cosa tipo "non posso averlo ma voglio il meglio per lui", tipo la canzone "Servi della Gleba" declinata al femminile.

Orribile. Ma perché?

Perché ci sono persone, come appunto Sylvia, che riescono a creare un campo di distorsione della realtà attorno a loro, facendo credere di essere quello che non sono e nessuno si azzarda a dire la verità, e cioè che fanno cagare. Se vuoi prendere qualcosa da questa telefonata, prendi questo e impara a sbattertene i coglioni di 'sta gente e non basarti sulla cosiddetta "saggezza della folla".

Va bene, ma anche qualche numero del superenalotto come Biff in ritorno al futuro 2, no?

No. E non so se mi scendono di più i maroni nel sentirti menzionare il superenalotto o citare ritorno al futuro.


E infatti il nostro protagonista, senza alcun input da parte nostra, va a fare il cavalier servente a Christine dicendole di non rompere i coglioni a Sylvia e andare a consolare il fratello. 

Non suggerirà mica l'incesto, vero? Io non son sicuro che Ivan Venturi abbia mai parlato a una donna. Oppure è figlio unico.

Oppure vuole semplicemente che Christine gli trovi una nuova morosa, come faceva la sorella del nostro comune amico detto "l'Animale".

Oh, già.


Insomma Christine coglie il messaggio e decide di tornare a casa dalla vacanza. Uno direbbe, ma una mangia uomini come lei non poteva ripassarsi tutto il resto dell'isola? Si è concentrata solo su di noi? Ma che è questo, un gioco giapponese?

Sospensione dell'incredulità distrutta.


E niente, ora che la sua stalker si è levata dalle palle, ora la stronza ci invita finalmente al suo bungalow, che fino ad ora era rimasto un mistero. Perché lei è speciale capito? Perché ogni cosa deve girare attorno a sé! Le si parla di qualsiasi cosa e lei devia il discorso su di lei! Porco cazzo che fastidio ragazzi. 

Ah dai, quindi alla fine ci sta? Ce la trombiamo tirandole coppini fortissimi mentre inneggiamo a Fiorenzo Bava Beccaris?
Farò finta di non aver sentito.


Ed eccoci al bungalow della misteriosa Sylvia. Le clicchiamo sopra senza bisogno del buongiornissimo/kaffeeee e ...

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

MA CHE È! HA CAMBIATO FACCIA! HANNO MANDATO LA CONTROFIGURA!

ODDIO MA È SPAVENTOSA!!

Mamma mia che "Uncanny Valley!" 

E nonostante tutto il coglione si inzerbinisce e dice "sento di essere attratto da te". 

Una freudiana pulsione di morte, senza dubbio. "Forse c'è stato un malinteso, e sicuramente è anche colpa mia..."  

Certo, perché lei centra sempre.


E voilà, arriva la friendzone!

Ah beh, ti pareva. Storia della mia vita con certi tipi di donna, no? Non sarò mai alla loro altezza, al massimo un buon amico.  Ma neanche quello.

Vabbè ma veramente, capisci che se con una tizia del genere devi passare la vita a camminare sulle uova terrorizzato dal fattoche la prossima cosa che potresti dire sia quella sbagliata, allora non è poi sta gran persona con cui stare? Capisci che tutti i lettori della fecale rivista di settore "K" si stracciano le vesti per Sylvia perché ne sa di videogiochi ma questo non significa che sia la donna ideale per te con cui avere una storia d'amore? Si sta bene con una persona quando con questa si può essere se stessi, senza stare a ragionare come se ogni dialogo fosse una partita a scacchi, sennò ci si rimette in salute.

Sì, ora ho capito. E qualche giorno fa avevo sentito la tizia con cui mi sono inzerbinito per un po' dire alla sua migliore amica "l'ex videogiocatore mi sta sul cazzo adesso". E devo dirti una cosa, amico mio. Mi sentivo proprio l'ultima delle schifezze, una vera merda ambulante, già. Ho perso un'opportunità, e...

Sai che cosa devi fare? Non ci pensare, fai finta che non è successo niente.

Ma sì, si fotta l'opportunità! Chi se ne frega! La vita va avanti. L'unica cosa è che in tutto questa vacanza virtuale non mi sono manco divertito, che quando 'sto giuoco non crashava ho passato il tempo facendo da mediatore tra Christine e Sylvia. E l'unica stabile e moralmente decente delle tre la degrado a "buona amica"  automaticamente, senza uno straccio di libero arbitrio. Cioè, vaffanculo!

Questo dimostra che una persona può essere aiutata solo nella misura in cui vuole aiutare se stessa.

