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mercoledì 5 luglio 2017

Conàto conàto conàto (così carino così educato) - Wolfenstein 3D

Se questo blog è chiamato il blog dell'ex videogiocatore, è perché io sono stato un videogiocatore per anni, e poi a un certo punto mi sono rotto le palle. Se il nome completo del blog è "un ex videogiocatore ci riprova" significa che sto ripercorrendo i videogiochi che tanto mi erano piaciuti e anche qua e là qualche videogioco a cui avevo sempre sognato di giocare. Qualcuno ha pure detto che non è possibile essere ex videogiocatori, perché una volta videogiocatori lo si resta per tutta la vita. Può essere, come può non essere. Di fatto, c'è una ragione per cui ho tagliato sui videogiochi. In realtà sono tante le ragioni, ma la causa scatenante che ha fatto partire il mio disinteresse per i videogame è stata la mia totale incapacità di tollerare i videogiochi in 3D in prima persona.

Non vedo l'icona raffigurante Doom, però
Divertente: non sono mai stato male in macchina. Volo piuttosto spesso (e qualche anno fa volavo due volte ogni weekend), e non ho mai avuto ribaltamenti di stomaco, e meno male, direi anche, visto che Ryanair non mette a disposizione sacchetti per il vomito (forse bisogna pagarli). Una volta, su un aliscafo tra Palermo e Ustica con il mare molto mosso, ero l'unico che stava bene, nonostante tutti i presenti sul natante vomitassero come pozzi di petrolio (quando non dicevano il rosario). Però i videogiochi in 3D mi fanno stare malissimo. E così, quando un mio amico mi passò il gioco di oggi due cose mi scattarono in testa: la prima, un grandissimo istinto di vomitare. La seconda, una triste sensazione che era l'inizio della fine della mia carriera da videogiocatore.

Ma non da informatico: associata a questo gioco, ho il bel ricordo di come bonificai il config.sys e l'autoexec.bat del mio amico per liberargli memoria convenzionale sufficiente per far partire il gioco. Mi disse "futuro ex videogiocatore, sei un dio". Oh, i rinforzi positivi fanno bene. 

Ho letto su Men's Health che la definizione degli addominali aumenta del 400% quando si massacrano nazisti.
E insomma, dopo aver parlato di Commander Keen nello scorso articolo, mi sembra doveroso passare al gioco che ha reso famosa la id Software in tutto il mondo, prima ancora di Doom: Wolfenstein 3D, John Carmack, quello che nel gruppo di lavoro faceva tutto lui mentre gli altri stavano a guardare e a prendersi i meriti, creò un motore grafico in prima persona ispirandosi a un demo di Ultima Underworld. Dopo qualche giochino shareware di scarso successo pubblicato con la Softdisk, Hovertank e Catacomb 3D, i ragazzi della id decisero di affiliarsi a un distributore più bravo dal punto di vista del marketing: la Apogee. Del resto, gli avevano già pubblicato Commander Keen, con migliori risultati era stato migliore, pubblicare uno sparatutto in prima persona con loro sarebbe stato un successone. Finalmente gli obblighi contrattuali con la Softdisk erano terminati, e quindi avrebbero potuto concentrarsi su un gioco fatto bene. 

Le cose fatte bene.
E così decisero, per la trama, di ispirarsi a Castle Wolfenstein, un gioco del 1981 antesignano degli "stealth game", quelli tipo Metal Gear Solid (a cui non ho mai giocato), per intenderci. Ho detto che non ho mai giocato a Metal Gear Solid per farvi rabbrividire. Ah e volevo anche ricordarvi che ho dato "merda" a Lemmings. Ma sto divagando. Sigla?


No, non ancora. Nel 1992 la ESRB ancora non esisteva. ESRB sta per "Entertainment Software Rating Board" ed è un criterio di classificazione del contenuto dei videogiochi, simile a quello che la MPAA fa per i film in America, o quello che le reti televisive italiane facevano con il bollino rosso giallo e verde. Lo fanno ancora? Non ne ho idea.

Il rating PC-13 è una parodia del rating per i film PG-13 (i bambini sotto i 13 anni potrebbero essere impressionati, la decisione spetta ai genitori). Solo che anziché PG (Parental Guidance) c'è PC (Profound Carnage). Questa è sicuramente un'idea di Romero, uno che aveva un senso dell'umorismo molto discutibile, come si può vedere dai fumetti che disegnava da ragazzo.