Questo è un ottimo consiglio. Senti, io devo staccare ora. Mi ha fatto molto piacere sentirti, e almeno sapere che te ne sei andato dal Vecchio Paese. Ma senti, so che no spoiler e tutto quanto, ma almeno il Bologna riuscirà a vincere qualcosa nei prossimi anni?

No. E mi sento pure in imbarazzo a guardarne le partite con mio figlio.

Sì, ora dovrei fare l'uscita sorpresa perché mi hai detto di nuovo en passant che non solo sono sposato ma ho pure un figlio, però no spoiler, pensa allo spaziotempo, blah blah.
Ecco. Spero solo che tu abbia ricevuto buoni consigli.

Sì, davvero utilissimi, credo che inizierò ad applicarli da subito eh, non ci sto a pensar su due volte. Ci sentiamo presto eh? *click*

Ed è così che in un universo parallelo  l'ex videogiocatore adolescente ha messo in pratica i miei consigli e si è evitato una notevole serie di grattacapi social-sentimental-esistenziali. (Forse) Sarà cambiato qualcosa in meglio? O magari in peggio? Boh! Quello che posso dire è "Prossimo gioco!"

È merda? Sì, l'idea non è neanche male, eh, è molto più realistico di un Larry qualsiasi, in cui per avere successo con una donna bisogna corromperla con un regalo o un servizio. Purtroppo il libero arbitrio è quello che è, e anche se ci fosse un modo per fidanzarsi con una delle altre due non protagoniste, il gioco va in crash troppe volte e dopo un po' ci si rompe i coglioni. Quindi, con tutta la stima che ho per Ivan Venturi, il gioco è merda. Ma non offenderti Ivan, ho dato merda pure a Lemmings e ad Alone in the Dark, nonché a Warcraft!
Ci rigiocheresti? Se non crashasse così tanto potrei pure riprovarci, ma così com'è no.

19 commenti:

  1. Quale legame c'è tra la musica di Mozart e la musica popolare lettone :D? Ma aspetta, il pagliaccetto è quello che dice di ascoltare Gary Barlow e Robbie Williams giusto per fingere di avere gli stessi interessi della ragazza? La musica lettone non è del secchione intelligente e noioso?
    Quindi questo gioco serviva a noi nerd adolescenti per entusiasmarci di fronte alle tette di Christine, o sbaglio?
    Nel complesso però ci giocherei: hai usato l'emulatore di Windows o il dosbox?

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    1. Allora credo funzioni così:
      - roba impegnata e noiosa per un adolescente del 1997 (ergo Mozart e musica popolare lettone) => punti Tanya
      - roba ggggiovane e nazional popolare (gary barlow e robbie williams) => punti Sylvia
      - roba PaZzErElLaH (radio deejay, sottinteso con elio e le storie tese che dicono "cazzo figa" e ridono) => punti Christine

      È molto più semplice di quanto sembri, un po' come nella vita reale, se vogliamo. Il gioco serviva principalmente a pompare il personaggio della finta redattrice Sylvia di K, che puntava sulla somiglianza ad Alicia Silverstone per fare leva sulla pubertà del bacino d'utenza della rivista in modo da tamponare l'emorragia di lettori del post-Albini che andavano verso TGM, PC Game Parade e Zeta (e successivamente Giochi per il Mio Computer). Ovviamente non funzionò e K fallì. Di Tanya e di Christine non si seppe più nulla, e nemmeno di sto gioco fino a quando l'ottimo Ivan Venturi decise gentilmente di condividere l'immagine del cd del gioco sul suo blog. Per giocare ho usato DOSbox, dopo aver convertito l'immagine .NRG proveniente dal blog del Venturone in .ISO. Sarebbe quasi da mettere su archive.org per tramandare il tutto ai posteri.

      Avevo anche provato a contattare Ivan a proposito del gioco (e di successivi K-Games) ma ahimé non mi ha mai risposto. Gli voglio comunque molto bene, sia chiaro.

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  2. Caro ex-videogiocatore, normalmente non mi esprimo sul giudizio finale, ma questa volta mi sento in dovere di dissentire formalmente sul voto finale. Penso sia ingiusto dare del merda a questo gioco, penso sia piu' corretto dare almeno uno "stramerda" o un "top 5 della merda", almeno a giudicare da quello che ci hai raccontato sull'articolo.

    In questo gioco ci stanno tutti i piu' biechi peccati di cui sono accusati i videogiocatori uomini quando si tratta di gentilsesso. Tutto sembra pensato apposta per far sbavare l'utente dietro alla pucchiacchia qui messa in bella mostra. Le donne sono dipinte come banali oggetti di conquista, anche se non dietro un meccanismo di do ut des, la figura femminile descritta e' completamente piatta, e il dar via le tette cosi' di Christine e' l'apoteosi della pochezza, come se la ragazza avesse scritto in testa "io la do a tutti perche' PaZzA", ergo si puo' fare l'analogia con personalita' simili. La cosa peggiore qui e' che il protagonista cerca "l'amore" sebbene il set-up a contorno e' chiaramente pensato per chiavare (isola tropicale + ragazze facilone). Che messaggio si manda qua? Almeno Larry lo mette in chiaro fin da subito che l'obbiettivo e' il soddisfacimento del bisogno sessuale, per cui il do ut des e' anche comprensibile se si parla di mignotte, visto che non si cerca "l'amore", si cerca di fare l'amore e basta.

    Poi sul friendzonamento in autopilot, sono assolutamente d'accordo che e' una boiata, ma qui gliela farei quasi passare in virtu' del fatto che questi giochi son fatti con scarso budget a poco tempo, di solito. Anche se forse aggiungere qualche schermata per dei finali multipli, invece che imporre l'harakiri al giocatore in automatico, non sarebbe costato cosi' tanto. Sarei piu' severo sui continui crash che indichi, un programma cosi' instabile non adrebbe rilasciato.

    Insomma per tutti i motivi di cui sopra, questo gioco farebbe quasi sembrare i giochini con protagonista coconut monkey (la scimmia-noce di cocco mascotte di PC Gamer, visto che siamo in tema di mascotte) qualcosa di serio e professionale in confronto, per cui mi appello alla rivisazione del giudzio da "merda" in "stramerda", nonostante il blog assegni come giudzio solo dei booleani.

    Nonostante questo comunque apprezzo il fatto che hai tirato fuori dal baule qualcosa che, nonostante sia merda, sarebbe rimasto sconosciuto ai piu', e ti invito anche a considere l'opzione di fare l'upload su archive.org, anche se merda tutti devono sapere!

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    1. Beh, non so. Ammetto di aver fatto un po' di amnistia alle intenzioni (che suppongo sia l'opposto del processo alle intenzioni) e per quanto il risultato sia fecale, vedo che per lo meno il Venturone ci ha provato a fare qualcosa di "realistico" che andasse al di là del puro svacco dei Larry e dell'elefantiasi scrotale dei videogiochi giapponesi.

      Nonostante il tentativo animato da quella che credo essere buona fede, però, hai ragione, per quanto l'anonimo protagonista sia chiaramente forzato da una mano invisibile (praticamente l'Adam Smith della pucchiacchia) a inzerbinirsi con Sylvia, il contesto, tra un crash e l'altro, è quello del trovare un pezzo di carne in cui infilarlo.

      È come se questo gioco non sapesse quello che vuole essere, da un lato "siamo seri noi, qui si simulano i SENTIMENTI" dall'altro lato, però, dietro le tette di Christine e le non-tette di Sylvia (taccio per compassione sulla povera Tanya) sembra uscire Ivan Venturi che strizzandoci l'occhio dice "visto quanta fregna eh? eh?". Nonostante questo, però, non mi sento preso per il culo come in altre istanze (la più recente di tutte è Hunt for Red October, dove chiaramente il gioco è stato impacchettato alla cazzo di cane con una dinammica di gioco tirata via senza pensarci per sfruttare la licenza del gioco). Qui riesco ad apprezzare un certo sforzo nel design, mandato in merda da un motore di gioco bacatisssimo e da una trama molto più lineare di quanto il povero Venturone volesse farci credere.

      Detto questo, posso upgradarlo a "stramerda", ma in realtà cambia poco. Per me merda e stramerda sono equivalenti. Se mi lancio in definizione di "stramerda" è perché sono ancora arrabbiato, mi sento proprio preso per il culo. Qui tutti i crash con cui ho avuto a che fare al massimo mi causavano sospiri di rassegnazione. Non so, non è facilmente spiegabile. Proprio per questo proverò a metterlo su archive.org, in modo che il resto del mondo capisca lo strano fascino che questo gioco di merda esercita. Un po' come quando si è irresistibilmente attratti da vedere ciò che si lascia sulla carta igienica dopo averla usata. (E comunque i giochi di Coconut Monkey erano dei giochi di esempio di Klik'n Play con gli sprite cambiati, ci credo che non crashavano quasi mai)

      Ma non ho capito, tu a Sylvia ci avevi giocato?