Dizionario di psicologia, voce "genitorialità"
I cosiddetti "Melvin Comics" raccontano tutti la storia di Melvin, un ragazzino piuttosto ingenuo che viene torturato a morte dal padre. Poi uno legge la biografia di Romero e si scopre che il padre abbandonò la casa quando John aveva due anni, e insomma, capiamo molte cose ed evitiamo di prendere in giro il povero Romero perché queste sono cose serie. E ora sigla, sul serio.


La schermata introduttiva è già una delusione di suo: il nostro eroe non è a torso nudo ma indossa un pigiama grigio. Beh, in realtà ha più senso così, visto che era prigioniero nel castello Wolfenstein. Con una posa da 007, il nostro eroe sta attendendo una guardia nazista da dietro un muro, pronto a farla fuori. L'elemento stealth che era presente nell'originale Castle Wolfenstein sembra essere presente anche qui da questa introduzione, ma vedremo che non è proprio vero.


Il menu principale. In un qualsiasi altro gioco mi fionderei sul "New Game", perché insomma, si fottano le impostazioni, no? Però siccome so che iniziare un nuovo gioco mi farà star male, e siccome l'opzione "Read This!" è molto convincente con quel punto esclamativo, beh, read this!


Ah, ma qui c'è una storia! Il protagonista si chiama B.J. Blazkowicz, una spia americana (di origine polacca, probabilmente) al servizio degli Alleati, che sta investigando su un'arma segreta dei nazisti, che stanno cercando di impiegare delle armi chimiche nella Seconda Guerra Mondiale. Perché solo i cattivi potrebbero pensare di usare le armi chimiche, no? Ma probabilmente quando Churchill fece pressione per usare gas nervino sulle città tedesche era semplicemente ubriaco.

Ma vabbè. La sua fuga dalla prigione nazista, dice il gioco, è la roba della leggenda. Ignoriamo comunque la storia, perché è il solito arzigogolamento superfluo fatto da Tom Hall e concentriamoci sul messaggio finale: "Se ce la farai, avrai qualcosa da raccontare ai tuoi nipotini...altrimenti almeno te ne sarai andato in una fiammata di gloria (Blaze of glory)!"

Sapete a cosa si riferisce questo? Semplice: si riferisce al fatto che Billy James (B.J.) Blazkowicz, dopo la guerra, avrà un figlio che cambierà cognome in Blaze, il quale avrà a sua volta un figlio che chiamerà come il nonno, ovvero Billy. Billy Blaze, quindi. Quindi il protagonista di Wolfenstein 3D è il nonno di Commander Keen.

Non so se la trovo una cosa geniale o se voglio prendere a sberle il cranio spropositatamente grande di Tom Hall.


Le armi! Sono solo 4. Solo 4 armi può significare solo due cose. O è uno sparatutto 3D molto vecchio, o è uno sparatutto 3D molto nuovo.


E il resto sono istruzioni su come giocare. Ci credete che un tempo queste cose erano necessarie? Eppure il terreno era vergine, era come sciare su una pista su cui aveva appena nevicato forte, la neve era farinosa e girandoti indietro potevi vedere le tracce degli sci che lasciavi. Meglio guardare avanti però, per non schiantarsi contro un albero e fare la fine del marito di Cher.


Siccome al tempo giocai alla versione shareware, che comprendeva solo il primo episodio, scegliamo il primo episodio. So che guardando l'episodio numero 3 state facendo tutti la citazione ai Simpson, in cui "Die, Bart Die" viene tradotto in "Il, Bart, Il", ma nessuno ha mai notato che "Die" è un articolo determinativo femminile singolare? Avrebbe dovuto essere tradotto con "La, Bart, La". In realtà non lo avevo notato nemmeno io, però mia moglie sa il tedesco.


Scegliamo il livello di difficoltà. Dopo un po' di indecisione scelgo il livello più semplice perché trovo che B.J. con la cuffietta e il ciuccio in bocca sia carinissimo. E ovviamente perché a sti giochi io faccio stracagarissimo.


Via, si comincia! "Get Psyched!" mi dice la schermata di caricamento. Per "Psyched" io intendo in stato di nausea. Nel frattempo mi scolo un boccale di tisana allo zenzero e faccio partire il cronometro, per misurare quanto duro prima di star male.


Il gioco comincia con Blazkowicz che ha appena ammazzato una guardia usando il suo inseparabile coltello (che probabilmente tenteva piantato su per il sedere) e gli ruba la Luger. Apriamo la porta, e cominciamo la FUGA DAL CASTELLO WOLFENSTEIN.


Usciti dalla cella abbiamo una stanza a forma di croce con quattro porte in tutte le direzioni. Almeno credo. La visuale è talmente ravvicinata che non riesco bene a capire. Ma non importa, entriamo in una porta a caso. Di fianco a un mucchietto d'ossa c'è un piatto a base di pollo e insalata. Il gioco si aspetta che con queste premesse io me lo mangi?


In un'altra porta c'è un bel corridoione aperto. Ecco, questo mi piace molto di più. Mi piacciono gli ambienti aperti, che danno respiro. Poi sul lato di quel corridoio potresti metterci un sacco di PAX con le porte scorrevoli, così da avere più spazio per gli abiti fuori stagione. In casa mia la roba fuori stagione la tengo in una stanza che sarà quella dei bambini.


In fondo alla porta, ecco un'altra camicia bruna. Gli sparo, e questo urla "La mia vita!" in tedesco, e muore. Eh beh. A chi non è mai capitato che gli cadono le chiavi e urla "Le mie chiavi!"?


Altro corridoione. Tra parentesi, mi sono già perso. Ma tutti 'sti poster che ritraggono Hitler di profilo sono fatti in serie, secondo voi? Tipo il negozio di "roba giovane" con i poster di Di Caprio in un porta-poster rigido che c'era una volta all'interno dello "Shopville Gran Reno" di Casalecchio di Reno (Vecchio Paese) ? Peraltro quel centro commerciale era soprannominato "Da Berlusconi" perché fu all'inaugurazione di quel centro commerciale che Berlusconi annunciò la sua discesa in campo. Magari lo fece davanti al negozio coi poster di Di Caprio. E no, non sto facendo un parallelismo tra Berlusconi e Hitler. Lo avessi fatto dieci anni fa, mi avreste tutti applaudito, ma per favore no.

Mentre rifletto su queste cose, in un anfratto c'è una guardia, che prontamente freddiamo. Ho un primo inizio di giramento di testa, ma tengo duro.


AAAAH! Ah no, è un'armatura. Non dimentichiamo che siamo in un castello. Bene così, proseguiamo.


Un salone. Ora, è vero che nei castelli ci sono dei saloni belli grandi, ma hanno tutti un soffitto poco più alto della testa di chi ci sta? Il soffitto di casa mia è più alto del soffitto di questo castello, e casa mia è del 2006. Non so. Magari è per conservare meglio il calore? In effetti, non ci sono caloriferi all'interno del castello. In inverno accendono dei falò? Intanto faccio fuori un altro nazista.


In una stanzetta di fianco al salone ci sono diversi tesori. Numerosi cloni del santo Graal, diversi crocefissi, ma i nazisti non erano atei? Hitler aveva previsto, dopo la vittoria della Seconda Guerra Mondiale, di instaurare una nuova religione in cui lui stesso sarebbe stato il dio in terra. Logicamente avrebbero dovuto togliere le pietre preziose e fondere l'oro, come avevano fatto coi denti degli ebrei.


Altra sezione del livello, stavolta con le mura di pietra. Si vede che la mia situazione sta degenerando perché mi è venuta una mira tipo quella dei soldati di Guerre Stellari. Inesistente. Magari gli stormtroopers imperiali soffrono di chinetosi da camminata.


Altro salone. Un tavolino troppo piccolo in mezzo, lampade a piantana qua e là, poster di Hitler e stendardi con la svastica. Boh, ragazzi, non ho idea di chi abbia arredato 'sta cosa ma qualche scaffale non sarebbe stato male, ci vogliono piani d'appoggio, checcazzo. Vabbè. A parte gli scherzi, sto iniziando veramente a cedere, e a questo punto non so dirvi se riuscirò a passare anche il primo livello.


Eh sì, confermo. Mi sono perso. Salone dopo salone, corridoio dopo corridoio, non so dove mi trovo. E non c'è la mappa. Qualcuno che sa giocare meglio di me sa dirmi se disegnava una mappa su un quadernino?


Provo a sparare a un barile sperando di farlo esplodere, ma quella funzionalità arriverà solo con le prossime generazioni di sparatutto 3D.


Ehi un secondo! Che vedo laggiù in fondo? Qualcosa di diverso, un portone d'acciaio corazzato! E pensare che ero convinto di essere già stato qui. Non so, ragazzi, non so nulla. Sembra che abbia giocato per un'ora, eppure guardo il timer e siamo a due minuti e mezzo.


Il portone contiene una specie di montacarichi. Noi tiriamo la leva senza preoccuparci delle conseguenze e la schermata si fa nera. Aiuto! Che sarà mai?