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    2. Ti ringrazio per aver sollevato la domanda a fine post, visto che nella fretta mi ero dimenticato di sottolineare un particolare molto importante nel mio post. Io a Sylvia non ci ho giocato, ne' ho mai letto K (mi assestavo su PC Game Parade prima e PC Gamer poi visto che, dopo aver fatto l'upgrade a Pentium, il primo non era piu' in vendita ed i miei han pensato che il secondo fosse la stessa cosa, ignoranti del fatto che "Game" e "Gamer" sono due concetti diversi). Quindi, in effetti parlo un po' da ignorante poiche' giudico in base ad una descrizione terza.

      Ciononostante, la contraddizione nella trama sembra evidente anche basandosi su un'opinione terza. Ovvero prima si cercano i sentimenti, poi non solo non lascia scegliere quali sono i sentimenti appropriati per ogni tipa, quanto il target finale e' solo quello di buttarlo ad una precisa (invece che a chi capita a tiro). Ci tenevo ad indicarlo perche' mi sembrava ti fosse sfuggito di primo acchito.

      Il paragone con Coconut Monkey era piu' sui contenuti che sul lato tecnico (giustamente non e' onesto paragonare chi usa un motore terzo a chi il gioco se lo sviluppa da solo). Io di quei giochini mi ricordo poco, ma uno me lo ricordo in particolare. Era un gioco di corse fatto neanche troppo malaccio, pero' sembrava difficilissimo da finire. Quando sono riuscito ad aprile il file di gioco per capire come batterlo, scoprii che il gioco era una presa per il culo: sembrava che avessero cercato di fare un gioco decente, ma non riuscendolo a completare per tempo, presero la scorciatoia di impedire al giocatore di vincere, cosi' aveva il prodotto "finito" per la pubblicazione della rivista. Beh, a ripensarci ora che l'ho messo nero su bianco, forse il paragone e' stato un po' troppo severo.

      Grazie per il chiarimento tra "merda" e "stramerda", in effetti se ogni gioco ha associato un valore binario di merdaggine, la variante di merda precisa e' piu' un fatto cosmetico.

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  3. Ti ringrazio per aver fatto conoscere al sottoscritto questa perla, dato che io forse per una (relativamente) più giovane età o per altro, quelle poche riviste prese all'epoca (soprattutto GMC) erano perlopiù per i giochi allegati in sè, inizialmente come un fesso non avevo il concetto di Demo, quindi era il ragionamento condiviso (giustamente anche) da mio padre che spendere 10000 lire per 20 "giochi" era meglio di spenderne 100000 per uno solo. In seguito poi con giochi allegati completi.
    Tutta questa inutile premessa per dire che tendenzialmente leggevo le relative riviste alla stessa maniera di un Novella 2000 o un Cronaca Vera, vedendo le immagini, dicendo OMMIODIO CHE COSE REALISTICHE, ed ignorando completamente editoriali, pipponi, pareri pseudoautorevoli, rendendomi conto sia con questo che con altri articoli letti qua, che probabilmente non avevo fatto poi così male.

    Da un certo punto di vista però sono abbastanza stupito che riuscirono a fare questo videogioco diciamo "dedicato" ad un qualcosa appartenente strettamente alla rivista, seppur sia un dating simulator ambientato nell'universo di Max Pezzali (ovvero il cantante nostalgia-inception per eccellenza, dato che era un vecchio di merda anche quando era giovane e cantava per i giovani).
    Bellissimo che in questo "universo" non sia concepito musicalmente l'esistenza di qualche stronzo a cui piacevano chessò i Pearl Jam o i cantanti dell'universo di Paolo Limiti e della temibile Floradora [alias il personaggio televisivo a mio avviso più terrificante della storia].
    L'altro mio dubbio (e perchè giustamente dirai, dovrei averlo) è il trovare qualcuno che sia riuscito non dico a rimorchiare, ma perlomeno ad instaurare una relazione "civile" senza avere gli zebedei maciullati da un tacco 12, utilizzando questo tipo di dialoghi e approcci. Avrà mai una risposta affermativa questa domanda?

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    1. Non c'è di che! Apprezzo che tu condivida qui quella che da parte di qualche nostalgista di professione è la tua "fesseria". D'altra parte io personalmente mi sono frullato i coglioni da un tacco 12 con tutte le storie sul blog delle prefiche in cui aveva tutti i giochi più fichi per Amiga non appena uscivano. W dunque la condizione che agli occhi del nerdista è vista come "sfiga"! E sì, onore al merito per aver saltato a pié pari le autofellatio dei vari Bittanti et simila.