E niente, finito il primo livello. Blazkowicz sta ansimando, e anch'io respiro profondamente per riprendermi dalla chinetosi. Mi scolo il resto della tisana allo zenzero e GET PSYCHED


Nel secondo livello abbiamo un nuovo tipo di nemici: i cani. Ovviamente, pastori tedeschi. Il gioco è stato bandito in Germania anche per via della violenza sui cani, oltre che, ovviamente per la presenza di simbologia nazista. La Germania ha una legge particolare sui videogiochi, ed è per questo che vanno tanto di moda giochi non violenti come Ports of Call (ve lo ricordate?). A parte la questione della violenza, una legge tedesca vieta la rappresentazione di simbologia nazista in tutto ciò che non è arte. Dunque, i videogiochi, almeno nel 1992, non erano arte in Germania. 

Uno potrebbe dire che questa censura è esagerata, ma un mio ex collega tedesco mi ha raccontato che questa attenzione è dovuta al fatto che successivamente al processo di Norimberga, il popolo tedesco si prese collettivamente la responsabilità del terzo Reich: d'altra parte, Hitler non aveva preso il potere con il Putsch, ma vincendo le elezioni.

Rendere tabù la simbologia del regime nazista è un modo per dire "È inutile che cerchiamo di minimizzare quello che è successo: siamo tutti responsabili e potremmo cadere di nuovo nello stesso errore". Ora, questo non è il luogo per discutere se sia il modo migliore per evitare certi errori, ma non ho potuto fare a meno di pensare a quello che dice Hannah Arendt parlando di Eichmann in "La banalità del male". Quando uno degli architetti dell'Olocausto è descritto come un"grigio burocrate", vuol dire che non bisogna essere dei mostri psicopatici per fare il male, ma chiunque può farlo. Peccato che il 90% di chi ha letto "La banalità del male" non abbia capito, pensa che i burocrati siano il male, e quindi va a lavorare in ufficio vestito con la maglietta Baci&Abbracci e la cintura con  la scritta "GUESS" sulla fibbia (e non parlerò del fatto che la divisa delle SS fu disegnata da Hugo Boss).

Concludo suggerendovi la lettura del saggio "Blitzed!" di Norman Ohler, che spiega come, ai tempi della repubblica di Weimar, in qualsiasi farmacia fossero disponibili, senza prescrizione, metanfetamine vendute come "tonici stimolanti", e si chiede se la psicosi del nazismo non sia stata anche indotta chimicamente da uno stato di fattanza collettiva. Leggetelo, davvero, è interessante. La traduzione italiana si chiama "Tossici. L'arma segreta del Reich. La droga nella Germania nazista".


Vabbè. Scusate se mi sono dilungato. Ora faccio fuori un altro loppide. A chi sta per postare su facebook indignato dico che il cane è finto, state tranquilli. Su quelle fosse biologiche a cielo aperto che sono i "social media" si fa tanto parlare di "pensiero unico" e di "politically correct", ma a me sembra che il cosiddetto pensiero unico e il politicamente corretto siano un po' una giustificazione per dire le peggio stronzate con la scusa di essere contro il pensiero unico e il politicamente corretto. L'unica eccezione sono i cani. L'unico "pensiero unico" (e perdonatemi l'intreccio di parole) che percepisco è che tutti quanti sullo spettro politico siano d'accordo sul fatto che se non ritieni i cani delle entità superiori, meglio delle persone umane, allora non meriti di vivere.

Immaginiamo una situazione del genere nella Seconda Guerra Mondiale: possiamo immaginare Goebbels che avrebbe fotografato Blazkowicz e lo avrebbe trasformato in un mostro.
Negli altri paesi, il dubbio sull'etica dei soldati alleati sarebbe montato e con l'aiuto di influencer il nazismo avrebbe guadagnato simpatie e tra i partiti politici negli stati Alleati sarebbero sorte voci a favore di defezioni. Forse sto esagerando, ma nella Seconda Guerra Mondiale la propaganda è diventata uno strumento di guerra fatto e finito, quindi perché no?.

Aggiungo Hitler si dichiarava fermamente vegetariano (in realtà si faceva iniettare in vena centrifugato di testicoli di toro per incrementare il livello di testosterone) e si faceva spesso fotografare in compagnia di cani, ma capitava che durante degli scatti d'ira (probabilmente dovuti al testosterone iniettato) sparasse brutalmente a questi cani perché non eseguivano gli ordini.

Vabbè. Tutto questo per dire che a nessun cane è stato fatto male durante la stesura di questo articolo. L'unico che è stato male sono io.


Uhm. Credo di aver appena mangiato il cibo del cane che ho fatto fuori.


Passata la zona dei cani, siamo di nuovo a gestire le guardie umane. "Mein Leben! dice uno, salutando questa valle di lacrime. Intanto, la mia salute è scesa sotto il 70% e sul volto di Blazkowicz è comparso un principio di epistassi. Qualcuno ha del cotone emostatico?


Fuori un altro! La mia mira è pessima e questo significa che è ora di chiudere tra poco. Ammirate però gli scheletri appesi al soffitto. Peraltro se sono solo scheletri e i tendini si sono decomposti, non capisco come facciano a stare appesi senza cadere. Magari semplicemente sono modelli anatomici e questi sono i sotterranei di una facoltà di medicina.


Altro corridoione pieno di porte, con in fondo una gabbia.Mi ci vogliono tre colpi prima di beccare la guardia, mi gira la testa, ho la sensazione di schifetto in bocca e un sudorino freddo in fronte. Faccio fatica a deglutire. Basta, ragazzi ci ho provato.

Ma mi rendo conto che è un problema mio. Pensate che la id si aspettava un ritorno totale di 80.000 dollari, e solo il primo mese ne fecero 100.000 tra il 92 e il 93, furono vendute 200.000 copie. La id software aveva trovato il filone. Di lì a poco il mondo non sarebbe stato più lo stesso. E nemmeno il mio rapporto coi videogiochi. Così è la vita!

Siccome questo è uno speciale infrasettimanale, e vista la mia impossibilità a dare un giudizio "merda/ci rigiocheresti" razionale, mi porrò altre due domande.

Quali sono i sintomi? Giramento di testa forte, senso di nausea piuttosto lieve, principalmente acidità di stomaco, disorientamento abbastanza forte, salivazione eccessiva, lieve sudorazione fredda, voglia di mandare a quel paese un po' di gente, particolarmente John Carmack.
Quanto sei riuscito a durare ? Circa cinque minuti, scarsi, di gioco effettivo.
È del 1992. È il gioco più bello di sempre? Non ha molto senso chiederselo per un gioco che, per quanto bello, mi fa vomitare. Comunque anche se non mi facesse star male, non è il gioco più bello di sempre.

5 commenti:

  1. Grazie amico mio per la bella sorpresa. Leggerò e commenterò più tardi :)

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  2. Maro' i fumetti i Romero :D, sadic splatter :D

    Mi ha lasciato di stucco la citazione, nel testo introduttivo, di Commander Keen quale nipote dell'eroe di Wolfenstein...ma non ricordo se qui o in Doom II, in un livello segreto ti imbattevi in Commander Keen impiccato :D

    Sullo scarso numero di armi a disposizione, ti dico che rimasi assai deluso: il primo FPS a cui ho giocato era DoomII, dove c'è un arsenale, quindi vedi un po' tu...in Blake Stone le armi erano solo quattro, ma almeno uno era un super fucile laser devastante.

    Lo ammetto: sono dovuto andare a vedere cos'era il PAX.

    "LA MIA VITAAA", ahahahah. Ma il soldato di Blake Stone, quando moriva, diceva "Bereeeghh" o qualcosa del genere :D. Comunque sono andato a vedere un video di youtube per risentire. "MEEEIN LEEBEN".

    Per il resto cosa dire: gioco storico, ma in effetti abbastanza noiosetto a rigiocarci.

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    1. La Vostra soddisfazione è il nostro miglior premio.

      In generale prendo in giro Romero per il suo atteggiamento da rockstar del game design (vedi Daikatana di cui parlai nell'articolo su Railroad Tycoon), ma diciamo che dietro questa spocchia c'è un'infanzia molto difficile. E mi dispiace, sinceramente. Negli ultimi tempi sono molto più sensibile a 'ste cose.

      Per quanto riguarda le armi, beh, che dire, quello ci possiamo aspettare. Con Wolf3D c'era una pretesa di realismo, e già la Gatling portatile iniziava ad essere un po' esagerata. Ma tanto alla Gatling portatile non ci sono mai arrivato perché stavo già vomitando.

      (il PAX è un articolo fondamentale. Quello da 236 cm è un casino da tirare su, ancora non capisco come ho fatto a montarlo da solo)

      Comunque arriverà anche blake stone, per la rubrica "conàto". The First Person Shooter for the Thinking Man, certamente.

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    2. Anche in Blake Stone è sufficiente che resisti per il primo livello e basta :D

      "Intruder" (ITCIULER) è comunque il grido cult del gioco.

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  3. Il pax non l'hai montato da solo. E io ho le prove. Fai probabilmente confusione con qualche altro mobile.
    Comunque, riguardo Arendt, secondo me il problema non è che non la capiscono. E' che un sacco di gente la cita senza aver mai letto niente di suo. Perchè fa figo.
    Ma la cosa fondamentale: merda a lemmings...sciagurato.

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