      Venendo al gioco: il fatto che siano riusciti a farne uno contestuale alla rivista è da attribuirsi, più che allo spirito imprenditoriale di Zinsenheim, al furioso stakanovismo di Ivan Venturi, che era capacissimo di tirare fuori giochi complessi da zero in pochi mesi, rischiando pure di andare in perdita. Ma quando la passione è forte non c'è calcolo che tenga. Poi chiaro, Venturi con la Colors sembra fare lo stesso errore che fu fatto alla Simulmondo: mise in bocca più di quanto poteva masticare e questo andò a detrimento della qualità.

      "L'universo di Max Pezzali" è una bella definizione per il mondo della cultura pop di Sylvia e socie. A me piace pensare che l'anonimo protagonista ascolti solo i King Crimson nella prima formazione (o meglio, fino a "Red" incluso) e si vergogni molto del fatto che "Three of a Perfect Pair" non gli sia dispiaciuto, ma è talmente obnubilato dalla figa che deve fingersi appassionato dei Take That, e soprattutto che consideri gli Oasis al loro stesso livello. Questo la dice lunga anche sui gusti musicali di Venturi, che secondo me è un metallaro che già considera gli AC/DC "musica commerciale".

      Infine, per rispondere alla tua domanda finale, nel mio caso non c'è risposta affermativa. Non mi va di svelare troppo della mia sfera privata ma posso garantire che anche quando non stavamo ancora insieme, a mia moglie non ho mai parlato in quel modo, e ovviamente la cosa è un sollievo enorme.

      Ma hai provato il videogioco? è disponibile su archive.org, lo sai, vero? Forse dovrei aggiungere il link a tutti i giochi che ho uploadato.
      https://archive.org/details/in_vacanza_con_sylvia

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    2. Sì avevo già visto il relativo post e messo in lista i giochi linkati, poi vedo se ritrovo anche io qualcosa dimenticata dal Signore per condividerla.

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  4. Solo per segnalarti che esiste un finale del gioco in questione in cui ti ci metti con Sylvia e te la trombi...

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  5. Beh immaginavo, ma tra la mia incapacità di cucador anni 90 e i bug ammazzagioco non ci sono mai arrivato. Ma fa piacere sapere che qualcuno ci sia arrivato! Esistono screenshot di questo finale?

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  6. Ho screenshot e video. Come posso inviarteli?

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  7. Puoi dropboxare tutto e spedire il link con il modulo di contatto a destra della pagina. E sia chiaro che per questo servizio vincerai un sigaro.

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  8. Risposte
    1. Mamma mia. Tu magari scherzi ma mi sa che il Venturone ha fatto veramente quel collegamento logico lì.

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  9. Perdonami l'intrusione ma volevo dire al te stesso del passato che nel 98 ho pubblicato un'avventura testuale in cui, in vacanza su una spiaggia, si doveva rimorchiare (ecco, quindi concettualmente siamo ad un livello analogo a quello del gioco in questione). Grazie ad essa sono stato contattato anche da alcune ragazze e ne sono seguiti un certo numero di contatti... insomma, creare videogiochi può renderti affascinante agli occhi delle ragazze. Basta crederci!!!

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  10. Spetta spetta spetta che sto avendo l'intuizione, vero? Barabba starà mica per Barabino, no? Quello del bambino grassoccio che ti compare magicamente in mezzo ai maroni a ogni pié sospinto, vero? Dai, concettualmente siamo lì ma se ricordo bene ti prendevi lievemente meno sul serio! Devo dire che non ti ho mai contattato, ma per quanto non fossi sto gran patito di interactive fiction al tuo gioco ci ho giocato e non mi è dispiaciuto da quel che mi ricordo (e non l'ho finito).

    Beh, vedi, la parola chiave nel tuo discorso è stata "sono stato contattato da". Perché pure io per le stronzate che ho fatto in seguito alla grande sfiga del liceo "sono stato contattato da". Il fatto è che quando il pubblico era raggiungibile soltanto via floppy disk distribuito in classe le possibilità erano infinitamente inferiori, ecco. Comunque mi fa piacere averti tra i miei undici lettori, sappilo.

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  11. Grazie, e per me è un piacere leggerti. Sto risalendo dal fondo (i post più antichi) e spero di mettermi in pari in un mesetto (leggo tutto a fondo, farsi più di un paio di articoli al giorno è quasi umanamente impossibile).

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  12. Veramente compliementi per lo stile, i contenuti, la dedizione, TUTTO! Ero già passato dal tuo blog ( mi ricordo troppo bene l'avatar di Andreotti ) ma non avevo afferrato in pieno il senso di magnificenza che lo avvolge. Ho poco tempo ma cercherò di recuperare più articoli possibile. Bravo

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    1. Grazie! Buona lettura e non prendermi troppo sul serio specie quando mi inacidisco, questo è l'unico caveat che mi sento di dare.

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.